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Cronaca

Due Dacur a due giovani ritenuti pericolosi per l’ordine pubblico

Ai due responsabili dell’aggressione è inibito l’accesso ai locali pubblici della città di Lecce rispettivamente per 3 e per 2 anni…

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Emessi dal Questore due DACUR per i due giovani responsabili dell’aggressione del 26 gennaio a Lecce


In relazione ai fatti occorsi in data 26 gennaio, quando la Polizia era intervenuta per un’aggressione in danno di un giovane di Lequile da parte di due ragazzi dileguatisi all’arrivo dei poliziotti.


Gli approfondimenti investigativi hanno permesso l’identificazione e la denuncia dei responsabili per lesioni personali aggravate, come già precedentemente comunicato.


I due giovani, entrambi di Lecce, uno di appena 20 anni e l’altro di 25, a seguito di accertamenti amministrativi e di istruttoria condotta dalla Divisione Anticrimine, sono stati colpiti dalla misura di prevenzione del DACUR emessa dal Questore di Lecce, perché ritenuti entrambi soggetti pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica.

Ai due responsabili dell’aggressione è inibito l’accesso ai locali pubblici della città di Lecce rispettivamente per 3 e per 2 anni.


Il ventenne, peraltro, era già stato destinatario di un DACUR in quanto responsabile di un altro evento violento accaduto il 27 dicembre, nei pressi di piazzetta Santa Chiara ai danni di un minore per futili motivi.


Cronaca

Racale: sequestrata discarica abusiva con rifiuti speciali

Operazione del Reparto Operativo Aeronavale di Bari, denunciati i responsabili di una impresa locale. Sempre a Racale sequestrato un lotto di 5mila mq trasformato in deposito non autorizzato per lo stoccaggio e la gestione di rifiuti

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Il Reparto Operativo Aeronavale di Bari ha posto in essere una serie di attività a tutela dell’ambiente, impiegando sinergicamente la componente aerea e navale del Corpo.

Le sofisticate tecnologie a bordo degli elicotteri in dotazione alla Sezione Aerea di Bari hanno permesso di individuare in agro di Racale, un’area di circa 15mila mq2 sottoposta a vincolo paesaggistico, su cui erano stati realizzati per attività di impresa, fabbricati privi delle previste autorizzazioni ai sensi delle vigenti normative in materia edilizia, paesaggistica e ambientale.

I successivi approfondimenti effettuati dai militari della Sezione Operativa Navale di Gallipoli, hanno permesso di accertare la presenza di una discarica abusiva con rifiuti speciali prodotti dall’impresa destinataria del controllo.

L’attività di servizio si è conclusa con il sequestro penale dell’area e con il deferimento del responsabile alla competente Procura della Repubblica per la condotta illecita, relativa anche alla realizzazione di scarichi di acque urbane non autorizzati in area soggetta a vincolo paesaggistico ed idrogeologico.

L’operazione condotta, rientra in una più ampia attività info-investigativa a tutela del territorio e dell’ambiente che il comparto aeronavale persegue.

Infatti, sempre a Racale, i Finanzieri hanno sequestrato un lotto di 5mila mq con destinazione d’uso alla frantumazione ed il riciclo dei materiali di scavo e demolizione, ma di fatto trasformato in deposito non autorizzato per lo stoccaggio e la gestione di rifiuti.

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Cronaca

Fiumi di droga e armi, arresti all’alba

Nove fermi operati daella Polizia di Stato. Tutti indagati per associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di droga. Coinvolti anche personaggi della criminalità organizzata, già condannati per aver fatto parte della Sacra Corona Unita. La base un piccolo panificio della città

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Alle prime luci dell’alba la Polizia di Stato di Lecce ha arrestato, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare, 9 persone, di cui 8 sono state condotte in carcere e una posta agli arresti domiciliari.

Gli indagati sono gravemente indiziati, a vario titolo, di aver fatto parte di un’associazione per delinquere finalizzata al traffico d’ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti e detenzione di armi e materiale esplosivo.

L’operazione, che ha visto l’impiego di 60 uomini della Polizia di Stato, ha interessato anche personaggi della criminalità organizzata, già condannati per aver fatto parte della Sacra Corona Unita, storicamente radicata nel capoluogo salentino e con ramificazioni in diversi centri della provincia.

Le indagini preliminari hanno consentito di acquisire un solido impianto indiziario in ordine all’esistenza ed operatività di un’associazione (guidata rispettivamente da Fabio Marzano (55 anni) quale promotore e da F.M. (50 anni) quale organizzatore), dedita al traffico e commercio in forma strutturata ed organizzata d’ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti, prevalentemente eroina.

TUTTI LECCESI GLI ARRESTATI

Carmelo Capoccia, 59 anni; Igor Capone, 59 anni; Fabio Marzano, 56 anni; Danilo Ferreri, 56 anni; Marco Franchini, 51 anni; Gabriele Marra, 39enne ; Vincenzo Paladini, 36 anni; Massimo Ricercato, 51 anni.

Ai domiciliari è finita la leccese Maria Perrone, 54 anni.

Indagati a piede libero : Giuseppe Biondi, 50enne di Lecce; Tiziano Coccioli, 51 anni di Porto Cesareo; Lucia Antonia Degli Atti, 55enne leccese; Antonio De Filippis, 39enne leccese; Domiria Lucia Marsano, 48enne di Surbo; Andrea Mirra, 37enne di Copertino; Giuseppe Nicoletti, 71enne di Lecce; Fabio Pisanu, 53enne di Lecce; Gianluca Talesco, 54 anni, di Torre Chianca.

Le attività investigative hanno avuto origine dall’arresto di un piccolo spacciatore; gli approfondimenti successivi hanno permesso di documentare come dietro di lui ci fosse un’organizzazione ben strutturata; in detto contesto è infatti emerso che i relativi vertici utilizzavano, quale base organizzativa e decisionale, un piccolo panificio leccese in cui venivano prese le decisioni più importanti.

Così gli investigatori hanno scoperto una strutturazione capillare nella quale vi era una precisa ripartizione di compiti tra i sodali, l’impiego di telefonini criptati e di depositi sicuri in cui occultare quanto smerciavano.

Numerosi e ingenti sono stati i sequestri di sostanze stupefacenti, per un ammontare di oltre 60 chilogrammi in toto.

Si lega ai medesimi fatti l’arresto di un sodale, avvenuto a Lecce il 20 maggio 2021, quando, nel corso di una perquisizione domiciliare, è stato individuato un deposito di armi e droga a disposizione del gruppo investigato; nell’occasione erano stati sequestrati oltre 54 kg di eroina, armi, anche automatiche e da guerra (tra cui un AK 47 Kalashnikov), materiale esplodente (tritolo, una bomba a mano, ordigni rudimentali) dotato anche dei relativi inneschi e detonatori, numerose pistole e passamontagna.

L’intensa attività investigativa, articolata in intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche, nonché numerose riprese video, puntualmente riscontrate da meticolosi servizi di osservazione e pedinamento mediante le più classiche metodologie, ha consentito di acquisire un quadro gravemente indiziario nei confronti di ciascun indagato sottoposto oggi alla misura cautelare.

L’ordinanza è stata emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Lecce ed è stata eseguita su delega della Procura della Repubblica di Lecce – Direzione Distrettuale Antimafia.

Le attività hanno visto l’impiego dei poliziotti della Squadra Mobile di Lecce e del Reparto Prevenzione Crimine, con l’impiego delle unità cinofile e un elicottero del Reparto Volo.

Il contesto investigativo in questione si colloca nel più ampio quadro delle azioni svolte dalla Polizia di Stato sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Lecce volte al contrasto della criminalità organizzata.

È doveroso sottolineare che le misure cautelari sono state disposte nella fase delle indagini preliminari e allo stato delle attuali acquisizioni probatorie e in attesa di giudizio definitivo, le persone oggi ristrette sono da ritenersi presunti innocenti.

La diffusione del presente comunicato stampa è stata autorizzata in ottemperanza alle disposizioni del Decreto Legislativo n. 188/2021.

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Cronaca

Malore in strada a Tricase: una donna perde la vita

Vani i soccorsi per una 80enne di Castrignano del Capo

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Lor. Z.

Una donna ha perso improvvisamente la vita sul ciglio della strada questa sera a Tricase.

Attorno alle 19 la tragedia: una signora di 80 anni si è accasciata al suolo lungo via Carducci.

Alcuni passanti hanno notato la scena e sono accorsi in suo aiuto, chiamando i numeri d’emergenza. All’arrivo del personale sanitario non c’era più nulla da fare.

La donna, originaria di Castrignano del Capo, è deceduta per cause che verranno vagliate in queste ore. Secondo alcune testimonianze era appena uscita dalla vicina clinica veterinaria, dove si era recata per una visita ad un suo animale domestico.

La zona è stata raggiunta anche dalla polizia locale, che ha interdetto temporaneamente al traffico l’area interessata per permettere l’intervento dei soccorsi.

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