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Cronaca

“Gravi carenze nel presidio ospedaliero di Casarano”: l’elenco è spaventoso

La nota a firma congiunta del responsabile SAS di Casarano e dal Coordinatore Provinciale Sanità Cisl Fp, indirizzata in queste ore all’Asl

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Carenza strutturale e cronica di personale medico, infermieristico e di supporto presso il Presidio Ospedaliero di Casarano“.


Lamenta questo la CISL FP Lecce, in una nota del coordinatore provinciale sanità Antonio Piccinno inviata, a firma congiunta con il responsabile SAS P.O. di Casarano Oronzo Bellanti, al Commissario Straordinario, al Direttore Sanitario, ed al Direttore Amministrativo dell’Asl.


Carenza“, si legge nella nota, “che, potrebbe portare ad una limitata e problematica gestione della assistenza sanitaria ospedaliera con possibile ricaduta su rischio clinico“.


Ecco allora elencati i punti dolenti evidenziati dagli operatori e riportati nel documento.


Personale Infermieristico e di supporto in forte carenza che, da diversi mesi assicura la presenza nel turno di notte con una sola unità: viene meno l’assistenza diretta al paziente in modo continuato; sparuta pattuglia di alcune figure professionali su cui contare per integrare la copertura di turni vacanti, stante le criticità e le continue assenze ad horas che, non possono essere diversamente coperte e stante l’urgenza, viene “avvisata” con un messaggio telefonico per la copertura di turni scoperti o cambio turno, tale personale il più delle volte si trova in riposo compensativo. Tali reiterate disposizioni senza modalità di preavviso creano di fatto una negativa ricaduta sulla sfera personale dei dipendenti (accudire figli minori ed in età scolastica, accudire familiari con disabilità); in diverse unità operative risulta assente la figura dell’OSS durante il turno di notte, problematica che si sarebbe dovuta sanare con l’avvio della procedura di reclutamento dalla ormai scaduta Graduatoria OSS di Foggia e che, per varie e conosciute vicissitudini, relative al mancato adeguamento del fabbisogno del personale e sforamento della spesa, non è stato possibile adeguare lo standard occupazionale in relazione al reale fabbisogno Aziendale“.

Ed ancora: “Assenza del personale di supporto specie durante il turno di notte, che genera demansionamento del personale infermieristico oltre ad un possibile corto circuito organizzativo e assistenziale laddove, in presenza di prelievi per esami urgenti o esami radiologici, potrebbe verificarsi, nella più rosea delle aspettative, che uno degli infermieri debba provvedere al trasporto fuori reparto del paziente o provvedere personalmente a portare i prelievi presso il laboratorio analisi, lasciando sguarnita l’unità operativa di un infermiere; accade spesso, tra l’altro che, nel caso vi siano solo 2 Infermieri in turno, 1 di loro effettui il trasferimento o visita specialistica di paziente presso altro Presidio nel turno 8/14 o 14/20 e pertanto ne consegue che, il solo infermiere rimasto debba garantire tutta l’assistenza infermieristica nel reparto; i Dirigenti Biologi, cui la carenza è notoria a tutti, per poter garantire il normale proseguio delle attività, sistematicamente non fruiscono del riposo compensativo, effettuando la turnazione di pronta disponibilità notturna 20.00 / 08.00 per poi garantire il successivo turno antimeridiano 8.00/14.00 in palese difformità a quanto stabilito dalla L.161/2014. Ormai da alcuni anni non godono delle ferie estive se non per alcuni giorni”.


Per poi continuare con: “Mancanza di autisti di Pronto Soccorso: gli stessi sono rimasti in un numero esiguo (9), giornalmente una unità viene utilizzata dalla Direzione Medica di Presidio per trasporti non di pazienti, a breve un’altra unità andrà in pensione. Tale carenza non copre la turnazione notturna che è garantita da un turno in pronta disponibilità; carenza di personale medico nella U.O. di Ortopedia, tutt’ora solo 3 a fronte di 7 previsti per poter garantire l’assistenza ai pazienti degenti in condizioni  pre-post operatoria, mentre 1 unità dovrebbe garantire l’attività ambulatoriale e per i controlli e le urgenze del Pronto soccorso e 2 per garantire le sedute di sala operatoria. Alcuni interventi vengono garantiti dall’equipe itinerante su disposizione del Capo Dipartimento. I tre medici Ortopedici svolgono, suddivisi, di norma 100 turni di pronta disponibilità qualche turno viene effettuato dai medici del P.O. Fazzi in guardia attiva e, quindi, eventuali consulenze per Casarano vengono effettuate presso il P.O. V. Fazzi di Lecce”.


Il lungo elenco di carenza della nota continua: “Anche il reparto di Chirurgia Generale grida vendetta, la forza attiva è di 4 dirigenti medici oltre il responsabile facente funzioni quando invece il fabbisogno sarebbe di 7 più il dirigente responsabile; mancano gli anestesisti che servono per garantire le sedute di sala operatoria, sedute che vengono garantite dal medico in prestazione aggiuntiva più n.1 per le urgenze, mancano i rianimatori a fronte di 12 unità, ne sono presenti 7; nell’unità opertiva di Neurologia risultano quasi dimezzati i posti letto da 15 al 9 per carenza medica; in dialisi manca la figura del Tecnico di dialisi, con le difficoltà del caso; in Pronto soccorso spessissimo è presente solo 1 medico in turno, con tutte le difficoltà del caso, vedasi le continue denunce da parte dell’utenza a causa delle lunghe ore di attesa; in Urologia manca 1 medico + 1 che fruirà dal 02.02.23 fruirà delle ferie prepensionamento, una delle unità presenti svolge esclusivamente prestazioni ambulatoriali; in Cardiologia sono presenti 5 medici invece dei 7 previsti, di cui 1 non non in turnazione H24, reperibilità e sala operatoria”.


Uno spaventoso elenco di carenze che si chiude con la richiesta di “voler prendere atto di quanto esposto nella presente e, nel contempo, dopo verifica, voler assicurare un imminente potenziamento delle figure carenti presso il P.O. di Casarano al fine di scongiurare interruzione deli LEA o rischio clinico per i pazienti“.


Cronaca

Daspo per un 22enne per lancio di fuochi durante Lecce Juventus

In tale occasione, infatti, furono diversi gli episodi di accensione e lancio in campo di artifizi pirotecnici da parte dei tifosi locali…

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LA POLIZIA DI STATO HA NOTIFICATO UN DASPO PER I FATTI OCCORSI DURANTE LA PARTITA LECCE-JUVENTUS

La Polizia di Stato ha notificato un DASPO per i fatti occorsi durante la partita Lecce-Juventus, del 01 dicembre scorso.

In tale occasione, infatti, furono diversi gli episodi di accensione e lancio in campo di artifizi pirotecnici da parte dei tifosi locali.

Il personale DIGOS, a seguito dell’attenta visione delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza dello stadio, ha individuato uno dei responsabili del lancio di un artifizio pirotecnico.

Il soggetto, ventiduenne di Surbo, già conosciuto agli uffici informativi come facente parte della tifoseria organizzata, è stato deferito all’autorità giudiziaria per lancio di artifizio pirotecnico e non potrà accedere alle manifestazioni sportive per 3 anni.

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Approfondimenti

Controlli straordinari in tutto il Salento: arresti, denunce e contravvenzioni

Operazione congiunta delle pattuglie del Nucleo Operativo e Radiomobile e delle Stazioni di tutte le 6 Compagnie della Provincia, Lecce, Campi Salentina, Casarano, Gallipoli, Maglie e Tricase, con il supporto dell’elicottero del Nucleo Elicotteri Carabinieri di Bari Palese e a “Fighter”, il cane antidroga del Nucleo Cinofili di Modugno

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In previsione dell’aumento delle presenze turistiche legate alle festività natalizie e di fine anno, insieme agli eventi culturali ricreativi previsti sul territorio salentino, il Comando Provinciale Carabinieri fi Lecce ha avviato un piano straordinario di prevenzione e controllo per garantire la sicurezza di cittadini e visitatori.

A partire dalle 20 di ieri sera, è stato attuato un servizio di controllo straordinario con l’obiettivo di prevenire e contrastare la criminalità, la mala movida e le violazioni relative alla vendita e al consumo di alcol e fuochi d’artificio.

Particolare attenzione è stata dedicata alla circolazione stradale, con controlli mirati su infrazioni al Codice della Strada, in particolare riguardo alla guida in stato di ebbrezza e all’uso di sostanze stupefacenti.

Sono state monitorate anche le zone con alta incidenza di furti e reati predatori.

Grazie all’operazione congiunta delle pattuglie del Nucleo Operativo e Radiomobile e delle Stazioni di tutte le 6 Compagnie della Provincia (Lecce, Campi Salentina, Casarano, Gallipoli, Maglie e Tricase), con il supporto dell’elicottero del Nucleo Elicotteri Carabinieri di Bari Palese e a Fighter, il cane antidroga del Nucleo Cinofili di Modugno, sono stati effettuati numerosi posti di controllo in diverse aree della provincia considerate più vulnerabili a fenomeni di illegalità e degrado.

Otto gli individui arrestati, di cui quattro in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, con ingenti quantitativi di droga sequestrati tra cocaina e marjuana.

Nello stesso contesto operativo è stato eseguito un ordine di carcerazione emesso dell’Autorità Giudiziaria di Catania a carico di un 55enne, responsabile di associazione di tipo mafioso.

Tre, invece, gli ordini di carcerazione emessi dalla Procura della Repubblica di Lecce a carico di altrettanti soggetti responsabili di reati contro la persona ed il patrimonio. Cinque denunce per reati legati allo spaccio di sostanze stupefacenti e guida in stato di ebbrezza con un tasso alcolemico superiore ai limiti consentiti.

Infine, due titolari di esercizi commerciali, oltre ad essere stati denunciati all’autorità giudiziaria per violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro sono stati segnalati anche alla competente autorità amministrativa.

Oltre 530 veicoli sono stati controllati e circa 750 persone identificate.

Sessanta contravvenzioni emesse per violazioni del Codice della Strada anche in ragione dell’entrata in vigore della normativa relativa al nuovo Codice della Strada, con particolare riguardo alle infrazioni relative alla guida in stato di ebbrezza, all’utilizzo di telefoni cellulari durante la guida e al mancato uso della cintura di sicurezza.

Il piano di controllo proseguirà nei prossimi giorni, in concomitanza con l’arrivo delle attività festive ed i tanti eventi culturali, per garantire un ambiente sicuro e tranquillo sia per i cittadini che per i turisti.

I Carabinieri invitano tutti a «rispettare le norme di sicurezza e a segnalare eventuali comportamenti sospetti o situazioni di disagio».

L’ operazione rientra in una strategia più ampia di prevenzione e repressione della criminalità, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita nel territorio e promuovere un turismo consapevole e responsabile.

Il Comando Provinciale Carabinieri di Lecce ribadisce il proprio impegno nella «lotta contro ogni forma di illegalità, con l’intento di garantire la serenità e la sicurezza di tutti durante le festività».

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Cronaca

Frequentazioni pericolose, chiuso bar

Sospesa licenza per dieci giorni ad esercizio commerciale di Galatina, location gradita da alcuni pregiudicati

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La Polizia di stato ha notificato un provvedimento di sospensione della licenza al gestore di un bar a Galatina.

È stato emesso il provvedimento del Questore ex art. 100 T.U.L.P.S. che ha ordinato la sospensione per dieci giorni dell’attività commerciale dedita alla somministrazione di alimenti e bevande.

Tale provvedimento è stato emesso su richiesta del Commissariato a seguito dei numerosi controlli inseriti in un piano organizzato di prevenzione di delitti in genere, effettuati durante tutto l’anno in corso da personale della Sezione Volanti e Ufficio PAS sugli avventori.

I controlli hanno evidenziato come il bar fosse frequentato abitualmente da persone pericolose e con a carico pregiudizi penali e di Polizia, nonché da persone già gravate da misure di prevenzione emesse dal Questore di Lecce.

In alcune occasioni i frequentatori sono stati anche stati segnalati all’autorità amministrativa perché trovati in possesso di sostanze stupefacenti per uso personale.

La polizia evidenzia «la collaborazione del gestore dell’attività e che tale provvedimento non ha finalità punitiva nei suoi confronti ma mira a prevenire i potenziali rischi per l’ordine e la sicurezza pubblica derivanti dalla circostanza che un esercizio pubblico divenga luogo di aggregazione abituale di persone pericolose e che possa pertanto costituire una base logistica per la pianificazioni di eventuali azioni criminose».

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