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Cronaca

Aumentano import ed export in Puglia e nel Salento

Ma il saldo è negativo in Puglia per 1,6 miliardi di euro (7,6 miliardi di export contro i 9,2 miliardi di import). Saldo positivo invece in provincia di Lecce per 43 milioni di euro (596 milioni di export contro i 553 milioni di import). Davide Stasi direttore dell’ Osservatorio Economico Aforisma: «La crescita è dovuta di più all’inflazione che ad un aumento dei volumi che sono cresciuti molto meno»

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Aumentano le esportazioni e le importazioni in Puglia e in provincia di Lecce. Ma il saldo è negativo in Puglia per 1,6 miliardi di euro (7,6 miliardi di export contro i 9,2 miliardi di import). Saldo positivo invece in provincia di Lecce per 43 milioni di euro (596 milioni di export contro i 553 milioni di import).


È quanto emerge dal nuovo studio condotto dall’Osservatorio Economico Aforisma, diretto da Davide Stasi, che ha elaborato ed analizzato l’andamento della bilancia commerciale.


Dopo un anno da record, anche nei primi nove mesi di quest’anno, è cresciuto l’export made in Puglia e made in Salento verso i consumatori stranieri, ma anche l’import destinato alle aziende e alle famiglie pugliesi e leccesi.


Riguardo alla Puglia, sul fronte delle esportazioni, dai 5,9 miliardi di euro dei primi tre trimestri del 2020, si sale ai 6,4 miliardi di euro dei primi tre trimestri dell’anno scorso per arrivare ai 7,6 miliardi di euro dei primi tre trimestri dell’anno in corso.


Riguardo alla provincia di Lecce, sul fronte delle esportazioni, dai 398 milioni di euro dei primi tre trimestri del 2020, si sale ai 536 milioni di euro dei primi tre trimestri dell’anno scorso per arrivare ai 596 milioni di euro dei primi tre trimestri dell’anno in corso.


«Le esportazioni», spiega Davide Stasi, direttore dell’Osservatorio Economico, «rappresentano un utile indicatore per comprendere lo stato di salute della produzione interna e del commercio mondiale. A pesare, va ricordato, è soprattutto l’impennata dei prezzi e in generale dei listini. La crescita è dovuta di più all’inflazione che ad un aumento dei volumi che sono cresciuti molto meno. Ma è anche una riprova della competitività del nostro sistema, capace di difendere e conquistare nuovi spazi di mercato, è peraltro evidente nel confronto europeo. Attraverso l’andamento dell’export, infatti, si può monitorare la competitività delle nostre aziende e la loro capacità di raggiungere gli altri Paesi che possono rivelarsi strategici per lo sviluppo del territorio. Crescita delle vendite oltreconfine che tuttavia per la Puglia continua ad essere sopravanzata dagli acquisti di carbone e altre materie prime, soprattutto per effetto dell’energia, trend che manda al tappeto la nostra bilancia commerciale a livello regionale. Ma non è così a livello provinciale».


«Negli ultimi anni», ricorda Stasi, «c’è stata una grande richiesta di prodotti agroalimentari, oltre ai macchinari che continuano a rappresentare la quota di mercato preponderante. L’export non è solo un’opportunità in più, ma quasi un obbligo per poter accrescere le quote di mercato. È importante, perciò, presidiare i mercati con più eventi, più guide, più promozioni, più presenze, ma anche attraverso la protezione dei nostri marchi. L’attenzione ai mercati esteri non può che diventare una priorità per le aziende che vogliono crescere, diversificando».

Puglia – i prodotti più esportati ed importati


Riguardo ai prodotti maggiormente esportati all’estero, i valori più alti si registrano per gli autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (932.560.413); prodotti alimentari (778.192.097); macchinari e apparecchiature (743.147.776), prodotti agricoli, animali e della caccia (684.899.197); prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (558.154.191); prodotti chimici (521.647.174); articoli in gomma e materie plastiche (404.917.923); articoli in pelle (escluso abbigliamento e simili per 363.656.232); mobili (358.993.179) e prodotti della metallurgia (323.701.543).


Riguardo ai prodotti importati, i valori più alti si registrano per carbone (esclusa torba per 1.046.128.536); prodotti alimentari (923.554.627); prodotti agricoli, animali e della caccia (863.333.123); macchinari e apparecchiature (587.426.369); prodotti chimici (574.449.239); minerali metalliferi (476.421.552); coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio (445.420.440); apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (412.982.157); prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (411.273.618); autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (357.686.151).


Lecce e provincia – i prodotti più esportati ed importati


Riguardo ai prodotti maggiormente esportati all’estero, i valori più alti si registrano per macchinari e apparecchiature (256.966.440); articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili (100.180.130), prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature (38.737.886); articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia per 34.348.774); prodotti agricoli, animali e della caccia (22.625.168); prodotti alimentari (21.938.428); bevande (18.891.046); autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (14.884.380); merci dichiarate come provviste di bordo, merci nazionali di ritorno e respinte, merci varie (10.099.958); articoli in gomma e materie plastiche (9.525.814). A seguire gli altri prodotti con quote decrescenti.


Riguardo ai prodotti importati, i valori più alti si registrano per i prodotti chimici (62.116.880); articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili (61.571.633); macchinari e apparecchiature (55.877.038); prodotti alimentari (47.229.985); prodotti della metallurgia (43.462.087); articoli in gomma e materie plastiche (33.670.256); prodotti agricoli, animali e della caccia (27.494.560); prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature (22.872.845); mobili (22.034.277); merci dichiarate come provviste di bordo, merci nazionali di ritorno e respinte, merci varie (21.895.749). A seguire gli altri prodotti con quote decrescenti.


Andrano

Truffa dello specchietto: arresto ad Andrano

Fermato un 39enne già noto alle forze dell’ordine: aveva tentato raggiro ai danni di un anziano del posto

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Era quasi riuscito a portare a termine il suo colpo ai danni di un malcapitato anziano quando, grazie all’allarme lanciato da alcuni cittadini, è stato raggiunto dalle forze dell’ordine ed arrestato.

Un 39enne di Noto (Siracusa) è finito in carcere per aver tentato di raggirare un uomo del posto nella serata di ieri ad Andrano.

Il metodo col quale aveva tentato di estorcere denaro alla vittima era la conclamata “truffa dello specchietto“. Il 39enne, fermo a bordo strada con la sua vettura, ha atteso il passaggio della macchina condotta dall’anziano, per poi simulare un urto ed accusarlo di avergli rotto lo specchio retrovisore.

Dopo aver simulato l’impatto, mediante l’utilizzo di un bastone successivamente rinvenuto dalle forze dell’ordine, il 39enne si è scagliato contro il suo bersaglio, accusandolo e minacciandolo, intimandogli di consegnargli immediatamente del denaro a titolo di risarcimento per quanto patito.

A quel punto la vittima, non avendo contante appresso, si è recata presso uno sportello bancomat. Nel frattempo, fortunatamente, alcuni passanti hanno allertato le forze dell’ordine, insospettite dal fare del 39enne.

Sono accorsi sul posto carabinieri e polizia locale che hanno fermato l’uomo e, alla luce dei suoi precedenti, lo hanno condotto in carcere in attesa della decisione del giudice sull’accaduto.

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Cronaca

Guardia costiera in pescheria, sequestri e sanzioni

Sottoposti a sequestro 25 chili di pescato tra cui 5 kg di Abalone dei molluschi conosciuti come “orecchie marine”

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Controlli serrati della Guardia Costiera di Otranto, coordinati dalla Capitaneria di porto di Gallipoli presso punti vendita di prodotti ittici nel Salento nell’ambito delle direttive del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto quale Centro Controllo Nazionale Pesca.

L’attenzione dei militari su pescherie e noti locali etnici dove sono merse irregolarità in materia di tracciabilità, igiene e conservazione di prodotti ittici.

In particolare, sono stati sottoposti a sequestro 25 chili di pescato non conforme alle normative di settore.

Tra questi 5 chilogrammi di Abalone una particolare specie ittica, particolarmente diffusa nelle culture asiatiche per le sue proprietà afrodisiache (che la contraddistinguono dalle più note capesante) e riconoscibile per i 4, 5 fori presenti sulla conchiglia e per la forma molto simile al padiglione auricolare, da cui la denominazione di “orecchia marina”.

È un prodotto prelibato al pari del caviale e delle ostriche, con un valore economico–commerciale variabile dai 30 agli 80 euro al chilogrammo.

Oltre a sottoporre a sequestro amministrativo il prodotto, al proprietario del punto vendita è stata comminata una sanzione amministrativa 1.500 euro.

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Attualità

Solidarietà… femminile alla sindaca di Specchia

Freschi di celebrazioni sulla Giornata Internazionale dei Diritti delle Donne riceviamo e pubblichiamo un intervento di Francesca Sodero, già consigliera comunale a Tricase, a sostegno della prima cittadina Anna Laura Remigi «il cui operato diventa bersaglio del becero maschilismo che ancora striscia nel sottobosco delle nostre comunità».

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Dopo la sentenza del TAR di Lecce che ha chiuso l’annosa vicenda di un’agenzia funebre, Specchia è teatro dell’ennesima polemica tra post della prima cittadina e taluni commenti non propriamente urbani.

Anzi a detta di chi ci scrive «schizzi di fango che la società è in grado di lavare via velocemente».

Di seguito lo scritto di Francesca Sodero.

«Ci risiamo, non appena una donna dimostra valore, tenacia e coraggio, puntualmente il suo operato diventa bersaglio del becero maschilismo che ancora striscia nel sottobosco delle nostre comunità.

Sono solo i colpi di coda di una mentalità in declino e non devono destare molta preoccupazione; tuttavia, è nostro dovere alzare la voce per farli apparire per quello che sono: schizzi di fango che la società è in grado di lavare via velocemente.

Alla sindaca di Specchia Anna Laura Remigi, la cui vivace azione politica nel segno del cambiamento e della legalità ha scatenato sin dall’insediamento i commenti più volgari sulla sua persona e sulla sua vita privata, esprimo per prima cosa la mia piena solidarietà come donna.

Soprattutto, però, vorrei manifestarle la mia incontenibile gioia nel ritrovarla sempre più combattiva e determinata, ogniqualvolta le aggressioni sessiste tentano di sminuirne i risultati amministrativi e politici, come accaduto negli ultimi giorni.

Sono certa che dover fare i conti con queste manifestazioni di un’umanità che ancora stenta ad elevarsi le procurino intima sofferenza, non fosse altro perché oscurano i risultati e i sacrifici, mettendo il carico sulla fatica, che una donna già sostiene in misura doppia rispetto ai colleghi uomini.

Coloro che ci sono passate lo sanno bene che trasformare questa intima sofferenza in testimonianza, reazione e istanza politica, è uno sforzo non banale che può facilmente intaccare la propria solidità interiore.

Allora è compito di tutti noi sostenere questa solidità e questo coraggio alzando ancora una volta la nostra voce di ferma condanna contro chi ancora oggi insulta le donne per nascondere la propria incapacità di fronteggiarle alla pari sul piano politico, amministrativo e lavorativo.

Grazie Anna Laura, avanti sempre a testa alta!»

Francesca Sodero

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