Cronaca
Evasione, truffe e lavoro nero: i controlli degli ispettori
Controlli a raffica effettuati dai militari del comando provinciale di Lecce, unitamente al nucleo carabinieri ispettorato del lavoro.
Nei primi due mesi del 2020 le forze dell’ordine hanno setacciato il territorio con ispezioni tese a tutelare i lavoratori che incorrono in rischi per la sicurezza e della salute sui luoghi di lavoro. u
Su un totale di 89 ispezioni eseguite, 184 sono le posizioni lavorative esaminate dagli ispettori, riferite ad altrettanti dipendenti.
Di queste, 43 quelle assolutamente in nero mentre, relativamente alle altre, sono in corso gli accertamenti del caso, al fine di verificare eventuali violazioni di legge ed elusioni contrattuali. i
Le irregolarità messe a nudo dai militari hanno riguardato trasversalmente tutti i settori merceologici interessati dalle verifiche: dall’edilizia alla produzione di capi di abbigliamento, alle casa di cura e riabilitazione, pub, sale giochi, allevamenti di animali da reddito e ittici, per finire al settore della panificazione.
Le ispezioni sono state eseguite nel capoluogo e nella provincia e nei comuni di Casarano, Parabita, Maglie, Guagnano, Melpignano, Tricase, Salice Salentino, Poggiardo, Castro, Casarano, Gallipoli, Campi Salentina, Porto Cesareo e Squinzano.
Ed hanno visto impegnati militari del comando provinciale e militari del nucleo carabinieri ispettorato del lavoro di Lecce.
Le sanzioni
Notificate complessivamente 62 sanzioni amministrative per un totale di € 200.646,00, relative alla cosiddetta maxi sanzione per lavoro nero, all’irregolare tenuta del libro unico del lavoro, alla mancata consegna del contratto di lavoro e ad altre norme violate. segnalate inoltre all’autorità giudiziaria 42 persone che a vario titolo hanno violato le disposizioni di legge contenute nel t.u. 81/2008 “sicurezza sui luoghi di lavoro”.
36 le prescrizioni penali e le diffide impartite dai militari ai sensi delle vigenti disposizioni di legge e da quelle contemplate nel suddetto testo unico, contestate ammende pari ad euro 160.000,00. le principali violazioni hanno riguardato i datori di lavoro edili per mancata protezione delle postazioni lavorative dal rischio di cadute dall’alto, l’omessa sorveglianza sanitaria, formazione e informazione nei confronti dei lavoratori ma anche alcuni committenti dei lavori che si erano affidati a ditte non in regola con gli adempimenti previdenziali o addirittura sconosciute alla pubblica amministrazione, in quanto operanti del tutto in nero.
In due circostanze 18 persone sono state deferita all’autorità giudiziaria per il reato di truffa nei confronti dell’inps, ed una invece è stata deferita all’a.g, per aver percepito indebitamente il reddito di cittadinanza pari ad euro 790,00 mensili dal mese di giugno 2019 mentre di fatto era legale rappresentante di ben 11 società e percepiva a titolo di compenso in nero ben 1.800,00 euro mensili.
Pertanto, è stata immediatamente sospesa la prestazione a sostegno. Inoltre, ad 8 persone sono state bloccate le indennità del reddito di cittadinanza perché è risultato di avessero iniziato a lavorare in nero da almeno 30 gg.
Per 11 aziende è scattata la sospensione dell’attività imprenditoriale per impiego di lavoratori in nero in misura superiore al 20% di quello occupato, con un’ulteriore sanzione di € 1.500,00 che ogni datore di lavoro ha dovuto pagare per poter riprendere l’attività imprenditoriale. Recuperati alle casse dell’inps € 30.000 di contributi evasi.
I datori di lavoro sanzionati sono stati inoltre segnalati agli enti previdenziali e assistenziali ed anche all’agenzia delle entrate per quanto di competenza, in merito agli illeciti fiscali e tributari che scaturiscono dal pagamento in nero delle retribuzioni ai lavoratori irregolari.
Cronaca
Sequestrate oltre 300 bombe carta
Poliziotti in azione a Galatina e frazioni. A Noha denunciato 65enne pregiudicato che in casa aveva le bombe carta artigianali, micce di accensione, inneschi e centraline telecomandate per l’accensione a distanza. Denunciato anche un 34enne di Galatina che aveva in auto una mazza da baseball
Nell’ambito dei servizi di prevenzione organizzati dalla Questura di Lecce, personale dipendente del Commissariato di di Galatina coadiuvato da personale dipendente il Reparto Prevenzione Crimine Puglia Meridionale, ha effettuato numerosi controlli ad attività commerciali e a persone e ha eseguito attività di Polizia Giudiziaria a Galatina e nelle frazioni di competenza identificando circa 200 persone e sottoponendo a controllo oltre 70 veicoli.
Inoltre, sono stati effettuati controlli agli avventori di 10 sale scommesse.
Durante l’attività sono state denunciate due persone, un 34enne di Galatina a cui è stata sequestrata una mazza da baseball rinvenuta nella propria autovettura e detenuta senza giustificato motivo e un 65enne di Noha per detenzione e produzione di artifizi pirotecnici non conformi alla legge.
Nel corso dei servizi finalizzati alla repressione del dilagante fenomeno della vendita e commercializzazione di materiale esplodente in concomitanza con il sopraggiungere delle festività natalizie, personale della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato, a seguito di attività info-investigativa, dopo aver effettuato alcuni servizi di appostamento, ha effettuava una perquisizione domiciliare presso l’abitazione del 65enne, avendo il fondato motivo di ritenere che all’interno dell’abitazione, la persona attenzionata, già nota agli operatori perchè gravato da precedenti penali e pregiudizi di Polizia analoghi a quello per cui si stava procedendo, potesse detenere artifizi pirotecnici artigianali.
Difatti, all’interno dell’abitazione sita a Noha ed attigua ad altre abitazioni, sono stati rinvenuti, in più punti, artifizi pirotecnici per un peso complessivo lordo pari ad oltre 20 kg.
In particolar modo, sono state rinvenute oltre 300 bombe carta artigianali che l’interessato aveva assemblato all’interno della sua abitazione come si evince dalla presenza del materiale necessario (micce di accensione, inneschi e centraline telecomandate per l’accensione a distanza) al confezionamento e alla successiva vendit.
Necessario l’intervento di personale specializzato della Squadra Artificieri della Polizia di Frontiera di Brindisi.
Tutto il materiale ritrovato è stato sottoposto a sequestro penale e affidato a ditta autorizzata al trasporto e allo stoccaggio.
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Casarano
Infastidito dai lavori, colpisce un uomo in testa con l’accetta
È avvenuto a Casarano dove i carabinieri hanno arrestato l’autore della brutale aggressione per motivi apparentemente futili. La vittima, il titolare dell’azienda edile incaricata dei lavori, ricoverata in ospedale in gravi condizioni
I Carabinieri della Stazione di Casarano, insieme ai militari del NORM, hanno arrestato un uomo per lesioni personali aggravate e porto ingiustificato di armi e oggetti atti ad offendere.
I FATTI
L’allarme per un’aggressione in un cantiere edile di Casarano è scattato in seguito ad una segnalazione al 112. La vittima, titolare di una ditta edile, stava eseguendo lavori di intonacatura su un muro che confinava con l’abitazione dell’aggressore, un disoccupato cinquantottenne del posto
Per motivi apparentemente futili, l’aggressore ha colpito il lavoratore alla testa con un’accetta, provocandogli seri danni.
Arrivati sul posto, i carabinieri hanno trovato la vittima impaurita e cosciente.
Senza perdere un attimo, hanno prestato soccorso e hanno iniziato a ricostruire la dinamica dell’accaduto.
I militari dell’Arma, in breve tempo, hanno rinvenuto e sequestrato l’arma: l’accetta, utilizzata verosimilmente nell’aggressione, è stata trovata nei pressi del cantiere. L’aggressore, visibilmente agitato, è stato fermato e identificato mentre la vittima è stata trasportata d’urgenza all’ospedale di Casarano per ricevere le cure necessarie.
I medici hanno confermato la gravità delle lesioni riportate.
Dopo le formalità di rito, il 58enne è stato posto agli arresti domiciliari, come disposto dal PM di turno della Procura della Repubblica di Lecce, che sta seguendo il caso.
Le indagini proseguono per raccogliere testimonianze e ulteriori elementi utili a chiarire le motivazioni che hanno portato a un gesto così violento.
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Attualità
Quanti bicchieri di vino si possono bere prima di mettersi alla guida?
Un uomo di circa 80 chilogrammi potrebbe rimanere sotto il limite legale con 3-4 bicchieri di vino da 125 ml; una donna di 60 chili, invece, potrebbe raggiungere il limite con soli 2-3 bicchieri. Ma restano stime sono indicative, se si deve guidare meglio non bere proprio
Le nuove norme del Codice della Strada, in vigore da sabato scorso, stanno facendo molto discutere.
Anche perché tra le principali novità spiccano il ritiro immediato della patente per chi guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. E le sanzioni per guida in stato di ebbrezza sono state inasprite.
Il dubbio e la paura sono che anche un solo bicchiere di vino consumato a pranzo dai parenti possa costare coro.
In molti si chiedono quanti bicchieri di vino si possono bere per non sforare i limiti?
Innanzitutto, dipende da vari fattori personali, come peso corporeo, sesso, metabolismo e presenza di cibo nello stomaco.
Un uomo di circa 80 chilogrammi potrebbe rimanere sotto il limite legale con 3-4 bicchieri di vino da 125 ml, a patto che abbia mangiato.
Una donna di 60 chili, invece, potrebbe raggiungere il limite con soli 2-3 bicchieri.
Bere a stomaco vuoto accelera l’assorbimento dell’alcol e aumenta rapidamente il tasso alcolemico, rendendo più facile superare i limiti.
È importante considerare anche la gradazione alcolica: un vino rosso corposo con contenuto alcolico superiore ai 12 gradi, aumenta il rischio di superare il limite anche con un solo bicchiere.
Stime, queste, solo indicative.
In generale un bicchiere di vino o una lattina di birra potrebbero non superare il limite, soprattutto se consumati a stomaco pieno.
È importante sapere che anche mantenendosi sotto il limite, i rischi alla guida possono permanere, come dimostrato da studi recenti.
Bere e mettersi alla guida comporta rischi significativi, anche se si è sotto i limiti legali.
Già a 0,8 g/L, si osservano difficoltà motorie, rallentamenti nei riflessi e una visione alterata, aumentando il rischio di incidenti.
Con un tasso alcolemico superiore a 1,5 g/L, si possono verificare confusione, perdita di equilibrio e, nei casi più gravi, perdita di coscienza.
Se il tasso alcolemico supera i 2,5 g/L, il rischio di avvelenamento del sangue può portare a coma e arresto cardio-respiratorio.
Inoltre, non tutti gli alcolici hanno lo stesso effetto.
Un bicchiere di vino rosso, come detto, può contenere tra i 10 e i 12 grammi di alcol, mentre una birra da 330 ml arriva a circa 13 grammi e i superalcolici possono superare queste quantità in una singola dose.
La metabolizzazione dell’alcol varia da persona a persona e, per chi ha una bassa tolleranza o pesa poco, anche un singolo bicchiere potrebbe essere eccessivo.
Anche il tempo necessario per smaltire l’alcol varia in base a numerosi fattori, come il peso, il sesso, il metabolismo e la quantità di alcol consumato.
In media, il corpo elimina circa 0,1-0,2 g/L di alcol ogni ora.
Quindi, ad esempio, un bicchiere di vino (125 ml) richiede circa 1-1,5 ore per essere metabolizzato.
Per una birra o un bicchierino di superalcolico, invece, potrebbero essere necessarie 1,5-2 ore.
Se il tasso alcolemico è più alto, ad esempio 0,8 g/L, potrebbero essere necessarie 4-8 ore per tornare a un livello di zero.
La regola più sicura, quindi resta solo una: se guidi, non bere.
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