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Cronaca

Guardia di Finanza: indagine antiracket, sequestrati 260mila euro

I finanzieri hanno bloccato quattro società leccesi e una di Cellino San Marco

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La Guardia di Finanza di Lecce ha eseguito un sequestro preventivo di beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie per un valore complessivo pari a 260.000 euro, nei confronti di cinque società coinvolte nella indebita percezione di contributi pubblici, tra cui una destinataria anche di provvedimento di interdizione temporanea a contrattare con la Pubblica Amministrazione.


Il provvedimento restrittivo, emesso dal Giudice per le indagini preliminari di Lecce, dott. Giovanni Gallo, su richiesta della locale Procura della Repubblica, Pubblici Ministeri dott.ssa Roberta Licci e dott. Massimiliano Carducci, è da ricondursi a più ampie indagini condotte dai Finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Lecce, che lo scorso mese di maggio  portarono all’arresto del presidente di una locale associazione antiracket ed antiusura e di suoi stretti collaboratori, i quali,  associandosi fra loro, avevano prodotto falsa documentazione finalizzata alla percezione indebita di contributi, erogati dall’Ufficio del Commissario Straordinario per le iniziative contro il racket e l’usura, per un importo pari ad oltre 2 milioni di euro.


Nell’operazione venivano complessivamente tratti in arresto 4 responsabili, notificati 36 avvisi di garanzia e sequestrati beni nella disponibilità degli indagati per un valore pari ai contributi indebitamente percepiti.


Successivamente, i militari delle Fiamme Gialle, avvalendosi delle disposizioni di cui al D.Lgs. 231/2001 (che ha introdotto, nel nostro ordinamento, la responsabilità in sede penale-amministrativa delle società in aggiunta a quella delle persone fisiche a cui viene imputato il reato), hanno richiesto all’Organo Magistratuale l’adozione di misure cautelari patrimoniali ed interdittive nei confronti delle cinque società, fornitrici dell’associazione indagata, le quali, per consentire la percezione di parte dei contributi erogati,  avevano emesso false fatturazioni afferenti lavori edili, prestazioni pubblicitarie e fornitura di articoli per ufficio.

Le ulteriori indagini hanno evidenziato, a carico delle società coinvolte, evidenti responsabilità derivanti dalla mancata adozione di modelli organizzativi idonei a prevenire la commissione dei reati contestati ai rispettivi rappresentanti legali, consistenti nella emissione delle false fatturazioni e nella conseguente indebita percezione di parte dei contributi erogati, pari a circa 260.000 euro.


Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Lecce, condividendo le proposte formulate, ha emesso un decreto di interdittivo e di sequestro in capo alle aziende coinvolte (di cui quattro aventi sede a Lecce ed una in Cellino San Marco), cui i militari del Nucleo di p.t. hanno dato esecuzione in data odierna, cautelando beni immobili, mobili e disponibilità finanziarie per un valore complessivo pari all’indebito profitto da ciascuna conseguito, notificando ad una di esse anche la misura interdittiva temporanea del divieto di contrattare con la pubblica amministrazione.


Cronaca

Dramma a Maglie: muore uomo in bici

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Dramma in pieno centro abitato a Maglie dove un uomo è deceduto in serata mentre era in sella alla sua bici.

Quello che inizialmente sembrava essere un incidente, si è rivelato col passare dei minuti un malore fatale.

Un 61enne di Scorrano è caduto dalla sua bici mentre percorreva proprio una delle traverse che da Maglie conducono sulla strada per il centro abitato scorranese: via Einaudi.

Alcuni passati hanno chiesto l’intervento dei soccorsi che, purtroppo, si sono rivelati vani.

Per l’uomo non c’è stato nulla da fare. L’uomo potrebbe aver accusato un malore ed esser deceduto per arresto cardiaco. Così fosse, non sarebbe stata una caduta a costargli la vita.

Le cause, ad ogni modo, saranno approfondite nelle prossime ore.

Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della locale Compagnia.

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Cronaca

Lupi nel Salento: altro avvistamento

L’animale stava camminando in una strada senza illuminazione sulla litoranea di Tricase quando è stato ripreso da un passante a bordo della sua auto.

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Ancora un avvistamento per un esemplare adulto di lupo a bordo delle strade della litoranea a Tricase, un’altra testimonianza della sua presenza.

«Un lupo, un lupo!»: queste le parole di un cittadino che nella serata del 21 novembre, ha avvistato l’animale passeggiare tranquillamente lungo la strada della litoranea tricasina.

Preso dall’emozione del momento, l’uomo ha immediatamente premuto “rec” sul suo telefonino e ha iniziato a riprendere lo spettacolare esemplare.

Nel video si vede che l’animale passeggiava in solitaria al centro della carreggiata, poi al passaggio dell’auto si è addentrato tra le canne facendo perdere lesue  tracce.

Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” di Lecce, si tratta «dell’ennesimo episodio che documenta l’incremento di lupi sull’intera Terra d’Otranto che molti reputano pericolosi ma che rappresentano anche la cartina al tornasole dello stato di un intero territorio dal punto di vista ambientalistico».

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Cronaca

Incidente a San Dana, morto operaio nettezza urbana

L’uomo, un trentenne di Castrignano del Capo, era stato da poco assunto

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Morte sul lavoro questa mattina a San Dana, frazione di Gagliano del Capo.

Cosimo Bello, 30 anni, ha perso la vita in un incidente stradale tra un camion della nettezza urbana ed un suv Kia, avvenuto alle 5 del mattino sulla Statale 275.

L’operaio a quanto è dato sapere era da poco stato assunto.

Nello scontro sono rimaste anche ferite altre tre persone: due di loro trasportate in codice rosso all’ospedale di Tricase (un passeggero dell’auto ed un operatore ecologico), ed una in codice giallo (era a bordo della Kia) a quello di Scorrano.

Sul posto oltre ai sanitari del 118 sono intervenuti anche i vigili del fuoco del distaccamento di Tricase.

I carabinieri sono al lavoro per ricostruire le esatte cause dell’incidente.

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