Cronaca
Decesso finanziere in servizio a Leuca: nessuna responsabilità medica
Il tribunale, dopo l’archiviazione del procedimento penale, ha ritenuto inammissibile il ricorso presentato dai familiari della vittima, scomparsa in ospedale a Tricase alcuni giorni dopo un incidente in scooter
Nessuna responsabilità dei medici dell’ospedale “Cardinale Panico” di Tricase nella morte del finanziere Giuseppe Barnaba, deceduto all’età di 57 anni in nosocomio a pochi giorni da un incidente stradale avvenuto nell’agosto 2021.
Dopo l’archiviazione del procedimento penale, che ha visto indagati per omicidio colposo cinque medici della “Pia fondazione Card. G. Panico” di Tricase, difesi dagli avvocati Leonardo Luigi Covella e Fabrizio Licchetta, il Tribunale di Lecce – prima sezione civile, nella persona del giudice E. Guido, ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso presentato dai familiari del defunto, difesi dall’avvocato Fabio Accogli, e teso ad un nuovo ed integrale esame della vicenda.
Il giudizio instaurato nella sede civile, notoriamente contraddistinto da un minor rigore della prova, era teso ad accertare eventuali profili di responsabilità dei medici e della struttura in funzione di future domande risarcitorie.
Il giudice, facendo proprie le conclusioni medico legali del CTU nominato nel procedimento penale, che ha accertato la correttezza delle scelte dei sanitari e l’assenza del nesso causale tra le cure apprestate e la morte del 57enne, non ha ravvisato alcuno spazio per rinnovare in sede civile la CTU già svolta.
La vicenda giudiziaria in questione si aprì dopo la tragica scomparsa di Giuseppe Barnaba, sfortunato protagonista di un incidente in scooter in quel di Santa Maria di Leuca nell’agosto 2021 e spentosi pochi giorni dopo nell’ospedale di Tricase, dove era stato trasportato in ambulanza dopo i soccorsi seguiti al sinistro.
Grande eco ebbe la notizia del decesso: Barnaba, che lasciava moglie e due figlie, era conosciuto nel Capo di Leuca per il suo lavoro nella Tenenza di Santa Maria di Leuca, dove prestava servizio.
Cronaca
GdF, sequestrate 8 tonnellate di fuochi d’artificio
Il titolare dell’attività commerciale è stato segnalato alla Procura della Repubblica per le ipotesi delittuose di illegale detenzione, importazione e fabbricazione di materiale esplodente in quantità superiori a quelle consentite…
GDF LECCE: SEQUESTRATE OLTRE 8 TONNELLATE DI FUOCHI D’ARTIFICIO.
La Guardia di Finanza di Lecce, nell’ambito dei servizi di controllo economico del territorio, hanno portato a termine interventi finalizzati al contrasto all’illecita detenzione e vendita di articoli pirotecnici.
In particolare, al termine di una mirata attività info-investigativa, le unità specializzate “Baschi Verdi” del Gruppo di Lecce, all’interno di un magazzino di un’attività economica, sita nella periferia di Lecce, esercente la vendita al dettaglio e all’ingrosso di articoli per la casa, abbigliamento e giocattoli, hanno rinvenuto e sottoposto a vincolo penale oltre un milione e quattrocento mila pezzi di artifizi pirotecnici, per un totale di tonnellate 8,4, già pronti per la vendita in occasione delle imminenti festività.
La merce era custodita illegalmente ed in condizioni di pericolosità per l’incolumità pubblica, tenuto conto del precario confezionamento e della promiscuità con altri prodotti altamente infiammabili quali alcool e bombolette di gas.
Per aggirare le norme che vietano la detenzione di materiale esplodente oltre le quantità consentite e per eludere i controlli da parte delle forze di polizia, l’imprenditore avrebbe provveduto a frazionare le forniture acquistando piccoli quantitativi al di sotto delle soglie massime anche nell’arco della stessa giornata.
Il titolare dell’attività commerciale è stato segnalato alla Procura della Repubblica per le ipotesi delittuose di illegale detenzione, importazione e fabbricazione di materiale esplodente in quantità superiori a quelle consentite.
Castrignano del Capo
Castrignano del Capo, scoperto ordigno esplosivo di 1Kg
Arrestato un 30enne del luogo poiché ritenuto responsabile di detenzione di materiale esplosivo e sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
CASTRIGNANO DEL CAPO (LE) – LA SCOPERTA NEL CORSO DEL CONTROLLO. UN ORDIGNO ESPLOSIVO E STUPEFACENTI. ARRESTATO UN TRENTENNE.
I Carabinieri di Castrignano del Capo hanno arrestato un 30enne del luogo poiché ritenuto responsabile di detenzione di materiale esplosivo e sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
Nel corso di un controllo i Carabinieri hanno notato una non comune agitazione.
La perquisizione domiciliare che ne è scaturita ha portato al rinvenimento di sostanza stupefacente del tipo hashish e marijuana pronta per lo spaccio, per un peso complessivo di 10 gr. circa.
Ma la sorpresa investigativa è arrivata durante il controllo nel corso dell’attenta perquisizione poiché i militari hanno rinvenuto un ordigno artigianale e clandestino, dal peso di 1kg circa, con miccia da tre oltre 3 metri ed altri 2 ordigni più piccoli da 250 gr.
L’effetto sarebbe stato dirompente e micidiale.
Il prosieguo dell’attività di controllo da parte dei militari dell’Arma, ha portato ad individuare e segnalare alla competente Autorità Giudiziaria anche un soggetto 49enne, residente in un comune del basso Salento, poichè trovato in possesso di materiale pirico illegalmente detenuto presso la propria abitazione.
I militari dell’Arma ricordano che tutti i fuochi d’artificio consentiti devono avere sulla confezione un’etichetta completa che deve contenere gli estremi del provvedimento del Ministero dell’Interno che ne autorizza il commercio, ne riporti le principali caratteristiche costruttive, indichi una descrizione chiara e completa delle modalità d’uso che devono essere seguite attentamente dall’utilizzatore.
Cronaca
Daspo per un 22enne per lancio di fuochi durante Lecce Juventus
In tale occasione, infatti, furono diversi gli episodi di accensione e lancio in campo di artifizi pirotecnici da parte dei tifosi locali…
LA POLIZIA DI STATO HA NOTIFICATO UN DASPO PER I FATTI OCCORSI DURANTE LA PARTITA LECCE-JUVENTUS
La Polizia di Stato ha notificato un DASPO per i fatti occorsi durante la partita Lecce-Juventus, del 01 dicembre scorso.
In tale occasione, infatti, furono diversi gli episodi di accensione e lancio in campo di artifizi pirotecnici da parte dei tifosi locali.
Il personale DIGOS, a seguito dell’attenta visione delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza dello stadio, ha individuato uno dei responsabili del lancio di un artifizio pirotecnico.
Il soggetto, ventiduenne di Surbo, già conosciuto agli uffici informativi come facente parte della tifoseria organizzata, è stato deferito all’autorità giudiziaria per lancio di artifizio pirotecnico e non potrà accedere alle manifestazioni sportive per 3 anni.
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