Alessano
Inseguimento a tutta velocità nella notte
Quattro uomini incappucciati, notati aggirarsi per Alessano su una Lancia, sono stati inseguiti dai carabinieri. A Depressa, abbandonata l’auto, tre di loro sono fuggiti a piedi
Un’auto con a bordo dei tipi sospetti, la segnalazione di una cittadina e poi l’inseguimento a tutta velocità tra Alessano e Tricase. E’ quanto successo nella notte tra il 12 ed il 13 gennaio quando la chiamata al 112 di una donna che aveva notato nel centro cittadino di Alessano una Lancia Lybra con quattro uomini incappucciati, ha fatto scattare la caccia all’auto da parte dei carabinieri della Compagnia di Tricase.
Raggiunta e pedinata da una pattuglia, l’auto sospetta ha iniziato a fuggire una volta notata la presenza dei militari alle calcagna. Si è snodato così un percorso a tutta velocità tra l’alessanese ed il tricasino, mentre altre pattuglie del Nucleo Operativo si aggiungevano all’inseguimento.
L’abilità dell’autista alla guida della Lancia ha fatto sì che la fuga durasse una buona decina di minuti ed una manciata di chilometri, tanto da evitare di intrappolarsi in vie senza uscita. Ma la tenacia dei militari ha evitato che l’auto si perdesse nel nulla, costringendola a desistere nelle campagne di Depressa (frazione di Tricase) dove i quattro uomini hanno improvvisamente abbandonato la station wagon e sono fuggiti a piedi nel buio della notte.
Uno di loro, un 40enne di Lecce, è stato fermato e portato in caserma. Per lui, alla fine, solo una denuncia a piede libero. Non è ben chiaro infatti cosa facesse con gli altri 3 individui in giro per il paese a volto coperto. Non è molto difficile, però, immaginarlo.
I carabinieri infatti nei giorni successivi hanno setacciato il territorio del Capo di Leuca, disponendo una serie di controlli per scongiurare la possibilità di furti, soprattutto nella tipologia più frequente, ossia ai danni di tabaccherie, distributori di carburante o negozi.
Ed infatti, proprio la mattina seguente all’inseguimento, è stato individuato e denunciato un 58enne di Taurisano notato aggirarsi con fare sospetto per la zona industriale di Tricase a bordo di una Opel Corsa rubata proprio a Taurisano. Sull’auto sono stati trovati attrezzi notoriamente utilizzati per lo scasso.
Stessi oggetti, grossomodo, ritrovati sulla Lancia Lybra recuperata nell’inseguimento notturno. Quasi sicuramente, non vi è alcun nesso tra le due vicende, ma le seghe circolari e le centraline di autovetture trovate a bordo della Lancia, tra l’altro risultata rubata a Lecce, luogo di provenienza dell’unico soggetto fermato dopo la fuga, lasciano intuire come l’intento degli uomini fermati dai carabinieri a poche ore di distanza, fosse lo stesso.
Lorenzo Zito
Alessano
La speranza nel dono
Ad Alessano una serata di testimonianze e letture sulla forza dei pazienti. Domani 18,30, presso la Casa della Convivialità in via Corte Vittorio Emanuele. Fulcro della serata la presentazione del libro “Mi racconto a voi”, realizzato da sei ex pazienti e un team di professionisti del settore medico
Si rinnova l’annuale appuntamento intitolato “La speranza nel dono”.
L’evento rappresenta un’importante occasione per condividere le esperienze e i racconti di pazienti che hanno affrontato il difficile percorso di cura e guarigione dai tumori del sangue.
L’evento è in programma per domani, martedì 19 novembre, dalle 18,30, presso la Casa della Convivialità in via Corte Vittorio Emanuele, ad Alessano.
I saluti istituzionali apriranno l’evento.
Seguiranno gli interventi del dottor Nicola Di Renzo (Direttore UOC Ematologia e Trapianti Cellule Staminali all’Ospedale Vito Fazzi di Lecce), della dottoressa Anna Mele (Direttore UOC Ematologia e Trapianti Cellule Staminali all’Ospedale Cardinale Panico di Tricase) e del dottor Mario Tarricone (Presidente di AIL Lecce ODV e Referente nazionale del Gruppo Pazienti Linfomi AIL-FIL).
Il fulcro della serata sarà la presentazione del libro “Mi racconto a voi”, realizzato grazie alla collaborazione di sei ex pazienti e un team di professionisti del settore medico, tra cui i dottori Di Renzo, Mele, Dargenio, De Giorgi, De Risi, G. Greco, C. Greco e la dottoressa S. Sibilla.
Il progetto, nato per dare voce ai vissuti personali dei pazienti e delle loro famiglie, intende sensibilizzare il pubblico e promuovere una maggiore empatia e comprensione verso chi affronta queste sfide.
Attraverso la narrazione, l’obiettivo è migliorare la comunicazione medico-paziente, rendendo più evidente l’importanza di comprendere e rispondere alle esigenze individuali.
Durante l’evento, Elisea Ciardo e Valerio Melcarne interpreteranno le storie ed emozioni dei sei protagonisti, ripercorrendo il loro cammino dalla diagnosi alla guarigione con letture profonde e toccanti.
A concludere la serata, il dottor Vincenzo Pavone dell’Ospedale Cardinale Panico di Tricase offrirà un intervento riassuntivo e riflessivo.
La serata sarà moderata dalla giornalista Silvia Cazzato.
Il volume e l’iniziativa si inseriscono nel contesto della Medicina Narrativa, una disciplina che ha iniziato a diffondersi negli anni ’90 e che dal 2015 ha trovato il supporto dell’Istituto Superiore di Sanità, che ne ha pubblicato le linee di indirizzo per l’uso nelle malattie croniche e rare.
La Medicina Narrativa si distingue per l’adozione di una metodologia comunicativa che riconosce il valore della narrazione come strumento fondamentale per integrare i punti di vista di tutti gli attori del processo di cura.
“La speranza nel dono” è un evento che invita alla riflessione e all’ascolto, sottolineando che dietro ogni numero e statistica c’è una persona con un vissuto unico e prezioso.
Partecipare significa contribuire a costruire una comunità più consapevole e solidale.
Alessano
Tragedia ad Alessano: 26enne muore nel giorno del suo compleanno
Il giovane potrebbe essere deceduto a causa dell’utilizzo dei cosiddetti balloons, dei palloni contenenti un gas aspirato per godere degli effetti esilaranti
Una festa finita in tragedia nel Capo di Leuca dove un ragazzo è deceduto nel giorno del suo compleanno.
È quanto accaduto nelle scorse ore ad Alessano dove ha perso la vita un 26enne del posto.
Il giovane era in compagnia di alcuni suoi amici per il suo giorno di festa. All’improvviso le celebrazioni si sono trasformate in dramma: per il ragazzo si è reso necessario l’intervento d’urgenza del 118, tra lo sgomento dei suoi amici.
Il giovane è irrimediabilmente deceduto nel giro di pochi minuti. A provocarne la morte, con tutta probabilità, secondo le prime ricostruzioni, l’utilizzo dei cosiddetti balloons, dei palloncini contenenti protossido d’azoto.
Una pratica in voga secoli fa tra i giovani britannici e tornata, purtroppo, di moda ai nostri giorni: inspirare il cosiddetto gas esilarante per godere degli effetti che provoca, una sorta di sballo esilarante.
Pratica che, purtroppo, può avere anche conseguenze letali. I carabinieri, intervenuti sul luogo della tragedia, sono al lavoro in queste ore per ricostruire nel dettaglio l’accaduto.
Alessano
A casa non risponde e si teme il peggio. Ma era in ospedale da tre giorni
Sul posto carabinieri e vigili del fuoco allertati dai vicini e dalla donna che lo accudiva. L’uomo, invece, non si era sentito bene e aveva allertato da solo il 118
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Paura questa mattina per le sorti di un uomo di Alessano, residente sulla via per Specchia.
Molti hanno pensato al peggio quando hanno visto arrivare, sotto la sua abitazione, carabinieri e vigili del fuoco del Distaccamento di Tricase.
Anche perché, sono noti in paese i problemi di salute dell’uomo, che deve ricorrere alle bombole di ossigeno per sopravvivere.
Nessuno sapeva dove potesse essere e persino la donna che lo aiutava in casa, non aveva più sue notizie da tre giorni.
Alla fine, si è scoperto che lo scomparso, proprio da tre giorni, si trova ricoverato presso il reparto di pneumologia dell’Ospedale “Cardinale Panico” di Tricase.
Si era sentito poco bene e, in qualche modo, era riuscito ad allertare il 118, che ha provveduto a trasportarlo in ospedale.
Evidentemente di notte, perché i residenti della zona erano ignari di tutto e non si erano accorti dell’avvenuto ricovero.
Sono stati i carabinieri a ricostruire l’intera vicenda e smontare la preoccupazione per il silenzio dell’uomo.
*In alto foto di repertorio
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