Cronaca
Edilizia in stallo: 500 milioni di euro in cerca di acquirenti
In Puglia cantieri quasi ovunque fermi ma all’orizzonte c’è la direttiva europea (Epbd)

Cantieri quasi ovunque fermi e mercato dei crediti congelato anche in Puglia. Sono circa 500 i milioni di euro in cerca di acquirenti solo in Puglia, secondo una stima prudenziale fornita dal data analyst Davide Stasi.
Il superbonus ha ormai rallentato la sua corsa. Si procede a macchia di leopardo, solo in alcune aree urbane.
«Inoltre», sottolinea l’analista, «con il nuovo decreto-legge (numero 11 del 16 febbraio 2023) vengono stoppate tutte le cessioni di bonus fiscali, ad eccezione degli interventi già avviati. Bloccate pure le operazioni di acquisto di crediti da parte di Regioni, Province, Comuni e altri enti della pubblica amministrazione. C’è poi il caro tassi che ha ulteriormente peggiorato le condizioni d’acquisto e l’obbligo della certificazione Soa per i lavori superiori ai 516mila euro. Sono fattori questi che stanno portando alla chiusura di diverse ditte edili. Il primo provvedimento che ha determinato il ridimensionamento dei lavori agevolati è stato il decreto-legge numero 157 del 2021, contenente le cosiddette misure urgenti per il contrasto alle frodi nel settore delle agevolazioni fiscali ed economiche e successivi interventi legislativi correttivi».
A distanza di alcuni mesi dall’emanazione, si vedono gli effetti non solo sull’ammontare dei lavori ma anche sull’andamento della nati-mortalità delle aziende: nel mese di gennaio di quest’anno, c’è stato un saldo negativo tra aperture e cancellazioni dal Registro imprese delle camere di commercio pugliesi di ben 332 attività in meno (140 aperture contro le 472 chiusure). A livello nazionale, a fronte di 3.664 di nuove aziende di costruzioni, ben 9.286 sono state chiuse, con un preoccupante saldo di 5.622 ditte edili in meno.
Dall’introduzione del superbonus al 31 gennaio scorso, l’ammontare dei lavori agevolati in Puglia ed ammessi a detrazione ha superato i tre miliardi e mezzo di euro (per la precisione, 3.594.871.218 euro), di cui 2,7 miliardi di euro per lavori già terminati.
Gennaio 2023 è stato il mese in cui si è registrata la maggiore decrescita del superbonus. A livello nazionale, infatti, gli investimenti ammontano a circa 2,7 miliardi di euro. È il dato più basso degli ultimi mesi. Nel corso del 2022, sono stati realizzati lavori per 46,3 miliardi di investimenti, per una media mensile di circa 3,9 miliardi di euro. La frenata non arriva inattesa, ma è l’effetto del continuo cambio delle regole.
I CORRETTIVI
Non sono bastate le modifiche varate dal Dl Aiuti-quater, recentemente convertito in legge 6/2023, come l’aumento delle cessioni da quattro a cinque. Il provvedimento non ha sortito gli effetti sperati.
Inoltre, si discute ancora sul tema della delimitazione della responsabilità che penalizza gli acquirenti dei crediti fiscali anche se in buona fede. Il decreto-legge numero 115 del 2022 aveva chiarito che la responsabilità in solido del fornitore che ha applicato lo sconto e dei cessionari, nel caso di operazioni di cessione di agevolazioni indebitamente fruite, è limitata al caso di concorso nella violazione con dolo o colpa grave. La norma dispone inoltre che, in ordine ai crediti oggetto di cessione o sconto in fattura sorti prima dell’introduzione degli obblighi di acquisizione dei visti, delle asseverazioni e delle attestazioni richiesti ex lege, il cedente, a condizione che sia diverso dai soggetti qualificati (banche e intermediari finanziari, società appartenenti a gruppi bancari, o imprese di assicurazione autorizzate in Italia) e che coincida con il fornitore, debba acquisire la documentazione richiesta ex lege per limitare la responsabilità in solido del cessionario ai soli casi di dolo e colpa grave. L’Agenzia delle entrate con la circolare numero 33/E aveva fornito chiarimenti sulla disciplina della responsabilità solidale del fornitore che ha applicato lo sconto in fattura e del cessionario del credito, qualora sia accertata la mancata sussistenza, anche parziale, dei requisiti che danno diritto alla detrazione d’imposta. Il testo forniva, inoltre, una più specifica chiave di lettura degli indici di diligenza in capo agli acquirenti dei crediti d’imposta.
SCONTO IN FATTURA E CESSIONE DEL CREDITO
Con il nuovo decreto-legge (numero 11 del 16 febbraio 2023) è ormai definitivamente tramontata l’opzione dello sconto in fattura e della cessione del credito prevista dall’articolo 121 del decreto-legge numero 34 del 2020 (decreto Rilancio), in deroga alle ordinarie disposizioni previste in tema di cedibilità dei relativi crediti. La norma prevedeva che i contribuenti potessero optare, in luogo della detrazione Irpef, per un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, oppure, in alternativa, per la cessione del credito d’imposta verso gli istituti finanziari.
LA DIRETTIVA EUROPEA
Intanto, appena qualche giorno fa, è stata aggiornata la direttiva Epbd («Energy performance of buildings directive») che non si limita a fornire indicazioni sulla riqualificazione degli immobili, residenziali e non. Contiene infatti anche un lungo calendario di prescrizioni, che puntano, nel giro di una ventina di anni, a ridurre le emissioni degli edifici. in particolare, la direttiva prevede:
– la costruzione di edifici a zero emissioni dal 2028, dal 2026 nel caso di edifici pubblici;
– dotazione di tecnologie solari per tutti i nuovi edifici entro il 2028, ove tecnicamente idoneo ed economicamente fattibile, mentre gli edifici residenziali in fase di ristrutturazione hanno tempo fino al 2032 per conformarsi;
– raggiungimento almeno della classe di prestazione energetica E entro il 2030 e D entro il 2033 per gli edifici residenziali;
– stesse classi rispettivamente entro il 2027 e il 2030 per edifici non residenziali e pubblici.
Questa proposta, approvata il 9 febbraio 2023, dalla Commissione per l’industria, la ricerca e l’energia (Itre) del Parlamento europeo, fa diversi passi in avanti. Non si tratta però di un testo definitivo, perché dovrà superare altri step. Innanzitutto, la plenaria del Parlamento, in calendario tra il 13 e il 16 marzo prossimi. Poi, ci sarà la fase di trattativa tra Parlamento, Commissione e Consiglio europeo per arrivare all’approvazione finale entro l’estate. Tra le altre cose, la Epbd indica un obiettivo già per il 2024: il divieto di agevolazioni per l’installazione di caldaie alimentate a combustibili fossili, soprattutto, per le caldaie a gas.
Cronaca
Violento impatto nella notte: due auto ko a Ruffano
Il sinistro all’ingresso del centro abitato sulla via per Casarano

Incidente stradale a Ruffano nella tarda serata di ieri.
Due vetture si sono scontrate sulla via per Casarano, all’incrocio con via San Nicola.
Con tutta probabilità la causa del sinistro è stata una mancata precedenza. Le due macchine scontratesi sono una Renault Clio ed una Lancia Y. Entrambe non marcianti, a causa dell’impatto, sono state portate via da un carro attrezzi.
Per i coinvolti per fortuna nessuna conseguenza rilevante: in ospedale solo per accertamenti.
Prima che le forze dell’ordine riaprissero al regolare transito veicolare, si è reso necessario anche un intervento di pulizia stradale.
Campi Salentina
Non si ferma all’alt dei carabinieri ed inizia l’inseguimento in città
Ne è scaturito un inseguimento sviluppato per le vie del centro abitato dove, la condotta di guida particolarmente spregiudicata e azzardata posta in essere dal fuggitivo è risultata particolarmente pericolosa per l’incolumità dei residenti…

Un 47enne salentino è stato arrestato dai Carabinieri dopo aver tentato la fuga per sottrarsi ai controlli. Per lui l’ipotesi accusatoria, da cui si dovrà difendere, è resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali.
È quanto avvenuto nella serata di ieri a Squinzano dove, un 47enne, già noto, è stato arrestato nella flagranza di reato dai Carabinieri di Campi Salentina perché ritenuto presunto responsabile di resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali.
Nel corso di un normale servizio di controllo del territorio, i militari hanno intimato l’alt ad un conducente che, a bordo della propria utilitaria, aveva assunto una condotta di guida pericolosa ed inosservante delle norme sulla circolazione stradale.
Alla vista dei militari, nel tentativo di sottrarsi ai controlli, l’uomo, dopo aver effettuato una manovra repentina, si dava precipitosamente alla fuga a folle velocità non prima di aver tentato, senza riuscirci, di speronare la “gazzella” dell’Arma.
Ne è scaturito un inseguimento che si è sviluppato per le vie del centro abitato dove, la condotta di guida particolarmente spregiudicata e azzardata posta in essere dal fuggitivo è risultata particolarmente pericolosa per l’incolumità dei residenti.
La folle corsa è terminata in prossimità di un’intersezione stradale dove, proprio a causa dell’alta velocità, l’uomo ha perso il controllo del veicolo andando ad impattare violentemente contro un’altra autovettura in sosta.
Una volta bloccato l’uomo ha continuato ad opporre resistenza al punto che, nel tentativo di immobilizzarlo, uno dei militari operanti è rimasto ferito, ragione per la quale si è visto costretto a ricorrere alle cure mediche.
Al termine delle formalità di rito il 47enne è stato arrestato e, come disposto dalla P.M. condotto presso la propria abitazione e sottoposto agli arresti domiciliari.
Cronaca
Ruffano, Cavallo torna a casa da libero cittadino
Il Tribunale del Riesame ha accolto la richiesta di scarcerazione: dopo l’assurda attesa per l’indisponibilità di braccialetti elettronici, l’ex primo cittadino rientra in paese senza restrizioni

L’ex sindaco di Ruffano Antonio Cavallo lascia il carcere e torna a casa. Questa volta per davvero e senza restrizioni.
Già una settimana fa il gip Stefano Sala aveva disposto il rientro a Ruffano, ai domiciliari, in seguito alla dimissioni dalla carica di primo cittadino.
Nonostante ciò, Cavallo ha trascorso un’altra intera settimana in carcere a causa dell’incredibile indisponibilità di braccialetti elettronici.
Il tempo trascorso, oltre a sollevare un sacrosanto polverone anche di natura mediatica, ha portato dritti alle tempistiche utili per il Riesame. La richiesta di scarcerazione presentata avantieri dai legali Luigi Corvaglia e Giancarlo Sparascio, ha permesso quindi ad Antonio Cavallo di ottenere il rientro a Ruffano.
Venute meno le esigenze cautelari, questa mattina Antonio Cavallo torna in paese da libero cittadino. L’inchiesta sui presunti appalti truccati farà il suo corso, ma nel frattempo Cavallo ha potuto far rientro a casa.
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