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Cronaca

Maglie, mamma allontanata da bimbo: «Bonafede invii ispezione urgente»

La deputata del gruppo misto Veronica Giannone, segretario della Commissione per la tutela dell’infanzia e dell’adolescenza: «Sono mesi che seguo casi relativi agli affidi minorili, mai mi è capitata una storia così sconcertante… E proprio nella mia terra!»

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«Ho depositato un’interrogazione parlamentare al Ministro della Giustizia, chiedendo un’ispezione urgente sulla vicenda della mamma di Maglie, allontanata da suo figlio. Una madre, resa invalida dalle botte del marito, nel pieno possesso della responsabilità genitoriale, che non può più vedere suo figlio di 7 anni, se non 2 volte a settimana per poche ore! Sono mesi che seguo casi relativi agli affidi minorili, mai mi è capitata una storia così sconcertante… E proprio nella mia terra!».


Così la deputata del gruppo misto Veronica Giannone, segretario della Commissione per la tutela dell’infanzia e dell’adolescenza, ha commentato la decisione del Tribunale minorile di Lecce di mettere insieme il padre e il figlio della donna in una comunità, separando forzatamente il piccolo dalla stessa.


«Vorrei capire in che modo», insiste la deputata, «un bambino possa recuperare un rapporto genitoriale, utilizzando solo la forza e senza ascoltare quanto ha da esprimere, senza rispettare la sua volontà, arrecandogli un trauma che porterà con sé per sempre, privandolo della sua casa, dei suoi amici e della sua mamma, con cui ha sempre vissuto e con la quale vuole vivere!».

E poi si chiede: «Soprattutto quali colpe terribili pesano su questa donna? La CTU la definisce una madre amorevole e non ostativa, ha la responsabilità genitoriale, non ha condanne, quindi perché le viene inflitta tale punizione?».


«Ho invece appreso dalla stampa», conclude Giannone, «che nonostante sul padre ci siano ben tre pendenze penali per violenza domestica e stalking e il bambino sia terrorizzato dalla figura paterna, all’uomo viene concesso di vivere tranquillamente con il figlio in una comunità di Lecce, struttura pubblica in cui, normalmente, i beneficiari sono gestanti e madri (sia italiane che straniere) con figli a carico in stato di disagio e con necessità di assistenza, tutela, sostegno psico-sociale e lavorativo, provenienti dal territorio leccese e non solo, così come descritto nel sito ufficiale della Comunità. Un paradosso».


Cronaca

Caso di scabbia, chiusa scuola

Chiusura temporanea della Scuola Secondaria di I grado di via Fontana disposta dal sindaco di Salice Salentino per sanificazione

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Il sindaco di Salice Salentino Mimino Leuzzi ha firmato un provvedimento con ordinanza di chiusura temporanea in seguito a un caso di scabbia nel plesso della Scuola Secondaria di I grado di via Fontana.

La situazione sarebbe “attualmente sotto controllo e circoscritta” ma, come afferma il primo cittadino, “si è reso necessario intervenire in tempi rapidi al fine di garantire la sicurezza e la salute di tutti i bambini, del personale operante a tutti i livelli, con un intervento di sanificazione approfondito”.

Intervento che sarà effettuato domani, mercoledì 12 marzo.

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Cronaca

Picchiarono bagnino, baresi e foggiani allontanati dal Salento

Foglio di via del Questore della provincia di Lecce per i responsabili dell’aggressione di Torre dell’Orso, verificatasi nella scorsa stagione estiva

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Emessi 8 fogli di via obbligatori nei confronti di altrettanti destinatari del provvedimento preventivo da parte del Questore della provincia di Lecce.

I fatti risalgono a settembre dell’anno scorso, quando gli 8 uomini, provenienti dalle province di Bari e Foggia e con età compresa tra i 24 e i 69 anni, si sono responsabili di una violenta aggressione ai danni di un bagnino di 21 anni.

La vittima aveva denunciato il pestaggio subito da parte di alcuni frequentatori del lido di cui era dipendente, a Torre dell’Orso, a cui con garbo aveva fatto notare di aver occupato i lettini senza averne il diritto.

In seguito, la sera lo stesso gruppo di persone aveva aggredito il bagnino sia verbalmente che fisicamente, provocandogli trauma cranico e diverse contusioni facciali.

L’arrivo della pattuglia dei carabinieri aveva messo in fuga gli aggressori poi identificati grazie alle dichiarazioni della vittima.

I responsabili del pestaggio, già noti alle forze di polizia, sono stati considerati pericolosi per la sicurezza pubblica e conseguentemente allontanati dal comune di Melendugno con provvedimenti che vietano loro di farvi ritorno per un periodo che varia da uno a tre anni.

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Andrano

Truffa dello specchietto: arresto ad Andrano

Fermato un 39enne già noto alle forze dell’ordine: aveva tentato raggiro ai danni di un anziano del posto

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Era quasi riuscito a portare a termine il suo colpo ai danni di un malcapitato anziano quando, grazie all’allarme lanciato da alcuni cittadini, è stato raggiunto dalle forze dell’ordine ed arrestato.

Un 39enne di Noto (Siracusa) è finito in carcere per aver tentato di raggirare un uomo del posto nella serata di ieri ad Andrano.

Il metodo col quale aveva tentato di estorcere denaro alla vittima era la conclamata “truffa dello specchietto“. Il 39enne, fermo a bordo strada con la sua vettura, ha atteso il passaggio della macchina condotta dall’anziano, per poi simulare un urto ed accusarlo di avergli rotto lo specchio retrovisore.

Dopo aver simulato l’impatto, mediante l’utilizzo di un bastone successivamente rinvenuto dalle forze dell’ordine, il 39enne si è scagliato contro il suo bersaglio, accusandolo e minacciandolo, intimandogli di consegnargli immediatamente del denaro a titolo di risarcimento per quanto patito.

A quel punto la vittima, non avendo contante appresso, si è recata presso uno sportello bancomat. Nel frattempo, fortunatamente, alcuni passanti hanno allertato le forze dell’ordine, insospettite dal fare del 39enne.

Sono accorsi sul posto carabinieri e polizia locale che hanno fermato l’uomo e, alla luce dei suoi precedenti, lo hanno condotto in carcere in attesa della decisione del giudice sull’accaduto.

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