Cronaca
In due nei guai per aver rubato un telefonino
Durante una perquisizione domiciliare i carabinieri hanno trovato un cellulare Samsung “S4”, di proprietà di un ragazzo di Tricase

I carabinieri di Gagliano del Capo denunciano per ricettazione P.S., nata Torino, classe 1969, residente a Gagliano, sposata, operaia; e T.M., nato a Pinerolo (To), classe 1997, residente a Gagliano.
I militari durante una perquisizione domiciliare rinvenivano un cellulare Samsung “s4”, di proprietà di un ragazzo, nato Roma ma residente Tricase. Lo stesso aveva denunciato il furto il 10 giugno scorso.
Il fatto
Un ristoratore del basso Salento, dopo aver concesso un passaggio in auto ad alcuni giovani del suo stesso paese e averli accompagnati in centro, si accorgeva che dall’interno della sua autovettura era sparito il proprio telefono cellulare marca Samsung.
In un primo momento la vittima ha inizialmente creduto in buona fede di averlo dimenticato a casa, ma si è dovuto arrendere all’evidenza quasi subito: quell’atto di generosità nei confronti di due ragazzi, gli era evidentemente costato caro. Ad ogni modo il malcapitato non si è perso d’animo e si è recato presso la Stazione dei Carabinieri di Gagliano del Capo per sporgere formale denuncia di furto.
I Carabinieri hanno immediatamente fatto accertamenti tecnici associati al cellulare accertando che poco dopo il furto quel telefonino era già in funzione, e pertanto utilizzato da un altro padrone. Risalire all’intestatario dell’utenza incriminata non è stato difficile: i Carabinieri si sono quindi recati presso l’abitazione dell’intestatario della scheda, inserita già il giorno stesso del furto nel dispositivo, per una perquisizione domiciliare: appena il reo ha visto i Carabinieri ha immediatamente capito cosa volevano da lui ed ha consegnato il cellulare. Lo stesso ha dapprima cercato di giustificarsi dicendo che quel cellulare l’aveva semplicemente trovato a terra. Ma la giustificazione non ha retto all’evidenza dei fatti e per lui, T.M. classe 97 e per sua madre P.S. classe 69, intestataria dell’utenza telefonica, è scattata la denuncia per ricettazione all’autorità giudiziaria. Il cellulare è stato restituito al proprietario, con sua grande soddisfazione.
Cronaca
Baby gang accerchia e malmena 17enne invalido
Choc a Galatina: si filmano mentre aggrediscono coetaneo in stazione. Sabato scorso avrebbero pestato e denudato un altro minorenne

Inaudita violenza di tanti contro uno, solo e indifeso. Una baby gang, ripresa dalla videocamera di uno smartphone, con un blitz serale dello scorso mercoledì, accerchia e malmena un ragazzo di origini straniere, invalido al 100%.
Siamo a Galatina. La vittima, 17 anni, in un primo momento ha tenuto l’episodio per sé, probabilmente temendo di subire ripercussioni nel raccontarlo.
Ma quando la madre ha notato lividi e ferite sul suo corpo, il ragazzo ha ripercorso quei terribili momenti.
Nel frattempo, le immagini, girate da uno degli smartphone dei presenti, sono finite sui social (il video è a fine articolo).
I fatti
L’aggressione da parte del gruppo di bulli (coetanei della vittima) si è verificata nella sala d’attesa della stazione ferroviaria di Galatina.
La vittima si trovava qui in compagnia di alcuni amici.
A scatenare la violenza sarebbero stati motivi futili motivi: probabilmente il 17enne si sarebbe concesso la “licenza” di rispondere ad una provocazione verbale.
Ecco quindi la spedizione punitiva, con tanto di testimonianza video e di commento di sottofondo.
Nel video originale, si sente la voce di una ragazza che incita gli aggressori, definendoli “la gang del bosco”.
Identificati
La Polizia avrebbe già identificato i componenti della gang, composta da una decina di minorenni, tra cui anche ragazzine, alcuni dei quali infra quattordicenni già resisi in passato responsabili di atti vandalici e scorribande.
Secondo l’ANSA, al gruppo è attribuita anche un’altra aggressione avvenuta sabato scorso ai danni di un minorenne che sarebbe stato picchiato e denudato. Il gruppo è conosciuto perchè posta le proprie bravate sui social e i vari componenti si fanno ritrarre anche in pose aggressive, incappucciati e armati con coltelli e spranghe
Il 17enne aggredito in stazione mercoledì sera è stato trasportato in ospedale, dove ha avuto una prognosi di 25 giorni. La madre, nella serata di ieri, ha sporto denuncia.
Le immagini
Abbiamo provveduto a sfocare le immagini originali, che restano comunque forti e sconsigliate ad un pubblico suscettibile. Il video è suddiviso nei due seguenti file.
Video 1:
Video 2:
Casarano
Auto in fiamme a Casarano, danni anche ad una seconda vettura

Pochi minuti prima dell’una, nella notte appena trascorsa, un’auto è stata data alle fiamme nel centro abitato di Casarano.
I Vigili del Fuoco di Lecce, dal Distaccamento di Gallipoli, sono intervenuti in via Carlo Poerio Alberto, dove una Renault Kalos ferma in sosta era stata avvolta dalle fiamme.
Gli operatori del 115 hanno provveduto allo spegnimento delle fiamme, evitando che l’incendio si propagasse e arrecasse ulteriori danni a persone, cose o rappresentasse un pericolo per la pubblica e privata incolumità.
A causa dell’irraggiamento termico, l’incendio ha causato danni anche a una seconda autovettura, una Lancia Y, parcheggiata nelle immediate vicinanze.
Sono attualmente in corso le indagini per accertare le cause che hanno originato l’incendio.
Cronaca
Militare salentino sventa suicidio a Pescara
Gesto eroico per 25enne matinese in servizio presso la locale Capitaneria di Porto

Un gesto esemplare, dettato da grande umanità ma anche da grande prontezza all’intervento e all’azione, quella che caratterizza uomini e donne della Guardia Costiera.
Giovanni Manuel Carbone, 25 anni, originario di Matino, comune di prima classe in servizio nella motovedetta Cp 729 della capitaneria di porto di Pescara, ha scongiurato una tragedia, salvando la vita ad un giovane che stava per lanciarsi dal ponte del mare di Pescara.
Poi dopo una delicata opera di convincimento è riuscito nell’impresa di farlo scendere dal parapetto e lo ha affidato agli agenti della Questura, nel frattempo arrivati sul posto.
La stampa abruzzese ha accolto con grande enfasi la notizia. Lo stesso si può dire per il corpo della Guardia Costiera, da cui si è pronunciato così il Contrammiraglio Fabrizio Giovannone, Direttore Marittimo di Pescara: “La salvaguardia della vita umana in generale, ed in mare in particolare, è uno dei compiti più nobili affidati al Corpo delle Capitanerie di porto, che contraddistingue e caratterizza, anche fuori dal servizio, le donne e gli uomini della Guardia Costiera”.
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