Cronaca
Matino: rifiuti abbandonati e pericolosi!
La denuncia di Italia Nostra: “Rilevante abbandono di rifiuti speciali, pericolosi e tossici nocivi sulle strade comunali Scotula (detta Matino-Poggiardo) e Sferracavalli”.
Il presidente della Sezione Sud Salento di Italia Nostra, Marcello Seclì, ha presentato una esposto ed una richiesta di intervento al sindaco di Matino, alla polizia munipale, ai carabinieri del Noe e alla polizia provinciale.
“Abbiamo effettuato nei giorni scorsi”, racconta Seclì, “l’ennesimo sopralluogo sulle strade strade comunali Scotula (detta Matino-Poggiardo) e Sferracavalli al fine di verificarne, anche a seguito di alcune segnalazioni pervenuteci, la reale situazione circa l’annoso problema dell’abbandono dei rifiuti speciali, pericolosi e tossico nocivi. Dal sopralluogo effettuato il 9 dicembre scorso è risultato che su vari tratti della strada “Scotula” sono presenti un gran quantità di rifiuti ingombranti, speciali, pericolosi e tossico nocivi (RAEE, cemento-amianto, scarti di lavorazione, pneumatici, inerti, ingombranti, ecc.) che hanno reso detta strada una vera e propria discarica; tali rifiuti abbandonati a bordo strada, ma anche in alcuni terreni circostanti, determinano un evidente inquinamento della aree interessate anche per il fatto che risultano presenti attività di combustione, forse per evitare che si possa risalire ai responsabili o per ridurne l’ingombro”.
Anche per quanto riguarda la Strada comunale “Sferracavalli” Seclì evidenzia come lungo i suoi lati di essa siano “presenti in maniera diffusa rifiuti speciali e tossico-nocivi, se pur in minore quantità, che costituiscono comunque attività di inquinamento e degrado. Tale situazione, che purtroppo si ripropone da numerosi anni nonostante siano stati effettuati da parte della civica amministrazione interventi di bonifica, determina un evidente e grave effetto inquinante del suoli, delle falde acquifere e dell’aria, con una alterazione del paesaggio che risulta caratterizzato dal paesaggio degli ulivi e dalle tipiche costruzioni in pietra a secco (la “strada vicinale da Matino a Scotula” è un antico percorso che metteva in collegamento le Serre occidentali con quelle orientali del Salento) e determinando aggravi di spesa nelle casse comunali e una rilevante penalizzazione dei proprietari dei fondi rustici che non possono accedere normalmente nei propri appezzamenti e svolgere le normali attività agricole”.
Nel denunciare “tale situazione di degrado”, il presidente di Italia Nostra ha presentato le seguenti richieste: “effettuare in tempi brevi le opportune indagini per verificare i responsabili dell’abbandono di tali rifiuti”; “convocare i proprietari degli appezzamenti prospicienti detta strada vicinale perché effettuassero un maggiore controllo del territorio e denunciare eventuali responsabili”; “rimozione dei rifiuti abbandonati per ridurre l’azione inquinante e rendere accessibile la strada per evitare danni a chi vi transita”; “collocare sistemi di rilevamento (foto-video trappole) nei punti strategici della strada in modo da poter sanzionare i responsabili dell’abbandono dei rifiuti (“il cartello segnalatore di una videocamera sembra solo formale”)”; “attivare un programma di informazione e di sensibilizzazione dei cittadini, unitamente ai Comuni di Parabita, Collepasso e Casarano, per favorire comportamenti civili e responsabili”; “attuare in tempi brevi gli Ecocentri per favorire forme di smaltimento dei rifiuti speciali in maniera appropriata in modo che non ci siano alibi per lo smaltimento di tali rifiuti in maniera indecorosa e irresponsabile”.
Seclì a nome di Italia Nostra ha, infine, ribadito “la disponibilità ad eventuali incontri con l’amministrazione in modo che si possa avviare un percorso virtuoso per un generale risanamento ambientale dell’intero territorio comunale”.
Cronaca
GdF, sequestrate 8 tonnellate di fuochi d’artificio
Il titolare dell’attività commerciale è stato segnalato alla Procura della Repubblica per le ipotesi delittuose di illegale detenzione, importazione e fabbricazione di materiale esplodente in quantità superiori a quelle consentite…
GDF LECCE: SEQUESTRATE OLTRE 8 TONNELLATE DI FUOCHI D’ARTIFICIO.
La Guardia di Finanza di Lecce, nell’ambito dei servizi di controllo economico del territorio, hanno portato a termine interventi finalizzati al contrasto all’illecita detenzione e vendita di articoli pirotecnici.
In particolare, al termine di una mirata attività info-investigativa, le unità specializzate “Baschi Verdi” del Gruppo di Lecce, all’interno di un magazzino di un’attività economica, sita nella periferia di Lecce, esercente la vendita al dettaglio e all’ingrosso di articoli per la casa, abbigliamento e giocattoli, hanno rinvenuto e sottoposto a vincolo penale oltre un milione e quattrocento mila pezzi di artifizi pirotecnici, per un totale di tonnellate 8,4, già pronti per la vendita in occasione delle imminenti festività.
La merce era custodita illegalmente ed in condizioni di pericolosità per l’incolumità pubblica, tenuto conto del precario confezionamento e della promiscuità con altri prodotti altamente infiammabili quali alcool e bombolette di gas.
Per aggirare le norme che vietano la detenzione di materiale esplodente oltre le quantità consentite e per eludere i controlli da parte delle forze di polizia, l’imprenditore avrebbe provveduto a frazionare le forniture acquistando piccoli quantitativi al di sotto delle soglie massime anche nell’arco della stessa giornata.
Il titolare dell’attività commerciale è stato segnalato alla Procura della Repubblica per le ipotesi delittuose di illegale detenzione, importazione e fabbricazione di materiale esplodente in quantità superiori a quelle consentite.
Castrignano del Capo
Castrignano del Capo, scoperto ordigno esplosivo di 1Kg
Arrestato un 30enne del luogo poiché ritenuto responsabile di detenzione di materiale esplosivo e sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
CASTRIGNANO DEL CAPO (LE) – LA SCOPERTA NEL CORSO DEL CONTROLLO. UN ORDIGNO ESPLOSIVO E STUPEFACENTI. ARRESTATO UN TRENTENNE.
I Carabinieri di Castrignano del Capo hanno arrestato un 30enne del luogo poiché ritenuto responsabile di detenzione di materiale esplosivo e sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
Nel corso di un controllo i Carabinieri hanno notato una non comune agitazione.
La perquisizione domiciliare che ne è scaturita ha portato al rinvenimento di sostanza stupefacente del tipo hashish e marijuana pronta per lo spaccio, per un peso complessivo di 10 gr. circa.
Ma la sorpresa investigativa è arrivata durante il controllo nel corso dell’attenta perquisizione poiché i militari hanno rinvenuto un ordigno artigianale e clandestino, dal peso di 1kg circa, con miccia da tre oltre 3 metri ed altri 2 ordigni più piccoli da 250 gr.
L’effetto sarebbe stato dirompente e micidiale.
Il prosieguo dell’attività di controllo da parte dei militari dell’Arma, ha portato ad individuare e segnalare alla competente Autorità Giudiziaria anche un soggetto 49enne, residente in un comune del basso Salento, poichè trovato in possesso di materiale pirico illegalmente detenuto presso la propria abitazione.
I militari dell’Arma ricordano che tutti i fuochi d’artificio consentiti devono avere sulla confezione un’etichetta completa che deve contenere gli estremi del provvedimento del Ministero dell’Interno che ne autorizza il commercio, ne riporti le principali caratteristiche costruttive, indichi una descrizione chiara e completa delle modalità d’uso che devono essere seguite attentamente dall’utilizzatore.
Cronaca
Daspo per un 22enne per lancio di fuochi durante Lecce Juventus
In tale occasione, infatti, furono diversi gli episodi di accensione e lancio in campo di artifizi pirotecnici da parte dei tifosi locali…
LA POLIZIA DI STATO HA NOTIFICATO UN DASPO PER I FATTI OCCORSI DURANTE LA PARTITA LECCE-JUVENTUS
La Polizia di Stato ha notificato un DASPO per i fatti occorsi durante la partita Lecce-Juventus, del 01 dicembre scorso.
In tale occasione, infatti, furono diversi gli episodi di accensione e lancio in campo di artifizi pirotecnici da parte dei tifosi locali.
Il personale DIGOS, a seguito dell’attenta visione delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza dello stadio, ha individuato uno dei responsabili del lancio di un artifizio pirotecnico.
Il soggetto, ventiduenne di Surbo, già conosciuto agli uffici informativi come facente parte della tifoseria organizzata, è stato deferito all’autorità giudiziaria per lancio di artifizio pirotecnico e non potrà accedere alle manifestazioni sportive per 3 anni.
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