Cronaca
Immobile sequestrato alla mafia, diventa Centro Socio Educativo Diurno per minori
Con il progetto “I Musicanti di Brema” finanziato dalla Regione Puglia con 560mila euro, un bene confiscato alla criminalità organizzata avrà una nuova vita a Squinzano
Un bene confiscato alla criminalità organizzata sarà trasformato in sede di attività laboratoriali a sfondo musicale per minori ed attività ludico-ricreative, volte al sostengo scolastico ed al recupero di giovani con problematiche sociali.
È quanto stabilito dalla Commissione Straordinaria del Comune di Squinzano, che negli scorsi mesi, in adesione all’Avviso pubblico “Dal Bene confiscato al Bene riutilizzato: strategie di comunità per uno sviluppo responsabile e sostenibile”, ha presentato un’apposita proposta progettuale ammessa a finanziamento dalla Regione Puglia.
Il progetto, redatto dall’Ufficio Tecnico del Comune, prevede lavori di recupero e rifunzionalizzazione del bene confiscato ubicato in via Maccagnini da destinare a Centro Socio Educativo Diurno per minori.
Nell’ottica di voler favorire la più ampia partecipazione ed il coinvolgimento degli attori locali non istituzionali mediante attivazione di un processo di co-progettazione, la Commissione Straordinaria, in collaborazione con l’Associazione “Città Fertile” di Lecce, ha intrapreso con gli stakeholder locali un percorso di condivisione sull’identità da attribuire alla risorsa confiscata, acquisendo spunti e contributi sulle opportunità di rilancio e rifunzionalizzazione dell’immobile confiscato.
A seguito di apposita procedura ad evidenza pubblica è stata quindi individuata la Cooperativa Sociale “Lacio Drom”, con sede a Veglie quale soggetto qualificato per la co-progettazione della proposta candidata al bando regionale.
Il progetto proposto dalla Cooperativa che sarà ulteriormente implementato in collaborazione con l’APS Città Fertile, è denominato “I musicanti di Brema” e trae spunto dall’omonima fiaba dei fratelli Grimm in cui quattro animali di specie e provenienza differenti, accomunati da esperienze di vita difficili, cercano il riscatto dalle ingiustizie subite scoprendo attraverso la musica il valore della coesione, dell’altruismo, dell’importanza di non arrendersi di fronte alle avversità, guardando al lavoro di squadra come un imprescindibile punto di forza.
«Siamo orgogliosi di poter donare una seconda vita ad un immobile appartenuto alla criminalità organizzata nel Comune di Squinzano, restituendolo al circuito della legalità e riutilizzandolo in chiave sociale, con progetti finalizzati al sostegno scolastico ed al recupero dei giovani di Squinzano», hanno dichiarato i Commissari Mariano, Calignano e Caccavone, «rimane alta la nostra attenzione su un tema particolarmente delicato quale quello della legalità, in un territorio che è fortemente ed orgogliosamente desideroso di riscatto e di riappropriarsi dei propri spazi rendendoli realmente al servizio dell’intera comunità».
Cronaca
Supersano arrestato spacciatore
In casa aveva eroina, cocaina e marijuana oltre a tutto il necessario per la vendita dello stupefacente
I carabinieri della Stazione di Ruffano hanno arrestato in flagranza di reato un uomo di 45 anni nel centro di Supersano.
L’attività info-investigativa era iniziata a causa di un’intensa attività di spaccio presso la sua abitazione.
Dopo aver individuato con precisione il luogo, i Carabinieri hanno proceduto al controllo e alla perquisizione dell’appartamento, dove sono state rinvenute numerose dosi di sostanze stupefacenti pronte per la vendita, occultate in vari punti della casa.
In particolare, sono stati sequestrati 7 grammi di eroina, 2 grammi di cocaina e 30 grammi di marijuana.
Insieme alla sostanza stupefacente, i militari hanno trovato bilancini, sostanze da taglio, materiale per il confezionamento e diverse centinaia di euro in contanti, a testimonianza dell’attività di spaccio.
Durante il controllo, sono stati sequestrati anche due coltelli ed è stata scoperta un’ingente quantità di munizioni, circa un centinaio di cartucce di vario calibro, detenute illegalmente.
Al termine delle formalità di rito, l’uomo è stato sottoposto a regime degli arresti domiciliari, così come disposto dal Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce.
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Casarano
Rinvenuto deposito di auto rubate
Denunciato il proprietario dell’area dove è stata rinvenuta anche un’Alfa Romeo Stelvio rubata pochi giorni fa nel parcheggio di un ipermercato casaranese. Tra le tante auto smembrate, riconosciuta anche una Fiat 500 con la carrozzeria tagliata in più pezzi che era stata rubata a Tricase il 9 gennaio
La Polizia di Stato ha scoperto a Casarano un’ampia area recintata, nella quale erano nascosti e riciclati veicoli di provenienza illecita.
Da una prima ispezione attraverso l’alto muro di recinzione del sito individuato, gli agenti del Commissariato di Taurisano hanno notato la presenza di una Alfa Romeo Stelvio, risultata rubata alcuni giorni prima nel parcheggio di un ipermercato sempre di Casarano.
I primi accertamenti hanno permesso di individuare il proprietario dell’area, un cinquantacinquenne del posto, immediatamente rintracciato nella sua residenza e condotto presso il deposito di sua proprietà.
Oltre all’Alfa Romeo Stelvio rubata, nella area, vasta almeno 50 are, erano stati parcheggiati molti automezzi e pezzi meccanici e, all’interno, vi era un edificio di costruzione abusiva, nel cui garage seminterrato era stata ricavata una officina abusiva, adibita allo smontaggio di autovetture rubate.
In particolare, i poliziotti hanno scoperto la presenza di una Fiat 500 smembrata la cui carrozzeria era stata tagliata in più pezzi. L’auto, non era più dotata dei codici identificativi (targa e numero di telaio) ma, identificato il rivenditore da un portatarga, è stata comunque identificata e rintracciata la proprietaria.
L’auto era le era stata rubata a Tricase il 9 gennaio scorso. La donna ha riconosciuto la propria autovettura attraverso le foto realizzate dalla polizia scientifica.
Nel garage seminterrato, in alcuni container e in tutta l’area recintata erano parcheggiati numerosi veicoli e stoccati e pezzi meccanici, per molti dei quali l’indagato ha fornito generiche e poco credibili notizie sulla provenienza.
Inoltre, i veicoli ed i pezzi meccanici apparivano parcheggiati male e stoccati, in evidente violazione le norme previste per la tutela dell’ambiente.
L’intera area è stata sottoposta a sequestro con l’apposizione dei sigilli mentre il proprietario è stato denunciato in stato di libertà per il reato di ricettazione, riciclaggio e violazione delle norme sulla tutela ambientale.
L’Alfa Romeo Stelvio, dopo i rilievi di polizia scientifica, è stata restituita al legittimo proprietario.
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Cronaca
Trepuzzi: «Perchè il sindaco ha fatto riaprire le scuole?»
Gli attivisti del MoVimento 5 Stelle: «Non conoscendo ancora l’effettivo rischio per la salute pubblica, vista l’entità dell’incendio e la pericolosità del materiale andato a fuoco, sarebbe stato forse più prudente ritardare cautelativamente l’apertura»
Il girono dopo l’incendio ai depositi dell’ex Omfesa a Trepuzzi si accende la polemica.
Gli attivisti del MoVimento 5 Stelle, «nell’esprimere massima solidarietà alle aziende e ai lavoratori coinvolti nell’incendio divampato nel pomeriggio di ieri , sulle cui cause auspichiamo sia fatta presto piena luce», puntano il dito sulla decisione del sindaco Giuseppe Taurino di consentire l’apertura delle scuole all’indomani di quanto accaduto.
I 5 Stelle la ritengono «quanto meno contraddittoria la considerato, altresì, il richiamo a limitare le uscite e a fare uso delle mascherine. Non conoscendo ancora l’effettivo rischio per la salute pubblica, vista l’entità dell’incendio e la pericolosità del materiale andato a fuoco, sarebbe stato forse più prudente ritardare cautelativamente l’apertura delle scuole. Per il bene della salute pubblica, invochiamo il rispetto del principio di precauzione citato nell’art. 191 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea, molto spesso disatteso».
Gli attivisti, infine, rivolgono «un ringraziamento particolare ai Vigili del Fuoco, che hanno consentito in tempi rapidi di domare l’incendio e di mettere in sicurezza l’area».
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