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Cronaca

Lettera minatoria con proiettile per Stefanazzi e Delli Noci

Al deputato di origini tricasine recapitato a casa un plico con lettera anonima e bossolo. Coinvolto anche l’assessore Regionale

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Alzarsi la mattina e ritrovarsi nella cassetta della posta un proiettile accompagnato da una lettera intimidatoria: noi della redazione de “il Gallo” conosciamo benissimo la sensazione per esserci già passati.


La stessa disavventura è toccata al deputato tricasino del Partito Democratico, Claudio Stefanazzi.


È stato recapitato presso la sua abitazione un plico anonimo contenente un proiettile e una lettera intimidatoria, redatta con l’uso di un normografo, con chiari riferimenti alle ultime elezioni amministrative leccesi.


Stefanazzi si è detto «sinceramente disorientato e preoccupato».


Ma, altresì, «sicuro che le autorità sapranno gestire nel migliore dei modi questo complicato momento».


Siamo poi venuti a sapere che le minacce giunte a casa Stefanazzi coinvolgono anche Alessandro Delli Noci, assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia.

Gli inquirenti lo hanno convocato presso la Questura di Lecce e informato direttamente che l’episodio di intimidazione che ha raggiunto l’on. Stefanazzi coinvolge anche lui.


La lettera intimidatoria fa riferimento esplicito all’assessore regionale in merito alle elezioni amministrative della città di Lecce. «


Ho provveduto a depositare la mia denuncia sia per quanto accaduto in questa occasione, sia per i precedenti messaggi intimidatori», ha fatto spaere Delli Noci, «e proseguirò a denunciare ogni messaggio e commento diffamatorio o intimidatorio sui social».


Qualunque sia il nostro orientamento politico, è chiaro come, quanto accaduto, sia inaccettabile e come la “prassi” di intimidazioni con proiettile recapitati a casa, stia diventando una pessima abitudine, una deriva preoccupante.


Anche se i politici entrati nel mirino di questi lestofanti, così come facemmo noi quando la vicenda ci coinvolse direttamente, hanno già rassicurato che andranno avanti con la schiena dritta.


Chi utilizza questi metodi mafiosi (non c’è altro modo per definirli), non può averla vinta. Mai!


Cannole

Medico e trafficante d’armi. Arrestato

Nei guai 62enne anestesista di Cannole. Le indagini sono partite da un pacco sospetto in corso di spedizione. Risaliti al medico, i carabinieri, nella sua abitazione, hanno rinvenuto un vero e proprio arsenale 

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Un medico anestesista di Cannole è stato arrestato dai Carabinieri della Stazione di Maglie per detenzione abusiva di armi e compravendita di armi comuni da sparo per corrispondenza o mediante contratto a distanza. 

Il provvedimento cautelare scaturisce da accertamenti eseguiti dai militari della Compagnia di Maglie congiuntamente al personale degli Artificieri Antisabotaggio del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Taranto.  

Il pacco da cui sono partite le indagini dei carabinieri

Ad allertare i Carabinieri al numero di emergenza 112 NUE, circa la presenza di un plico sospetto, sono stati gli operatori addetti alla verifica e monitoraggio del transito delle spedizioni.  

I militari, quindi, hanno attuato il piano previsto per le doverose operazioni e la messa in sicurezza dell’area.  

Le attività condotte dagli artificieri hanno permesso di constatare che all’interno del pacco vi erano armi da sparo, ovvero, una pistola calibro 5.5, due pistole tipo revolver calibro 6.35 prive di matricola e oltre 50 cartucce calibro 22.  

L’attività info-investigativa condotta dai militari dell’Arma attraverso ha portato al mittente della spedizione, il medico 62enne di Cannole.  

Le indagini sono proseguite anche attraverso una perquisizione domiciliare eseguita presso l’abitazione dell’uomo, dove, con grande stupore, i Carabinieri hanno trovato un vero e proprio arsenale.  

Le operazioni, infatti, hanno consentito di rinvenire e sequestrare numerose armi bianche e da fuoco, tutte illecitamente detenute dal medico. Si tratta di due baionette, otto pistole prive di matricola, una balestra, anch’essa priva di matricola, una carabina cal. 22, tre spade del tipo “Katana”, quattro coltelli del tipo “mollettone”, un coltello da palombaro, tre lancia dardi a molla e munizionamento di diverso calibro.  

All’interno dell’abitazione i militari hanno rinvenuto vari oggetti di interesse storico e archeologico, anch’essi sottoposti a sequestro in attesa della valutazione tecnica che sarà eseguita dalla soprintendenza archeologica e belle arti.  

Al termine delle operazioni di polizia, il medico è stato arrestato e, come disposto dal P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, sottoposto alla misura cautelare personale degli arresti domiciliari. 

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Cronaca

Dallo Ionio all’Adriatico, arresti e sanzioni 

A Porto Cesareo fermati due giovani sopresi a rubare un’utilitaria. Ad Otranto sanzionati locali di intrattenimento (risto-pub, bar e paninoteche) per inquinamento acustico ovvero per aver organizzato eventi con diffusione di musica di intensità superiore al limite consentito 

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Con l’inizio della stagione estiva, continua il piano di controllo straordinario del territorio sulle riviere salentine che i carabinieri del Comando Provinciale di Lecce attuano con mirati ed articolati servizi finalizzati sia alla prevenzione e al contrasto del fenomeno dei furti di autoveicoli, sia al contrasto delle condotte che arrecano disturbo a riposo delle persone. 

Lo scopo rimane quello di incrementare il livello di sicurezza reale e percepita dalla cittadinanza locale e dai turisti che come ogni anno popolano le spiagge salentine. 

Nell’ambito di tali contesti operativi, i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Campi Salentina hanno arrestato, a Porto Cesareo, due giovani brindisini responsabili di un tentativo di furto di autovettura.  

Si tratta di due giovani, un 25enne ed un 21enne,  sorpresi dai militari dell’Arma in località “Padula Fede” del Comune cesarino. 

I due, giunti a bordo di un’autovettura di grossa cilindrata, hanno tentato di asportare un’utilitaria parcheggiata in quella zona.  

Vistisi scoperti dai carabinieri hanno tentato la fuga ma sono stati bloccati e sottoposti a perquisizione personale e veicolare. 

Avevano ancora con loro grimaldelli ed una centralina idonea per l’accensione delle auto. Tutto sottoposto a sequestro.  

Al termine delle operazioni i due sono stati arrestati e, come disposto dal PM di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, condotti presso la Casa Circondariale del capoluogo salentino. 

Di tutt’altro tenore, invece, l’intervento sulla riviera adriatica, dove i Carabinieri della Stazione di Otranto, coadiuvati dal personale dell’ARPA Puglia, hanno effettuato mirate e specifiche verifiche per la tutela dei residenti.

I controlli hanno riguardato diversi locali di intrattenimento, tra cui risto-pub, bar e paninoteche, tutti nella città idruntina.  

Le operazioni hanno permesso di accertare e contestare violazioni per svariate migliaia di euro in materia di contenimento e riduzione dell’inquinamento acustico ovvero per aver organizzato eventi con diffusione di musica di intensità superiore al limite consentito. 

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Attualità

Affittasi solo per brevi periodi e a costi insostenibili. Ed io? 

Disabile senza più dimora. La strada è rimasta l’unica l’alternativa. Ha venduto i mobili, tranne il frigo dove conserva il suo prezioso (costa oltre 17mila euro) farmaco salvavita. La ricerca di una casa è resa particolarmente ardua dal fatto che Giuseppe è una persona diversamente abile e l’abitazione deve essere priva di barriere architettoniche. Inoltre, la stessa sarebbe preferibile si trovasse nell’area compresa tra Corsano, Tricase, Supersano e Presicce-Acquarica, in maniera tale da essere vicino al centro medico presso cui è in cura. 

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Il Salento continua a confermarsi una delle mete predilette dai turisti, provenienti non solo dall’Italia ma da tutto il mondo, che lo scelgono per poter godere delle sue bellezze.  

La conseguenza diretta è la richiesta di case in affitto per brevi periodi che continua a schizzare, soprattutto durante la bella stagione, verso l’alto.  

Di pari passo è cresciuto anche l’interesse delle famiglie salentine, spesso proprietarie di uno o più immobili, ad offrire i propri sul mercato degli affitti, preferendo locare per periodi brevi. 

Non solo perché questa scelta garantisce introiti maggiori ma anche perché permette di evitare… brutte sorprese. 

Purtroppo, questa situazione ha provocato un effetto collaterale di non poco conto: per chi non è proprietario di una casa è diventato difficile, se non impossibile, riuscire ad affittarne una e, quando ci si riesce, i prezzi sono quasi sempre importanti.  

Situazione conosciuta molto bene anche dalle agenzie immobiliari che, spesso, non riescono a metterne nessuna nel loro portafoglio. 

Dopo questa doverosa premessa vi raccontiamo la storia di Giuseppe (nome di fantasia), un uomo di mezza età molto impegnato nel volontariato.  

Giuseppe vive in una casa in affitto, insieme a moglie e due figli, in una cittadina del sud Salento.  

L’immobile viene venduto e, ovviamente, viene stabilita una data entro la quale lo stesso deve essere liberato: il 28 giugno 2024.

Giuseppe si attiva subito per trovare una nuova sistemazione e lo fa utilizzando tutti i canali possibili: dalle agenzie immobiliari al passaparola con gli amici sino ad arrivare ai social. Ma nulla! 

La ricerca è resa particolarmente ardua dal fatto che Giuseppe è una persona diversamente abile e l’abitazione deve essere priva di barriere architettoniche.  

Inoltre, la stessa sarebbe preferibile si trovasse nell’area compresa tra Corsano, Tricase, Supersano e PresicceAcquarica, in maniera tale da essere vicino al centro medico presso cui è in cura. 

Finalmente si apre un piccolo spiraglio: il 30 settembre prossimo potrebbe, anche se non c’è la certezza matematica, rendersi disponibile un alloggio.  

Ma rimane un problema: dove andare tra il 28 giugno ed il 30 settembre? 

Il tempo stringe e Giuseppe perde le speranze di riuscire a trovare una sistemazione che possa permettergli di arrivare alla data del 30 settembre. Decide di vendere i suoi mobili e, ovviamente, una parte dei suoi ricordi ad essi collegati, perché non saprebbe dove sistemarli qualora dovesse non riuscire nell’intento.  

Conserva per sé solo la camera da letto ed il frigorifero, l’elettrodomestico per lui più prezioso visto che gli serve per conservare il prezioso (anche nel prezzo visto che ogni confezione costa oltre 17mila euro), farmaco salvavita che assume regolarmente. 

La strada: questa è, al momento, la sua unica alternativa! 

Conosco Giuseppe da tempo e quando mi chiese se avessi conoscenza di un alloggio disponibile non pensavo la situazione fosse così grave.  

Solo l’altro giorno, durante una telefonata, mi ha raccontato tutta la storia, aggiungendo che è riuscito a trovare una sistemazione solo per i figli, che sono andati ad abitare in un paese vicino, in una casa inadeguata per lui. 

Sono rimasto molto impressionato quando mi ha detto che l’unica alternativa è quella di andare a vivere in auto. 

Lo ha fatto in maniera molto composta, con grande dignità, nonostante tutto. 

Mi sono subito chiesto come due persone possano vivere in auto con le temperature infernali diventate la normalità dell’estate salentina e, soprattutto, come possa farlo una persona come Giuseppe che per muoversi ha la necessità di utilizzare una carrozzina e che deve assumere un farmaco salvavita che va conservato in frigorifero. 

A quel punto, ben conoscendo la sua riservatezza, gli ho proposto l’unico modo che conoscevo per tentare di aiutarlo: realizzare quest’articolo con la speranza che una persona, di buon cuore, proprietaria di un immobile si faccia avanti offrendo il proprio. 

 «Forse il proprietario della casa in cui risiedo ora», aggiunge Giuseppe, «mi consentirà di occupare l’immobile per altre due settimane ma rimane il problema di arrivare a fine settembre. Spero veramente che raccontare la mia storia possa permettermi di evitare di vivere pere strada per i prossimi tre mesi. Non ho grandi pretese ma, in considerazione della situazione, è importante che la casa sia minimamente arredata, visto che ho venduto i miei mobili, che non presenti barriere architettoniche e che la cifra richiesta per l’affitto non sia proibitiva». 

Per mettersi in contatto con Giuseppe basta chiamare la redazione de “il Gallo” allo 0833/545 777 oppure inviare una mail a: info@ilgallo.it  

Gianluca Eremita 

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