Connect with us

Cronaca

Mascherine non conformi: sequestro e denunce

Partendo da un annuncio sospetto sui social la tenenza della Guardia di Finanza di Tricase scopre frode nella vendita di dispositivi di protezione individuale. Sequestrate ad un’azienda di Soleto quasi 14mila mascherine prive dei requisiti di sicurezza: immesse sul mercato avrebbero generato un valore di circa 45mila euro 

Pubblicato

il

Proseguono incessantemente i controlli della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Lecce nei confronti degli operatori economici che, approfittando dell’attuale stato di emergenza sanitaria connessa alla diffusione del coronavirus, realizzano frodi nella vendita dei dispositivi di protezione individuale, a scapito degli operatori onesti e mettendo a rischio l’incolumità dei cittadini.


Nei giorni scorsi, le Fiamme Gialle salentine hanno individuato una persona, residente nella provincia di Lecce, che pubblicizzava mediante social network, per conto di una ditta con sede a Soleto, ingenti quantitativi di mascherine con classe di filtraggio KN95, equiparata alla più nota tipologia FFP2.


Insospettiti dalla genuinità del certificato di conformità posto a corredo delle mascherine, i Finanzieri della Tenenza di Tricase hanno eseguito un’ispezione presso l’azienda salentina, all’interno della quale è stato individuato un locale adibito a vero e proprio deposito, in cui sono stati rinvenuti 11 colli contenenti complessivamente circa 14mila mascherine, importate dalla Cina, tutte irregolari perché prive dell’obbligatoria marcatura CE e del numero identificativo dell’Organismo deputato a certificare la loro conformità alle direttive europee.


Non solo: i dispositivi di protezione individuale erano corredati da un certificato di conformità falso, rilasciato da una società inglese non autorizzata dalla competente autorità governativa e, quindi, non in grado di assicurare la qualità del prodotto.

Le mascherine non conformi, sprovviste anche dell’autocertificazione da inviare all’INAIL per l’eventuale regolarizzazione, una volta immesse sul mercato avrebbero avuto un valore commerciale di circa 45mila euro e sarebbero state non sicure e potenzialmente pericolose per gli acquirenti.


Il titolare della ditta individuale e l’intermediario della vendita di D.P.I. sono stati entrambi denunciati a piede libero per il reato di “frode nell’esercizio del commercio” (previsto dall’art. 515 del codice penale) alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce, che ha convalidato il sequestro.


L’attività di servizio eseguita conferma, dunque, l’efficacia del controllo economico del territorio garantito dalle Fiamme Gialle salentine anche in questo particolare e delicato momento, in cui è quanto mai necessario dare massima priorità alla tutela della sicurezza e della salute dei cittadini, che possono contare sempre anche sul numero di pubblica utilità “117” della Guardia di Finanza, attivo 24 ore su 24, per segnalare qualsiasi irregolarità economico-finanziaria legata all’emergenza sanitaria in atto.


Attualità

Mille giorni di guerra nel cuore dell’Europa

Rischio assuefazione: a seguito dell’esposizione ripetuta, diretta o indiretta, al dolore ci si abitua, ma non è normale che si normalizzi l’orrore

Pubblicato

il

Ricorrenza da cifra tonda, ma non c’è da festeggiare.

Sono trascorsi mille giorni dall’inizio della guerra in Ucraina.

Secondo alcune stime, sarebbero morte durante il conflitto oltre un milione di persone.

Il rischio più grosso che corriamo è quello dell’assuefazione.

A seguito dell’esposizione ripetuta, diretta o indiretta, al dolore ci si abitua.

Basti pensare all’effetto dei primi notiziari sul Covid o sulla stessa guerra in Ucraina e a ciò che abbiamo porvato col passare del tempo o proviamo ora.

Non ci sentiamo più in balìa di mille emozioni o presi dalla sensazione imminente che qualcosa di brutto possa accadere da un momento all’altro anche a noi: abbiamo razionalizzato.

Questo avviene perché la nostra mente cerca di proteggerci dai traumi e ci distacca emotivamente dalla fonte di sofferenza, cercando un equilibrio, seppur precario.

Tuttavia, il rischio è di normalizzare cose gravi.

E non è normale che ogni giorno tra Medioriente ed Europa dell’Est muoiano civili, donne e bambini compresi, e il resto del mondo faccia spallucce.

Non è normale che si normalizzi l’orrore.

Oggi è il millesimo giorno di guerra nel cuore dell’Europa e, ogni giorno, vi è un lungo bollettino di bambini, donne e uomini che hanno pagato con la loro vita la follia di taluni.

Forse noi, in prima persona, non possiamo fare molto per fermare questo orrore ma, almeno, sforziamoci di non farlo passare per una cosa normale.

Giuseppe Cerfeda

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

Continua a Leggere

Cronaca

Ancora un doppio incendio d’auto a Taurisano

Due vetture distrutte dalle fiamme attorno alle 4:30. Si indaga

Pubblicato

il

È successo ancora: altre due auto sono state distrutte nottetempo dalle fiamme a Taurisano.

Un altro episodio di sospetto dopo a distanza di appena una settimana.

Poco prima dell’alba di oggi, attorno alle 4:30, si è reso necessario l’intervento del Distaccamento dei Vigili del Fuoco di Tricase per domare l’incendio che ha avvolto due auto parcheggiate in contrada Marasculi, periferia del paese, ad una distanza l’una dall’altra di pochi metri.

È la violenza del rogo ad insospettire: le macchine, una Fiat Bravo ed una Fiat Punto, sono andate completamente distrutte.

Lo scorso 11 novembre, sempre in orario notturno, furono date alle fiamme altre due vetture, in quel caso la distanza tra i due incendi era di circa un chilometro ma di pochi minuti sulla linea temporale.

Un fenomeno purtroppo non nuovo in paese su cui le forze dell’ordine indagano. Stanotte, sul posto, sono intervenuti i poliziotti del locale Commissariato.

Continua a Leggere

Cronaca

Felpe, tute e scarpe contraffatte sequestrate a Sant’Isidoro

Operazione della Polizia Locale di Nardò. Posti a sequestro oltre cento capi di abbigliamento. Il venditore ambulante si è dileguato. L’ambulante che le vendeva è riuscito a dileguarsi tra la folla

Pubblicato

il

Nel corso di un’attività di controllo presso i mercati domenicali nelle marine di Santa Maria al Bagno e Sant’Isidoro, previsti e annunciati dalla scorsa estate, la Polizia Locale ha sequestrato un ingente quantitativo di capi di abbigliamento e scarpe contraffatti.

Nell’area mercatale di Sant’Isidoro gli agenti hanno notato un gruppo di persone intorno a un venditore ambulante e ad un lenzuolo per terra con la merce.

L’uomo, di probabile origine extracomunitaria, alla vista della Polizia Locale si è dileguato in tutta fretta cercando maldestramente di portarsi dietro una parte della merce.

Gli agenti sono riusciti a recuperarla, desistendo dall’inseguimento a tutela dei numerosi presenti sul posto.

Poco distante, poi, sono stati rinvenuti alcuni sacchi di plastica con all’interno altri capi di abbigliamento e scarpe di vari marchi, tutti contraffatti.

Tutta la merce (oltre cento felpe, tute e scarpe), è stata sottoposta a sequestro ed è ora custodita presso il Comando di via Crispi a disposizione dell’autorità giudiziaria.
«Contrastare la vendita di merce contraffatta», spiega il comandante della Polizia Locale di Nardò, Cosimo Tarantino, «è giusto per tutti, perché è una pratica che mina l’integrità economica, sociale ed etica della società. Danneggia le imprese oneste e il fisco ed è legata allo sfruttamento di manodopera a basso costo, senza dimenticare che la merce contraffatta può essere pericolosa per la salute e la sicurezza dei consumatori, in quanto non rispetta gli standard di qualità richiesti».

«È doveroso ricordare», conclude il comandante Tarantino, «che sono previste sanzioni anche per chi compra merce contraffatta fino a 7 mila euro ed in determinati casi si può configurare l’ipotesi del reato di incauto acquisto di cui all’art. 712 del codice penale».

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

Continua a Leggere
Pubblicità

Più Letti