Connect with us

Cronaca

Disagi all’Impianto di biostabilizzazione: il sindaco di Poggiardo scrive al Prefetto

Chiesto un incontro urgente per «trovare soluzioni di medio-lungo termine per consentire a tutta la comunità di Poggiardo e Vaste di vivere in sicurezza, cosa che non accade in questi giorni perché la presenza e lo stazionamento dei numerosi compattatori sta causando problemi di ordine pubblico e di sicurezza stradale»

Pubblicato

il

Resta critica la situazione presso l’impianto di biostabilizzazione di Poggiardo, in località Pastorizze.


Per questo il sindaco Antonio Ciriolo ha scritto al Prefetto di Lecce Luca Rotondi, richiedendo la convocazione di un urgente tavolo tecnico.


Il sindaco di Poggiardo ha chiesto «un incontro urgente per rappresentare la situazione di grave criticità che interessa il territorio del mio Comune.  Da anni le comunità di Poggiardo e Vaste subiscono gravi disagi provocati dai miasmi legati alla lavorazione dei rifiuti presso l’impianto di biostabilizzazione; l’impatto odorigeno che si protrae per tutto il periodo estivo e non solo è fonte di problemi per l’ambiente, il benessere e la salute dei cittadini e per le attività ricettive del nostro territorio, costretti tutti a subire una situazione che si trascina ormai da molto tempo».


Riferendosi all’attualità il primo cittadino ga aggiunto: «A tali disagi si aggiungono oltretutto quelli legati, anche in questi giorni, ai conferimenti a Poggiardo, su disposizioni di AGER Puglia, di numerosi compattatori provenienti dal tarantino, dal bacino di Ugento e dal barese, a causa della chiusura degli impianti di Ugento, Bari e Manduria».


Il sindaco Antonio Ciriolo

Ciriolo ha evidenziato al Prefetto come «l’elevato numero di autocompattatori all’esterno dell’impianto, parcheggiati a bordo carreggiata su una strada provinciale a due corsie in attesa di conferire all’interno dell’impianto, provoca quotidianamente grave pregiudizio alla sicurezza stradale, dei cittadini che transitano sulla S.P. per Giuggianello, degli operatori economici dell’area, dei residenti e degli agricoltori che raggiungono i propri appezzamenti di terra presenti nella zona.  Inoltre, succede che, nel momento in cui l’impianto raggiunge la capienza massima consentita, gli autisti dei compattatori rimasti fuori dall’impianto per ore non sono in grado di poter espletare il servizio e sono costretti a ritornare nei Comuni di provenienza, dopo essere rimasti invano ad attendere con gravi conseguenze per l’ambiente, a causa del tempo infinito di stazionamento dei rifiuti all’interno dei compattatori, generando perdite di percolato».


Il sindaco dopo aver ricordato che tali problematiche sono state ripetutamente evidenziate ai soggetti interessati (Regione Puglia, AGER Puglia, ARPA Puglia, Provincia di Lecce, Carabinieri del Comando di Poggiardo, Polizia Locale, Polizia Provinciale, N.O.E., Nucleo Vigilanza Ambientale della Regione Puglia, ecc.) e che «ognuno, per quanto di competenza, ha fornito il proprio supporto a questo Ente», sottolineato come oggi occorra «trovare soluzioni di medio-lungo termine per consentire a tutta la comunità di Poggiardo e Vaste di vivere in sicurezza, cosa che non accade in questi giorni perché la presenza e lo stazionamento dei numerosi compattatori sta causando problemi di ordine pubblico e di sicurezza stradale».


Aspetti per i quali Antonio Ciriolo ha manifestato al Prefetto tutta la sua preoccupazione, chiedendo «un incontro urgente per convenire e concordare un piano che consenta di affrontare le problematicheal fine di scongiurare pericoli per i cittadini».


Cronaca

Ancora violenza contro le donne, arresto a Marittima

Fermato 41enne, già ai domiciliari per furto, per aver aggredito la convivente cercando di colpirla con le forbici. Solo l’ultima di una serie di aggressioni

Pubblicato

il

I carabinieri della Stazione di Spongano hanno arrestato in flagranza di reato un uomo di 41 anni, residente a Marittima di Diso, già noto alle forze dell’ordine per essere sottoposto a regime di arresti domiciliari a seguito di furti aggravati in concorso con la stessa convivente.

Il suo comportamento violento ha comportato ulteriori e gravi accuse.

Durante un controllo di routine, i militari dell’Arma hanno notato evidenti segni di violenza sul viso della convivente, una donna di 36 anni.

Quel dettaglio ha acceso un campanello d’allarme.

La testimonianza della donna ha rivelato una drammatica situazione di minacce di morte e aggressioni, culminate in un attacco con un paio di forbici durante una lite domestica.

I carabinieri hanno messo in sicurezza la vittima e bloccato l’aggressore, conducendoli entrambi in caserma per ulteriori accertamenti.

Accertato un precedente storico di comportamenti aggressivi da parte dell’uomo con reati di maltrattamenti in famiglia e violenza privata.

Al termine delle formalità e come disposto dal PM di turno della Procura della Repubblica che conduce le indagini, il 41enne è stato arrestato e condotto presso la Casa Circondariale di Lecce.

I carabinieri sottolineano che «non esiste una situazione di violenza domestica che debba essere tollerata o silenziata. Invitano chiunque si trovi in una situazione simile a non esitare a chiedere aiuto e a contattare le autorità competenti. La sicurezza e il benessere di ogni individuo sono una priorità e ogni segnalazione è fondamentale per combattere questo grave fenomeno sociale».

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

Continua a Leggere

Cronaca

Ancora fiamme a Ruffano: brucia un furgone nella notte

L’incendio a mezzanotte in via Gramsci: brucia vano motore ed abitacolo di Fiat Ducato

Pubblicato

il

Secondo incendio notturno in breve tempo a Ruffano, dopo che pochi giorni fa aveva preso fuoco una Audi parcheggiata in via Rattazzi, dinanzi ad un centro scommesse.

Nella notte appena trascorsa invece è andato in fiamme un mezzo da lavoro. Un furgone di proprietà di una azienda del posto, fermo in sosta in via Gramsci.

Poco dopo la mezzanotte una chiamata al 115 ha portato sul posto una squadra dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Tricase.

Il mezzo, un Fiat Ducato, è stato interessato parzialmente nella parte anteriore (cabina e vano motore). L’intervento dei pompieri ha permesso il completo spegnimento e la bonifica dell’area, impedendo la propagazione dell’incendio verso altri veicoli presenti nel piazzale.

Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri di Casarano.

Le cause dell’accaduto sono in corso di accertamento.

Continua a Leggere

Cronaca

Lecce, spaccata in gioielleria piazza Mazzini, preso uno dei rapinatori

I poliziotti lo hanno arrestato dopo un inseguimento, prima in auto e poi a piedi. Recuperato e riconsegnato al proprietario il bottino dal valore di circa 600mila euro

Pubblicato

il

Questa mattina, poco prima delle 5, a Lecce, la Polizia di Stato è intervenuta per la segnalazione di una spaccata ai danni di una gioielleria sita in piazza Mazzini.

Alla vista delle pattuglie i malviventi, sorpresi mentre erano ancora all’interno della gioielleria, si sono dati alla fuga a bordo di una Alfa Romeo Stelvio con il bottino già caricato in macchina.

Durante l’inseguimento dalla macchina son caduti parte della refurtiva e alcuni attrezzi da scasso dal cofano rimasto aperto.

Per garantirsi la fuga ed impedire l’intervento delle pattuglie i malviventi hanno lasciato cadere dall’auto dei chiodi sulla strada.

In seguito, i poliziotti avrebbero accertato che i fuggiaschi avevano posizionato delle barre con dei chiodi in prossimità della gioielleria allo scopo proprio di bloccare l’eventuale intervento delle forze dell’ordine.

Dopo alcune centinaia di metri la Stelvio, tallonata dalla Volante della polizia, ha perso il controllo ed è impattata sulla vetrina di un negozio di ottica sita in via 95esimo Reggimento Fanteria.

I ladri si sono dati alla fuga, scendendo in fretta dalla macchina e correndo in diverse direzioni.

Gli agenti della Sezione Volanti li hanno inseguiti a piedi e sono riusciti a bloccarne uno, fermato dopo una breve colluttazione.

L’uomo, un 33enne di Brindisi, già noto alle forze dell’ordine, è stato tratto in arresto per rapina.

La Alfa Romeo Stelvio è risultata rubata nell’agosto del 2022 a Galatone; sulla stessa erano state apposte delle targhe risultate rubate a Fasano lo scorso 7 aprile da un’altra autovettura.

All’interno dell’Alfa Romeo sono stati rinvenuti vari attrezzi atti allo scasso, flex e passamontagna.

Inoltre, i malviventi indossavano delle tute bianche e dei guanti per non lasciare tracce.

La refurtiva del valore pari a circa 600 mila euro è stata recuperata e consegnata al proprietario.

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

 

 

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti