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Cronaca

Fuga in auto e tentativo di investimento: presi in due

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E’ terminata la fuga di Alessio Fortunato e F. P., personaggi già molto noti alle forze di polizia e nei cui confronti, per tre giorni, i Carabinieri di Squinzano e di Campi Salentina avevano condotto una serratissima attività di ricerca a seguito della vicenda che aveva movimentato Squinzano nella notte tra giovedì e venerdì scorsi. L’antefatto: i militari della locale Stazione avevano intercettato un gruppo di malviventi nella zona periferica della città, intento ad armeggiare intorno a un’Alfa Romeo 147 rubata pochi giorni prima nel leccese.


Attimi concitati, la fuga di due di loro sull’auto che punta contro i Carabinieri a forte velocità, tanto da costringerli a reagire armi in pugno e sparare alle gomme del mezzo per bloccarlo ed evitare di esserne travolti; un terzo complice restato a piedi e rapidamente bloccato nel tentativo di scappare (Paolo Guadadiello, nella circostanza arrestato per ricettazione), un quarto (F. P., 26 anni) allontanatosi anch’egli a piedi e riconosciuto mettendo insieme una serie di indizi. Alla guida dell’auto fuggitiva, inseguita e poi ritrovata abbandonata poco distante, c’era il 32enne Fortunato, resosi irreperibile insieme a F. P. Sul primo pendeva una denuncia per tentato omicidio plurimo, sul secondo quella per ricettazione. Gli sviluppi delle indagini avevano portato gli investigatori a restringere sempre più il cerchio intorno ai due, grazie a perquisizioni, informazioni raccolte e attività di osservazione; l’impressione dominante era che ormai la loro cattura  fosse solo questione di ore, e che intanto fosse stata sfiorata almeno in un paio di occasioni.

Ed ecco l’epilogo: nel pomeriggio di ieri si presenta alla porta della caserma della Stazione di Squinzano proprio Alessio Fortunato che, vistosi ormai braccato, ha deciso di scegliere una condotta collaborativa per evitare l’applicazione di una misura cautelare; scelta che però non ha tenuto conto di una serie di elementi, raccolti durante le indagini in particolare sul pericolo di fuga, che hanno convinto il Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica di Lecce, dott. Cataldi, a dar parere favorevole al fermo di polizia giudiziaria. Nella stessa fascia oraria i militari della Stazione sono riusciti a individuare anche F. P., nei cui confronti è stata formalizzata la denuncia in stato di libertà per ricettazione. Si sta ora lavorando per fare luce sull’attività criminosa di questi soggetti, probabilmente riconducibile a una serie di episodi (per esempio alcuni furti effettuati di notte con la tecnica della “spaccata”, usando auto di solito rubate come ariete per svellere portoni o saracinesche) che negli ultimi mesi avevano destato clamore e allarme tra la popolazione di queste zone. Intanto, un colpo importante è stato assestato all’ambiente malavitoso di Squinzano, a seguito di altre operazioni già ottimamente condotte dalla locale Stazione Carabinieri.


Casarano

Polizia postale: attenti alle truffe sull’app Telegram

Si raccomanda di attivare l’autenticazione a due fattori per una maggiore protezione dell’account e di controllare le sessioni attive su altri dispositivi…

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Allerta in rete della Polizia Postale: attenzione nuova campagna di phishing rivolta agli utenti Telegram!!! Lo “Sportello dei Diritti”, seguite i consigli della Polizia Postale

L’ultima allerta in ordine di tempo contro le truffe segnalata dalla Polizia Postale sulla sua pagina Facebook “Commissariato di PS Online – Italia” con un post riguarda una nuova campagna di phishing che prende di mira gli utenti Telegram: si raccomanda di prestare la massima attenzione a messaggi ricevuti – anche da contatti memorizzati in rubrica – che invitano a cliccare su link per la visione di contenuti e che conducono a una pagina clone della piattaforma, dove viene richiesto l’inserimento del proprio numero di telefono e di altri dati personali. L’inserimento dei dati e il completamento della procedura consente ai cybercriminali di impossessarsi dell’account Telegram e di utilizzarlo per inviare ulteriori messaggi truffa dello stesso tipo a tutti i contatti in rubrica.

Si raccomanda di attivare l’autenticazione a due fattori per una maggiore protezione dell’account e di controllare le sessioni attive su altri dispositivi tramite l’apposita funzione dell’applicazione, rimuovendo quelle non riconosciute.. Si tratta di un’efficacie allerta che per Giovanni D’Agata, presidente dello Sportello dei Diritti” può evitarci molti grattacapi.

Nel caso siate comunque incappati in una frode di questo tipo potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.

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Cronaca

Supersano arrestato spacciatore

In casa aveva eroina, cocaina e marijuana oltre a tutto il necessario per la vendita dello stupefacente

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I carabinieri della Stazione di Ruffano hanno arrestato in flagranza di reato un uomo di 45 anni nel centro di Supersano.

L’attività info-investigativa era iniziata a causa di un’intensa attività di spaccio presso la sua abitazione.

Dopo aver individuato con precisione il luogo, i Carabinieri hanno proceduto al controllo e alla perquisizione dell’appartamento, dove sono state rinvenute numerose dosi di sostanze stupefacenti pronte per la vendita, occultate in vari punti della casa.

In particolare, sono stati sequestrati 7 grammi di eroina, 2 grammi di cocaina e 30 grammi di marijuana.

Insieme alla sostanza stupefacente, i militari hanno trovato bilancini, sostanze da taglio, materiale per il confezionamento e diverse centinaia di euro in contanti, a testimonianza dell’attività di spaccio.

Durante il controllo, sono stati sequestrati anche due coltelli ed è stata scoperta un’ingente quantità di munizioni, circa un centinaio di cartucce di vario calibro, detenute illegalmente.

Al termine delle formalità di rito, l’uomo è stato sottoposto a regime degli arresti domiciliari, così come disposto dal Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce.

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Casarano

Rinvenuto deposito di auto rubate

Denunciato il proprietario dell’area dove è stata rinvenuta anche un’Alfa Romeo Stelvio rubata pochi giorni fa nel parcheggio di un ipermercato casaranese. Tra le tante auto smembrate, riconosciuta anche una Fiat 500 con la carrozzeria tagliata in più pezzi che era stata rubata a Tricase il 9 gennaio

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La Polizia di Stato ha scoperto a Casarano un’ampia area recintata, nella quale erano nascosti e riciclati veicoli di provenienza illecita.

Da una prima ispezione attraverso l’alto muro di recinzione del sito individuato, gli agenti del Commissariato di Taurisano hanno notato la presenza di una Alfa Romeo Stelvio, risultata rubata alcuni giorni prima nel parcheggio di un ipermercato sempre di Casarano.

I primi accertamenti hanno permesso di individuare il proprietario dell’area, un cinquantacinquenne del posto, immediatamente rintracciato nella sua residenza e condotto presso il deposito di sua proprietà.

Oltre all’Alfa Romeo Stelvio rubata, nella area, vasta almeno 50 are, erano stati parcheggiati molti automezzi e pezzi meccanici e, all’interno, vi era un edificio di costruzione abusiva, nel cui garage seminterrato era stata ricavata una officina abusiva, adibita allo smontaggio di autovetture rubate.

In particolare, i poliziotti hanno scoperto la presenza di una Fiat 500 smembrata la cui carrozzeria era stata tagliata in più pezzi. L’auto, non era più dotata dei codici identificativi (targa e numero di telaio) ma, identificato il rivenditore da un portatarga, è stata comunque identificata e rintracciata la proprietaria.

L’auto era le era stata rubata a Tricase il 9 gennaio scorso. La donna ha riconosciuto la propria autovettura attraverso le foto realizzate dalla polizia scientifica.

Nel garage seminterrato, in alcuni container e in tutta l’area recintata erano parcheggiati numerosi veicoli e stoccati e pezzi meccanici, per molti dei quali l’indagato ha fornito generiche e poco credibili notizie sulla provenienza.

Inoltre, i veicoli ed i pezzi meccanici apparivano parcheggiati male e stoccati, in evidente violazione le norme previste per la tutela dell’ambiente.

L’intera area è stata sottoposta a sequestro con l’apposizione dei sigilli mentre il proprietario è stato denunciato in stato di libertà per il reato di ricettazione, riciclaggio e violazione delle norme sulla tutela ambientale.

L’Alfa Romeo Stelvio, dopo i rilievi di polizia scientifica, è stata restituita al legittimo proprietario.

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Quel che resta della Fiat 500 rubata a Tricase il 9 gennaio scorso

 

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