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Cronaca

Donna muore in ospedale a Scorrano. Indagano i Carabinieri

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(14 aprile) – Nella serata di ieri, intorno alle 20, un artigiano 40enne originario di Botrugno, Giuseppe Ventruto, si è presentato presso la Caserma dei Carabinieri di Scorrano, presentando una denuncia querela nei confronti del personale sanitario dell’Ospedale di Scorrano, colpevole, a suo dire, del decesso, avvenuto nel pomeriggio, della moglie 34enne, Rita Colucci, originaria di Muro Leccese, che era stata ricoverata (dopo l’intervento della Guardia Medica e del medico curante) per una febbre molto alta accusata la notte precedente. La cartella clinica della donna è stata sottoposta a sequestro mentre la salma è stata trasferita all’Obitorio dell’Ospedale di Lecce a disposizione dell’Autorità Giudiziaria: in attesa dell’autopsia, sono stati indagati sei medici dell’Ospedale scorranese. Domenica prossima la coppia avrebbe dovuto battezzare il suo secondogenito di quattro mesi.


Danneggiate auto in sosta a Maglie:


(14 aprile) – I Carabinieri di Otranto, unitamente a quelli del Radiomobile di Maglie, hanno deferito tre persone ritenute responsabili di danneggiamento su 10 auto in sosta a Maglie nonché, solo uno, di porto d’arma giocattolo priva tappo rosso. Si tratta di M. D. di SCORRANO del ‘90, BARISTA; F. A. del ‘91, di MAGLIE, BARISTA (anche per l’arma giocattolo); C. F., di MAGLIE del ‘92, STUDENTE MINORE.

I tre sono stati intercettati in seguito ad una segnalazione anonima al 112 che descriveva tre giovani a bordo di una Fiat Punto di colore bordeaux, con uno armato di fucile proteso fuori dal finestrino intenti a danneggiare auto spaccando specchietti retrovisori e rigando le fiancate. Nel corso delle perquisizioni personale e veicolare sono stati trovati in possesso del seguente materiale: fucile giocattolo replica tipo m16-aair con caricamento a molla per lancio pallini in plastica, dotato di n.2 puntatori laser; 2 borracce per caricamento, contenenti complessivi 487 pallini in plastica per arma suddetta; parti di specchi retrovisori relativi ad autovetture precedentemente danneggiate; arnesi vari atti al danneggiamento (una piccola spranga di ferro e un cacciavite).


Campi Salentina

Non si ferma all’alt dei carabinieri ed inizia l’inseguimento in città

Ne è scaturito un inseguimento sviluppato per le vie del centro abitato dove, la condotta di guida particolarmente spregiudicata e azzardata posta in essere dal fuggitivo è risultata particolarmente pericolosa per l’incolumità dei residenti…

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Un 47enne salentino è stato arrestato dai Carabinieri dopo aver tentato la fuga per sottrarsi ai controlli. Per lui l’ipotesi accusatoria, da cui si dovrà difendere, è resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali.

È quanto avvenuto nella serata di ieri a Squinzano dove, un 47enne, già noto, è stato arrestato nella flagranza di reato dai Carabinieri di Campi Salentina perché ritenuto presunto responsabile di resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali.

Nel corso di un normale servizio di controllo del territorio, i militari hanno intimato l’alt ad un conducente che, a bordo della propria utilitaria, aveva assunto una condotta di guida pericolosa ed inosservante delle norme sulla circolazione stradale.

Alla vista dei militari, nel tentativo di sottrarsi ai controlli, l’uomo, dopo aver effettuato una manovra repentina, si dava precipitosamente alla fuga a folle velocità non prima di aver tentato, senza riuscirci, di speronare la “gazzella” dell’Arma.

Ne è scaturito un inseguimento che si è sviluppato per le vie del centro abitato dove, la condotta di guida particolarmente spregiudicata e azzardata posta in essere dal fuggitivo è risultata particolarmente pericolosa per l’incolumità dei residenti.

La folle corsa è terminata in prossimità di un’intersezione stradale dove, proprio a causa dell’alta velocità, l’uomo ha perso il controllo del veicolo andando ad impattare violentemente contro un’altra autovettura in sosta.

Una volta bloccato l’uomo ha continuato ad opporre resistenza al punto che, nel tentativo di immobilizzarlo, uno dei militari operanti è rimasto ferito, ragione per la quale si è visto costretto a ricorrere alle cure mediche.

Al termine delle formalità di rito il 47enne è stato arrestato e, come disposto dalla P.M. condotto presso la propria abitazione e sottoposto agli arresti domiciliari.

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Cronaca

Ruffano, Cavallo torna a casa da libero cittadino

Il Tribunale del Riesame ha accolto la richiesta di scarcerazione: dopo l’assurda attesa per l’indisponibilità di braccialetti elettronici, l’ex primo cittadino rientra in paese senza restrizioni

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L’ex sindaco di Ruffano Antonio Cavallo lascia il carcere e torna a casa. Questa volta per davvero e senza restrizioni.

Già una settimana fa il gip Stefano Sala aveva disposto il rientro a Ruffano, ai domiciliari, in seguito alla dimissioni dalla carica di primo cittadino.

Nonostante ciò, Cavallo ha trascorso un’altra intera settimana in carcere a causa dell’incredibile indisponibilità di braccialetti elettronici.

Il tempo trascorso, oltre a sollevare un sacrosanto polverone anche di natura mediatica, ha portato dritti alle tempistiche utili per il Riesame. La richiesta di scarcerazione presentata avantieri dai legali Luigi Corvaglia e Giancarlo Sparascio, ha permesso quindi ad Antonio Cavallo di ottenere il rientro a Ruffano.

Venute meno le esigenze cautelari, questa mattina Antonio Cavallo torna in paese da libero cittadino. L’inchiesta sui presunti appalti truccati farà il suo corso, ma nel frattempo Cavallo ha potuto far rientro a casa.

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Castrignano del Capo

Singolare invasione di libellule a Leuca

Il video inviato alla Redazione da un lettore da località “Francesi”

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Non è una piaga d’Egitto, come nelle Sacre Scritture, ma quantomeno un fenomeno altrettanto singolare.

Siamo a Santa Maria di Leuca, località Francesi, a poche dozzine di metri dal mare. Tra le campagne spuntano centinaia di libellule. Ecco il video inviato ieri alla nostra Redazione da un lettore, ritrovatosi circondato da queste splendide creature volanti.

Il fenomeno ha interessato anche aree di centri limitrofi, come Salve e Patù.

Il video

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