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Cronaca

Giornalismo in lutto: è morto Renato Moro

Un malore improvviso nella notte. Era Caporedattore centrale del Nuovo Quotidiano di Puglia, avrebbe compiuto 61 anni ad aprile. Apprezzato narratore delle vicende salentine che ha sempre raccontato con professionalità, puntualità e soprattutto grande garbo

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Giornalismo salentino in lutto: si è spento per un malore improvviso nella notte, Renato Moro, caporedattore centrale del Nuovo Quotidiano di Puglia.


Originario di Galatone, avrebbe compiuto 61 anni ad aprile, lascia moglie (Anna Rita Invidia, anche lei al “Quotidiano”), e tre figli: Eugenio, Ludovica e Carlo.


Apprezzato narratore delle vicende salentine sempre raccontate con professionalità, puntualità e soprattutto grande garbo. Caratteristica che lo contraddistingueva in un mondo, quello giornalistico, che spesso non fa prigionieri.


Sempre pronto ad aiutare, indirizzare, senza essere ingombrante, chi aveva meno esperienza di lui: una parola buona per tutti, sempre col tono giusto, il caporedattore che ognuno di noi vorrebbe avere.


Chi scrive, da giovane corrispondente, ha avuto la fortuna di lavorare con lui e soprattutto l’onore di conoscerlo ed apprezzarne la grande umanità.


Il vescovo della Diocesi di Nardò-Gallipoli Fernando Filogranadon Roberto Tarantino e don Giorgio Ferrocino, l’ufficio comunicazioni sociali della Diocesi, gli officiali e i collaboratori di curia, «si stringono attorno ai familiari e ai colleghi del “Quotidiano” (Nuovo Quotidiano di Puglia) dello stimatissimo giornalista Renato Moro, ricordandone la professionalità e l’umanità, l’attenzione e la sobrietà. Preghiamo perché il Signore consoli e si prenda cura della sua famiglia, dei suoi affetti più cari, perché, nonostante la morte, lo sentano vicino nella comunione di Dio».


“Quotidiano” ha riportato i primi messaggi di cordoglio: come quello del procuratore generale Antonio Maruccia: «Un grande giornalista, una bella intelligenza, un raffinato uomo di cultura. Una perdita gravissima anche per la magistratura, che lui ha raccontato con sobrietà e distacco, criticandola sempre con coraggio quando sbagliava. Mi mancherà la sua ironia che sapeva denunciare e colpire le ingiustizie, forse meglio delle inchieste, perché giungeva alle coscienze. Mi dispiace tanto per lui, per la sua famiglia, per voi del giornale e per il nostro Salento che amava e descriveva come pochi».


E poi il sindaco di Lecce Carlo Salvemini: «Renato ha raccontato i travagli, le contraddizioni, le ambizioni, le sconfitte e le speranze della nostra terra. Lo ha fatto con la professionalità e la consapevolezza del giornalista serio, puntuale, scrupoloso e attento ai fatti. Capace di coltivare la profondità, anche a dispetto dello spirito degli ultimi tempi. Non sono in tanti a potersi consentire di alzare credibilmente la voce con le istituzioni, di richiamare un intero territorio a prendere coscienza dei propri limiti e delle proprie mancanze, di suonare la sveglia e di essere ascoltati davvero: Renato era uno di questi. I suoi articoli erano e saranno da leggere. La sua voce una di quelle che continueranno ad essere ascoltate, anche oltre questo doloroso passaggio. La famiglia del Nuovo Quotidiano di Puglia online perde uno dei suoi padri, che un tempo era stato figlio del giornale. Il giornalismo salentino una personalità riconosciuta e stimata, difensore appassionato di un mestiere che le insidie della modernità mettono in difficoltà. La famiglia e gli amici un uomo, un compagno, un padre di dolcezza mai esibita, gentilezza naturale, timidezza malcelata. Ciao Renato, ti sia lieve la terra».

Così Salvatore Giannetto, segretario provinciale della Uil: «Scrivo con la sola esigenza di manifestare tutto il mio dolore e dispiacere per la perdita di uno stimato professionista e caro amico, Renato Moro, penna pungente, sempre attenta alle vicende del suo e del nostro amato Salento.  Nell’esprimere la mia vicinanza alla famiglia e, in particolare, alla cara moglie e collega Anna Rita Invidia, nonché a tutta la redazione del Nuovo Quotidiano di Puglia, non posso non ricordare che Renato Moro è stato un giornalista visionario dell’informazione, attento e puntuale, sempre coerente ed impegnato a raccontare ambizioni e contraddizioni di questa terra. La mia stima nei suoi confronti è da sempre immensa per la sua capacità di analizzare e di andare a fondo a tutti i temi, non lasciando nulla al caso e richiamando ai doveri di buoni amministratori, quando serviva, a destra o a sinistra.  Un Professionista con la “P” maiuscola, lascia un vuoto gigantesco in tutti noi e nel mondo dell’informazione. L’auspicio è che i tanti colleghi che lo hanno conosciuto possano continuare a seguire il suo esempio e così tenere alto, nel suo ricordo, l’onore del giornalismo salentino».


L’assessore regionale allo Sviluppo Economico Alessandro Delli Noci: «Mi stringo al dolore di tutti coloro che, amici e colleghi, hanno avuto il piacere e l’onore di conoscere e lavorare con Renato Moro, colonna portante di Nuovo Quotidiano di Puglia, punto di riferimento di tanti giovani giornalisti e attento e appassionato professionista. Renato ci lascia i suoi coraggiosi racconti di una terra ricca di contraddizioni, della quale ha svelato miserie e potenzialità con uno sguardo critico e onesto. Se n’è andato all’improvviso e troppo presto Renato, lasciando un vuoto nella vita di molti e nel mondo del giornalismo. Il mio abbraccio affettuoso va alla moglie Anna Rita Invidia e ai suoi figli Eugenio, Ludovica e Carlo».


Il co-presidente del gruppo europeo ECR-Fratelli d’Italia, Raffaele Fitto: «Moro era un giornalista attento, profondo conoscitore di tutte le dinamiche del Salento. Non aveva mai lesinato inchieste e non si limitava a dare notizie. Personalmente lo stimavo molto per la sua competenza e per il suo scrivere arguto, ma senza mai essere fazioso. Una grave perdita».


Adriana Poli Bortone: «Sono profondamente rammaricata per l’improvvisa scomparsa di Renato Moro, un giornalista dotato di acume, grande intelligenza e soprattutto correttezza. Sempre attento alle esigenze del territorio, è una enorme perdita per tutto il nostro Mezzogiorno. Una perdita non solo per il giornalismo; Renato, infatti sapeva sempre distinguersi per la sua imparzialità, per la disponibilità all’ascolto. Sempre gentile, attento e aperto al dialogo.  Il mio pensiero va anche alla cara Annarita, alla quale rivolgo il mio affettuoso abbraccio e a tutta la famiglia del Nuovo Quotidiano di Puglia, al suo direttore  e ai colleghi che con lui  hanno condiviso in questi anni tante battaglie per il territorio».


Anche il Rettore dell’Università del Salento, Fabio Pollice ha inviato il suo messaggio di cordoglio: «La notizia dell’improvvisa scomparsa del giornalista Renato Moro ci ha profondamente addolorato. Moro è stato una voce autorevole di questo territorio e una delle professionalità più in vista della scrittura e dell’organizzazione giornalistica del Salento. Colonna del Nuovo Quotidiano di Puglia e interprete della tradizione del giornalismo di cronaca e investigativo, Moro è stato molte volte ospite delle iniziative didattiche e di ricerca dell’Università del Salento, trovando sempre il tempo – nonostante il suo pressante impegno di caporedattore centrale di Quotidiano – per discutere con docenti e studenti dei nostri corsi dei problemi dell’informazione in un periodo di enormi cambiamenti come quello che stiamo attraversando. In particolare Renato Moro ha partecipato, negli ultimi anni accademici, ai seminari sulla scrittura giornalistica dei corsi di laurea di Scienze della Comunicazione e di Comunicazione pubblica, economica e istituzionale. In tutte le occasioni in cui ha interagito con la nostra comunità, Moro ha dimostrato grandissima serietà ed enorme disponibilità, sia professionale che umana. L’Università del Salento è vicina alla moglie e collega giornalista Annarita Invidia, ai figli, alla famiglia e a tutti i colleghi e le colleghe che gli erano vicini».


I funerali avranno luogo domani, giovedì 25 febbraio, alle ore 11, nella Parrocchia Sacro Cuore di Galatone.


Giuseppe Cerfeda


Cronaca

Dramma a Maglie: muore uomo in bici

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Dramma in pieno centro abitato a Maglie dove un uomo è deceduto in serata mentre era in sella alla sua bici.

Quello che inizialmente sembrava essere un incidente, si è rivelato col passare dei minuti un malore fatale.

Un 61enne di Scorrano è caduto dalla sua bici mentre percorreva proprio una delle traverse che da Maglie conducono sulla strada per il centro abitato scorranese: via Einaudi.

Alcuni passati hanno chiesto l’intervento dei soccorsi che, purtroppo, si sono rivelati vani.

Per l’uomo non c’è stato nulla da fare. L’uomo potrebbe aver accusato un malore ed esser deceduto per arresto cardiaco. Così fosse, non sarebbe stata una caduta a costargli la vita.

Le cause, ad ogni modo, saranno approfondite nelle prossime ore.

Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della locale Compagnia.

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Cronaca

Lupi nel Salento: altro avvistamento

L’animale stava camminando in una strada senza illuminazione sulla litoranea di Tricase quando è stato ripreso da un passante a bordo della sua auto.

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Ancora un avvistamento per un esemplare adulto di lupo a bordo delle strade della litoranea a Tricase, un’altra testimonianza della sua presenza.

«Un lupo, un lupo!»: queste le parole di un cittadino che nella serata del 21 novembre, ha avvistato l’animale passeggiare tranquillamente lungo la strada della litoranea tricasina.

Preso dall’emozione del momento, l’uomo ha immediatamente premuto “rec” sul suo telefonino e ha iniziato a riprendere lo spettacolare esemplare.

Nel video si vede che l’animale passeggiava in solitaria al centro della carreggiata, poi al passaggio dell’auto si è addentrato tra le canne facendo perdere lesue  tracce.

Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” di Lecce, si tratta «dell’ennesimo episodio che documenta l’incremento di lupi sull’intera Terra d’Otranto che molti reputano pericolosi ma che rappresentano anche la cartina al tornasole dello stato di un intero territorio dal punto di vista ambientalistico».

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Cronaca

Incidente a San Dana, morto operaio nettezza urbana

L’uomo, un trentenne di Castrignano del Capo, era stato da poco assunto

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Morte sul lavoro questa mattina a San Dana, frazione di Gagliano del Capo.

Cosimo Bello, 30 anni, ha perso la vita in un incidente stradale tra un camion della nettezza urbana ed un suv Kia, avvenuto alle 5 del mattino sulla Statale 275.

L’operaio a quanto è dato sapere era da poco stato assunto.

Nello scontro sono rimaste anche ferite altre tre persone: due di loro trasportate in codice rosso all’ospedale di Tricase (un passeggero dell’auto ed un operatore ecologico), ed una in codice giallo (era a bordo della Kia) a quello di Scorrano.

Sul posto oltre ai sanitari del 118 sono intervenuti anche i vigili del fuoco del distaccamento di Tricase.

I carabinieri sono al lavoro per ricostruire le esatte cause dell’incidente.

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