Cronaca
Lusso a basso costo, ma solo per chi vende
Appalti e subappalti, lavoratori sfruttati: nei guai anche la Dior con l’accusa di caporalato per non aver “prevenuto e arginato fenomeni di sfruttamento lavorativo”. Un modello di borsa venduto nei negozi a 2.600 euro, alla maison francese costava appena 53 euro
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Alviero Martini e Armani, ed ora anche Dior: il lusso in appalto è finito nel mirino dei giudici.
Quello che lasciato tutti sgomenti è che un modello di borsa venduto nei negozi a 2.600 euro, a Dior costava appena 53 euro!
Come? Presto detto: gli operai che producevano quella borsa erano sottopagati, vivevano e lavoravano in condizioni di assoluta indigenza.
La Manufactures Dior, il braccio produttivo italiano del gigante francese Dior, accusata di caporalato per non aver “prevenuto e arginato fenomeni di sfruttamento lavorativo”. Sotto accusa quattro opifici nelle province di Milano, Monza e Brianza, con 32 lavoratori irregolari e due società attive nella produzione di prodotti di pelletteria.
La storia si ripete: per abbattere i costi e massimizzare i profitti di una borsa venduta in negozio a migliaia di euro, l’azienda ha esternalizzato la produzione a ditte appaltatrici, che, incapaci di garantire qualità e tempismo, si rivolgono a opifici clandestini cinesi.
Giusto anche dire che nel gioco di appalti e subappalti non sempre il vertice dell’azienda è informato bene di ciò che accade ma, come sostengono i giudici, anche il mancato controllo è una grave colpa.
Ci spiace soprattutto per la stilista salentina Maria Grazia Chiuri, dal 2016 direttrice creativa della Dior, sempre attenta a certe tematiche e apripista di una svolta green per la maison. Appena qualche anno fa aveva ottenuto la certificazione Butterfly Mark di Positive Luxury, che attesta il rigore della sua strategia sostenibile, tutto il team era stato impegnato nel programma Dream in Green, che implementa una strategia cooperativa globale e locale su misura per le sfide ambientali di ciascuna regione e di ogni Paese. Pare che questa iniziativa presupponesse l’esistenza di un comitato, che si riunisce mensilmente, per valutare e promuovere il progresso delle maison in ambito di eccellenza ambientale.
Quel che resta è il danno che non intacca solo il ramo produttivo made in Italy, ma l’intera filiera: un’accusa del genere avrà certamente ripercussioni su tutto il comparto, influenzando inevitabilmente anche le vendite.
Cronaca
Dramma a Maglie: muore uomo in bici
Dramma in pieno centro abitato a Maglie dove un uomo è deceduto in serata mentre era in sella alla sua bici.
Quello che inizialmente sembrava essere un incidente, si è rivelato col passare dei minuti un malore fatale.
Un 61enne di Scorrano è caduto dalla sua bici mentre percorreva proprio una delle traverse che da Maglie conducono sulla strada per il centro abitato scorranese: via Einaudi.
Alcuni passati hanno chiesto l’intervento dei soccorsi che, purtroppo, si sono rivelati vani.
Per l’uomo non c’è stato nulla da fare. L’uomo potrebbe aver accusato un malore ed esser deceduto per arresto cardiaco. Così fosse, non sarebbe stata una caduta a costargli la vita.
Le cause, ad ogni modo, saranno approfondite nelle prossime ore.
Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della locale Compagnia.
Cronaca
Lupi nel Salento: altro avvistamento
L’animale stava camminando in una strada senza illuminazione sulla litoranea di Tricase quando è stato ripreso da un passante a bordo della sua auto.
Ancora un avvistamento per un esemplare adulto di lupo a bordo delle strade della litoranea a Tricase, un’altra testimonianza della sua presenza.
«Un lupo, un lupo!»: queste le parole di un cittadino che nella serata del 21 novembre, ha avvistato l’animale passeggiare tranquillamente lungo la strada della litoranea tricasina.
Preso dall’emozione del momento, l’uomo ha immediatamente premuto “rec” sul suo telefonino e ha iniziato a riprendere lo spettacolare esemplare.
Nel video si vede che l’animale passeggiava in solitaria al centro della carreggiata, poi al passaggio dell’auto si è addentrato tra le canne facendo perdere lesue tracce.
Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” di Lecce, si tratta «dell’ennesimo episodio che documenta l’incremento di lupi sull’intera Terra d’Otranto che molti reputano pericolosi ma che rappresentano anche la cartina al tornasole dello stato di un intero territorio dal punto di vista ambientalistico».
Cronaca
Incidente a San Dana, morto operaio nettezza urbana
L’uomo, un trentenne di Castrignano del Capo, era stato da poco assunto
Morte sul lavoro questa mattina a San Dana, frazione di Gagliano del Capo.
Cosimo Bello, 30 anni, ha perso la vita in un incidente stradale tra un camion della nettezza urbana ed un suv Kia, avvenuto alle 5 del mattino sulla Statale 275.
L’operaio a quanto è dato sapere era da poco stato assunto.
Nello scontro sono rimaste anche ferite altre tre persone: due di loro trasportate in codice rosso all’ospedale di Tricase (un passeggero dell’auto ed un operatore ecologico), ed una in codice giallo (era a bordo della Kia) a quello di Scorrano.
Sul posto oltre ai sanitari del 118 sono intervenuti anche i vigili del fuoco del distaccamento di Tricase.
I carabinieri sono al lavoro per ricostruire le esatte cause dell’incidente.
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