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Casarano

Incendiano auto di suo cugino: 25enne spara per fermarli

L’episodio nella notte a Casarano: colpi di arma da fuoco a scopo intimidatorio

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Appena 4 giorni fa dei colpi di arma da fuoco erano stati esplosi all’indirizzo di una attività commerciale.


La notte scorsa, alle 2 circa, si è sparato nuovamente a Casarano.


L’episodio in via Vittorio Emanuele dove un uomo aveva aperto il fuoco all’indirizzo di un soggetto non meglio identificato.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della locale compagnia, a sparare è stato un 25enne imprenditore del posto, vittima di attentato incendiario pochi giorni prima. Con un’arma legalmente detenuta, avrebbe fatto fuoco per mettere in fuga una persona che, proprio lungo via Vittorio Emanuele, stava incendiando l’auto di un suo cugino, una Mercedes ferma in sosta.


I carabinieri, raccolte le evidenze, indagano sulla vicenda.


Casarano

Casarano e il gioco delle tre carte

Tra le pieghe della sentenza sulla querelle che vedeva contrapposta la giornalista Marilù Mastrogiovanni all’ex sindaco Gianni Stefano

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dí Antonio Memmi

Sarà sicuramente successo anche a molti di voi, nei mercati o fuori dalle stazioni, incontrare qualche furbetto che ti propone il gioco delle tre carte.

Chi fa questo gioco ha generalmente un’abilità incredibile a cambiare quelle carte sotto al tuo naso e senza nemmeno che tu riesca a rendertene conto.

Un qualcosa di vagamente simile sembra essere successo anche a Casarano.

È comparsa infatti sui social una notizia che parla dell’assoluzione della giornalista Marilù Mastrogiovanni nella tristemente famosa querelle che la vedeva contrapposta all’ex sindaco Gianni Stefano.

“Quanto aveva scritto nelle sue inchieste sulla malagestione dei rifiuti nel basso Salento è tutto vero”, si legge in molti articoli e poi ancora, come dichiarazione a caldo dell’interessata: “Sono soddisfatta che la correttezza e il valore del mio lavoro giornalistico siano stati riconosciuti anche nella sentenza di secondo grado”.

Brava. Bisogna credere nella giustizia che, ancorché lenta e con mille problemi, riesce poi alla fine a sentenziare il giusto e, a differenza di chi sta dalla parte dei giudici solo quando emettono le sentenze che ci piacciono, bisogna essere tra quelli che credono sempre nel loro lavoro.

Poi però, sapete com’è la curiosità… per capire meglio di cosa si stia parlando e non essendo ancora disponibili le motivazioni complete della sentenza, ci si deve accontentare del cosiddetto documento dispositivo di tale provvedimento che però, onestamente, confonde un po’…

Sì perché se cercaste la frase in cui si parla della veridicità delle inchieste giornalistiche… non sareste in grado di trovarla, così come se cercaste anche il passo in cui la corte di Appello riconosce la correttezza ed il valore giornalistico della brava e coraggiosa giornalista… beh… nemmeno… anzi, non trovereste nemmeno scritto il verbo “assolve”!

Invece, qualora con un piccolo sforzo leggeste un po’ più avanti nel documento, trovereste un altro passo molto interessante che dice: “condanna, altresì, Mastrogiovanni Maria Luisa alla rifusione delle spese sostenute dall’imputato Stefano Gianni che liquida in euro 1500,00”.
Ammetto che non siamo tutti avvocati e forse al tribunale scrivono una cosa e vogliono dirne un’altra ma… non avete anche voi quel vago sentore che abbiano provato a farci il gioco delle tre carte?

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Attualità

Ospedale di Casarano “dimenticato”: i sindaci scrivono a Bari

Richiesta di incontro al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ed all’assessore alla Sanità Raffaele Piemontese per fare chiarezza sulle sorti del “Ferrari”

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I sindaci di Ruffano, Casarano, Collepasso, Matino, Melissano, Racale, Supersano, Taurisano ed Ugento hanno indirizzato una richiesta di incontro al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ed all’assessore alla Sanità Raffaele Piemontese per fare chiarezza sulle sorti dell’ospedale “Ferrari” di Casarano.

Il sindaco di Ruffano Antonio Cavallo spiega: “Si tratta del primo passo formale in risposta alle dichiarazioni divergenti e preoccupanti rilasciate dall’assessore Piemontese in questi giorni. Affermazioni che lasciano intendere un rinnovato disinteresse delle istituzioni per le sorti dell’ospedale di Casarano, dimenticato anche nell’ultima programmazione di rimodulazione dell’edilizia sanitaria pugliese.

Antonio Cavallo


Auspichiamo la convocazione di un incontro immediato. Urgente come urgente è la “questione Ferrari”, quella di un nosocomio sempre più abbandonato alla sua sorte. Il “Ferrari” vive ormai da tempo un mix di disservizi, assenza di tutele e disagi, tanto per l’utenza quanto per il personale, ridotto ai minimi termini e costretto a barcamenarsi per far fronte alle occorrenze professionali
(NdR, appena pochi fa l’ultima lettera alla Redazione sui disagi accusati da un paziente in pronto soccorso).
Chiediamo chiarezza, collaborazione e soprattutto ascolto. Non siamo portavoce di un bisogno politico, ma di una esigenza primaria di comunità.
Per questo continueremo strenuamente a portare avanti questa lotta istituzionale apartitica, che ci vede fortemente uniti per lo scopo oltre ogni apparentamento e colore”.

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Casarano

Calcio: Casarano – Martina senza tifosi ospiti

Il Prefetto di Lecce, Natalino Manno ha disposto il divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella provincia di Taranto e nella città di Nardò

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Il Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive ha ravvisato il concreto pericolo di azioni violente da parte delle tifoserie delle squadre di Casarano e Martina Franca, analogamente a quanto avvenuto in occasione di altri incontri, attesa la sussistenza di una grande rivalità che le vede contrapposte da tempo.

Non potendo escludere che si possano verificare gravi turbative per l’ordine e la sicurezza pubblica in occasione dell’incontro che si disputerà domenica 19 gennaio allo stadio “G. Capozza” di Casarano, ha chiesto al Prefetto di Lecce di valutare, quale misura preventiva, l’adozione del provvedimento di divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella provincia di Taranto e ai residenti nella città di Nardò.

Ravvisata, pertanto, la necessità e l’urgenza di adottare le necessarie misure finalizzate ad assicurare la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica in occasione della predetta gara sportiva, il Prefetto di Lecce, Natalino Manno, in aderenza alle osservazioni del Comitato, e su concorde parere del Questore, con apposito provvedimento, ha disposto il divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella provincia di Taranto e nella città di Nardò.

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