Cronaca
Ladro fregato dalla tecnologia
Ruba la borsa di un avvocato all’interno degli uffici giudiziari di via Brenta. Rintracciato tramite il gps del tablet ed arrestato
I Carabinieri della Stazione di Lecce Santa Rosa sono stati chiamati da un avvocato, che ne richiedeva l’intervento in quanto, poco prima, nei locali della Corte di Appello Civile di Lecce sita in via Brenta, gli era stata rubata una borsa in pelle di colore nero mentre si trovava su un tavolo posto a disposizione degli avvocati. La stessa conteneva varia documentazione attinente alla professione della vittima, nonché un tablet. I Carabinieri nell’immediatezza, con la collaborazione della vittima, hanno avuto accesso ad un particolare applicativo GPS per la localizzazione del tablet, e ne hanno iniziato a seguire le tracce.
Il sistema ha portato i Carabinieri a seguire il ladro lungo varie strade, da viale Porta D’Europa a Via Ungaro, quindi da Piazza Indipendenza verso Viale della Libertà, passando da Via Volturno e Via Lucca. Ed è stato proprio in Via Libertà che il segnale è stato finalmente raggiunto dai Carabinieri, nei pressi di alcune attività commerciali. Mentre i Carabinieri a quel punto hanno iniziato a setacciare le zone nei pressi del luogo indicato dal segnale, hanno anche chiesto alla vittima di inviare un segnale acustico al tablet, e così è avvenuto. I Carabinieri quindi, udito il segnale acustico che proveniva da non molto lontano da dove si trovavano, all’interno di uno scantinato adiacente al palazzo che stavano setacciando in quel momento, si sono portati immediatamente sul posto, ed all’interno hanno scorto un uomo in possesso del tablet e stava cercando di scoprirne il funzionamento.
L’uomo, identificato poi per Giuseppe Greco, 57enne con precedenti di polizia, domiciliato a Surbo, è stato condotto in caserma. Da accertamenti si è risaliti alla presenza di Greco all’interno degli uffici giudiziari di Via Brenta, dove approfittando dell’occasione, si era impossessato della borsa dell’avvocato. Quindi l’uomo, dopo essersi tenuto per sé il tablet, aveva ceduto ad un suo conoscente la borsa del professionista. Risaliti ad un utenza telefonica, appartenente al conoscente a cui era stata ceduta la borsa, è stato contattato l’uomo ed invitato a consegnare immediatamente la borsa presso la Stazione Carabinieri. Effettivamente, G.B.A., 61 enne anche lui di Surbo, arrivava quasi subito in caserma e consegnava la borsa appartenente all’avvocato, priva però di tutta la documentazione che vi era all’interno, senza saper riferire il logo ove se n’era disfatto. Per Giuseppe Greco sono scatatti gli arresti domiciliari per furto aggravato; a carico di G.B.A. la denuncia in stato di libertà per ricettazione.
Casarano
Casarano e il gioco delle tre carte
Tra le pieghe della sentenza sulla querelle che vedeva contrapposta la giornalista Marilù Mastrogiovanni all’ex sindaco Gianni Stefano
dí Antonio Memmi
Sarà sicuramente successo anche a molti di voi, nei mercati o fuori dalle stazioni, incontrare qualche furbetto che ti propone il gioco delle tre carte.
Chi fa questo gioco ha generalmente un’abilità incredibile a cambiare quelle carte sotto al tuo naso e senza nemmeno che tu riesca a rendertene conto.
Un qualcosa di vagamente simile sembra essere successo anche a Casarano.
È comparsa infatti sui social una notizia che parla dell’assoluzione della giornalista Marilù Mastrogiovanni nella tristemente famosa querelle che la vedeva contrapposta all’ex sindaco Gianni Stefano.
“Quanto aveva scritto nelle sue inchieste sulla malagestione dei rifiuti nel basso Salento è tutto vero”, si legge in molti articoli e poi ancora, come dichiarazione a caldo dell’interessata: “Sono soddisfatta che la correttezza e il valore del mio lavoro giornalistico siano stati riconosciuti anche nella sentenza di secondo grado”.
Brava. Bisogna credere nella giustizia che, ancorché lenta e con mille problemi, riesce poi alla fine a sentenziare il giusto e, a differenza di chi sta dalla parte dei giudici solo quando emettono le sentenze che ci piacciono, bisogna essere tra quelli che credono sempre nel loro lavoro.
Poi però, sapete com’è la curiosità… per capire meglio di cosa si stia parlando e non essendo ancora disponibili le motivazioni complete della sentenza, ci si deve accontentare del cosiddetto documento dispositivo di tale provvedimento che però, onestamente, confonde un po’…
Sì perché se cercaste la frase in cui si parla della veridicità delle inchieste giornalistiche… non sareste in grado di trovarla, così come se cercaste anche il passo in cui la corte di Appello riconosce la correttezza ed il valore giornalistico della brava e coraggiosa giornalista… beh… nemmeno… anzi, non trovereste nemmeno scritto il verbo “assolve”!
Invece, qualora con un piccolo sforzo leggeste un po’ più avanti nel documento, trovereste un altro passo molto interessante che dice: “condanna, altresì, Mastrogiovanni Maria Luisa alla rifusione delle spese sostenute dall’imputato Stefano Gianni che liquida in euro 1500,00”.
Ammetto che non siamo tutti avvocati e forse al tribunale scrivono una cosa e vogliono dirne un’altra ma… non avete anche voi quel vago sentore che abbiano provato a farci il gioco delle tre carte?
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Aradeo
Lavoratori Ambito Territoriale Sociale Galatina: «Situazione di grave incertezza e preoccupazione»
I contratti sono scaduti il 31 dicembre 2024 e il rinnovo tarda ad arrivare. Il Segretario Generale Cisl Fp Lecce, Fabio Orsini: «Non è accettabile che tali lavoratori vengano lasciati in balìa di un destino incerto, senza garanzie sul loro futuro occupazionale e senza un piano strutturato che tuteli i loro diritti»
La FP CISL di Lecce ha inviato nei giorni scorsi una richiesta urgente di chiarimenti ed intervento in favore dei lavoratori del Welfare dell’Ambito Territoriale Sociale di Galatina alla Presidente del Coordinamento Istituzionale dell’ATS di Galatina, dott.ssa Camilla Palombini e a tutti i sindaci dell’Ambito Territoriale Sociale di Galatina.
La FP CISL leccese ha espresso «viva preoccupazione per la situazione di incertezza e precarietà che riguarda i lavoratori del Welfare dell’Ambito territoriale Sociale di Galatina», i cui contratti sono scaduti in data 31 dicembre 2024.
«La Convenzione settennale tra l’Ambito Territoriale Sociale di Galatina e l’ASP Istituto Immacolata di Galatina», spiega Il Segretario Generale della Cisl Fp Lecce, Fabio Orsini, «è giunta a scadenza senza che sia stato avviato alcun percorso chiaro e definitivo per garantire la continuità occupazionale e la stabilità dei lavoratori coinvolti».
Tale situazione è stata più volte oggetto di solleciti formali da parte della FP CISL LECCE, indirizzati sia all’Ambito Territoriale che all’ASP, «senza tuttavia ricevere risposte concrete e risolutive».
Per Orsini, «è imprescindibile evidenziare che i lavoratori del Sociale rappresentano una risorsa fondamentale per il territorio e per i cittadini che usufruiscono dei servizi erogati. La loro professionalità e dedizione hanno garantito, negli anni, il buon funzionamento dei servizi sociali, contribuendo in maniera determinante al benessere della comunità. Non è accettabile che tali lavoratori vengano lasciati in balìa di un destino incerto, senza garanzie sul loro futuro occupazionale e senza un piano strutturato che tuteli i loro diritti».
Pertanto, la FP CISL LECCE chiede: «Chiarimenti immediati circa il destino contrattuale dei lavoratori del Sociale il cui rapporto è terminato il 31 dicembre 2024»; «L’avvio di un tavolo di confronto urgente tra le parti coinvolte (Ambito Territoriale, ASP e rappresentanze sindacali) per individuare soluzioni concrete e condivise»; «L’adozione di misure transitorie che garantiscano la continuità lavorativa e retributiva dei dipendenti, in attesa della definizione di nuovi assetti contrattuali».
La FP CISL LECCE annuncia che, «in assenza di riscontri tempestivi e di interventi adeguati, sarà costretta ad intraprendere tutte le iniziative di protesta e mobilitazione necessarie, fino al blocco delle attività, al fine di tutelare i diritti dei lavoratori e garantire il rispetto delle loro legittime aspettative».
Cronaca
Tricase, ladri “visitano” scuola dell’infanzia
Sono entrati forzando un finestrino laterale. Rubate alcune attrezzatture in dote al plesso di via Pertini dell’Istituto comprensivo Tricase – Via Apulia
Effrazione e furto nella notte.
Presa di mira la scuola dell’infanzia di via Pertini, plesso dell’Istituto comprensivo Tricase – Via Apulia.
Ignoti hanno forzato una finestra di un corridoio esterno, sul lato della scuola nascosto alla via principale.
Hanno messo a soqquadro alcuni ambienti della scuola e portato via alcune attrezzature elettroniche.
Non sarebbe il primo tentativo di furto perpetrato ai danni di quel plesso: già altre volte si erano registrati tentativi non andati a buon fine.
Su quanto accaduto indagano i carabinieri.
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I locali della Scuola dell’Infanzia di via Pertini inaugurati nel gennaio 2024
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