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Cronaca

Macchinari PET del Fazzi ko: pazienti costretti al salasso per visite urgenti

Saltano delicatissimi esami strumentali utili a monitorare gravi situazioni patologiche: rimediare a stretto giro costa 700 euro

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Un guasto tecnico ai macchinari tiene in ostaggio il “Vito Fazzi” di Lecce per un’importante tipologia di esame diagnostico, costringendo l’utenza a cercare strade alternative che, come spesso accade nel settore sanità, sono tardive o costosissime.


In questo caso ad esser fuori uso è il macchinario utilizzato per l’esame PET/TC, costringendo all’annullamento o al differimento a data da destinarsi delle visite programmate presso il nosocomio del capoluogo.


Un nostro lettore denuncia: “L’alternativa è tra due strade impercorribili: la prima opzione è quella di una visita presso struttura convenzionata, da programmarsi addirittura al mese di ottobre; la seconda è immediata, al 3 luglio, ma insostenibile: al costo di 700 euro ci si può rivolgere ad una struttura privata“.

La descrizione dell’esame in oggetto lascia intendere il peso di tale situazione. L’acronimo PET sta per Tomografia a Emissione di Positroni. Studi che vengono eseguiti mediante macchine “ibride” cioè tomografi PET-TC (o PET-RM) nei quali il sistema di rilevazione PET viene combinato con la TAC (o con la Risonanza Magnetica (RM)).


La PET, Tomografia a Emissione di Positroni, è una metodica diagnostica di Medicina Nucleare che viene utilizzata in particolar modo in Oncologia, sia in fase diagnostica per individuare il tessuto malato e stadiare un tumore, sia durante il follow-up dopo la chirurgia o la radioterapia per valutare l’andamento di un trattamento. Utile anche in altri ambiti, in Neurologia la PET viene utilizzata per differenziare l’Alzheimer da demenze di altro tipo, in Cardiologia analizza il flusso del cuore e la vitalità dei suoi tessuti, e in Ortopedia serve per valutare lo stato di infezioni vertebrali e protesi infette


Cronaca

Ancora un’auto data alle fiamme nel Basso Salento

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Ancora un’auto in fiamme nella notte nel Basso Salento.

Attorno all’una e 40 della notte appena trascorsa, a Matino si è reso necessario l’intervento dei vigili del fuoco di Maglie in via Tripoli.

Qui, un incendio aveva avvolto una Lancia Y ferma in sosta.

Le lingue di fuoco avevano intaccato l’intera vettura, danneggiando anche la facciata di alcune abitazioni adiacenti.

I vigili del fuoco hanno potuto impedire la propagazione del rogo, evitando ulteriori danni a persone e cose e garantendo la sicurezza pubblica, ma non hanno potuto sottrarre la macchina alla distruzione.

Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri del Comando Stazione di Casarano, che indagano sull’accaduto.

La violenza del rogo desta un forte sospetto di dolo.

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Cronaca

Fiamme a Presicce-Acquarica: brucia una BMW

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Nella notte, poco prima dell’una, una vettura ferma in sosta ha preso fuoco a Presicce-Acquarica.

I vigili del fuoco del Distaccamento di Tricase sono accorsi in via Aldo Moro 40, dove la BMW 320 avvolta dalle fiamme era parcheggiata.

L’incendio, già generalizzato all’arrivo della squadra, è stato domato evitando la propagazione delle fiamme e ulteriori danni a persone o cose.

Le cause sono in corso di accertamento. Il mezzo è di proprietà di un uomo di 35 anni.

Sul posto presente anche il personale dell’Arma dei Carabinieri della stazione di Castrignano del Capo, per gli accertamenti di rito.

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Cronaca

Due fratelli arrestati per spaccio e detenzione arma da guerra

Nel prosieguo della perquisizione, è stato trovato un fucile d’assalto del tipo Kalashnikov con caricatore “a banana”…

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UN KALASHNIKOV, DUE COLTELLI, DROGA E SOLDI IN CASA

A Monteroni i Carabinieri del Nucleo Operativo di Lecce hanno arrestato in flagranza di reato due fratelli, un 32enne ed un 37enne, ritenuti presunti responsabili di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e di detenzione illecita di arma da guerra.

Durante un controllo dei carabinieri, i due hanno destato la loro attenzione, tanto da indurli a procedere ad una perquisizione personale, successivamente estesa anche all’abitazione.

Nel corso delle operazioni sono stati rinvenuti, occultati in uno scomparto di una parete attrezzata nel soggiorno e all’interno di un comodino, circa 50 grammi di sostanza stupefacente del tipo “cocaina” già suddivisa in dosi e destinata ad una probabile attività di spaccio; mezzo grammo di analoga sostanza verosimilmente del tipo “marijuana”; quasi mezzo chilo di “hashish” e la somma di euro 1.650,00 che il più giovane teneva custodita nel portafogli  ritenuta provento di una possibile attività illecita di spaccio.

Nel prosieguo della perquisizione, è stato trovato un fucile d’assalto del tipo Kalashnikov con caricatore “a banana”. 

Rinvenuti grazie ad osservazione strategica dei militari che hanno scorto uno dei due fratelli uscire sul balcone sul retro e lanciare l’arma nel giardino retrostante insieme ad un involucro in cellophane. 

Una volta recuperata l’arma, e l’involucro, si è poi scoperto che conteneva 57 proiettili calibro 7,62.

Sono stati trovati, e sequestrati: una torcia manganello in alluminio, un coltello a serramanico di circa 25 cm di cui 12 di lama ed uno di 21 cm di cui 9 di lama. 

Al termine delle formalità i due fratelli sono stati arrestati e, come disposto dal P.M. accompagnati presso la Casa Circondariale “Borgo San Nicola” di Lecce.

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