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Cronaca

Lei adescava “clienti” online, lui li derubava: in carcere    

I poliziotti del Commissariato di Nardò danno esecuzione alla misura della custodia cautelare per i due responsabili di rapina impropria aggravata. Nei guai un uomo di 26 anni ed una donan di 29, entrambi residenti a Galatone

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Gli agenti in servizio presso il Commissariato di Nardò hanno dato esecuzione alla misura della custodia cautelare in carcere per una coppia gravemente indiziata di rapina impropria aggravata in danno di un uomo che aveva contattato tramite un sito di incontri on line.


Da qualche mese, precisamente da gennaio, tramite l’App della Polizia di Stato “Youpol” sono state effettuate diverse segnalazioni relative ad una coppia dedita alla prostituzione che adescava clienti su siti di incontri on-line.


Questi venivano invitati presso il domicilio dei due complici a Galatone e una volta giunti presso l’appartamento la donna si faceva consegnare la somma per la prestazione in anticipo, subito dopo entrava in scena il complice che minacciava e intimidiva le vittime con una scusa facendole scappare.


L’ultimo “incontro galante” risale al 28 maggio scorso. quando la vittima aveva organizzato l’incontro presso B&B di Santa Maria al Bagno.


Quando la donna è giunta presso la struttura si è rivelata essere un’altra persona rispetto alla foto pubblicata sul sito.

Nonostante ciò l’uomo l’ha fatta entrare ed ha acconsentito a pagare in anticipo posando una banconota da 100 euro sul comodino, ma subito dopo veniva sorpreso da forti colpi sferrati contro la vetrata da un uomo che lo minacciava di morte.


Il malcapitato tentava subito di contattare il 112 NUE ma veniva minacciato dalla donna che si appropriava del denaro ed estraeva dalla biancheria una bomboletta spray al peperoncino mettendo in forte difficoltà l’uomo che, spaventato, apriva la porta per far scappare la donna richiudendola subito dopo a chiave.


L’uomo ha sporto denuncia presso il Commissariato di Polizia di Nardò e i poliziotti, in seguito ad una serie di indagini effettuate sia sul sito di incontri che visionando i filmati delle telecamere di videosorveglianza, sono risaliti all’identità dei due complici: una donna di 29 anni originaria di Trieste e un uomo di 26 anni del posto, entrambi residenti e a Galatone, già noti alle forze dell’ordine per reati specifici.


Quando i due sono stati raggiunti dai poliziotti presso il loro domicilio comune, l’uomo è stato trovato con indosso gli stessi abiti usati durante l’aggressione, come si evinceva dalle immagini dei filmati delle telecamere di videosorveglianza.


I due considerati recidivi nelle condotte illecite sono stati sottoposti dall’A.G. alla misura cautelare in carcere.


Cronaca

Specchia: 17mila firme per salvare l’albero

Tante sottoscrizioni, evidentemente anche da fuori paese, per la petizione lanciata online in difesa del bagolaro, l’albero secolare al centro del peese

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Ha superato le 17mila firme la petizione lanciata sulla piattaforma online Change.org in difesa dell’albero secolare al centro di Specchia.

Un gruppo di cittadini sensibili alle tematiche ambientali è confluito nel comitatoSalviamo il Bagolaro” con il chiaro obiettivo di scongiurare l’abbattimento di uno dei simboli del paese dopo una determina comunale che stabilisce l’eradicazione della pianta per mettere in sicurezza l’area.

«La nostra è una lotta contro il tempo», si legge nel testo dell’appello, «vogliamo sensibilizzare gli amministratori ad aprire un dialogo per vagliare ogni strada possibile».

La mobilitazione per la salvaguardia dell’albero centenario è iniziata tempo fa.

«Dopo il cedimento di una porzione del muretto esterno e delle sottostanti strutture», spiegano i promotori, «l’amministrazione comunale ha chiuso la strada e sono state condotte analisi tecniche da un agronomo e un geologo. Risulterebbe che le relazioni dei due tecnici non arrivino ad un unanime parere sulla sorte della pianta».

Di fronte al possibile abbattimento dell’albero, è iniziata nei mesi scorsi la mobilitazione dei cittadini che, «dopo le prime rassicurazioni sul destino della pianta da parte dell’amministrazione», hanno appreso della determina del tecnico comunale che stabilisce l’abbattimento dell’albero.

Una decisione motivata dalla «necessità di messa in sicurezza ottimizzando le risorse economiche disponibili. Non sarebbero stati trovati fondi sufficienti per sistemare le strutture murarie e salvaguardare la pianta».

Da qui l’appello rivolto direttamente agli amministratori locali: «Vista l’importanza storico culturale che l’albero ha per il paese chiediamo una soluzione condivisa con la cittadinanza e le associazioni per garantire la sicurezza pubblica e, allo stesso tempo, preservare il vecchio bagolaro, simbolo identitario di Specchia».

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Cronaca

Tamponamento a catena in centro a Tricase

Intervento di carro attrezzi per ripristinare la normale circolazione dopo una parentesi di intasamento del traffico

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Un incidente stradale senza gravi feriti ha provocato dei disagi nel pomeriggio di oggi nel centro abitato di Tricase.

A due passi da piazza Cappuccini, due auto ed uno scooter sono rimasti coinvolti in un sinistro che ha a lungo bloccato il traffico su Corso Roma.

Proprio ad un incrocio di Corso Roma, quello con via Foggia, si è verificato lo scontro che ha necessitato dell’intervento di un carro attrezzi per la rimozione dei mezzi interessati.

Assieme a due station wagon Fiat, coinvolto nel tamponamento uno scooter Aprilia Habana.

La polizia locale ha curato la gestione del traffico ed effettuato i rilievi del caso.

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Cronaca

“Torno a casa”, e lascia il reparto dell’ospedale senza avviso

I medici di reparto accortisi dell’assenza, hanno prontamente allertato la Direzione sanitaria che ha subito informato le forze dell’ordine…

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Un paziente, ospite dell’ospedale Cardinale Panico di Tricase, in mattinata ha pensato bene di chiudere la degenza e tornare a casa senza avvisare nessuno.

L’uomo, fuggito ancora con gli abiti da degente, si era allontanato per raggiungere la stazione dei treni, dove avrebbe raggiunto casa ed i familiari di cui sentiva fortemente la mancanza.

I medici di reparto accortisi dell’assenza, hanno prontamente allertato la Direzione sanitaria che ha subito informato le forze dell’ordine.

Avvisati i parenti sono subito partite le ricerche, l’uomo è stato rintracciato dalla polizia locale nelle vicinanze della stazione e, dopo un conciliabolo, grazie all’aiuto dei familiari, è stato convinto a rientrare in ospedale con un’ambulanza del 118 per riprendere le terapie e relative cure.

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