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Attualità

Incidente sulla SS 274: diamo a Cesare…

All’ospedale di Casarano perfetto lavoro di squadra che, a partire dall’ambulanza che l’ha condotta, passando per il pronto soccorso, per i tecnici della TAC, per i rianimatori della terapia intensiva, sino ad arrivare all’intera equipe della sala operatoria

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Sono purtroppo molteplici i nostri articoli in cui denunciamo casi di quel fenomeno ormai fin troppo noto con l’appellativo di “malasanità” e, diciamocelo francamente, parlare di questo fenomeno in Puglia è anche fin troppo facile visto quanti e quali episodi accadono quotidianamente nelle corsie dei nostri ospedali malconci e rattoppati e affidati per lo più al buon cuore dei primari piuttosto che ad un’organizzazione generale seria ed all’altezza delle esigenze. Ma, accanto a disdicevoli episodi, in quelle stesse strutture spesso trascurate da chi dirige, accadono anche degli episodi che mettono in luce professionalità e un eccezionale lavoro di squadra.


La notizia in realtà non è nuova: una donna 51enne di Patù, alla guida della propria autovettura, si schianta contro un mezzo pesante sulla SS274 all’uscita di Presicce. Provvidenziale l’intervento dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Tricase che l’hanno estratta dalle lamiere contorte e l’hanno consegnata al 118 in comprensibile codice rosso.


Si qui la storia era nota ma quel che è accaduto poi è stato, come detto, un perfetto lavoro di squadra che, a partire dall’ambulanza che l’ha condotta, passando per il pronto soccorso, per i tecnici della TAC, per i rianimatori della terapia intensiva, sino ad arrivare all’intera equipe della sala operatoria, ha portato a stabilizzare la donna ferita che, in condizioni pur sempre gravi ma non più in imminente pericolo di vita, è stata trasferita all’ospedale Vito Fazzi di Lecce.


Ma perché allora tornare a parlare di un episodio già raccontato? Semplicemente perché il racconto di questo grande lavoro di squadra e di professionalità lo avevamo erroneamente attribuito alla competenza dell’Ospedale “Card. Panico” di Tricase, mentre in realtà il tutto è accaduto presso l’Ospedale Civile “Francesco Ferrari” di Casarano.


Vorremo vi rendeste conto che, soprattutto quando in redazione le informazioni arrivano in maniera convulsa e frammentaria, può accadere che alcune notizie possano essere pubblicate con qualche imprecisione e ce ne dispiace ma questa volta ci tenevamo a tornare sulla notizia e a fare questa rettifica non solo perché deontologicamente “dovuta” ma soprattutto perché è giusto darne merito all’equipe della Dottoressa Stefania Romano e, come detto, a tutta la squadra del “Ferrari”.


Questo non aumenterà certo il loro stipendio ma ci sembra giusto rendere merito a chi, soprattutto in questo periodo così difficile per il personale sanitario, ha fatto bene il proprio lavoro perché non si vive di solo pane ma anche della soddisfazione di un impegno fatto bene.



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Donne all’Opera: il 1 Polo contro la violenza sulle donne e i bambini

Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere…

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In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne e i minori, il Polo 1 di Galatina, in collaborazione la Commissione Pari Opportunità, d’intesa con l’Assessorato alle Pari Opportunità di Galatina, organizzano l’evento “Donne all’Opera” che si svolgerà lunedì 25 novembre, a partire dalle 9:30, presso il teatro Cavallino Bianco di Galatina.

Dopo i saluti istituzionali ci sarà un concerto a cura della Salent’Opera, orchestra Sinfonica Giovanile diretta dal M° Tommaso REHO.

Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere.

Di grande pregio la presenza del Cav. Malala Yousafzai dell’Ambito Territoriale Sociale di Galatina, nella persona della dr.ssa Paola GABRIELI, che da dieci anni coordina l’unico centro antiviolenza pubblico a gestione pubblica della Regione Puglia, lavorando sul territorio dell’Ambito di Galatina accanto alle donne e ai figli minori con la presa in carico, nella difesa dei loro diritti, oltre alle attività di sensibilizzazione e formazione, al fine di favorire l’emersione del fenomeno e il contrasto alla violenza di genere.

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“Cari giovani, costruiamo libertà: non cediamo alla mafia”

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Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un nostro giovane lettore, Michele Cojocaru.

“L’impegno contro la mafia, non può concedersi pausa alcuna, il rischio è quello di ritrovarsi subito al punto di partenza”. Queste le parole di Paolo Borsellino, che tengo sempre a mente.
Se dovessi scrivere una lettera ai giovani al tempo di oggi, scriverei così:

Cari giovani del mio tempo, sono Michele, ho 20 anni, vengo dalla provincia di Lecce. Nel mio paese, tanti giovani come noi sono caduti nelle mani della malavita. Tanti fumano, molti spacciano, alcuni hanno addirittura pistole con loro.

Vedendo questo scrivo a voi, giovani della mia generazione, non abbiate paura di denunciare questi fatti: la società di oggi conta su di noi.
Vorrei tanto, insieme a tutti voi, richiamare lo Stato italiano, per ricordargli ancora una volta di stare dalla nostra parte.

Cari giovani e care giovani, costruiamo insieme la società la nostra società. Il futuro non deve essere la droga, non devono essere le armi. Ma un futuro di pace, in cui possiamo dire ai
nostri figli: tutto questo lo abbiamo fatto per voi.

La mafia distrugge, la mafia uccide, la mafia vieta di sognare.

Anche nel Salento c’è la mafia.
Anche nella provincia di Lecce c’è la mafia, ma è una mafia silenziosa, che agisce senza fare rumore.

Non diamogliela vinta, costruiamo libertà: coraggio, insieme ce la faremo.

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Attualità

Porto Cesareo resta Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo

Confermata la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche

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L’Area Marina Protetta Porto Cesareo si conferma un’Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo (ASPIM), aggiudicandosi ancora una volta la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche.

La conferma della certificazione ASPIM è giunta al termine di una tre giorni di lavori sul campo da parte della commissione internazionale composta da Leonardo Tunesi, rappresentante del Focal Point, Robert Turk e Rais Chedly esperti internazionali, Antonio Terlizzi, esperto nazionale e dal direttore dell’AMP Porto Cesareo Paolo D’Ambrosio.

L’iter per ottenere il riconoscimento come da regolamento è passato dall’attivazione di attività di studio scientifico sistematico e di monitoraggio degli habitat, che consentono di stilare gli elenchi delle specie di flora e fauna necessari per definire il grado di biodiversità del sito.

«Lo status viene mantenuto attraverso il costante monitoraggio e salvaguardia delle specie individuate negli elenchi, ed essere ASPIM aumenta la nostra responsabilità di controllo dell’ambiente, allo scopo di salvaguardare le specie e gli habitat in cui esse vivono e si riproducono», hanno affermato soddisfatti i massimi responsabili di AMP Porto Cesareo.

Il riconoscimento dello status di ASPIM viene rilasciato dal Regional Activity Centre for  Specially Protected Area (RAC-SPA), con sede a Tunisi, organismo creato nel 1995 fra i Paesi che hannostipulato nel 1976 la Convenzione di Barcellona per la protezione del Mediterraneo dall’inquinamento.

È questo centro che definisce e mantiene la lista delle ASPIM, vagliando nuove domande e promuovendo le aree protette meritevoli del riconoscimento.

Le aree marine protette italiane che detengono lo status di ASPIM sono attualmente 10.

Quattro in Sardegna tra cui Capo Carbonara, Capo Caccia-Isola Piana, Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre e Tavolara-Punta Coda Cavallo.

A livello nazionale figurano poi Portofino (prima AMP italiana ad aver ottenuto il riconoscimento, nel 2005), Miramare, Plemmirio, Punta Campanella.

Per il Salento, Porto Cesareo e Torre Guaceto.

Direttore e Presidente dell’AMP esprimono la loro soddisfazione per questo «ulteriore traguardo raggiunto, a conclusione di quest’anno, che conferma le altissime performance dell’AMP Porto Cesareo, la quale si posiziona non solo tra le prime a livello Nazionale, ma anche nell’élite delle Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea»

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