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Cronaca

Evade per “sistemare i conti” coi vicini

Ai domiciliari da pochi giorni dopo mesi di persecuzioni, aggrava la sua posizione e finisce in carcere

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I carabinieri della stazione di Cutrofiano hanno tratto in arresto questo pomeriggio Gianluca Polimeno, 36enne del posto. L’accusa a suo carico è di evasione e resistenza a pubblico ufficiale aggravate.


Dopo essere stato controllato dai militari nell’abitazione in cui era ristretto agli arresti domiciliari, accecato dall’ira è evaso per recarsi in via Torino. Qui infatti risiede, a pochi metri dall’abitazione di suo padre, la famiglia vittima di suoi continuati ed aggravati atti persecutori a causa dei quali Polimeno era finito ai domiciliari lo scorso 21 gennaio.


Vedendo arrivare il 36enne, la famiglia presa di mira, con ad alcuni vicini solidali ed allarmati, hanno subito chiamato il 112. Intervenuti, i carabinieri hanno prontamente immobilizzato Polimeno, non senza difficoltà: alla vista dei militari infatti l’ira dell’uomo, anziché scemare, è salita alle stelle. Si è scagliato violentemente contro i pubblici ufficiali, sferrando calci e pugni all’impazzata e minacciandoli. L’obiettivo del 36enne, stando alle sue parole, era quello di raggiungere i vicini di casa del padre per “mettere le cosa a posto una volta per tutte”.

Nella colluttazione ad avere la peggio è stato il Luogotenente Paolo Sscupola, comandante della stazione di Cutrofiano che, intervenuto assieme ad un collega, ha subito una frattura al mignolo della mano sinistra, schiacciata a terra con un calcio da un indemoniato Polimeno.


Tratto quindi in arresto, dopo le formalità di rito, il 36enne è stato accompagnato presso il carcere Borgo San Nicola di Lecce, a disposizione dell’autorità giudiziaria.


Corsano

Stalking, lesioni e maltrattamenti, condannato caporalmaggiore

Il 48enne di Corsano, in servizio a Lecce, ha patteggiato davanti al giudice monocratico la pena a due anni e sei mesi

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Un uomo di Corsano condannato per stalking, lesioni e maltrattamenti ai danni della ex convivente.

L’uomo, caporalmaggiore dell’esercito, 48 anni, in servizio a Lecce, ha patteggiato davanti al giudice monocratico Marco Mauro Marangio una condanna a due anni e sei mesi.

Le angherie avevano avuto inizio qunado la donna aveva deciso di troncare la relazione.

Il militare era anche recidivo era recidivo.

Infatti, era già stato condannato per lesioni ai danni di una sua altra ex compagna.
Il 48enne è ai dall’arresto dell’ottobre scorso, dopo la denuncia sporta ai carabinieri dalla ex.

In seguito all’ennesima aggressione subita, che l’aveva costretta a fare ricorso alle cure dei sanitari del pronto soccorso dell’ospedale di Scorrano, la vittima ha deciso di raccontare tutto ai carabinieri.

Nonostante la denuncia, però, il caporalmaggiore avrebbe continuato nella sua condotta persecutoria.

Intanto il ministero della Difesa ha sospeso il militare dal servizio e avviato le partiche per il suo licenziamento.

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Cronaca

Rissa nella notte a Ruffano

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Rissa nella notte a Ruffano con il coinvolgimento di un nutrito gruppo di persone.

L’episodio si è verificato in piazzetta Mons. Fiorito, attorno all’una. Protagonisti due gruppi di giovani che stavano trascorrendo la serata all’aperto.

A scatenare la violenza sarebbero state delle attenzioni di troppo rivolte da qualcuno nei confronti di una donna.

In pochi attimi, dalle parole si è passati ai fatti ed i due gruppi, una ventina di persone in totale dall’età compresa tra i 20 ed i 30 anni, si sarebbero ritrovate nella zuffa.

Dai residenti in zona è partita una chiamata ai numeri d’emergenza. Sul posto sono accorsi i carabinieri, ma al loro arrivo i due gruppi si erano dileguati. Sul luogo le tracce della colluttazione, anche delle macchie di sangue. Nessuno si sarebbe recato nei vicini ospedali e, di conseguenza, nessuno al momento è stato identificato, ma si indaga sull’accaduto.

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Cronaca

37enne arrestato dalla Polizia con cocaina, marijuana e hashish

L’attività di ricerca ha consentito di rinvenire numerosi barattoli contenenti sostanza stupefacente di varia tipologia. Al termine della perquisizione sono stati sequestrati oltre mezzo chilo di marijuana, 56 grammi di hashish e 56 grammi di cocaina…

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Nella giornata di ieri, a Lecce, la Polizia ha arrestato un uomo di 37 anni, responsabile del reato di detenzione finalizzata alla cessione a terzi di sostanza stupefacente.

Da un’attività informativa appresa in precedenza, la Sezione Narcotici di Lecce è venuta a conoscenza che un soggetto incensurato era dedito alla vendita di sostanze stupefacenti e che la base logistica dell’attività illecita era un appartamento in città.

I poliziotti a seguito di queste informazioni hanno dato avvio ad un servizio di appostamento ed osservazione grazie al quale, nella decorsa serata, hanno intercettato il 37 enne.
Nonostante l’indagato abbia tentato di condurre gli agenti presso altra dimora, indicata quale residenza, il compendio informativo in possesso degli investigatori confermava i sospetti acquisiti nella fase info-investigativa, pertanto il personale della narcotici procedeva alla perquisizione domiciliare nell’abitazione già posta sotto osservazione e nella disponibilità del sospettato.

L’attività di ricerca ha consentito di rinvenire numerosi barattoli contenenti sostanza stupefacente di varia tipologia. Al termine della perquisizione sono stati sequestrati oltre mezzo chilo di marijuana, 56 grammi di hashish e 56 grammi di cocaina.

A riscontro della detenzione finalizzata alla cessione a terzi, vi era materiale idoneo al confezionamento, bilancini e circa 1.600 euro in contanti.

Colto in flagrante l’uomo incensurato, è stato arrestato, e posto agli arresti domiciliari, come disposto dal P.M. del Tribunale di Lecce.

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