Connect with us

Cronaca

Da Brescia in Puglia, abbandonano furgone al casello per andare a casa

Immortalati 7 operai residenti a Brescia che dopo la chiusura delle attività presso cui lavorano hanno violato la legge per rientrare a casa

Pubblicato

il


Ha dell’incredibile la storia appena diffusasi dal nord della Puglia che riguarda 7 operai di aziende del bresciano.





I protagonisti della vicenda, originari di Molfetta e Terlizzi, sono residenti a Brescia.





Dopo la chiusura delle attività presso cui lavorano, sono tornati a casa in Puglia, in violazione del decreto del Governo che vieta gli spostamenti tra città.





Come? Su un furgone a noleggio che hanno abbandonato alla fine del viaggio in autostrada.




Ebbene sì: hanno parcheggiato il mezzo al casello autostradale di Molfetta sulla A14, per poi dirigersi in città a piedi.





Ad immortalare i primi due sono state le telecamere comunali, monitorate dalla Polizia locale.





Scattata la segnalazione ai carabinieri, sono stati identificati anche gli altri cinque e per tutti è scattata la denuncia. La loro marcia verso casa a piedi è stata immortalata da alcune delle 160 telecamere comunali che li hanno filmati mentre, con borsoni e trolley e mascherine sul volto, percorrevano i pochi chilometri dal casello alla città lungo la provinciale Molfetta-Terlizzi.


Cronaca

Gallipoli: blitz al mercato ittico

Undici indagati per occupazione di demanio marittimo e irregolare somministrazione e consumazione di prodotti ittici

Pubblicato

il

I comandi delle Forze di polizia di Gallipoli (Guardia Costiera, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Carabinieri e Polizia Municipale), nell’ambito di un complesso procedimento penale incardinato presso la Procura della Repubblica di Lecce e avviato dalla Guardia Costiera di Gallipoli, hanno dato congiuntamente esecuzione al Decreto di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari di Lecce in data 25 luglio e concernente 8 magazzini insistenti sul pubblico demanio marittimo e adibiti al deposito ed alla commercializzazione di prodotto ittico.

Gli undici attualmente indagati risulterebbero a vario titolo coinvolti nell’occupazione di demanio marittimo e nell’irregolare somministrazione e consumazione di prodotti ittici, condotte reiterate nel corso del tempo e già oggetto di numerose segnalazioni all’A.G., a partire dal 2017.

I soggetti, in particolare, in relazione ai fatti attualmente al vaglio della magistratura, alla scadenza dei titoli autorizzativi legittimanti l’occupazione dei suddetti box insistenti sul pubblico demanio dello Stato, occupavano e utilizzavano i manufatti in modo arbitrario, configurando il reato di cui agli artt. 54 e 1161 del codice della navigazione (occupazioni e innovazioni abusive, abusiva occupazione di spazio demaniale e inosservanza di limiti alla proprietà privata).

Obiettivo del provvedimento emesso dal GIP è quello di addivenire alla restituzione alla disponibilità del Comune di Gallipoli dei manufatti e dell’area circostante gli stessi.

Nel corso dell’attività i Carabinieri del NAS, contestualmente, hanno effettuato mirati controlli di natura sanitaria, all’esito dei quali sono state contestate 8 sanzioni amministrative per un totale di 14mila euro!

Continua a Leggere

Cronaca

Albero abbattuto a Specchia, parla la sindaca

la prima cittadina spiega tutto sulla procedimento del famoso “Bagolaro”, abbattuto nei giorni scorsi: “Il clamore mediatico creato ad arte da alcuni ambientalisti dell’ultima ora è solo becera strumentalizzazione politica”

Pubblicato

il

RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO

Sull’albero di bagolaro abbattuto a Specchia.
Viste le falsità e le bugie raccontate sui social e, spesso, anche sui giornali, è necessario ristabilire la verità per una corretta informazione.

L’albero in questione, un bagolaro di 60/80 anni, come confermato dall’agronomo interpellato,  che non aveva nessuno degli elementi richiesti dalla monumentalità, era divenuto molto pericoloso perché poteva non solo cadere ma poteva far sprofondare la strada adiacente in quanto le grosse radici dell’albero (denominato spaccasassi) avevano ormai gravemente sgretolato e lesionato le volte delle caverne-cripte sottostanti la strada medesima.

Tutti i tecnici interpellati hanno confermato l’enorme pericolosità della situazione per la sicurezza e l’incolumità pubblica.

L’ultimo definitivo parere lo ha dato la Soprintendenza di Lecce, interpellata a settembre 2023, che, con nota del 04/07/2024, ha dichiarato che le cavità appaiono riferibili all’età medievale e post medievale. Poi la Soprintendenza testualmente scrive: << Si segnala, inoltre, che la calotta della stessa mostra evidenti e diffuse lesioni di diversa gravità causate dall’azione dell’apparato radicale del soprastante albero di bagolaro. Considerato che una buona parte della calotta della cavità è coperta da terreno e radici, non si può escludere che, a breve o a lungo termine, l’azione degli agenti atmosferici possa causare il crollo, con il conseguente cedimento del piano di calpestio della via soprastante…>>.

Parere, questo, firmato da due Architetti ed una Archeologa della Soprintendenza di Lecce.
Inoltre, l’albero si presentava sofferente e non aveva più una valida base su cui continuare a vivere.

L’albero, a malincuore, è stato tagliato mercoledì 24 luglio. Il taglio ha mostrato, inequivocabilmente, la gravissima condizione in cui versava: Il BAGOLARO ERA GRAVEMENTE MALATO E L’INTERNO DEL SUO TRONCO E DI TUTTI I GROSSI RAMI ERA MARCIO E VUOTO O SPUGNOSO. Probabilmente, come riferito dagli esperti, le capitozzature (deleterie per i bagolari)  fatte  anni fa, hanno causato infezioni tali da fare ammalare gravemente l’albero.

Se non si fosse proceduto a questo atto dovuto e di responsabilità l’albero sarebbe morto e, magari, avrebbe potuto recare gravi danni alle persone e ai luoghi.

Il Comune ha speso €18.765,59 non solo per tagliare l’albero ma anche per la ricostruzione e messa in sicurezza del muro crollato, delle cavità sottostanti e della porzione di strada sconnessa dalle radici.

Il clamore mediatico creato ad arte da alcuni ambientalisti dell’ultima ora è solo becera strumentalizzazione politica.

Anna Laura Remigi

Continua a Leggere

Cronaca

Incidente su via per Pescoluse: coinvolta auto polizia locale, c’è un codice rosso

Sei feriti, tra cui due vigili, nello scontro avvenuto poco dopo mezzogiorno a valle della Statale 275, tra Salve e la marina

Pubblicato

il

Lor. Zito

Un brutto incidente stradale si è verificato poco dopo mezzogiorno oggi sulla strada che collega il centro abitato di Salve a Pescoluse.

Tre le auto coinvolte. Una Fiat Punto della polizia locale, una Mercedes ed una Audi. Queste ultime due rispettivamente provenienti da Austria e Svizzera.

L’impatto ha danneggiato vistosamente l’auto d’ordinanza della polizia locale ed ha visto una delle altre due vetture ribaltarsi sulla carreggiata.

Il sinistro è avvenuto in prossimità dell’intersezione tra la strada suddetta e le rampe di immissione sulla statale 274. Dalla Leuca-Gallipoli infatti è stata interdetta l’uscita in questo punto per un breve lasso di tempo, così come il traffico sulla strada teatro del sinistro è stato bloccato sino alla rimozione dei mezzi successiva ai rilievi del caso.

Sono accorsi sul posto i vigili del fuoco di Gallipoli ed i carabinieri della Compagnia di Tricase, oltre ad un’altra pattuglia di vigili da Salve. Con loro anche il 118 che ha prestato soccorso ai coinvolti. I feriti sono sei: due vigili e quattro occupanti gli altri mezzi.

Uno di questi ultimi ha riportato una ferita all’addome ed è stato condotto in codice rosso al Vito Fazzi di Lecce.

Continua a Leggere
Pubblicità

Più Letti

Copyright © 2019 Gieffeplus