Cronaca
Finalmente una legge sui piccoli.. comuni!
Misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni”: l’Onorevole Enrico Borghi a Melpignano per illustrare le nuove opportunità.
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Dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del 2 novembre, il ddl 158/2017 “Misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni, nonché disposizioni per la riqualificazione e il recupero dei centri storici dei medesimi comuni”, c.d. Legge Realacci, finalmente è legge.
La legge punta a favorire un sviluppo economico, sociale, culturale e ambientale sostenibile dei piccoli comuni, promuovere l’equilibrio demografico del Paese, favorendo la residenza nei borghi, tutelandone il patrimonio naturale, rurale, storico culturale e architettonico. In Italia i comuni sotto i 5.000 abitanti sono 5.567, quasi il 70% della totalità dei municipi del Paese, con oltre 10.000.000 abitanti; in Puglia i piccoli comuni sono 86 di cui ben 41 nella sola Provincia di Lecce.
Garantire i servizi in uno di questi piccoli comuni vuol dire non farli spopolare e non perderli dalla geografia, se pur munita importante, del nostro Territorio. Pur avendo al momento una piccola disponibilità finanziaria, la legge dimostra che il paradigma, che vedeva i piccoli comuni come un problema, sta finalmente cambiando. La Legge inoltre inizia a dare già i suoi primi risultati, come ha esposto dall’amministratore delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante in audizione alla Camera, lo scorso 14 novembre, con esclusione di nuove chiusure e rimodulazioni di orari e uffici postali nei piccoli comuni.
Se ne parla il prossimo lunedì 4 dicembre, alle ore 17.30, presso la Sala Conferenze dell’Ex Convento degli Agostiniani a Melpignano, in un incontro organizzato dal Comune, dall’Associazione Borghi Autentici d’Italia e dall’Unione dei Comuni della Grecìa Salentina, alla presenza dell’Onorevole Enrico Borghi Presidente Nazionale Uncem e co-relatore della Legge 158/2017; del Sindaco e Presidente dell’Associazione Borghi Autentici d’Italia Ivan Stomeo e dell’On. Salvatore Capone della Commissione Affari Sociali.
Il Sindaco Stomeo: “Programmare interventi per garantire il “buon vivere” nei borghi è compito della Politica. L’Associazione Borghi Autentici d’Italia prova ad articolare un percorso di interventi ed azioni concreti, con l’obiettivo di innescare un processo di cambiamento e miglioramento della qualità della vita e rendere possibile “lo stare e il vivere” nei borghi. L’Associazione è da sempre al fianco di Realacci nel sostegno alla legge 158/2017, che ci offre nuovi strumenti nell’applicare concretamente il nostro manifesto politico”.
L’incontro sarà l’occasione per discutere delle opportunità offerte dalla Legge 1587/2017 ma anche quella per fare il punto sullo stato di attuazione della Strategia Nazionale per le Aree Interne di cui l’Onorevole Borghi è attualmente Coordinatore Nazionale e per la quale l’Unione della Grecìa Salentina ha da tempo manifestato formalmente il suo interesse.
Cronaca
Rissa nella notte a Ruffano
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Rissa nella notte a Ruffano con il coinvolgimento di un nutrito gruppo di persone.
L’episodio si è verificato in piazzetta Mons. Fiorito, attorno all’una. Protagonisti due gruppi di giovani che stavano trascorrendo la serata all’aperto.
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A scatenare la violenza sarebbero state delle attenzioni di troppo rivolte da qualcuno nei confronti di una donna.
In pochi attimi, dalle parole si è passati ai fatti ed i due gruppi, una ventina di persone in totale dall’età compresa tra i 20 ed i 30 anni, si sarebbero ritrovate nella zuffa.
Dai residenti in zona è partita una chiamata ai numeri d’emergenza. Sul posto sono accorsi i carabinieri, ma al loro arrivo i due gruppi si erano dileguati. Sul luogo le tracce della colluttazione, anche delle macchie di sangue. Nessuno si sarebbe recato nei vicini ospedali e, di conseguenza, nessuno al momento è stato identificato, ma si indaga sull’accaduto.
Cronaca
37enne arrestato dalla Polizia con cocaina, marijuana e hashish
L’attività di ricerca ha consentito di rinvenire numerosi barattoli contenenti sostanza stupefacente di varia tipologia. Al termine della perquisizione sono stati sequestrati oltre mezzo chilo di marijuana, 56 grammi di hashish e 56 grammi di cocaina…
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Nella giornata di ieri, a Lecce, la Polizia ha arrestato un uomo di 37 anni, responsabile del reato di detenzione finalizzata alla cessione a terzi di sostanza stupefacente.
Da un’attività informativa appresa in precedenza, la Sezione Narcotici di Lecce è venuta a conoscenza che un soggetto incensurato era dedito alla vendita di sostanze stupefacenti e che la base logistica dell’attività illecita era un appartamento in città.
I poliziotti a seguito di queste informazioni hanno dato avvio ad un servizio di appostamento ed osservazione grazie al quale, nella decorsa serata, hanno intercettato il 37 enne.
Nonostante l’indagato abbia tentato di condurre gli agenti presso altra dimora, indicata quale residenza, il compendio informativo in possesso degli investigatori confermava i sospetti acquisiti nella fase info-investigativa, pertanto il personale della narcotici procedeva alla perquisizione domiciliare nell’abitazione già posta sotto osservazione e nella disponibilità del sospettato.
L’attività di ricerca ha consentito di rinvenire numerosi barattoli contenenti sostanza stupefacente di varia tipologia. Al termine della perquisizione sono stati sequestrati oltre mezzo chilo di marijuana, 56 grammi di hashish e 56 grammi di cocaina.
A riscontro della detenzione finalizzata alla cessione a terzi, vi era materiale idoneo al confezionamento, bilancini e circa 1.600 euro in contanti.
Colto in flagrante l’uomo incensurato, è stato arrestato, e posto agli arresti domiciliari, come disposto dal P.M. del Tribunale di Lecce.
Attualità
Il Tar respinge ricorso per apertura sala giochi a Matino
Accertando quanto premesso il Tar Puglia aveva emesso nel settembre del 2020 un’ordinanza cautelare con la quale si pronunciava a favore del provvedimento del Comune di Matino poiché, si legge nel documento: “Le nuove autorizzazioni all’esercizio non vengono concesse nel caso di ubicazioni in un raggio inferiore a 250 metri, misurati per la distanza pedonale più breve, da istituti scolastici primari e secondari, università, biblioteche pubbliche, strutture sanitarie e ospedaliere e luoghi di culto”…
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Il Tribunale Amministrativo per la Puglia – Lecce (Sezione Terza) ha respinto il ricorso di una ditta che aveva richiesto l’autorizzazione per aprire una sala giochi a Matino.
L’immobile scelto per ospitare l’attività supera i limiti minimi (250 metri) di distanza da luoghi sensibili, nella fattispecie una struttura sanitaria.
La ditta ricorrente aveva presentato un primo ricorso nel 2020 contro il Comune di Matino, per richiedere l’annullamento del provvedimento emesso dal Responsabile del Settore Promozione strategica del territorio con il quale si negava “il rilascio dell’autorizzazione per l’attività di sala giochi”.
Le ragioni con le quali si respingeva la richiesta, come riporta il documento, fanno rifermento al fatto che “l’immobile in argomento non rispetta quanto previsto in merito alle distanze dai luoghi sensibili indicati dalla stessa“.
L’appellante aveva contestato il provvedimento per “eccesso di potere: illogicità e violazione del principio di proporzionalità”, ritenendo la struttura sanitaria citata non rientrante tra i luoghi sensibili descritti dalla legge in merito.
Accertando quanto premesso il Tar Puglia aveva emesso nel settembre del 2020 un’ordinanza cautelare con la quale si pronunciava a favore del provvedimento del Comune di Matino poiché, si legge nel documento: “Le nuove autorizzazioni all’esercizio non vengono concesse nel caso di ubicazioni in un raggio inferiore a 250 metri, misurati per la distanza pedonale più breve, da istituti scolastici primari e secondari, università, biblioteche pubbliche, strutture sanitarie e ospedaliere e luoghi di culto”.
Inoltre, la legge in merito precisa che si possono definire strutture sanitarie o socio-sanitarie tutte le strutture che eroghino “prestazioni di prevenzione, diagnosi, cura, riabilitazione e mantenimento delle abilità acquisite”.
Si precisa, in aggiunta, che “L’ambulatorio – nel quale un professionista iscritto ad un albo socio-sanitario esercita la sua professione – può essere gestito in forma individuale, associata o societaria e avvalersi esclusivamente di professionisti sanitari regolarmente abilitati e iscritti agli ordini o albi professionali di competenza”.
Difatti, lo studio medico in questione situato nel Comune di Matino si trova tra le strutture sanitarie accreditate ed è pubblicato regolarmente sul sito istituzionale delle Regione Puglia.
Dunque, all’udienza pubblica il Tar Puglia ha confermato l’infondatezza del ricorso, così come aveva espresso nella precedente ordinanza cautelare.
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