Cronaca
Make up: ritrovato amianto nei cosmetici
Claire’s Accessories richiama in USA nove prodotti per il trucco a causa delle preoccupazioni per la possibile presenza di amianto
Claire’s Accessories, un noto brand americano specialista nella bellezza sbarcato da un po’ anche in Italia, ha richiamato diversi prodotti dopo che sono emerse preoccupazioni in relazione alla possibile presenza di amianto in alcuni di essi. A riferirlo USA Today dopo che una madre di Rhode Island, Kristi Warner, aveva avuto dei sospetti circa i componenti del trucco glitter di sua figlia e l’aveva inviato a un laboratorio indipendente per dei test. Secondo la donna, il trucco è risultato positivo per la presenza di cristalli di tremolite che è classificata, anche dalla normativa italiana, come amianto (se asbestiforme).
Comprensibilmente preoccupata, la Warner, che lavora per uno studio legale, ha acquistato più prodotti dai negozi Claire’s in diversi stati ed ha fatto svolgere delle analisi. I test hanno dimostrato la presenza di tremoliti di amianto in tutti i prodotti.
Il 23 dicembre, Claire ha risposto sui social media, scrivendo che “… la sicurezza dei nostri clienti è di fondamentale importanza e siamo appassionati della sicurezza e dell’integrità dei nostri prodotti., Come risultato della recente inchiesta di WJAR- TV, abbiamo preso la misura precauzionale di ritirare gli articoli in questione dalla vendita e condurremo un’indagine immediata sui presunti problemi “.
Il 28 dicembre è seguita una dichiarazione aggiuntiva in cui si legge: “Abbiamo incaricato un laboratorio indipendente per testare i prodotti citati al fine di determinare se le notizie recenti sono accurate. Nel frattempo abbiamo interrotto le vendite dei prodotti e stiamo emettendo rimborsi completi ai clienti interessati. Come sempre, la sicurezza dei nostri clienti e dei prodotti è la nostra priorità assoluta”.
Sebbene ci fossero rapporti precedenti che riguarderebbero fino a 17 prodotti, Claire’s ha fornito un elenco di nove prodotti soggetti a richiamo che risultano essere i seguenti con i relativi codici di produzione:
– Ultimate Mega Make Up Set, code 71844;
– Metallic Hot Pink Glitter 48 Piece Makeup Set, code 76094;
– Pink Glitter Cellphone Makeup Compact, code 26556;
– Bedazzled Rainbow Heart Makeup Set, code 11767;
– Rainbow Bedazzled Star Make Up Set, code 20926;
– Rainbow Glitter Heart Shaped Makeup Set, code 97275;
– Mint Glitter Make Up Set, code 74769;
– Rainbow Bedazzled Rectangle Make Up Set, code 21044;
– Pink Glitter Palette with Eyeshadow & Lip Gloss, code 97276.
È possibile visualizzare l’elenco completo ufficiale dei prodotti richiamati con le immagini associate al seguente link http://www.claires.com/
Nonostante i noti e conclamati pericoli per la salute pubblica – che vanno dal cancro ai polmoni e il mesotelioma ad altre malattie polmonari – gli Stati Uniti sono uno dei pochi paesi industrializzati che non ha ancora completamente vietato l’uso e l’importazione di prodotti di amianto. In effetti, è possibile trovare ancora amianto in beni di uso comune come parti di veicoli e isolanti. Non è chiaro, se i prodotti oggetto di richiamo siano esportati anche in Europa ed in Italia, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. Tuttavia, proprio sul sito ufficiale di Claire’s è presente il numero verde 800 596 341 destinato ai consumatori italiani per avere ulteriori informazioni.
Cronaca
Supersano arrestato spacciatore
In casa aveva eroina, cocaina e marijuana oltre a tutto il necessario per la vendita dello stupefacente
I carabinieri della Stazione di Ruffano hanno arrestato in flagranza di reato un uomo di 45 anni nel centro di Supersano.
L’attività info-investigativa era iniziata a causa di un’intensa attività di spaccio presso la sua abitazione.
Dopo aver individuato con precisione il luogo, i Carabinieri hanno proceduto al controllo e alla perquisizione dell’appartamento, dove sono state rinvenute numerose dosi di sostanze stupefacenti pronte per la vendita, occultate in vari punti della casa.
In particolare, sono stati sequestrati 7 grammi di eroina, 2 grammi di cocaina e 30 grammi di marijuana.
Insieme alla sostanza stupefacente, i militari hanno trovato bilancini, sostanze da taglio, materiale per il confezionamento e diverse centinaia di euro in contanti, a testimonianza dell’attività di spaccio.
Durante il controllo, sono stati sequestrati anche due coltelli ed è stata scoperta un’ingente quantità di munizioni, circa un centinaio di cartucce di vario calibro, detenute illegalmente.
Al termine delle formalità di rito, l’uomo è stato sottoposto a regime degli arresti domiciliari, così come disposto dal Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce.
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Casarano
Rinvenuto deposito di auto rubate
Denunciato il proprietario dell’area dove è stata rinvenuta anche un’Alfa Romeo Stelvio rubata pochi giorni fa nel parcheggio di un ipermercato casaranese. Tra le tante auto smembrate, riconosciuta anche una Fiat 500 con la carrozzeria tagliata in più pezzi che era stata rubata a Tricase il 9 gennaio
La Polizia di Stato ha scoperto a Casarano un’ampia area recintata, nella quale erano nascosti e riciclati veicoli di provenienza illecita.
Da una prima ispezione attraverso l’alto muro di recinzione del sito individuato, gli agenti del Commissariato di Taurisano hanno notato la presenza di una Alfa Romeo Stelvio, risultata rubata alcuni giorni prima nel parcheggio di un ipermercato sempre di Casarano.
I primi accertamenti hanno permesso di individuare il proprietario dell’area, un cinquantacinquenne del posto, immediatamente rintracciato nella sua residenza e condotto presso il deposito di sua proprietà.
Oltre all’Alfa Romeo Stelvio rubata, nella area, vasta almeno 50 are, erano stati parcheggiati molti automezzi e pezzi meccanici e, all’interno, vi era un edificio di costruzione abusiva, nel cui garage seminterrato era stata ricavata una officina abusiva, adibita allo smontaggio di autovetture rubate.
In particolare, i poliziotti hanno scoperto la presenza di una Fiat 500 smembrata la cui carrozzeria era stata tagliata in più pezzi. L’auto, non era più dotata dei codici identificativi (targa e numero di telaio) ma, identificato il rivenditore da un portatarga, è stata comunque identificata e rintracciata la proprietaria.
L’auto era le era stata rubata a Tricase il 9 gennaio scorso. La donna ha riconosciuto la propria autovettura attraverso le foto realizzate dalla polizia scientifica.
Nel garage seminterrato, in alcuni container e in tutta l’area recintata erano parcheggiati numerosi veicoli e stoccati e pezzi meccanici, per molti dei quali l’indagato ha fornito generiche e poco credibili notizie sulla provenienza.
Inoltre, i veicoli ed i pezzi meccanici apparivano parcheggiati male e stoccati, in evidente violazione le norme previste per la tutela dell’ambiente.
L’intera area è stata sottoposta a sequestro con l’apposizione dei sigilli mentre il proprietario è stato denunciato in stato di libertà per il reato di ricettazione, riciclaggio e violazione delle norme sulla tutela ambientale.
L’Alfa Romeo Stelvio, dopo i rilievi di polizia scientifica, è stata restituita al legittimo proprietario.
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Cronaca
Trepuzzi: «Perchè il sindaco ha fatto riaprire le scuole?»
Gli attivisti del MoVimento 5 Stelle: «Non conoscendo ancora l’effettivo rischio per la salute pubblica, vista l’entità dell’incendio e la pericolosità del materiale andato a fuoco, sarebbe stato forse più prudente ritardare cautelativamente l’apertura»
Il girono dopo l’incendio ai depositi dell’ex Omfesa a Trepuzzi si accende la polemica.
Gli attivisti del MoVimento 5 Stelle, «nell’esprimere massima solidarietà alle aziende e ai lavoratori coinvolti nell’incendio divampato nel pomeriggio di ieri , sulle cui cause auspichiamo sia fatta presto piena luce», puntano il dito sulla decisione del sindaco Giuseppe Taurino di consentire l’apertura delle scuole all’indomani di quanto accaduto.
I 5 Stelle la ritengono «quanto meno contraddittoria la considerato, altresì, il richiamo a limitare le uscite e a fare uso delle mascherine. Non conoscendo ancora l’effettivo rischio per la salute pubblica, vista l’entità dell’incendio e la pericolosità del materiale andato a fuoco, sarebbe stato forse più prudente ritardare cautelativamente l’apertura delle scuole. Per il bene della salute pubblica, invochiamo il rispetto del principio di precauzione citato nell’art. 191 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea, molto spesso disatteso».
Gli attivisti, infine, rivolgono «un ringraziamento particolare ai Vigili del Fuoco, che hanno consentito in tempi rapidi di domare l’incendio e di mettere in sicurezza l’area».
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