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Cronaca

GdF: il bilancio di un anno

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(8 gennaio) – Conferenza stampa della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Lecce per presentare il consuntivo relativo all’attività svolta nel 2009. Per quanto riguarda la lotta all’evasione fiscale, sono state constatate basi imponibili sottratte a tassazione per 180 milioni di euro ed IVA evasa per oltre 27 milioni di euro. Grazie ad una mirata e penetrante attività di programmazione delle attività di contrasto all’evasione è aumentato il rendimento medio di ogni singolo intervento ed è pertanto migliorata la qualità complessiva delle verifiche svolte. Si è conseguentemente prodotto un avanzamento sistematico della lotta all’evasione fiscale. Questo dato è confermato anche dagli esiti dell’attività operativa nei confronti dei soggetti che sfruttano il lavoro nero ed irregolare e che non presentano affatto le dichiarazioni dei redditi ed IVA; infatti, sono stati scoperti 94 evasori totali. Le frodi fiscali hanno portato alla denuncia di 117 persone. E’ stata svolta, altresì, un’incisiva attività di contrasto al c.d. “ sommerso di lavoro” che ha portato all’individuazione di 823 lavoratori in nero/irregolari, a fronte dei 540 scoperti nel 2008.


Spesa pubblica


Sono state accertate truffe per oltre 64 milioni di euro, riconducibili ad indebite richieste di incentivi nazionali e comunitari, nonché a frodi nel settore della spesa sanitaria. Inoltre, sono stati accertati danni erariali per oltre 159 milioni di euro con un incremento, rispetto allo scorso anno, del 596%.


Mercato dei capitali


Sono stati segnalati alla locale Autorità Giudiziaria 125 soggetti, di cui 8 tratti in arresto, per reati di riciclaggio, societari, fallimentari, bancari e finanziari.

Tutela del “made in Italy”


I servizi nel settore della tutela del “made in Italy” hanno consentito il sequestro di oltre 2,7 milioni di prodotti contraffatti, alterati o pericolosi, tra capi di abbigliamento, articoli di pelletteria, supporti audiovisivi e giocattoli.


Contrasto alla criminalità organizzata ed ai traffici illeciti


Di rilievo sono risultati i sequestri di beni operati in applicazione della normativa antimafia che ammontano a un valore di circa 4 milioni di euro. Sono stati sequestrati 9 quintali di sostanze stupefacenti, che hanno portato alla denuncia a piede libero per 255 responsabili e all’arresto per altri 22. Nel solo comparto della detenzione per uso personale sono stati segnalati all’Autorità prefettizia 508 soggetti. Nell’ambito dell’attività di controllo alle frontiera terrestre e marittima, sono stati individuati 121 immigrati clandestini ed arrestati 25 soggetti per reati connessi. E’ confermata la recrudescenza delle frodi nel settore dei prodotti energetici, determinata dall’andamento altalenante dei prezzi dei carburanti. L’azione svolta nel comparto ha portato al sequestro di circa 10 tonnellate di prodotti petroliferi, all’accertamento di 1.415.000 euro di tributi evasi e alla scoperta di prodotto consumato in frode per ben 3.219 tonnellate, rispetto alle 60 tonnellate scoperte l’anno precedente. Nel contrasto agli illeciti nel settore dei giochi, delle scommesse e delle lotterie, si è registrato un apprezzabile incremento dei sequestri delle strumentazioni informatiche utilizzate per scommesse clandestine.


Alessano

Omicidio falegname di Castrì di Lecce: confermati ergastoli

La sentenza della Corte d’Appello conferma l’impianto accusatorio del primo grado emesso lo scorso anno ai danni degli autori del brutale assassinio: carcere a vita per tre di loro; 27 anni per il quarto complice

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La Corte d’Assise d’Appello ha confermato le condanne inflitte in primo grado per l’omicidio di Donato Montinaro, il falegname di 75 anni brutalmente ucciso nella sua abitazione di via Roma a Castrì di Lecce.

Il delitto, avvenuto il 10 giugno 2022, ha avuto come sfondo una rapina finita tragicamente.

Tre degli imputati, Angela Martella, 59 anni, originaria di Gagliano del Capo e residente a Salve, Emanuele Forte, 40 anni, di Corsano, e Patrizia Piccinni, 49 anni, di Alessano, sono stati condannati all’ergastolo.

La sentenza prevede anche un isolamento diurno di un anno per Forte e Martella, e di 18 mesi per Piccinni.

Un altro imputato, Antonio Esposito, 40 anni di Corsano, è stato condannato a 27 anni di reclusione.

Secondo i giudici, i tre hanno aggredito Montinaro, immobilizzandolo e legandolo, prima di provocarne la morte.

Durante l’azione, i responsabili hanno rubato una motosega e una somma di denaro.

L’accusa per tutti gli imputati era di omicidio volontario con l’aggravante di aver commesso il delitto allo scopo di rapina.

La sentenza definitiva arriva a distanza di quasi un anno dal tragico episodio e conferma l’impianto accusatorio del primo grado (il primo verdetto era stato emesso il 4 giugno scorso), sottolineando la brutalità del gesto che ha sconvolto la comunità di Castrì di Lecce.

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Casarano

Donna derubata in chiesa a Casarano, due arresti

I due malviventi hanno preso di mira la borsa di un’anziana che, accortasi del furto, è uscita dalla chiesa per cercare aiuto

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I carabinieri della Stazione di Casarano hanno arrestato in flagranza di reato due individui per furto aggravato.

Il fatto è accaduto all’interno della Chiesa Madre, dove una donna di 38 anni e un uomo di 42 anni, entrambi residenti a Casarano e già noti alle forze dell’ordine, avrebbero approfittato della distrazione dei fedeli per mettere in atto il reato.

I due malviventi hanno preso di mira la borsa di un’anziana donna, che, accortasi del furto, è uscita dalla chiesa per cercare aiuto.

La donna ha immediatamente segnalato l’accaduto, fornendo una descrizione dettagliata dei sospetti a una pattuglia dei carabinieri in transito nella zona.

Grazie alla prontezza dell’intervento, i due sospettati sono stati rapidamente intercettati e la refurtiva restituita alla legittima proprietaria.

Il Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica di Lecce ha disposto per i due arrestati la misura degli arresti domiciliari.

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Cronaca

Galatina: vendeva eroina dalla cartolibreria per bambini!

Arrestato 60enne già noto alle forze di polizia. Dovrà rispondere di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti

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I militari della Compagnia di Gallipoli, nell’ambito degli ordinari servizi di controllo economico del territorio disposti dal Comando Provinciale di Lecce, hanno portato a termine un’attività investigativa finalizzata alla prevenzione e al contrasto dei fenomeni di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

L’intervento posto in essere a Galatina ha consentito di smascherare una consolidata attività di spaccio al dettaglio di eroina, schermata da un’attività economica di cartolibreria, dedita altresì alla vendita di articoli per bambini.

Nel corso delle perquisizioni, eseguite con l’ausilio dell’unità cinofile del Gruppo di Lecce, presso l’attività commerciale e l’abitazione del titolare, sono state rinvenute 20 dosi di eroina, per complessivi 55 grammi, tre bilancini di precisione e materiale di confezionamento, sottoposti a sequestro probatorio.

Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria Antonio De Pascalis, 60 anni, del posto, gravato da precedenti specifici e con messa alla prova per i medesimi reati, è stato sottoposto agli arresti domiciliari, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

L’operazione rientra nel più ampio dispositivo di contrasto ai traffici illeciti messo a punto dalla Guardia di Finanza di Lecce ed evidenzia il costante impegno delle Fiamme Gialle nell’azione di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, per la salvaguardia della legalità e la tutela della salute dei cittadini.

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