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Attualità

Covid 19: pene severe a chi trasgredisce le regole

Chi ha febbre, tosse e altri sintomi associati al Covid-19 e non si mette in quarantena, rischia un processo per lesioni o tentate lesioni volontarie con pene a partire da 21 anni di carcere. Tutto quello che si può o non si può fare

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Chi ha i sintomi del Covid 19 e non attiva il protocollo mettendo a rischio la salute degli altri rischia l’accusa di omicidio colposo con una possibile condanna di almeno 21 anni di reclusione!


Le pene per chi viola le regole sono severe e non ammettono attenuanti.


OMICIDIO COLPOSO


Chi ha febbre, tosse e altri sintomi associati al Covid-19 e non si mette in quarantena rischia un processo per lesioni o tentate lesioni volontarie.


Se dovesse infettare persone anziane o comunque soggetti a rischio causandone la morte, l’imputazione potrebbe trasformarsi in omicidio doloso pena la reclusione non inferiore a 21 anni.


Stessa pena per chi ha avuto contatti con persone positive al coronavirus e continua ad avere rapporti sociali o a lavorare con altre persone senza denunciare la propria situazione e attivare il protocollo. Non avvertire amici e conoscenti con i quali si hanno avuto contatti negli ultimi giorni, causando il rischio concreto che contagino altre persone, potrebbe costare la stessa imputazione a titolo di dolo eventuale o quantomeno di colpa cosciente.


Il reato di lesioni superiori a quaranta giorni di malattia è procedibile d’ufficio ed è punito con la reclusione da tre a sette anni. Se, addirittura, la persona in questione è cosciente di aver contratto il coronavirus e non lo dice a nessuno, uscendo di casa fa sì che la sua condotta risulti connotata dal dolo diretto.


Le imputazioni, oltre a quella di violazione dell’ordine dell’autorità, sono molto più gravi.


Vanno dal tentativo di lesioni e/o di omicidio volontario se si viene a contatto con soggetti fragili o a rischio fino all’omicidio volontario se ne deriva la morte. A queste ipotesi si applicano gli stessi principi dei casi delle persone sieropositive che sanno di esserlo e non avvisano il partner né adottano precauzioni per evitare il contagio.


COSA POSSO E COSA NON POSSO FARE






IN CASO DI AUTOCERTIFICAZIONE FALSA


Chi dovesse essere scoperto con autocertificazione falsa può essere arrestato in flagranza e la pena prevede il carcere fino a sei anni.


Attestare falsamente di doversi spostare per motivi di salute, per esigenze lavorative o per altri stati di necessità, infatti, si somma al reato di falsa attestazione a un pubblico ufficiale: la pena va da uno a sei anni di reclusione. Previsti arresto in flagranza e procedibilità d’ufficio.


Quindi chiunque può segnalare i casi in cui vengono trasgredite le regole e far scattare così automaticamente il procedimento penale. I pubblici ufficiali hanno l’obbligo di denunciare i reati procedibili d’ufficio di cui vengano a conoscenza. Se non lo fanno rischiano l’imputazione per il reato di omessa denuncia, punito dall’articolo 361 del Codice penale.


Per pubblici ufficiali, si intendono, oltre alle forze di polizia e armate, i vigili del fuoco e urbani, anche i magistrati nell’esercizio delle loro funzioni, i notai e i medici ospedalieri. Tutti possono segnalare i casi sospetti e far attivare le verifiche.


A tale reato si aggiunge anche la fattispecie di cui all’articolo 650 del Codice penale che punisce con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a 206 euro chi viola i provvedimenti che vietano di spostarsi senza motivo.



Attualità

Prima persona plurale

Nel Salento un progetto innovativo per i diritti dei minori figli delle persone detenute, dentro e fuori la casa circondariale borgo San Nicola di Lecce

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Un’iniziativa ambiziosacomplessa e innovativa che promuove i diritti delle bambine e dei bambini, figli delle persone detenute, mirando a costruire un futuro migliore per i minori e i loro cari.

Un modello di intervento integrato per contrastare la povertà educativa e favorire la connessione tra carceresocietà e comunità educante.

Nel Salento ha preso il via Prima Persona Plurale – Noi siamo qui, un progetto ideato e promosso da Fermenti Lattici APS con un ampio partenariato pubblico-privato, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

La finalità è creare una rete di supporto integrata, favorendo il benessere familiare e rafforzando il legame genitoriale dentro e fuori la Casa Circondariale Borgo San Nicola di Lecce.

I DIRITTI DELL’INFANZIA

Prima Persona Plurale aderisce alla Carta dei diritti dei figli di genitori detenuti, promossa nel 2014 dal Ministero della Giustizia, dall’Autorità Garante per l’Infanzia e Adolescenza e dall’associazione BambiniSenzaSbarre Onlus, e si ispira ai principi della Convenzione sui diritti dell’infanzia.

Approvata il 20 novembre 1989 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite sanciva per la prima volta che tutti i bambini e le bambine hanno diritti alla sopravvivenza, allo sviluppo, alla protezione e alla partecipazione.

La metodologia sperimenta interventi integrati caso per caso attraverso la collaborazione tra Casa CircondarialeComune di Lecce (servizi sociali|welfare) ed enti del terzo settore. L’obiettivo è infatti quello di garantire ai minori (0/17 anni) forme adeguate di accoglienza durante le visite in carcere e favorire opportunità di crescita personale e culturale.

DENTRO IL CARCERE

Il progetto prevede l’accoglienza per circa 300 minori in visita ai genitori detenuti e momenti ricreativi per rafforzare i legami familiari, come feste (compleanni, Festa della Mamma e del Papà, Befana, altre occasioni), spettacoli teatrali curati dalla compagnia Principio Attivo Teatro e sessioni di pet therapy con Frida grazie all’associazione Megghy.

In partenza anche Il Cinemino, un momento dedicato a mamme e bambini per condividere del tempo di qualità guardando un film. È previsto anche un servizio di trasporto gratuito per le famiglie provenienti dai comuni dell’Ambito Territoriale di Gagliano del Capo, dove opera Arci Cassandra.

FUORI DAL CARCERE

Nel corso degli anni saranno offerti supporto allo studio, laboratori educativi e iniziative ricreative nelle biblioteche comunali OgniBene e L’Acchiappalibri e in altri centri culturali.

Una particolare attenzione sarà rivolta agli spazi di accoglienza come Villa Adriana, struttura dedicata alle persone detenute in permesso e alle loro famiglie, in collaborazione con Comunità Speranza.

Qui, anche con i materiali montessoriani di Boboto, si realizzeranno attività ludiche e momenti di condivisione. Sono previste gite e visite ai musei, oltre al campo estivo nelle biblioteche.

Il progetto include presidi di ascolto psicologico con le esperte e gli esperti di PSIFIA – Psicoterapeuti per la famiglia, l’infanzia e l’adolescenza, incontri formativi per operatori e addetti ai lavori, la redazione della Carta dei Servizi per la Famiglia a cura di Antigone Puglia.

Attraverso l’affido culturale e il cofinanziamento comunitario della Cultura del sospeso, saranno sostenuti percorsi di sport, teatro, musica e danza per valorizzare e incoraggiare i talenti dei minori.

IL PROGRAMMA

Le attività, che proseguiranno sino al gennaio 2028, sono già in corso: ogni giorno, dal lunedì al venerdì, le bambine e i bambini vengono accolti durante le visite in carcere e una volta al mese anche grazie alla pet therapyogni martedì e giovedì dalle 15 alle 17 continua l’aiuto-compiti nella biblioteca L’Acchiappalibri, mentre ogni giovedì alle 16:30 si svolgono laboratori di lettura.

I PARTNER

Il progetto, ideato e promosso dall’associazione Fermenti Lattici APS, coinvolge infatti un ampio partenariato pubblico-privato che coinvolge oltre alla Casa Circondariale Borgo San Nicola e al Comune di Lecce anche l’Università del Salento (Dipartimento di Scienze Umane e Sociali), Arci CassandraComunità Speranza, l’associazione MegghyBoboto – Società BenefitAntigone PugliaPSIFIA – Psicoterapeuti per la famiglia, l’infanzia e l’adolescenzaCoolClub – Società Cooperativa e Impresa SocialePrincipio Attivo Teatro e Aragorn, un’agenzia specializzata nel Terzo Settore.

CON I BAMBINI

Il progetto Prima persona plurale è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione Con il sud. Info www.conibambini.org.

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Attualità

I giovani di Santa Cesarea Terme protagonisti della politica

Un momento storico con la nascita della Consulta Giovanile, istituita per la prima volta nella storia del nostro comune. Questo importante risultato rappresenta un impegno concreto dell’amministrazione comunale…

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Nasce la Consulta Giovanile: una nuova pagina di partecipazione per i giovani di Santa Cesarea Terme

Si è svolta in data 17 dicembre la prima assemblea della Consulta Giovanile di Santa Cesarea Terme, un importante traguardo per dare voce ai giovani. Assegnate tramite votazione le cariche del Comitato Esecutivo.

Il Comune di Santa Cesarea Terme celebra un momento storico con la nascita della Consulta Giovanile, istituita per la prima volta nella storia del nostro comune. Questo importante risultato rappresenta un impegno concreto dell’amministrazione comunale e del consigliere con delega alle Politiche Giovanili e Sociali, Salvatore Maggio, che durante la campagna elettorale aveva posto come priorità la creazione di uno spazio istituzionale per i giovani.

La prima assemblea della Consulta Giovanile si è svolta martedì 17 dicembre 2024, presso l’Aula Consiliare del Comune.

All’incontro hanno preso parte tutti i componenti della Consulta Giovanile, convalidati come membri ufficiali: Michelle Anchora, Emanuele Bleve, Elena Calora, Vincenzo Elia, Francesco Galati, Niccolò Guida, Andrea Leone, Maria Rosaria Maschio, Mario Maggio, Martina Maggio, Beatrice Viva Maggio e Marta Rosato, oltre al Sindaco Pasquale Bleve, al consigliere Salvatore Maggio e al consigliere del gruppo di minoranza Guarda Oltre, Emanuele Pispico, in qualità di membri dell’assemblea senza diritto di voto. I tre esponenti politici hanno espresso pieno supporto a questa nuova iniziativa.

Durante l’incontro si è proceduto, tramite votazione, all’assegnazione delle cariche del Comitato Esecutivo. A seguito delle operazioni di voto sono stati eletti:

  • Niccolò Guida – Presidente
  • Viva Maggio Beatrice – Vicepresidente
  • Calora Elena – Segretaria
  • Bleve Emanuele e Elia Vincenzo – Consiglieri

Il consigliere Salvatore Maggio ha espresso grande soddisfazione per questo primo passo: “L’istituzione della Consulta Giovanile rappresenta un momento fondamentale per il nostro comune e per le nuove generazioni. Mi auguro che questo organo possa diventare un contenitore di idee e un luogo di crescita e confronto per tutti i giovani della nostra comunità. Il loro entusiasmo e la loro partecipazione saranno decisivi per portare un contributo positivo nel nostro territorio.”

La Consulta Giovanile si pone come obiettivo quello di offrire ai giovani un’opportunità concreta per contribuire attivamente alla vita amministrativa e sociale di Santa Cesarea Terme, favorendo il dialogo e la collaborazione tra le istituzioni e le nuove generazioni.

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Attualità

Tricase: Vigili del Fuoco in Ospedale

Per regalare ai piccoli ospiti del reparto pediatrico del “Cardinale Panico” un momento di spensieratezza

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I vigili del fuoco sono spesso gli eroi dei bambini.

E, in tanti casi, i pompieri eroi lo sono per davvero perché sono sempre pronti a… buttarsi nel fuoco per salvare chi è in pericolo.

O, comunque, per aiutare chicchessia.

Questa volta i caschi rossi dei distaccamenti di Tricase e Lecce si sono prestati per un evento solidale in favore dei piccoli pazienti del reparto pediatrico dell’ospedale “Cardinale Panico” di Tricase.

Con la loro iniziativa come si evince dal video e dalle foto in questa pagina hanno regalato un momento di spensieratezza ai più piccoli costretti alle cure e alla permanenza in ospedale.

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