Cronaca
Lo prendi tu, lo prendo io… perdono bimbo in spiaggia
Solo dopo ore di indagini la polizia di Otranto rintraccia i genitori, due venditori ambulanti che erano già giunti a Lecce in pullman

Attorno alle 20 di ieri la Sala Operativa del Commissariato di Otranto veniva raggiunta da una telefonata che segnalava la presenza di un bimbo di appena tre/quattro anni, apparentemente solo, all’interno di un lido della costa idruntina.
La Volante giunta sul posto prendeva in consegna il bimbo, senegalese, sino ad allora accudito dal gestore del complesso turistico, ricostruendo – grazie alle poche ed imprecise testimonianze acquisibili al momento – che molto verosimilmente si trattava del figlio di due cittadini senegalesi che avevano trascorso la giornata in spiaggia, vendendo- in qualità di ambulanti – piccoli oggetti etnici.
Il bimbo una volta in Ufficio è stato tranquillizzato e rifocillato.
Intanto la Volante ha proseguito la sua attività di ricerca dei genitori attraverso i pochi ambulanti di varie etnie ancora presenti in loco, apprendendo che il padre del bimbo dovesse chiamarsi Babacar.
Acquisita, nel frattempo, la certezza che i due si fossero allontanati dal complesso in orario esattamente compatibile con la corsa di rientro dell’autobus Otranto-Lecce della “Salento in Bus”.
La responsabile, allertata dalla Sala Operativa del Commissariato, ha accertato, per il tramite dell’autista che aveva effettuato quella corsa, che effettivamente all’arrivo a Lecce due cittadini stranieri, marito e moglie, avevano lungamente ricercato il proprio figlio in autobus, senza trovarlo.
La disperazione della ricerca non era sfuggita all’autista che, però, non aveva avuto modo di rilevare l’identità dei genitori.
Le attività volte al rintraccio fisico si sono trasformate così in attività di rintraccio telematico, attraverso interrogazione dei portali di Polizia atti all’individuazione di cittadini stranieri regolarmente dimoranti sul nostro territorio.
Le interrogazioni dei terminali delle persone corrispondenti al cognome segnalato sono state seguite da una lunga serie di telefonate ed integrate dalla consultazione dei permessi di soggiorno per motivi lavorativi dei cittadini senegalesi corrispondenti a quel cognome (assai diffuso in Senegal) e dall’accertamento delle composizioni dei rispettivi nuclei familiari sino all’individuazione della persona giusta, il Babacar padre del minore.
Rintracciato telefonicamente il giovane padre ha comunicato di essere già sulla strada di ritorno a Otranto per cercare il figlio, ed è stato rassicurato circa il fatto che questi era stato rintracciato ed accompagnato presso il locale Commissariato di Polizia.
Alla richiesta di chiarimenti il giovane senegalese ha riferito di essere salito sull’affollato autobus e di avere perso di vista la moglie che, come sempre, avrebbe avuto il compito di tenere con sé il minore.
La donna, a sua volta, non vedendo il marito e il figlio aveva ritenuto che i due fossero seduti insieme in una parte dell’autobus non visibile dalla sua posizione e così entrambi, nell’errata convinzione che il bimbo fosse in compagnia dell’altro genitore, avevano viaggiato tranquillamente sino a Lecce.
Il bimbo è stato riconsegnato ai genitori che sono stati severamente richiamati ad un maggiore rigore, atto a garantire – sempre e comunque – l’efficace ed ininterrotta sorveglianza del minore.
Se i due cittadini stranieri non fossero stati in possesso di regolare permesso di soggiorno, le attività volte al loro rintraccio sarebbero risultate, probabilmente, vane.
Cronaca
Violento impatto nella notte: due auto ko a Ruffano
Il sinistro all’ingresso del centro abitato sulla via per Casarano

Incidente stradale a Ruffano nella tarda serata di ieri.
Due vetture si sono scontrate sulla via per Casarano, all’incrocio con via San Nicola.
Con tutta probabilità la causa del sinistro è stata una mancata precedenza. Le due macchine scontratesi sono una Renault Clio ed una Lancia Y. Entrambe non marcianti, a causa dell’impatto, sono state portate via da un carro attrezzi.
Per i coinvolti per fortuna nessuna conseguenza rilevante: in ospedale solo per accertamenti.
Prima che le forze dell’ordine riaprissero al regolare transito veicolare, si è reso necessario anche un intervento di pulizia stradale.
Campi Salentina
Non si ferma all’alt dei carabinieri ed inizia l’inseguimento in città
Ne è scaturito un inseguimento sviluppato per le vie del centro abitato dove, la condotta di guida particolarmente spregiudicata e azzardata posta in essere dal fuggitivo è risultata particolarmente pericolosa per l’incolumità dei residenti…

Un 47enne salentino è stato arrestato dai Carabinieri dopo aver tentato la fuga per sottrarsi ai controlli. Per lui l’ipotesi accusatoria, da cui si dovrà difendere, è resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali.
È quanto avvenuto nella serata di ieri a Squinzano dove, un 47enne, già noto, è stato arrestato nella flagranza di reato dai Carabinieri di Campi Salentina perché ritenuto presunto responsabile di resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali.
Nel corso di un normale servizio di controllo del territorio, i militari hanno intimato l’alt ad un conducente che, a bordo della propria utilitaria, aveva assunto una condotta di guida pericolosa ed inosservante delle norme sulla circolazione stradale.
Alla vista dei militari, nel tentativo di sottrarsi ai controlli, l’uomo, dopo aver effettuato una manovra repentina, si dava precipitosamente alla fuga a folle velocità non prima di aver tentato, senza riuscirci, di speronare la “gazzella” dell’Arma.
Ne è scaturito un inseguimento che si è sviluppato per le vie del centro abitato dove, la condotta di guida particolarmente spregiudicata e azzardata posta in essere dal fuggitivo è risultata particolarmente pericolosa per l’incolumità dei residenti.
La folle corsa è terminata in prossimità di un’intersezione stradale dove, proprio a causa dell’alta velocità, l’uomo ha perso il controllo del veicolo andando ad impattare violentemente contro un’altra autovettura in sosta.
Una volta bloccato l’uomo ha continuato ad opporre resistenza al punto che, nel tentativo di immobilizzarlo, uno dei militari operanti è rimasto ferito, ragione per la quale si è visto costretto a ricorrere alle cure mediche.
Al termine delle formalità di rito il 47enne è stato arrestato e, come disposto dalla P.M. condotto presso la propria abitazione e sottoposto agli arresti domiciliari.
Cronaca
Ruffano, Cavallo torna a casa da libero cittadino
Il Tribunale del Riesame ha accolto la richiesta di scarcerazione: dopo l’assurda attesa per l’indisponibilità di braccialetti elettronici, l’ex primo cittadino rientra in paese senza restrizioni

L’ex sindaco di Ruffano Antonio Cavallo lascia il carcere e torna a casa. Questa volta per davvero e senza restrizioni.
Già una settimana fa il gip Stefano Sala aveva disposto il rientro a Ruffano, ai domiciliari, in seguito alla dimissioni dalla carica di primo cittadino.
Nonostante ciò, Cavallo ha trascorso un’altra intera settimana in carcere a causa dell’incredibile indisponibilità di braccialetti elettronici.
Il tempo trascorso, oltre a sollevare un sacrosanto polverone anche di natura mediatica, ha portato dritti alle tempistiche utili per il Riesame. La richiesta di scarcerazione presentata avantieri dai legali Luigi Corvaglia e Giancarlo Sparascio, ha permesso quindi ad Antonio Cavallo di ottenere il rientro a Ruffano.
Venute meno le esigenze cautelari, questa mattina Antonio Cavallo torna in paese da libero cittadino. L’inchiesta sui presunti appalti truccati farà il suo corso, ma nel frattempo Cavallo ha potuto far rientro a casa.
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