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Cronaca

Maltrattamenti, l’ex marito dovrà risarcire la ex moglie con 50mila euro

L’ordinanza interlocutoria della Corte di Cassazione: il giudice civile può utilizzare le prove raccolte in quello penale con verdetto definitivo in base al principio «più probabile che non»…

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Maltrattamenti, l’ex marito risarcisce perché la moglie ha «vissuto dieci anni di terrore».  L’uomo era stato già condannato al risarcimento dai giudici della Corte d’Appello di Lecce, ora paga 50 mila euro. 


L’ordinanza interlocutoria della Corte di Cassazione: il giudice civile può utilizzare le prove raccolte in quello penale con verdetto definitivo in base al principio «più probabile che non»


 Il marito risarcisce la ex perché le ha fatto vivere «dieci anni di terrore». 


Non conta che la sentenza che dichiara l’uomo colpevole di maltrattamenti contenga una generica condanna al ristoro dei danni perché la pronuncia del giudice penale, una volta divenuta irrevocabile, preclude ogni valutazione sull’an della responsabilità di fronte al giudice civile. 


Né rileva che il giudice del Tribunale penale di Taranto (sent. 1078/2009) nel rinviare al collega civile osservi che non siano stata raggiunta in quella sede la piena prova dei danni subiti perché sul punto non si pronuncia con efficacia di giudicato. È quanto emerge dall’ ordinanza 30992/2023 pubblicata il 10 novembre 2023 dalla terza sezione civile della Cassazione. 


Diventa definitiva la condanna inflitta dalla Corte d’Appello di Lecce a risarcire 50 mila euro alla moglie, vittima del reato di lesione personale oltre che di quello ex articolo 572 Cp. 


Non giova all’uomo lamentare che il giudicato formatosi sulla sentenza penale si sarebbe formato sul fatto-reato e non sul danno subito dalla vittima. Investito della domanda di risarcimento del danno da reato, il giudice civile ben può utilizzare le prove raccolte in un giudizio penale definito con sentenza passata in giudicato. 

Il tutto senza averne l’obbligo e come fonte del proprio convincimento, in modo da fondare la propria decisione su elementi e circostanze già acquisiti con le garanzie di legge nel precedente giudizio: il magistrato civile deve dunque procedere alla con pienezza di cognizione così da accertare i fatti materiali all’esito del proprio vaglio critico. 


Ad avviso del Collegio di legittimità, infatti, di cui ha scritto il sito Cassazione.net, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, il motivo è fondato e, al riguardo, hanno ricordato che “È escluso l’obbligo di rinnovare l’istruttoria prescritto dalla Corte europea dei diritti umani soltanto nel penale quando si vuole riformare l’assoluzione pronunciata in primo grado secondo la regola di giudizio «al di là di ogni ragionevole dubbio». 


Nel giudizio risarcitorio civile, che verte invece sul nesso causale fra la condotta illecita e il danno, vale la diversa regola probatoria del «più probabile che non». 


E «l’evidente gravità» delle condotte dell’uomo consentono di presumere la «notevolissima sofferenza morale», oltre che fisica, della donna, che in una lite riporta la frattura del setto nasale. 


I «dieci anni di terrore» non sono «frutto dell’inventiva del Tribunale» ma un’«immagine icastica» del «lunghissimo periodo di condotte delittuose» dell’uomo”.


Cronaca

Dramma a Maglie: muore uomo in bici

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Dramma in pieno centro abitato a Maglie dove un uomo è deceduto in serata mentre era in sella alla sua bici.

Quello che inizialmente sembrava essere un incidente, si è rivelato col passare dei minuti un malore fatale.

Un 61enne di Scorrano è caduto dalla sua bici mentre percorreva proprio una delle traverse che da Maglie conducono sulla strada per il centro abitato scorranese: via Einaudi.

Alcuni passati hanno chiesto l’intervento dei soccorsi che, purtroppo, si sono rivelati vani.

Per l’uomo non c’è stato nulla da fare. L’uomo potrebbe aver accusato un malore ed esser deceduto per arresto cardiaco. Così fosse, non sarebbe stata una caduta a costargli la vita.

Le cause, ad ogni modo, saranno approfondite nelle prossime ore.

Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della locale Compagnia.

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Cronaca

Lupi nel Salento: altro avvistamento

L’animale stava camminando in una strada senza illuminazione sulla litoranea di Tricase quando è stato ripreso da un passante a bordo della sua auto.

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Ancora un avvistamento per un esemplare adulto di lupo a bordo delle strade della litoranea a Tricase, un’altra testimonianza della sua presenza.

«Un lupo, un lupo!»: queste le parole di un cittadino che nella serata del 21 novembre, ha avvistato l’animale passeggiare tranquillamente lungo la strada della litoranea tricasina.

Preso dall’emozione del momento, l’uomo ha immediatamente premuto “rec” sul suo telefonino e ha iniziato a riprendere lo spettacolare esemplare.

Nel video si vede che l’animale passeggiava in solitaria al centro della carreggiata, poi al passaggio dell’auto si è addentrato tra le canne facendo perdere lesue  tracce.

Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” di Lecce, si tratta «dell’ennesimo episodio che documenta l’incremento di lupi sull’intera Terra d’Otranto che molti reputano pericolosi ma che rappresentano anche la cartina al tornasole dello stato di un intero territorio dal punto di vista ambientalistico».

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Cronaca

Incidente a San Dana, morto operaio nettezza urbana

L’uomo, un trentenne di Castrignano del Capo, era stato da poco assunto

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Morte sul lavoro questa mattina a San Dana, frazione di Gagliano del Capo.

Cosimo Bello, 30 anni, ha perso la vita in un incidente stradale tra un camion della nettezza urbana ed un suv Kia, avvenuto alle 5 del mattino sulla Statale 275.

L’operaio a quanto è dato sapere era da poco stato assunto.

Nello scontro sono rimaste anche ferite altre tre persone: due di loro trasportate in codice rosso all’ospedale di Tricase (un passeggero dell’auto ed un operatore ecologico), ed una in codice giallo (era a bordo della Kia) a quello di Scorrano.

Sul posto oltre ai sanitari del 118 sono intervenuti anche i vigili del fuoco del distaccamento di Tricase.

I carabinieri sono al lavoro per ricostruire le esatte cause dell’incidente.

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