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Cronaca

Furti, incendi e danneggiamenti: 36enne in manette

Si tratta di un cittadino pakistano beneficiario di un permesso di soggiorno per scopi umanitari. Dopo l’arresto avviate le procedure per la revoca del permesso ed il rimpatrio

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Gli agenti della Polizia di Stato hanno tratto in arresto Adnan Ibrahim, 36 anni, per furto in abitazione.


L’uomo, alle prime luci dell’alba, dopo aver suonato ai citofoni di due appartamenti posti all’attico di due condomini adiacenti del quartiere Rudiae, con l’intenzione di accedervi, non si accorgeva che all’interno vi erano i proprietari, i quali, probabilmente impauriti, non hanno risposto. Il 36enne ha così pensato che gli alloggi fossero vuoti e si è introdotto sulle terrazze di pertinenza dei due appartamenti, cercando di intrufolarsi nelle abitazioni.


A questo punto i proprietari hanno chiamato il 113 e, prontamente una volante è intervenuta bloccando il ladro che stava tentando di introdursi nel secondo appartamento.


Ibrahim si era già reso responsabile di diversi episodi, anche abbastanza gravi, di danneggiamento e furto e anche danneggiamento a mezzo incendio.


All’inizio di maggio, nei pressi della stazione ferroviaria aveva dato alle fiamme alcuni carrellati per la raccolta differenziata dei rifiuti e una colonnina della rete elettrica. Alcuni giorni dopo aveva  incendiato un altro carrellato in piazzale Oronzo Massari.


Il giorno successivo a questo episodio, ha dato fuoco ad un carrellato nelle immediate vicinanze della stazione ferroviaria e minacciato un addetto alle pulizie dello scalo ferroviario che aveva chiamato il 113 e aveva riconosciuto il cittadino pakistano come colui che diversi giorni prima aveva azionato degli estintori all’interno della sala d’attesa dello scalo ferroviario, danneggiandola. In quella occasione l’autore si era dato a precipitosa fuga e quindi non era stato rintracciato all’arrivo della pattuglia della Polizia di Stato.

Due giorni dopo ancora, l’uomo è stato nuovamente bloccato dagli agenti all’interno di un parco ricevimenti sulla via Adriatica per Torre Chianca, dove si era introdotto, danneggiando alcuni infissi e suppellettili ed aveva tentato di rubare delle argenterie.


Solo poche notti fa Ibrahim era stato bloccato da una volante all’interno dei bagni pubblici di via Manzoni, dopo aver danneggiato uno scaldabagno e aver allagato i locali.


Il 36enne pakistano è stato denunciato in stato di libertà. Prima di ieri era stato arrestato diverse volte per reati simili, per rapina e per un episodio che destò una certa preoccupazione nell’ottobre 2018 quando, ancora le Volanti della Polizia di Stato, furono chiamate ad intervenire nei pressi della stazione ferroviaria, in aiuto di una donna che tentava di divincolarsi dall’uomo che la tratteneva a forza e la palpeggiava nelle parti intime. Bloccato in flagranza di reato è stato arrestato per violenza sessuale e per tale delitto detenuto nel carcere di Lecce sino al mese di aprile del 2020.


Considerato che il pakistano è beneficiario di un permesso di soggiorno per scopi umanitari, dopo l’arresto di ieri, la Divisione Immigrazione della Questura di Lecce ha avviato le procedure per la revoca del permesso di soggiorno.


Cronaca

Telecamere incastrano incendiario. Denunciato per incendio doloso e boschivo

Si tratta di un agricoltore che, nel tentativo di eliminare col fuoco la vegetazione erbacea ai lati di una strada poderale, incurante del vento sostenuto, provocava un incendio dell’ estensione di circa 7 ettari, investendo un vigneto ed altri terreni di proprietà altrui….

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CONTROLLI A TUTTO CAMPO CONTRO I PIROMANI: LE TELECAMERE INCASTRANO INCENDIARIO DENUNCIATO DAI CARABINIERI FORESTALI

Dopo accertamenti effettuati sul campo con l’ ausilio delle telecamere, i Carabinieri Forestali di Gallipoli sono pervenuti all’ identificazione del presunto autore dell’ incendio sviluppatosi il 27 luglio scorso in contrada Bernardini in agro di Nardò, deferendolo, in stato di libertà, alla Procura di Lecce.

Si tratta di un agricoltore che, nel tentativo di eliminare col fuoco la vegetazione erbacea ai lati di una strada poderale, incurante del vento sostenuto, provocava un incendio dell’ estensione di circa 7 ettari, investendo un vigneto ed altri terreni di proprietà altrui.

Condotto in caserma per ulteriori accertamenti, l’agricoltore ha ammesso, davanti ai Militari ed assistito da un difensore, di essere l’autore anche di un altro incendio, che aveva interessato la vegetazione boschiva a macchia mediterranea, in data 9 luglio, con un’ estensione ancora maggiore (25 ettari totali, di cui 13 di bosco e 12 di terreni seminativi e uliveti).

Pertanto, al soggetto sono stati attribuiti sia il reato di incendio doloso di vegetazione, sia di quello di incendio boschivo, per l’ ipotesi del rogo di macchia mediterranea.

Dall’ inizio della stagione estiva una persona è stata tratta in arresto a Racale, mentre altre 4 sono state denunciate, “a piede libero”, in diverse zone della provincia di Lecce.

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Alezio

Violento incendio distrugge tre auto in struttura ricettiva

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Incendio ad Alezio nella notte con tre auto distrutte dalle fiamme.

Il rogo è esploso in una struttura ricettiva dove, attorno alle ore 4:00, sono dovuti intervenire i vigili del fuoco.

Nello specifico, sono state coinvolte tre auto in sosta all’interno del parcheggio della struttura: una Mercedes GLB180, una DR6 e una Peugeot 2008.

L’intervento dei vigili del fuoco è valso a mettere in sicurezza le auto vicine e la struttura attigua.

I mezzi tuttavia sono andati completamente distrutti dalle fiamme. Per fortuna nessun danno a persone.

Le cause dell’incendio sono attualmente oggetto di indagine.

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Castrignano del Capo

Intimidazioni, estorsioni, minacce, ricatti: quattro arresti della Polizia

Il tutto nasce dalle operazioni di sequestro preventivo svolto alle prime ore del 26 luglio scorso u.s., quando la Polizia, ha dato esecuzione all’ordine emesso dal GIP del Tribunale di Lecce, su richiesta del P.M. della Procura della Repubblica di Lecce, di sequestro preventivo del bene…

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GALLIPOLI: CONTRASTO PER LA GESTIONE DEL BOX DEL MERCATO ITTICO: 4 ARRESTI

La Polizia ha dato esecuzione all’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali emessa dal Gip del Tribunale di Lecce, su richiesta del P.M. della Procura di Lecce, a carico di 4 persone di Gallipoli tutte legate da un rapporto familiare.

Le indagini dei poliziotti del Commissariato di Gallipoli hanno accertato che gli arrestati hanno tenuto condotte gravemente intimidatorie nei confronti di 3 persone, sempre del posto, per farsi consegnare la somma di 100.000 euro ed un locale nella disponibilità di uno di questi ultimi.

Il tutto nasce dalle operazioni di sequestro preventivo svolto alle prime ore del 26 luglio scorso u.s., quando la Polizia, ha dato esecuzione all’ordine emesso dal GIP del Tribunale di Lecce, su richiesta del P.M. della Procura della Repubblica di Lecce, di sequestro preventivo del bene demaniale formato dai nr. 8 box in muratura, presenti nell’area del mercato ittico di Gallipoli, dopo aver riscontrato e documentato per anni reiterate e svariate violazioni di carattere penale, amministrativo e sanitario.

Le minacce, che hanno riguardato anche minori, hanno avuto un’escalation di violenza, tanto da culminare con l’incendio di un mezzo utilizzato per fini commerciali ed intestato proprio ad una delle vittime della tentata estorsione.

Tutti questi episodi hanno fatto registrare, nel giro di pochi giorni, un crescente livello di pericolosità sociale dei soggetti coinvolti. 

Per tale motivo, i ritmi delle indagini da parte degli investigatori della Polizia sono stati serrati e certosini tanto da raggiungere in breve tempo determinanti risultati operativi. 

L’A.G. ha disposto la misura coercitiva della custodia cautelare in carcere nei confronti del 29enne e del 54enne e la misura degli arresti domiciliari a carico delle due ulteriori componenti familiari, per aver incitato i propri familiari a tenere la condotta minatoria ed a pretendere la somma di denaro richiesta, oltre a proferire anche loro frasi minatorie. 

Le operazioni di esecuzione dell’ordinanza svoltesi nei confronti del 54enne hanno visto il fattivo contribuito della Guardia di Finanza.

Infatti, i poliziotti, non potendo raggiungere in piena notte uno degli indagati, che al momento dell’esecuzione era imbarcato su un peschereccio nelle acque di Santa Maria di Leuca, grazie all’impiego di personale e di un mezzo navale della Guardia di Finanza, disposto d’urgenza e per indifferibili esigenze di polizia giudiziaria sono stati trasbordati sul natante e così hanno potuto raggiungere il peschereccio e assicurare alla giustizia il 54enne del posto destinatario di misura di custodia cautelare in carcere. 

All’operazione di polizia è stato dato il nome di “mercato libero” per un duplice motivo: “libero” perché fino a qualche settimana fa nell’area mercatale vi era la percezione di poter essere slegati dal rispetto ogni tipo di regola e “libero” perché dopo le recenti attività di polizia e dopo l’esecuzione di questa notte delle ordinanze di custodia cautelare si è ripristinato quel livello di legalità e percezione della sicurezza, fondamentale per un ordinato vivere civile. 

 

Il video dell’operazione di Polizia

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