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Cronaca

Galatina, gestione rifiuti: la spunta Monteco

Respinto il ricorso al Tar effettuato dall’uscente Csa contro la gara d’appalto che la vedeva perdente

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Respinto il ricorso di Csa: il Tar di Lecce ha dato ragione a Monteco. Sarà quest’ultima, come stabilito dalla gara d’appalto contro cui l’uscente Centro Salute Ambiente aveva deciso di appellarsi, a occuparsi della gestione rifiuti a Galatina.


Chiusa quindi la lunga querelle sorta attorno alla decisione dell’ufficio Lavori Pubblici ed esplosa, in corrispondenza del passaggio di consegne, in un disorientante caos. Sul finire di febbraio (lunedì 29), i dipendenti della Csa avrebbero dovuto iniziare a lavorare per Monteco, ma Csa non ha proceduto a “liberarli”, proprio in vista dei ricorsi effettuati, minacciandoli di licenziamento qualora avessero iniziato a prestare servizio alla società concorrente e Csa avesse dovuto avere la meglio in sede legale.

Gli operatori, rei di voler semplicemente lavorare, si erano recati nella zona industriale tra Galatina e Soleto, in cerca di chiarimenti davanti al deposito Csa. L’Ufficio Lavori Pubblici di Galatina aveva allora deciso, al fine soprattutto di evitare una sospensione del servizio, di farlo attuare da Monteco, come da appalto, in attesa delle definitive sentenze.


Attualità

Ospedale di Galatina tra criticità, degrado e cantieri fermi

“Solita” ispezione del consigliere regionale di Fratelli d’Italia Paolo Pagliaro: «Laboratorio analisi nel degrado, situazione critica al Pronto soccorso e cantieri fermi. Ma c’è anche un fiore all’occhiello, il Centro trasfusionale»

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«Siamo tornati nell’ospedale di Galatina, che avevamo ispezionato a giugno 2023. Ad aprile 2024 erano state esaminate in Commissione Sanità tutte le carenze emerse, e incassammo l’impegno del direttore generale Asl Rossi e dell’ex assessore Palese e risolverle in tempi brevi. A distanza di un anno, il bilancio è appena sufficiente perché molto resta ancora da fare».

Così il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Paolo Pagliaro, capogruppo de La Puglia Domani, reduce dall’ennesimo blitz in una struttura sanitaria pubblica salentina.

CRITICITÀ AL PRONTO SOCCORSO

Le criticità maggiori al Pronto soccorso: «Locali angusti e inadeguati, il solito unico bagno promiscuo, solo una postazione di pronto intervento grave fra le tende, pazienti parcheggiati in barella anche la notte, spazi sacrificati e difficoltà operative».

Nel frattempo, la nuova sistemazione resta «un miraggio visto che il cantiere, così come quello della Terapia intensiva e sub intensiva, rimane bloccato».

LABORATORIO DI ANALISI PATOLOGICA CLINICA

Situazione molto critica al Laboratorio di analisi patologica clinica: «Abbiamo trovato alcuni locali fatiscenti e umidi, spogliatoi non a norma e l’antibagno utilizzato come spogliatoio. C’è una zona chiusa e degradata che otto anni fa è stata praticamente distrutta da un incendio e non è mai stata ripristinata. Abbiamo riscontrato la presenza di reagenti chimici abbandonati, frigoriferi non a norma per conservare prodotti chimici e farmaceutici, impianti elettrici con cavi precari e acque reflue a rischio biologico non adeguatamente trattate. Lo smaltimento dei reagenti prende una via rapida, diretta, probabilmente fuori protocollo. Si usano tubi volanti collegati a taniche di plastica di fortuna, a rischio rotture o perdite».

PERSONALE

Sul fronte del personale, «per risolvere il deficit che evidenziammo, finalmente ci sono stati rinforzi in quest’ultimo anno. Dopo decenni sono stati nominati i capisala, come in tutta la Asl Lecce».

APPARECCHIATURE OBSOLETE

Capitolo apparecchiature obsolete: «In Cardiologia sono stati sostituiti il carrello dell’emergenza, gli elettrocardiografi e l’ecografo guasti. Nelle sale operatorie, così come avevamo sollecitato, è stata sostituita tutta la ferristica che trovammo logora e antiquata. Mentre resta da rifare la pavimentazione, sostituendo il linoleum alle vecchie piastrelle».

A causa della mancanza di anestesisti, «vera piaga dell’intera azienda sanitaria, l’Unità di Terapia intensiva cardiologica non è operativa benché ci sia un reparto nuovo e attrezzato, che rimane chiuso».

Ferma anche la Rianimazione e «resta chiuso e inutilizzato il quarto piano che ospitava la Chirurgia».

Per quanto riguarda l’Oncologia, «l’ambulatorio funziona solo un giorno a settimana. Quello di Urologia è invece chiuso, come avevamo paventato, dopo il pensionamento dell’unico medico e dell’infermiere che erano in servizio. Funziona, invece, il servizio Dialisi, dove avevamo segnalato la necessità di sostituire l’elettrocardiografo e la carenza di infermieri specializzati.

Come avevamo richiesto, la Farmacia è stata dotata di nuovi computer, stampanti, sedie, poltrone e armadi.

La Riabilitazione non ha ancora una palestra, ma sono arrivati gli standing che avevamo richiesto per sollevare e trasportare in piedi i pazienti. Per il rifacimento degli spazi di Endoscopia digestiva, che non erano a norma, è stato approvato un progetto da 49mila euro».

Infine, la Nefrologia «continua a risentire della mancanza di personale, e in tutto l’ospedale si attende la dotazione di barelle e letti bariatrici per i pazienti obesi, che sono stati ordinati come avevamo sollecitato».

IL FIORE ALL’OCCHIELLO

L’ospedale di Galatina vanta anche «un fiore all’occhiello»: il Centro trasfusionale, «che opera a pieno ritmo e con un’ottima organizzazione».

Le donazioni di sangue intero si effettuano dalle 8,30 alle 10,30 dal lunedì al sabato, con l’accesso di sei donatori ogni mezzora previa prenotazione (al numero 0836 529223).

Chi non prenota va in coda o entra se qualcuno non si è presentato e il turno di sei non è completo.

Il Centro opera in stretta collaborazione con le associazioni di donatori di sangue, per contribuire a soddisfare le necessità trasfusionali dell’Asl di Lecce e sensibilizzare i cittadini alla cultura della donazione del sangue.

La struttura, collocata al piano terra e accessibile anche alle persone con disabilità, è dotata delle più moderne attrezzature mediche che permettono di lavorare in tranquillità e sicurezza.

Si può donare sangue intero, plasma e piastrine, dopo accurati accertamenti clinici ed ematochimici eseguiti nel laboratorio del Centro, che meriterebbe la classificazione di unità semplice a valenza dipartimentale.
«Usciamo da questa ispezione con un quadro di luci e ombre», tira le somme Pagliaro, «mai con il dito puntato ma con la mano tesa per portare in Regione le esigenze di questo ospedale e di tutto il territorio di Lecce e provincia».

Infine, il fondatore di Regione Salento annuncia: «Torneremo in tutte le strutture sanitarie già ispezionate per verificare se gli impegni assunti nelle relative audizioni in Commissione Sanità abbiano avuto seguito, e intanto proseguiremo con le visite al Dea e al Fazzi, reparto per reparto, sempre con l’obiettivo di contribuire a garantire il diritto alla salute a tutti i cittadini».

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Castrignano del Capo

Abusi edilizi: sequestri e denunce a Castrignano del Capo e Giurdignano

Another Brick, operazione dei Carabinieri Forestali di Tricase. A Castrignano del Capo sequestrato cantiere edile in area a vincolo paesaggistico e tre persone denunciate. Blitz con denuncia anche a giurdignano

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Dopo le ricognizioni con elicottero AW169 del 6° Nucleo CC di Bari-Palese, supporto fondamentale per il successo dell’Operazione Another Brick, avviata nel 2024, continuano ad emergere situazioni di abusi edilizi nel basso Salento, con particolare attenzione alle aree naturali protette (parchi e riserve) ed a quelle tutelate dal vincolo paesaggistico.

Nel loro ultimo intervento, i Carabinieri Forestali del Nucleo di Tricase hanno sottoposto a sequestro preventivo un cantiere edile, in contrada “Cavalli” dell’agro di Castrignano del Capo (come si vede in entrambe le foto in questa pagina), dove erano in corso lavori di scavo con profondità e volumetrie difformi da quanto approvato nel permesso di costruire e nell’autorizzazione paesaggistica, trattandosi di zona tutelata in quanto di rilevante interesse pubblico.

I Forestali hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Lecce tre persone: il proprietario, il progettista ed il titolare della ditta esecutrice dei lavori.

A ciascuno di loro sono stati ascritti i reati previsti dalla Legge per l’ esecuzione di interventi edilizi difformi dal titolo abilitativo in zona sottoposta a vincolo paesaggistico.

Per reati analoghi, i Carabinieri Forestali del Nucleo di Otranto hanno denunciato un imprenditore edile, ritenuto responsabile di lavori di movimento terra (sbancamento e livellamento), in un fondo rustico in area tutelata dal Piano Paesaggistico Territoriale Regionale, nell’agro di Giurdignano.

In questo caso non vi era alcun titolo edilizio a giustificazione dei lavori, per cui i Forestali hanno proceduto alla denuncia alla Procura di Lecce.

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Cronaca

Marijuana e fucile a canne mozza in masseria

Fermato un uomo che a bordo di un furgone nascondeva 700 grammi di droga. La successiva perquisizione domiciliare ha portato al ritrovamento di altri 27 chili di marijuana e dell’arma illegalmente detenuta

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Durante un posto di controllo nei pressi del Campus Universitario Ecotekne di Monteroni di Lecce, unità specializzate dei Baschi Verdi del Gruppo di Lecce hanno sottoposto a controllo un uomo che viaggiava a bordo di un furgone al cui interno sono stati rinvenuti 700 grammi di marijuana.

I militari, con l’ausilio delle unità cinofile del Corpo, hanno esteso le perquisizioni presso una masseria, sita nell’agro leccese e nella disponibilità dell’uomo fermato, dove dopo accurate ricerche trovavano ulteriori 27 chili sempre di marijuana.

Durante le ricerche è stato anche trovato un fucile a canne mozze con calcio e canna tagliata senza matricola; a corredo, rinvenute anche 32 cartucce.

Sequestrato quanto rinvenuto, su indicazione del Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica di Lecce, le Fiamme Gialle hanno proceduto all’arresto dell’uomo fermato che è stato condotto in carcere.

Dovrà rispondere di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di arma.

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