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Cronaca

L’ex Ministro Scajola in manette!

Secondo la DIA di Reggio Calabria avrebbe aiutato l’ex parlamentare di Forza Italia Amedeo Matacena, a sottrarsi alla cattura dopo la condanna per concorso esterno in associazione mafiosa

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La Dia di Reggio Calabria ha arrestato l’ex ministro Claudio Scajola, la sua segretaria, Roberta Sacco, l’ex deputato di Forza Italia Amedeo Matacena, latitante da alcuni mesi per una condanna definitiva a cinque anni per concorso esterno in associazione mafiosa, sua moglie Chiara Rizzo (non reperibile), e la madre Raffaella De Carolis.


L'ex Ministro Caludio Scajola

L’ex Ministro Caludio Scajola

L’ex ministro Claudio Scajola è stato arrestato perché avrebbe aiutato l’ex parlamentare Amedeo Matacena a sottrarsi alla cattura per l’esecuzione pena dopo essere stato condannato in via definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa. Matacena è latitante a Dubai e, secondo gli inquirenti, tentava di trasferirsi in Libano con il supporto dell’ex ministro. Arrestati anche altri imprenditori italiani: in totale sono stati emessi otto provvedimenti. Le perquisizioni ordinate dalla Direzione antimafia di Reggio Calabria vanno dal Piemonte alla Sicilia. Sequestri in diverse società commerciali italiane, collegate a società estere, per un valore di circa 50 milioni di euro.


Cronaca

«Medico del 118 unico di guardia notturna in ospedale»

La denuncia della Federazione Cisal Sanità – Lecce. Il segretario provinciale Giovanni D’Ambra: «Pericolosissimo precedente e totale incompetenza sull’argomento». Chiesta la rimozione dell’incarico di Direttore Generale e Sanitario e Direttore del SET 118

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«Medico del 118 unico di guardia in ospedale durante la notte».

Esposto del Segretario Generale Provinciale della Federazione Cisal Sanità – Lecce, Giovanni D’Ambra, che ha informato dell’accaduto l’assessore regionale al ramo, Raffaele Piemontese.

«Nel Pronto Soccorso dell’Ospedale di Gallipoli considerato ancora di primo livello e che, come gli quelli di Casarano, Copertino, Galatina, Scorrano soffre di una cronica (e mai risolta) carenza di personale sia medico che infermieristico ed ausiliario», denuncia D’Ambra, «si è arrivati al pericolosissimo ed assurdo precedente di lasciare nella notte del 2 novembre un’unica unità medica, tra l’altro facente parte del Sistema di emergenza territoriale 118, come Medico di Guardia ospedaliero».

«Non ce ne voglia il povero Medico del 118», prosegue il sindacalista, «che forse si è caricato (o gli hanno caricato) sulle spalle, una mastodontica responsabilità che non gli compete. La scarsa capacità manageriale unita alla scarsa conoscenza di Leggi e Regolamenti su cosa è il Pronto Soccorso Ospedaliero e la differenza che passa tra esso e il Servizio Emergenza Territoriale, ha portato alla totale incompetenza sull’argomento».

«I colpevoli silenzi su di un tema importantissimo sulla vita e sulla salute di una intera comunità provinciale, con 800mila abitanti», rincara la dose Giovanni D’Ambra, «richiedono una non più rinviabile decisione: l’immediata decadenza dagli incarichi di tutti i vari attori che, a vario titolo, hanno consentito in modo diretto o indiretto quanto raccontato».

In primis la Federazione Cisal Sanità, chiede «la testa di Direttore Generale e Sanitario e Direttore del SET 118».

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Cronaca

Armi, droga ed esplosivi. Arrestato pregiudicato

Controlli a tappeto della Polizia di Stato: servizi mirati ad “Alto Impatto” tra Veglie e Salice Salentino. Il fermato, un 45enne di Salice, aveva con sé un coltello a farfalla ed uno da sub. La successiva perquisizione sel furgone ha consentito di rinvenire mezzo chilo di cocaina, una pistola e due bombe carta

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A Veglie e Salice Salentino, su disposizione del Questore della provincia di Lecce, gli agenti della Squadra Mobile, con l’ausilio dei reparti Prevenzione Crimine, hanno eseguito dei servizi mirati ad “Alto Impatto”, finalizzati al contrasto della diffusione delle sostanze stupefacenti nonché ai reati predatori.

Nell’occasione sono stati predisposti controlli a carico di pregiudicati e persone sottoposte a misure di prevenzione e di sicurezza.

Eseguiti anche diversi posti di controllo sulle principali arterie dei due paesi ed accertamenti presso circoli ricreativi e luoghi abitualmente frequentati da soggetti dediti ad attività delittuose.

L’attività operativa ha portato a: 41 veicoli controllati, elevate sanzioni amministrative per violazioni al codice della strada, tra cui guida senza patente o sprovvisti di assicurazione; nove le attività commerciali sottoposte a verifiche; 211 persone identificate, tra cui diversi pregiudicati. In particolare, gli agenti della Sezione Antidroga, hanno bloccato un uomo di 45 anni, con piccoli precedenti, alla guida di un furgone che aveva con sé un coltello a farfalla.

Non solo, gli approfondimenti subito scattati sul furgone a bordo del quale l’uomo viaggiava, hanno consentito di rinvenire nella portella dell’abitacolo, anche un coltello da sub. Sulla scorta di tali elementi, atteso l’illegale e ingiustificato porto di armi improprie, è scattata una più approfondita perquisizione che ha consentito agli agenti di rinvenire altro materiale illecito.

Infatti, l’uomo, con piccoli precedenti, aveva con sé quasi mezzo chilo di cocaina, una pistola con matricola abrasa pronta all’uso dotata di relativo munizionamento, ulteriori cartucce camiciate e due bombe carta, del peso complessivo di quasi 400 grammi.

A compendiare il quadro accusatorio l’indagato, che non svolge alcun lavoro, aveva con sé 2.500 euro in contanti.

Su tali premesse è scattata, a Salice Salentino, un’ulteriore perquisizione domiciliare in un’abitazione in uso al 45enne, dove gli investigatori hanno trovato una macchina per il sottovuoto corredata di appositi sacchetti, del tutto simili a quelli utilizzati per il confezionamento della cocaina rinvenuta sul furgone, oltre a uno strumento a radiofrequenza per la rilevazione di microspie, telecamere nascoste e localizzatori GPS.

Attesa la flagranza dei reati di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, porto di armi clandestine, porto di strumenti atti ad offendere e detenzione di munizionamento da guerra e detenzione di materia esplodente, l’uomo è stato condotto in Questura per gli accertamenti di rito e, al termine delle conseguenziali formalità, è stato tratto in arresto quindi accompagnato presso la locale Casa Circondariale, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Gli ordigni esplosivi rinvenuti dalla polizia

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Cronaca

Serata brava, 17enne finisce in ospedale in coma etilico

Una sbronza nella notte tra sabato e domenica e poi il malore. È accaduto a Gagliano del Capo, dove il ragazzo era arrivato da un paese vicino. Trasportato in ospedale, ora è fuori pericolo

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Nella notte tra sabato e domenica un 17enne si è sentito male a Gagliano del Capo dopo aver trascorso la notte con amici.

Il ragazzo è svenuto nei pressi del campetto delle case popolari dopo l’una di notte.

L’allarme dei sui coetanei ha fatto giungere sul posto i sanitari del 118 che hanno provveduto al trasferimento d’urgenza presso il vicino ospedale di Tricase.

Gli esami hanno subito confermato come il ragazzo avesse alzato il gomito: il suo tasso alcolemico, infatti, era molto superiore agli standard di normalità.

Il 17enne residente, in un comune vicino a Gagliano del Capo, non corre pericolo di vita anche se ha passato la notte in terapia intensiva nel reparto di rianimazione per smaltire la sbronza.

Resta sotto controllo in ospedale ma la situazione dovrebbe presto normalizzarsi e rendere possibili le dimissioni.

Sulla vicenda farà le sue valutazioni la Procura dei minori di Lecce.

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