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Cronaca

Esplosione a Porto Cesareo, dopo il padre muore anche la figlia

Le condizioni erano state subito definite critiche, perché nell’esplosione aveva riportato ustioni sull’80% del corpo….

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Dopo il padre, Giuseppe, odontoiatra di 58 anni, di Gravina di Puglia, deceduto la mattina del 16 agosto, non ce l’ha fatta neanche la figlia.


E’ morta Irene Agostinacchio, la giovane ragazza di 23 anni, rimasta ferita, insieme al padre e al fidanzato, la notte tra il 14 e il 15 agosto nell’esplosione dovuta a una fuga di gas in una casa a Porto Cesareo.


La ragazza  era ricoverata nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Perrino di Brindisi.


Le condizioni erano state subito definite critiche, perché nell’esplosione aveva riportato ustioni sull’80% del corpo.

Restano gravi le condizioni del terzo coinvolto nell’esplosione, il fidanzato di Irene, 24enne, rimasto anch’egli coinvolto ed ora ricoverato a Bari.


 


Cronaca

Locale chiuso per 15 giorni per risse e disordini continui

Giunti sul posto numerose persone si allontanavano velocemente dal luogo e personale del 118 soccorreva un ragazzo che era rimasto ferito alla testa, perché colpito con una stampella di ferro da alcuni sconosciuti…

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Emesso dal Questore di Lecce provvedimento ai sensi dell’ Art. 100 tulps con sospensione della licenza per 15 giorni nei confronti di un locale d’intrattenimento nella marina di Nardò

Lo scorso weekend il Questore di Lecce ha emesso un provvedimento ex Art.100 tulps con sospensione della licenza per un periodo di 15 giorni nei confronti di un locale situato nella marina di Nardò.

Il provvedimento amministrativo si è reso necessario a causa di diversi episodi che si sono ripetuti nel corso della presente stagione estiva, considerati pregiudizievoli per la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica.

Un primo grave episodio si è verificato il 13 luglio scorso quando veniva segnalata, da un ragazzo,  una rissa in atto presso il predetto locale.

Nei disordini erano coinvolti uomini e donne e il giovane che aveva effettuato la chiamata al 112 riferiva di una ragazza, rimasta ferita alla testa e subito accompagnata dai suoi amici a bordo di auto privata verosimilmente in ospedale.

All’arrivo della volante della Polizia la situazione era rientrata, i presenti riferivano di una rissa che sviluppatasi nel locale era continuata nel parcheggio e un ragazzo che dopo essere stato colpito da un pugno era crollato per terra ma era stato subito soccorso e portato via di peso dai suoi amici.

Il 20 luglio, alle 5 del mattino circa, su segnalazione della sala operativa gli agenti in servizio di volante per il Commissariato di P.S. di Galatina si recavano presso il predetto locale per una rissa in atto.

Giunti sul posto numerose persone si allontanavano velocemente dal luogo e personale del 118 soccorreva un ragazzo che era rimasto ferito alla testa, perché colpito con una stampella di ferro da alcuni sconosciuti.

I poliziotti in questo caso non riuscivano a svolgere gli accertamenti necessari a causa dell’elevato numero di frequentatori, molti dei quali si sono dileguati.

Il 4 agosto personale del Commissariato di Polizia di Nardò effettuava un controllo amministrativo constatando diverse inadempienze circa lo svolgimento di un evento non regolarmente segnalato a cui avevano preso parte numerose persone ben oltre il numero consentito.

Nella mattinata del 14 agosto, infine, un giovane turista straniero denunciava un aggressione subita poche ore prima presso il predetto locale al personale della Polizia di Nardò.

 Il giovane 18enne riferiva che mentre era in fila alla cassa si sentiva dapprima spingere insistentemente e infine veniva morso ad un orecchio da un tizio che gli provocava una ferita sanguinolenta per cui era stato necessario recarsi in ospedale per cure, ne usciva con una prognosi di 10 giorni.

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Cronaca

Controlli dei carabinieri nelle notti salentine. Arresti e segnalazioni

È quanto capitato, infatti, ad un 33enne originario della provincia di Lecco, ad un 27enne barese e ad un 20enne tarantino, i quali, sottoposti al previsto controllo con etilometro, sono stati trovati alla guida con tasso alcolemico oltre la soglia consentita. ..

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CONTROLLI DEL TERRITORIO. ARRESTI E SEGNALAZIONI PER DROGA.

Controlli continui dei Carabinieri le località turistiche di Gallipoli e Santa Cesarea Terme dove i Carabinieri di Gallipoli e quelli di Maglie, hanno effettuato controlli a tappeto nei maggiori punti di aggregazione e sulle principali arterie.

È stato reso indispensabile l’impiego di numerosi militari e mezzi dell’Arma grazie a cui sono stati effettuati diversi posti di controllo che hanno permesso l’identificazione di oltre 200 persone e 100 veicoli. 

34 invece le sanzioni amministrative contestate per violazioni legate all’inosservanza del Codice della Strada. 

Sanzioni che, in alcuni casi, hanno comportato anche il ritiro della patente di guida. 

È quanto capitato, infatti, ad un 33enne originario della provincia di Lecco, ad un 27enne barese e ad un 20enne tarantino, i quali, sottoposti al previsto controllo con etilometro, sono stati trovati alla guida con tasso alcolemico oltre la soglia consentita. 

Un 20enne salentino, invece, è stato segnalato alla competente Autorità poiché trovato alla guida nonostante avesse la patente già revocata.

I Carabinieri di Maglie, congiuntamente ai colleghi di Poggiardo, hanno arrestato nella flagranza di reato due giovani, un operaio 22enne casertano e uno studente 24enne brindisino, nei pressi di un locale di intrattenimento situato nella località balneare di Santa Cesarea Terme. 

Nel primo caso, l’operaio è stato trovato in possesso di 27 dosi di sostanza presumibilmente stupefacente del tipo “MDMA” e di 4 dosi di “cocaina”, per un peso complessivo di grammi 6, nonché della somma in contanti di euro 320.

Il giovane studente è stato trovato in possesso di 10 dosi di sostanza presumibilmente stupefacente del tipo “cocaina” e di 16 dosi di sostanza simile del tipo “Ketamina” per un peso complessivo di oltre 16 grammi, nonché della somma in contanti di euro 575. Il tutto è stato sottoposto a sequestro.

Per i due arrestati si sono aperte le porte della Casa Circondariale del capoluogo salentino.

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Attualità

Morte giovane 23enne morso da un ragno: storia, consigli e precauzioni

Dopo la morte nel luglio 2024 del brigadiere dei carabinieri Franco Aiello, 52 anni, siciliano che sarebbe stato morso da un ragno violino, si aggiunge quella di un 23enne, morto nel reparto di rianimazione del Policlinico di Bari per le complicazioni dovute al morso di un ragno violino che lo ha punto alla gamba destra..

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Morso dal ragno violino muore 23enne in Salento. Questo aracnide ha causato due vittime in un mese circa. I consigli dello Sportello dei Diritti

Dopo la morte nel luglio 2024 del brigadiere dei carabinieri Franco Aiello, 52 anni, siciliano che sarebbe stato morso da un ragno violino, si aggiunge quella di un 23enne, Giuseppe Russo, morto nel reparto di rianimazione del Policlinico di Bari per le complicazioni dovute al morso di un ragno violino che lo ha punto alla gamba destra lo scorso 13 luglio a Collepasso, mentre faceva pulizie in una campagna per conto della ditta per cui lavorava.

Il giovane inizialmente pensava si trattasse della puntura di una zanzara ma poi il pomfo è diventato sempre più grande e il 23enne ha cominciato ad accusare forti dolori. Sulla gamba si è formato un ascesso che ha mandato in necrosi l’arto.

E’ morto per shock settico e insufficienza multiorgano. Il giovane, dato il peggioramento delle sue condizioni, era andato in ospedale ed era stato ricoverato prima a Tricase e poi a Lecce.

La situazione però è peggiorata, in particolare la scorsa notte, quando è stato deciso il trasferimento al Policlinico di Bari dove, all’alba di ieri, è deceduto.

Noi dello “Sportello dei Diritti” il 22 ottobre 2022 avevamo lanciato l’allerta sulla pericolosità del morso del ragno violino dopo il decesso di due persone nel giro meno di un mese.

Nel pomeriggio di domenica, 16 ottobre 2022, una bambina di 18 mesi è deceduta a causa di una diagnosi tardiva al Lincoln nel Regno Unito.

Pochi giorni prima di questo evento, a metà settembre, un uomo di 52 anni di La Plata, in Argentina, è morto per un morso.

La diagnosi era la stessa della bambina: morso di un aracnide: il cosiddetto “ragno violino”.

I ragni violino, noti anche come ragni d’angolo o reclusi bruni, tendono ad apparire più predisposti durante le stagioni delle piogge, ed è un animale che va tenuto con grande rispetto e precauzioni, perché il suo veleno può essere pericoloso per la vita dell’uomo.

Come descritto dagli specialisti del settore sanitario del Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, l’animale  “È un ragno di modeste dimensioni e dall’aspetto apparentemente insignificante, ma estremamente pericoloso. Si tratta del Loxosceles rufescens, conosciuto anche come ragno violino, per via di una caratteristica macchia che riachiama lo strumento musicale presente sul corpo. Come proteggersi dal ragno violino e dal suo morso? Ha una colorazione marrone-giallastro con lunghe zampe. Il ragno violino può raggiungere le dimensioni di 7 mm (corpo del maschio) e di 9 mm (corpo della femmina). Il ragno violino dove si trova? Nelle regioni del nord è presente principalmente nelle nostre case, dato che non sopporta le nostre temperature invernali, ma nella stagione più calda si può trovare anche negli spazi aperti in vicinanza delle abitazioni, come ad esempio nei giardini. Noto anche come ragno eremita, è un animale notturno che di giorno rimane rintanato in anfratti e fessure.

Il ragno violino in casa può trovare riparo dietro a mobili, battiscopa, sotto scatole di cartone o anche all’interno di guanti, calzature e soprattutto tra la biancheria. Tra gli habitat dove vive il ragno violino ci sono sono anche solai, scantinati e bagni. È tra i ragni italiani più velenosi. Inizialmente è asintomatico, indolore e l’area interessata non presenta alterazioni. Nelle ore successive al morso di ragno compare una lesione arrossata con prurito, bruciore e formicolii che nell’arco delle 48-72 ore successive, può diventare necrotica e può ulcerarsi.

Oltre all’iniezione del veleno, il ragno violino con la puntura può veicolare nei tessuti batteri anaerobi (microrganismi che vivono in assenza di ossigeno), che proliferano e complicano il decorso della lesione. La loro azione provoca infatti la liquefazione dei tessuti. Nelle situazioni più gravi oltre a febbre, rash cutaneo, ecchimosi, possono presentarsi danni ai muscoli, ai reni ed emorragie. In molti casi, inoltre, può essere necessario un trattamento in camera iperbarica. Lavare abbondantemente con acqua e sapone. Se ci accorgiamo in qualche modo della presenza del ragno cercare di catturare l’animale e, anche se ucciso, conservarlo. L’identificazione è possibile anche se il ragno risulta malamente danneggiato: valutando il capo al microscopio si evidenzia la presenza di 6 occhi invece di 8, come è tipico per tutti gli altri ragni. Anche una foto può essere d’aiuto, facendo attenzione che la parte anteriore del ragno sia ben visibile e a fuoco.

Assolutamente. Chiamare il Centro Antiveleni (0266101029) soprattutto se i sintomi locali nelle ore successive compaiono e si aggravano. Attenzione se compare una lesione caratterizzata da una zona centrale inizialmente più arrossata che diventa più scura con il passare delle ore”.

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