Cronaca
Droga: un arresto per spaccio
(7 dicembre) – I Carabinieri della Compagnia di Maglie, in seguito ad un servizio coordinato disposto dal Comando Provinciale di Lecce, hanno effettuato una serie di operazione, fra cui l’arresto a Scorrano di un giovane di Supersano responsabile di detenzione di sostanza stupefacente a fini di spaccio. Si tratta del 26enne Antonio Romano, disoccupato già noto alle forze dell’ordine.
PREDETTO, SOTTOPOSTO A CONTROLLO, TENTAVA DISFARSI DI INVOLUCRO CONTENENTE GR.1,5 EROINA IN PIETRA SUDDIVISA IN 4 PARTI, PRONTAMENTE RECUPERATA DA OPERANTI E SOTTOPOSTA A SEQUESTRO UNITAMENTE A SOMMA CONTANTE € 1.145, PROVENTO PREGRESSA ATTIVITA’ SPACCIO, E’ MATERIALE PER CONFEZIONAMENTO DOSI. CONTO MEDESIMO VENIVA RICHIESTA EMISSIONE F.V.O..
INOLTRE, CONTESTO SUDDETTO SERVIZIO VENIVANO DEFERITE IN STATO LIBERTA’ LE SOTTONOTATE PERSONE, RITENUTE RESPONSABILI REATI PER OGNUNA INDICATI:
IN CORIGLIANO D’OTRANTO (LE):
D. G. G. del ‘74, di GIURDIGNANO, PESCATORE, PREGIUDICATO, RITENUTO RESPONSABILE DETENZIONE SOSTANZE STUPEFACENTE A FINI DI SPACCIO (ART.73 DPR 309/90).
PREDETTO, SEGUITO PERQUISIZIONE, VENIVA TROVATO IN POSSESSO GRAMMI 2,05 cocaina SEQUESTRATI, OCCULTATI INTERNO AUTOVETTURA. (DOCUMENTO DI GUIDA RITIRATO).
IN MAGLIE
- L. G. L. di BRINDISI del ‘66, OPERAIO, PREGIUDICATO;
- L. M. D. di BRINDISI del ‘77, OPERAIO, PREGIUDICATO.
PREDETTI, SOTTOPOSTI A CONTROLLO, SEGUITO PERQUISIZIONI PERSONALE E VEICOLARE, VENIVANO TROVATI POSSESSO DI STRUMENTI ATTI FORZARE SERRATURE. (ART.707 C.P.) CONTO ANZIDETTI VENIVA RICHIESTA EMISSIONE F.V.O.
CORSO MEDESIMO SERVIZIO, SOTTONOTATE PERSONE VENIVANO SEGNALATE ALLA COMPETENTE PREFETTURA PER USO NON TERAPEUTICO DI SOSTANZA STUPEFACENTI (ART.75 DPR 309/90):
– D. G. A. dell ‘82, di UGGIANO LA CHIESA, CENSURATO;
– M. P. di CORIGLIANO D’OTRANTO del ‘68, PREGIUDICATO;
SOSTANZE STUPEFACENTI RINVENUTE, PER COMPLESSIVI: GR. 1 COCAINA; GR. 0.7 EROINA, GR. 0,5 HASHISH, SOTTOPOSTE A SEQUESTRO.
INOLTRE, CONTROLLI CIRCOLAZIONE STRADALE CONSENTIVANO DEFERIRE IN STATO LIBERTA’ SOTTONOTATE PERSONE RITENUTE RESPONSABILI GUIDA AUTOVEICOLO IN STATO DI EBBREZZA ALCOLICA (ART.186 C.D.S.), ACCERTATO CON ETILOMETRO DOTAZIONE E CONTESTUALE RITIRO DOCUMENTO DI GUIDA:
- B. H. S. (TUNISIAdel ‘61, di CASTRIGNANO DEL CAPO, PESCATORE, RISCONTRATO POSITIVO CON TASSO ALCOLEMICO PARI A 1,63 G/L.. VEICOLO SEQUESTRATO;
- L. E. del ‘74, di CUTROFIANO, DISOCCUPATO, RISCONTRATO POSITIVO CON TASSO ALCOLEMICO PARI A 1,42 G/L.;
- D. M. M. di MAGLIE del ‘76, AGENTE COMMERCIO, RISCONTRATO POSITIVO CON TASSO ALCOLEMICO PARI A 2,48 G/L. VEICOLO SOTTOPOSTO A SEQUESTRO, praticamente in coma etilico!;
- P. V. di SOGLIANO CAVOUR del ‘69, MUSICISTA, RISCONTRATO POSITIVO CON TASSO ALCOLEMICO PARI A 1,19 G/L;
- C. M. dell ‘85, di RACALE, STUDENTE, RISCONTRATO POSITIVO CON TASSO ALCOLEMICO PARI A 1,54 G/L.. VEICOLO SEQUESTRATO;
- D. B. C. G. dell ‘86, di MATINO, OPERAIO, RISCONTRATO POSITIVO CON TASSO ALCOLEMICO PARI A 1,26 G/L.;
- C. E. di GALLIPOLI dell ‘84, MAESTRA D’ASILO, RISCONTRATO POSITIVO CON TASSO ALCOLEMICO PARI A 0,71 G/L.
Cronaca
Rissa nella notte a Ruffano
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Rissa nella notte a Ruffano con il coinvolgimento di un nutrito gruppo di persone.
L’episodio si è verificato in piazzetta Mons. Fiorito, attorno all’una. Protagonisti due gruppi di giovani che stavano trascorrendo la serata all’aperto.
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A scatenare la violenza sarebbero state delle attenzioni di troppo rivolte da qualcuno nei confronti di una donna.
In pochi attimi, dalle parole si è passati ai fatti ed i due gruppi, una ventina di persone in totale dall’età compresa tra i 20 ed i 30 anni, si sarebbero ritrovate nella zuffa.
Dai residenti in zona è partita una chiamata ai numeri d’emergenza. Sul posto sono accorsi i carabinieri, ma al loro arrivo i due gruppi si erano dileguati. Sul luogo le tracce della colluttazione, anche delle macchie di sangue. Nessuno si sarebbe recato nei vicini ospedali e, di conseguenza, nessuno al momento è stato identificato, ma si indaga sull’accaduto.
Cronaca
37enne arrestato dalla Polizia con cocaina, marijuana e hashish
L’attività di ricerca ha consentito di rinvenire numerosi barattoli contenenti sostanza stupefacente di varia tipologia. Al termine della perquisizione sono stati sequestrati oltre mezzo chilo di marijuana, 56 grammi di hashish e 56 grammi di cocaina…
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Nella giornata di ieri, a Lecce, la Polizia ha arrestato un uomo di 37 anni, responsabile del reato di detenzione finalizzata alla cessione a terzi di sostanza stupefacente.
Da un’attività informativa appresa in precedenza, la Sezione Narcotici di Lecce è venuta a conoscenza che un soggetto incensurato era dedito alla vendita di sostanze stupefacenti e che la base logistica dell’attività illecita era un appartamento in città.
I poliziotti a seguito di queste informazioni hanno dato avvio ad un servizio di appostamento ed osservazione grazie al quale, nella decorsa serata, hanno intercettato il 37 enne.
Nonostante l’indagato abbia tentato di condurre gli agenti presso altra dimora, indicata quale residenza, il compendio informativo in possesso degli investigatori confermava i sospetti acquisiti nella fase info-investigativa, pertanto il personale della narcotici procedeva alla perquisizione domiciliare nell’abitazione già posta sotto osservazione e nella disponibilità del sospettato.
L’attività di ricerca ha consentito di rinvenire numerosi barattoli contenenti sostanza stupefacente di varia tipologia. Al termine della perquisizione sono stati sequestrati oltre mezzo chilo di marijuana, 56 grammi di hashish e 56 grammi di cocaina.
A riscontro della detenzione finalizzata alla cessione a terzi, vi era materiale idoneo al confezionamento, bilancini e circa 1.600 euro in contanti.
Colto in flagrante l’uomo incensurato, è stato arrestato, e posto agli arresti domiciliari, come disposto dal P.M. del Tribunale di Lecce.
Attualità
Il Tar respinge ricorso per apertura sala giochi a Matino
Accertando quanto premesso il Tar Puglia aveva emesso nel settembre del 2020 un’ordinanza cautelare con la quale si pronunciava a favore del provvedimento del Comune di Matino poiché, si legge nel documento: “Le nuove autorizzazioni all’esercizio non vengono concesse nel caso di ubicazioni in un raggio inferiore a 250 metri, misurati per la distanza pedonale più breve, da istituti scolastici primari e secondari, università, biblioteche pubbliche, strutture sanitarie e ospedaliere e luoghi di culto”…
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Il Tribunale Amministrativo per la Puglia – Lecce (Sezione Terza) ha respinto il ricorso di una ditta che aveva richiesto l’autorizzazione per aprire una sala giochi a Matino.
L’immobile scelto per ospitare l’attività supera i limiti minimi (250 metri) di distanza da luoghi sensibili, nella fattispecie una struttura sanitaria.
La ditta ricorrente aveva presentato un primo ricorso nel 2020 contro il Comune di Matino, per richiedere l’annullamento del provvedimento emesso dal Responsabile del Settore Promozione strategica del territorio con il quale si negava “il rilascio dell’autorizzazione per l’attività di sala giochi”.
Le ragioni con le quali si respingeva la richiesta, come riporta il documento, fanno rifermento al fatto che “l’immobile in argomento non rispetta quanto previsto in merito alle distanze dai luoghi sensibili indicati dalla stessa“.
L’appellante aveva contestato il provvedimento per “eccesso di potere: illogicità e violazione del principio di proporzionalità”, ritenendo la struttura sanitaria citata non rientrante tra i luoghi sensibili descritti dalla legge in merito.
Accertando quanto premesso il Tar Puglia aveva emesso nel settembre del 2020 un’ordinanza cautelare con la quale si pronunciava a favore del provvedimento del Comune di Matino poiché, si legge nel documento: “Le nuove autorizzazioni all’esercizio non vengono concesse nel caso di ubicazioni in un raggio inferiore a 250 metri, misurati per la distanza pedonale più breve, da istituti scolastici primari e secondari, università, biblioteche pubbliche, strutture sanitarie e ospedaliere e luoghi di culto”.
Inoltre, la legge in merito precisa che si possono definire strutture sanitarie o socio-sanitarie tutte le strutture che eroghino “prestazioni di prevenzione, diagnosi, cura, riabilitazione e mantenimento delle abilità acquisite”.
Si precisa, in aggiunta, che “L’ambulatorio – nel quale un professionista iscritto ad un albo socio-sanitario esercita la sua professione – può essere gestito in forma individuale, associata o societaria e avvalersi esclusivamente di professionisti sanitari regolarmente abilitati e iscritti agli ordini o albi professionali di competenza”.
Difatti, lo studio medico in questione situato nel Comune di Matino si trova tra le strutture sanitarie accreditate ed è pubblicato regolarmente sul sito istituzionale delle Regione Puglia.
Dunque, all’udienza pubblica il Tar Puglia ha confermato l’infondatezza del ricorso, così come aveva espresso nella precedente ordinanza cautelare.
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