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Cronaca

Maestosa roll cloud incanta il Salento: ecco cos’è e come si genera

Una nube bassa, di forma cilindrica, simile ad un tubo o un rotolo, come si evince dal nome, ed arrotolata attorno ad un immaginario asse orizzontale, ha percorso ieri le nostre coste lungo il Canale d’Otranto. Si tratta di una rara roll cloud

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Nella serata di ieri un evento meteorologico raro, soprattutto dalle nostre parti, ha lasciato a bocca aperta quanti si trovavano sul litorale est della penisola salentina. Al di là del tempo cangiante, dell’improvviso e repentino mutamento che ci ha catapultati da una giornata “da mare” ad una serata di pioggia, ha fatto da cornice all’evolversi delle condizioni atmosferiche e del tramonto, una spettacolare roll cloud.


Varie regioni del sud Italia, al calare del sole, sono state ieri colpite da temporali. Ma tra tutte, la zona più interessata è stata quella del Canale d’Otranto, dove si sono registrate centinaia di scariche elettriche e dove si è generata una maestosa nuvola orizzontale che, sulla bocca di tutti stamattina, sta spopolando sul web e, in particolare, nei social network. Ma cosa sono e come si formano nubi di questo tipo?


Innanzitutto una roll cloud è una nube bassa, di forma cilindrica, simile ad un tubo o un rotolo, come si evince dal nome, ed arrotolata attorno ad un immaginario asse orizzontale. Fa parte delle Arcus cloud, che comprendono anche le cosiddette shelf clouds. La differenza con le shelf clouds sta nel fatto che queste sono attaccate alla nube temporalesca che le ha generate, mentre le roll clouds si distaccano del tutto dalle altre nubi, seguendone comunque la traiettoria.


Essendo staccata dalla perturbazione, la roll cloud è più bassa della base del temporale e si estende anche per decine di chilometri, solitamente senza dare origine a precipitazioni ma causando solo un aumento del vento. Si muove come un’onda solitaria, senza cambiare velocità o forma, ed è tenuta  bassa, nella maggior parte dei casi, dalla gran quantità di vapore acqueo presente nei bassi strati a cui si genera e si sposta. La sua, talvolta, inquietante forma l’ha fatta spesso, ed erroneamente, associare a delle “scie chimiche” di materiali velenosi, disseminati da aeroplani o altri mezzi usati dall’uomo. In realtà, è stato dimostrato come questa teoria sia del tutto infondata.


La nube arrotolata si forma in maniera del tutto naturale lungo un gust front, ossia il fronte di aria fredda che le nubi di una perturbazione temporalesca scagliano verso il suolo, dove la corrente calda e umida proveniente dal basso incontra l’aria fredda spinta verso il basso. E a far arrotolare la nube su se stessa è il wind shear, ossia la variazione della velocità del vento e della sua direzione che può portare le correnti suddette al “rolling” lungo un asse orizzontale.


Una zona interessata frequentemente da questo fenomeno è l’Australia, dove si verifica spesso la formazione di una delle nuvole più famose del pianeta: la Morning Glory cloud del Queensland che nel mese di ottobre può verificarsi addirittura fino a quattro volte in dieci giorni.

È chiaro quindi che questo fenomeno, come tanti altri di grande rilevanza meteorologica, non sia tipico delle nostre zone ma si presenti più spesso in aree sottoposte a correnti di tutt’altra imponenza. Tuttavia, per quanto non si verifichi spesso in queste proporzioni, l’eventualità della formazione di una roll cloud nella penisola salentina non è così remota, sia per la conformazione delle nostre coste che per la presenza stessa del mare da cui muovono spesso, in direzione delle perturbazioni, le tipiche correnti di aria calda e umida che incontrando l’aria fredda spinta dal temporale generano le roll clouds.


L’evento di ieri sera resta comunque raro, soprattutto per le sue dimensioni. Da qui lo stupore della gente nell’ammirarlo e, magari, un pizzico di rabbia in meno nel dover aprire l’ombrello al termine di una giornata di sole. Uno spettacolo che, se non altro, addolcisce gli sgradevoli temporali estivi.


Lorenzo Zito


(foto di V. Damiano)



Cronaca

Telecamere incastrano incendiario. Denunciato per incendio doloso e boschivo

Si tratta di un agricoltore che, nel tentativo di eliminare col fuoco la vegetazione erbacea ai lati di una strada poderale, incurante del vento sostenuto, provocava un incendio dell’ estensione di circa 7 ettari, investendo un vigneto ed altri terreni di proprietà altrui….

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CONTROLLI A TUTTO CAMPO CONTRO I PIROMANI: LE TELECAMERE INCASTRANO INCENDIARIO DENUNCIATO DAI CARABINIERI FORESTALI

Dopo accertamenti effettuati sul campo con l’ ausilio delle telecamere, i Carabinieri Forestali di Gallipoli sono pervenuti all’ identificazione del presunto autore dell’ incendio sviluppatosi il 27 luglio scorso in contrada Bernardini in agro di Nardò, deferendolo, in stato di libertà, alla Procura di Lecce.

Si tratta di un agricoltore che, nel tentativo di eliminare col fuoco la vegetazione erbacea ai lati di una strada poderale, incurante del vento sostenuto, provocava un incendio dell’ estensione di circa 7 ettari, investendo un vigneto ed altri terreni di proprietà altrui.

Condotto in caserma per ulteriori accertamenti, l’agricoltore ha ammesso, davanti ai Militari ed assistito da un difensore, di essere l’autore anche di un altro incendio, che aveva interessato la vegetazione boschiva a macchia mediterranea, in data 9 luglio, con un’ estensione ancora maggiore (25 ettari totali, di cui 13 di bosco e 12 di terreni seminativi e uliveti).

Pertanto, al soggetto sono stati attribuiti sia il reato di incendio doloso di vegetazione, sia di quello di incendio boschivo, per l’ ipotesi del rogo di macchia mediterranea.

Dall’ inizio della stagione estiva una persona è stata tratta in arresto a Racale, mentre altre 4 sono state denunciate, “a piede libero”, in diverse zone della provincia di Lecce.

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Alezio

Violento incendio distrugge tre auto in struttura ricettiva

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Incendio ad Alezio nella notte con tre auto distrutte dalle fiamme.

Il rogo è esploso in una struttura ricettiva dove, attorno alle ore 4:00, sono dovuti intervenire i vigili del fuoco.

Nello specifico, sono state coinvolte tre auto in sosta all’interno del parcheggio della struttura: una Mercedes GLB180, una DR6 e una Peugeot 2008.

L’intervento dei vigili del fuoco è valso a mettere in sicurezza le auto vicine e la struttura attigua.

I mezzi tuttavia sono andati completamente distrutti dalle fiamme. Per fortuna nessun danno a persone.

Le cause dell’incendio sono attualmente oggetto di indagine.

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Castrignano del Capo

Intimidazioni, estorsioni, minacce, ricatti: quattro arresti della Polizia

Il tutto nasce dalle operazioni di sequestro preventivo svolto alle prime ore del 26 luglio scorso u.s., quando la Polizia, ha dato esecuzione all’ordine emesso dal GIP del Tribunale di Lecce, su richiesta del P.M. della Procura della Repubblica di Lecce, di sequestro preventivo del bene…

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GALLIPOLI: CONTRASTO PER LA GESTIONE DEL BOX DEL MERCATO ITTICO: 4 ARRESTI

La Polizia ha dato esecuzione all’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali emessa dal Gip del Tribunale di Lecce, su richiesta del P.M. della Procura di Lecce, a carico di 4 persone di Gallipoli tutte legate da un rapporto familiare.

Le indagini dei poliziotti del Commissariato di Gallipoli hanno accertato che gli arrestati hanno tenuto condotte gravemente intimidatorie nei confronti di 3 persone, sempre del posto, per farsi consegnare la somma di 100.000 euro ed un locale nella disponibilità di uno di questi ultimi.

Il tutto nasce dalle operazioni di sequestro preventivo svolto alle prime ore del 26 luglio scorso u.s., quando la Polizia, ha dato esecuzione all’ordine emesso dal GIP del Tribunale di Lecce, su richiesta del P.M. della Procura della Repubblica di Lecce, di sequestro preventivo del bene demaniale formato dai nr. 8 box in muratura, presenti nell’area del mercato ittico di Gallipoli, dopo aver riscontrato e documentato per anni reiterate e svariate violazioni di carattere penale, amministrativo e sanitario.

Le minacce, che hanno riguardato anche minori, hanno avuto un’escalation di violenza, tanto da culminare con l’incendio di un mezzo utilizzato per fini commerciali ed intestato proprio ad una delle vittime della tentata estorsione.

Tutti questi episodi hanno fatto registrare, nel giro di pochi giorni, un crescente livello di pericolosità sociale dei soggetti coinvolti. 

Per tale motivo, i ritmi delle indagini da parte degli investigatori della Polizia sono stati serrati e certosini tanto da raggiungere in breve tempo determinanti risultati operativi. 

L’A.G. ha disposto la misura coercitiva della custodia cautelare in carcere nei confronti del 29enne e del 54enne e la misura degli arresti domiciliari a carico delle due ulteriori componenti familiari, per aver incitato i propri familiari a tenere la condotta minatoria ed a pretendere la somma di denaro richiesta, oltre a proferire anche loro frasi minatorie. 

Le operazioni di esecuzione dell’ordinanza svoltesi nei confronti del 54enne hanno visto il fattivo contribuito della Guardia di Finanza.

Infatti, i poliziotti, non potendo raggiungere in piena notte uno degli indagati, che al momento dell’esecuzione era imbarcato su un peschereccio nelle acque di Santa Maria di Leuca, grazie all’impiego di personale e di un mezzo navale della Guardia di Finanza, disposto d’urgenza e per indifferibili esigenze di polizia giudiziaria sono stati trasbordati sul natante e così hanno potuto raggiungere il peschereccio e assicurare alla giustizia il 54enne del posto destinatario di misura di custodia cautelare in carcere. 

All’operazione di polizia è stato dato il nome di “mercato libero” per un duplice motivo: “libero” perché fino a qualche settimana fa nell’area mercatale vi era la percezione di poter essere slegati dal rispetto ogni tipo di regola e “libero” perché dopo le recenti attività di polizia e dopo l’esecuzione di questa notte delle ordinanze di custodia cautelare si è ripristinato quel livello di legalità e percezione della sicurezza, fondamentale per un ordinato vivere civile. 

 

Il video dell’operazione di Polizia

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