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Cronaca

Il supermarket degli steroidi

Maxi sequestro in un garage a Corigliano d’Otranto. Trovate oltre 3mila fiale e 500mila pasticche. Chi sono gli arrestati

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Il ritrovamento in un box auto a Corigliano d’OtrantoCinque persone arrestate in flagranza di reato.


Arrestati per distribuzione di specialità medicinali ad azione anabolizzante vietate nella pratica sportiva: Luigi Sfragara, 31 anni di Galatina; Valeria Chirilli, 24 anni di Cursi. I due a seguito della perquisizione eseguita nel box auto a Corigliano d’Otranto, di cui avevano disponibilità, sono trovati in possesso di:


–    297 fiale di sostanza dopante del tipo nandrolone, in varie dosi e concentrazioni di principio attivo, di produzione cinese, inglese e moldava, per complessivi 2,4 litri circa;


–    13 fiale di sostanza stupefacente del tipo ketamina, di produzione olandese, per complessivi 130 millilitri;


–    200 compresse di efedrina per complessivi di 10 grammi;


–    2.507 fiale e 484.092  compresse di steroidi anabolizzanti, di produzione indiana, francese, inglese, moldava, statunitense, cinese, tedesca e russa per complessivi 35,3 litri più 2,2 kg circa di principio attivo contenuto nelle compresse;


–    2.181 fiale e 6.930 compresse di altri ormoni maschili, femminili, tiroidei e della crescita, di produzione indiana, cinese, inglese, tedesca, italiana, turca, olandese, belga e moldava, per complessivi 23 litri più 102,8 grammi di principio attivo circa contenuto nelle compresse;


–    14 bustine e 1.490 compresse di farmaci per il trattamento delle disfunzioni erettili, di produzione moldava e slovacca, per complessivi e 1,4 litri circa più 37,3 grammi di principio attivo contenuto nelle compresse;


–    7.242 compresse di farmaci ormonali normalmente utilizzati per terapie tumorali, di produzione lussemburghese e italiana per complessivi di 95,9 grammi circa di principio attivo;


–    255 fiale di ormone della crescita equino per complessivi 5 litri circa nonché 42 fiale di steroidi anabolizzanti per equini per complessivi 420 ml, di produzione moldava e russa;


–    80 compresse di psicofarmaci di produzione cinese per complessivi di 5,5 grammi di principio attivo;

–    8.600 compresse dal principio attivo sconosciuto contenute in confezioni artigianali senza etichetta nonché 122 fiale contenenti sostanza liquida sconosciuta prive di etichetta;


Oltre a rilevanti quantità di medicinali broncodilatatori, insulina, farmaci inibitori della lattazione, farmaci diuretici, varia sostanza da taglio, solventi, medicinali broncodilatatori, integratori alimentari, materiale per il confezionamento di dosi e di spedizioni nonché documenti di identità intestati a cittadini stranieri sui quali sono in corso accertamenti.


Altro ingente materiale è in corso di catalogazione da parte dei carabinieri.


Arrestati in flagranza di reato anche Stefano Nunziato, 33 anni, nato a Savigliano (Cn) e residente a Melissano; Alessia Esposito 29 anni di Gallipoli; Daniele Morello, 32 anni, di Alezio.


Questi ultimi tre sono stati sorpresi dal personale della  Compagnia Carabinieri di Maglie all’uscita del garage, con la disponibilità delle chiavi dello stesso e in possesso di: 14 fiale di sostanza dopante del tipo nandrolone per complessivi 140 ml; 85 fiale di steroidi anabolizzanti (di cui 16 per equini) per complessivi 850 ml; materiale vario per il confezionamento e la spedizione. Successive perquisizioni domiciliari nei confronti degli arrestati hanno consentito di rinvenire a carico dio Stefano Nunziato:       14 fiale di sostanza dopante nandrolone per complessivi 30,5 grammi; 159 tra fiale e confezioni di steroidi anabolizzanti e ormoni per complessivi 3,5 litri di sostanze più  2,3 grammi circa di principio attivo; 53 fiale prive di etichetta di sostanza non identificata; 28 fiale di olio inettiabile intramuscolo (synthol);     65.795 euro in contanti in banconote di piccolo taglio; materiale per il confezionamento e la spedizione, numerose buste e pacchi provenienti da indirizzi in italia e all’estero e presumibilmente utilizzate per le spedizioni in entrata, carte di credito prepagate, ecc..


In una stima al ribasso le sostanze finora sequestrate e catalogate hanno un valore di circa 900mila euro.


Daniele Morello e Stefano Nunziato sono già in carcere; gli altri sono stati sottoposti al regime degli arresti domiciliari.


È uno dei maggiori sequestri operati in Italia di queste sostanze vietate. Ritrovati anche 65mila euro in contanti probabile provento dell’attività illecita.



Cronaca

Rissa nella notte a Ruffano

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Rissa nella notte a Ruffano con il coinvolgimento di un nutrito gruppo di persone.

L’episodio si è verificato in piazzetta Mons. Fiorito, attorno all’una. Protagonisti due gruppi di giovani che stavano trascorrendo la serata all’aperto.

A scatenare la violenza sarebbero state delle attenzioni di troppo rivolte da qualcuno nei confronti di una donna.

In pochi attimi, dalle parole si è passati ai fatti ed i due gruppi, una ventina di persone in totale dall’età compresa tra i 20 ed i 30 anni, si sarebbero ritrovate nella zuffa.

Dai residenti in zona è partita una chiamata ai numeri d’emergenza. Sul posto sono accorsi i carabinieri, ma al loro arrivo i due gruppi si erano dileguati. Sul luogo le tracce della colluttazione, anche delle macchie di sangue. Nessuno si sarebbe recato nei vicini ospedali e, di conseguenza, nessuno al momento è stato identificato, ma si indaga sull’accaduto.

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Cronaca

37enne arrestato dalla Polizia con cocaina, marijuana e hashish

L’attività di ricerca ha consentito di rinvenire numerosi barattoli contenenti sostanza stupefacente di varia tipologia. Al termine della perquisizione sono stati sequestrati oltre mezzo chilo di marijuana, 56 grammi di hashish e 56 grammi di cocaina…

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Nella giornata di ieri, a Lecce, la Polizia ha arrestato un uomo di 37 anni, responsabile del reato di detenzione finalizzata alla cessione a terzi di sostanza stupefacente.

Da un’attività informativa appresa in precedenza, la Sezione Narcotici di Lecce è venuta a conoscenza che un soggetto incensurato era dedito alla vendita di sostanze stupefacenti e che la base logistica dell’attività illecita era un appartamento in città.

I poliziotti a seguito di queste informazioni hanno dato avvio ad un servizio di appostamento ed osservazione grazie al quale, nella decorsa serata, hanno intercettato il 37 enne.
Nonostante l’indagato abbia tentato di condurre gli agenti presso altra dimora, indicata quale residenza, il compendio informativo in possesso degli investigatori confermava i sospetti acquisiti nella fase info-investigativa, pertanto il personale della narcotici procedeva alla perquisizione domiciliare nell’abitazione già posta sotto osservazione e nella disponibilità del sospettato.

L’attività di ricerca ha consentito di rinvenire numerosi barattoli contenenti sostanza stupefacente di varia tipologia. Al termine della perquisizione sono stati sequestrati oltre mezzo chilo di marijuana, 56 grammi di hashish e 56 grammi di cocaina.

A riscontro della detenzione finalizzata alla cessione a terzi, vi era materiale idoneo al confezionamento, bilancini e circa 1.600 euro in contanti.

Colto in flagrante l’uomo incensurato, è stato arrestato, e posto agli arresti domiciliari, come disposto dal P.M. del Tribunale di Lecce.

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Attualità

Il Tar respinge ricorso per apertura sala giochi a Matino

Accertando quanto premesso il Tar Puglia aveva emesso nel settembre del 2020 un’ordinanza cautelare con la quale si pronunciava a favore del provvedimento del Comune di Matino poiché, si legge nel documento: “Le nuove autorizzazioni all’esercizio non vengono concesse nel caso di ubicazioni in un raggio inferiore a 250 metri, misurati per la distanza pedonale più breve, da istituti scolastici primari e secondari, università, biblioteche pubbliche, strutture sanitarie e ospedaliere e luoghi di culto”…

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Il Tribunale Amministrativo per la Puglia – Lecce (Sezione Terza) ha respinto il ricorso di una ditta che aveva richiesto l’autorizzazione per aprire una sala giochi a Matino.

L’immobile scelto per ospitare l’attività supera i limiti minimi (250 metri) di distanza da luoghi sensibili, nella fattispecie una struttura sanitaria.

La ditta ricorrente aveva presentato un primo ricorso nel 2020 contro il Comune di Matino, per richiedere l’annullamento del provvedimento emesso dal Responsabile del Settore Promozione strategica del territorio con il quale si negava “il rilascio dell’autorizzazione per l’attività di sala giochi”.

Le ragioni con le quali si respingeva la richiesta, come riporta il documento, fanno rifermento al fatto che “l’immobile in argomento non rispetta quanto previsto in merito alle distanze dai luoghi sensibili indicati dalla stessa“.

L’appellante aveva contestato il provvedimento per “eccesso di potere: illogicità e violazione del principio di proporzionalità”, ritenendo la struttura sanitaria citata non rientrante tra i luoghi sensibili descritti dalla legge in merito.

Accertando quanto premesso il Tar Puglia aveva emesso nel settembre del 2020 un’ordinanza cautelare con la quale si pronunciava a favore del provvedimento del Comune di Matino poiché, si legge nel documento: “Le nuove autorizzazioni all’esercizio non vengono concesse nel caso di ubicazioni in un raggio inferiore a 250 metri, misurati per la distanza pedonale più breve, da istituti scolastici primari e secondari, università, biblioteche pubbliche, strutture sanitarie e ospedaliere e luoghi di culto”.

Inoltre, la legge in merito precisa che si possono definire strutture sanitarie o socio-sanitarie tutte le strutture che eroghino “prestazioni di prevenzione, diagnosi, cura, riabilitazione e mantenimento delle abilità acquisite”.

Si precisa, in aggiunta, che “L’ambulatorio – nel quale un professionista iscritto ad un albo socio-sanitario esercita la sua professione – può essere gestito in forma individuale, associata o societaria e avvalersi esclusivamente di professionisti sanitari regolarmente abilitati e iscritti agli ordini o albi professionali di competenza”.

Difatti, lo studio medico in questione situato nel Comune di Matino si trova tra le strutture sanitarie accreditate ed è pubblicato regolarmente sul sito istituzionale delle Regione Puglia.

Dunque, all’udienza pubblica il Tar Puglia ha confermato l’infondatezza del ricorso, così come aveva espresso nella precedente ordinanza cautelare.

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