Cronaca
Attentato a Stoccolma: la testimonianza di Davide, tricasino “svedese”
Il racconto in prima persona: “Non ci fanno tornare a casa, serve personale in ospedale”

Di capitale in capitale e, sempre più, di camion in camion, il terrorismo serpeggia tra gli stati europei e continua a colpire a macchia.
Ultimo attentato venerdì a Stoccolma dove l’ennesimo veicolo impazzito si è fiondato sulla folla inerme, nel centro della città.
Rubato (mentre effettuava le consegne) ad una nota azienda svedese produttrice di birra, il mezzo pesante è stato lanciato a tutta velocità contro i passanti, in una delle vie commerciali della capitale scandinava, provocando 3 morti.
Davide Vogna, 26enne di Tricase, in Svezia da più di 3 anni, ci ha raccontato in prima persona gli attimi post misfatto.
“Lavoro in un ospedale a circa un chilometro dal punto dell’attentato. E pur essendo in urologia (non un reparto emergenziale) sono stato bloccato qui”.
“Ci è stato detto di non tornare a casa”, racconta, “ed è stato avviato un piano d’emergenza per svuotare i reparti che potrebbero essere necessari in caso di altri attacchi, come il pronto soccorso”.
“Siamo al lavoro mentre aerei ed elicotteri passano sulle nostre teste e mentre tutti, soprattutto i pazienti, hanno il capo chino sugli smartphone o gli occhi puntati sulla tv per seguire cosa stia accadendo e sentire amici e parenti”.
Se la tensione è alta, è lo stupore a predominare: “Si respira tra la gente la sorpresa per quanto accaduto. In fin dei conti siamo un paese terzo rispetto alla maggior parte delle dinamiche politiche mondiali”, spiega in prima persona, assorbito dall’identità scandinava. “Tant’è che a volte quasi ci si dimentica di far parte dell’UE”.
Davide abita in centro, ad un paio di minuti dal negozio contro cui il camion si è schiantato e dalle (ora) blindatissime vie dello shopping. La giornata di oggi gli ha riservato un’amara sorpresa e, con tutta probabilità, delle ore extra al lavoro. Non che potesse andare lontano: “Al momento nessuno può uscire dalla città”, spiega, “e tutti i mezzi pubblici sono stati chiusi”.
Lor. Zito
Cronaca
Abusivismo, di nuovo a Salve! Sigilli a due cantieri e 10 denunce
Continua l’operazione “Another Brick” nel Salento . Questa volta Carabinieri Forestali del Nucleo di Tricase sono intervenuti in contrada “Monacelle”, in agro di Salve, zona a vincolo paesaggistico

L’operazione denominata “Another Brick”, iniziata nell’aprile 2024 dai Carabinieri Forestali ed articolata in più fasi, prosegue incessantemente, con gli accertamenti al suolo che seguono le ricognizioni preventive effettuate con i nuovi elicotteri del 6° Nucleo dell’Arma (di base a Bari-Palese), gli AW-169, dotati di strumentazione di ultima generazione, particolarmente adattata al controllo del territorio (telecamere, sensori, display ad alta definizione).
L’attenzione è particolarmente concentrata su quelle aree che, per il loro pregio naturalistico-ambientale, sono sottoposte a vincolo, e nello stesso tempo soggette ad un crescente interesse per uso turistico-residenziale, verificando che l’attività edilizia non venga esercitata con commissione di abusi di legge.
L’ultimo episodio riguarda 2 cantieri in contrada “Monacelle” in agro di Salve, Comune dove i Carabinieri Forestali erano già intervenuti a più riprese.
In questo caso, hanno accertato che, in zona sottoposta a vincolo paesaggistico secondo il PPTR (Piano Paesaggistico Territoriale Regionale) si stavano ricostruendo, su due cantieri vicini, altrettanti fabbricati in pietra a secco, già crollati, realizzando di fatto nuove strutture con maggiori volumetrie, per aumento in superficie ed in altezza, ed uso di malta cementizia, in difformità da quanto prescritto nel titolo abilitativo rilasciato dal Comune per le zone agricole.
Si specifica che l’utilizzo fraudolento di titoli per ristrutturazioni di fabbricati rurali e la realizzazione, di fatto, di immobili completamenti difformi, per lo più ad uso turistico-residenziale, è stato verificato in diversi episodi nella campagna di Salve, centro vicino a rinomate marine del litorale jonico, con numerose presenze di turisti e con acquirenti anche stranieri.
Entrambi i cantieri sono stati sottoposti a sequestro preventivo dai Carabinieri Forestali del Nucleo di Tricase, a evitare la prosecuzione dell’attività illecita; i Militari hanno contestualmente denunciato alla Procura della Repubblica di Lecce dieci persone, fra proprietari, direttori dei lavori e titolare della ditta esecutrice.
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Attualità
Youpol, la prevenzione a portata di touch
L’app della Polizia di Stato: un trend in crescita che ci aiuta contro violenza domestica, bullismo e spaccio di droga

Approfittando della campagna di ri-lancio in corso da parte della Polizia di Stato, torniamo a parlare dell’App YouPol che ha avuto un notevole incremento delle segnalazioni a livello nazionale.
Il trend in crescita è stato elaborato attraverso una statistica dal Ministero dell’Interno, discriminando i dati per tipo di segnalazione e territorio e dando in questo modo una prospettiva su scala nazionale dell’utilizzo di questo valido mezzo di prevenzione.
YOUPOL – COME FUNZIONA L’APPLICAZIONE
L’applicazione YouPol, per smartphone, tablet e computer, nasce nel 2017 come strumento pratico ed immediato di comunicazione fra cittadini e Polizia di Stato, per prevenire e contrastare il bullismo, lo spaccio di sostanze stupefacenti.
Durante la fase pandemica, che ha registrato un aumento della violenza domestica, l’applicazione è stata implementata aggiungendo la possibilità di segnalare questo tipo di emergenze.
L’App consente l’accesso con registrazione utente o in forma anonima e l’invio di messaggi e immagini direttamente alle centrali operative delle Questure.
È possibile scegliere anche la lingua: inglese, francese, tedesco e spagnolo.
Fra i punti di forza dell’applicazione vi è la possibilità di proteggere la propria identità, infatti l’utente può scegliere di inviare la segnalazione in forma del tutto anonima.
L’applicazione viene gestita dal punto di vista operativo dal Servizio Controllo del Territorio della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato che, attraverso gli Uffici Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico delle 106 Questure del territorio nazionale, gestisce l’implementazione del sistema, per aumentare la “prossimità digitale” verso i cittadini.
Youpol ovviamente non sostituisce il numero di emergenza europeo (il 112), ma rappresenta una modalità “smart” di contatto con la Polizia di Stato.
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Presentazione caratteristiche dell’app YouPol da parte della Dott.ssa Eugenia Sepe, Dirigente della Polizia di Stato
Presentazione caratteristiche dell’app YouPol sempre da parte della Dott.ssa Eugenia Sepe
Cronaca
Colto da malore mentre pedala, muore uomo in bici

Un tragico episodio si è verificato nel pomeriggio lungo la strada provinciale che collega Acquarica a Torre Mozza, marina di Ugento: Giorgio Daniele Presotto, 75enne pensionato residente in Svizzera, è deceduto dopo aver accusato un malore mentre era in bicicletta.
L’uomo stava percorrendo la provinciale in sella alla sua bici quando, presumibilmente a causa di un improvviso malessere, ha perso il controllo del mezzo ed è caduto sull’asfalto. Alcuni automobilisti di passaggio si sono fermati per prestare i primi soccorsi, allertando immediatamente il servizio di emergenza.
All’arrivo dell’ambulanza, però, il personale sanitario non ha potuto far altro che constatare il decesso dell’uomo.
Su disposizione dell’autorità giudiziaria del Salento, la salma è stata trasferita presso la camera mortuaria dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, dove verrà sottoposta a ispezione cadaverica esterna da parte di un medico legale.
Le indagini e i rilievi del caso sono stati affidati alla polizia locale di Ugento. Sul luogo della tragedia è intervenuta anche una squadra dei vigili del fuoco del distaccamento cittadino.
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