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Cronaca

Matino: rifiuti abbandonati e pericolosi!

La denuncia di Italia Nostra: “Rilevante abbandono di rifiuti speciali, pericolosi e tossici nocivi sulle strade comunali Scotula (detta Matino-Poggiardo) e Sferracavalli”.

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Il presidente della Sezione Sud Salento di Italia Nostra, Marcello Seclì, ha presentato una esposto ed una richiesta di intervento al sindaco di Matino, alla polizia munipale, ai carabinieri del Noe e alla polizia provinciale.


Matino, 9 dicembre 2017, rifiuti abbandonati lungo la strada vicinale da Matino a Scotola


Abbiamo effettuato nei giorni scorsi”, racconta Seclì, “l’ennesimo sopralluogo sulle strade strade comunali Scotula (detta Matino-Poggiardo) e Sferracavalli al fine di verificarne, anche a seguito di alcune segnalazioni pervenuteci, la reale situazione circa l’annoso problema dell’abbandono dei rifiuti speciali, pericolosi e tossico nocivi. Dal sopralluogo effettuato il 9 dicembre scorso è risultato che su vari tratti della strada “Scotula” sono presenti un gran quantità di rifiuti ingombranti, speciali, pericolosi e tossico nocivi (RAEE, cemento-amianto, scarti di lavorazione, pneumatici, inerti, ingombranti, ecc.) che hanno reso detta strada una vera e propria discarica; tali rifiuti abbandonati a bordo strada, ma anche in alcuni terreni circostanti, determinano un evidente inquinamento della aree interessate anche per il fatto che risultano presenti attività di combustione, forse per evitare che si possa risalire ai responsabili o per ridurne l’ingombro”.


Anche per quanto riguarda la Strada comunale “Sferracavalli” Seclì evidenzia come lungo i suoi lati di essa siano “presenti in maniera diffusa rifiuti speciali e tossico-nocivi, se pur in minore quantità, che costituiscono comunque attività di inquinamento e degrado. Tale situazione, che purtroppo si ripropone da numerosi anni nonostante siano stati effettuati da parte della civica amministrazione interventi di bonifica, determina un evidente e grave effetto inquinante del suoli, delle falde acquifere e dell’aria, con una alterazione del paesaggio che risulta caratterizzato dal paesaggio degli ulivi e dalle tipiche costruzioni in pietra a secco (la “strada vicinale da Matino a Scotula” è un antico percorso che metteva in collegamento le Serre occidentali con quelle orientali del Salento) e determinando aggravi di spesa nelle casse comunali e una rilevante penalizzazione dei proprietari dei fondi rustici che non possono accedere normalmente nei propri appezzamenti e svolgere le normali attività agricole”.


Matino, 9 dicembre 2017, altri rifiuti abbandonati lungo la strada vicinale da Matino a Scotola

Nel denunciare “tale situazione di degrado”, il presidente di Italia Nostra ha presentato le seguenti richieste: “effettuare in tempi brevi le opportune indagini per verificare i responsabili dell’abbandono di tali rifiuti”; “convocare i proprietari degli appezzamenti prospicienti detta strada vicinale perché effettuassero un maggiore controllo del territorio e denunciare eventuali responsabili”; “rimozione dei rifiuti abbandonati per ridurre l’azione inquinante e rendere accessibile la strada per evitare danni a chi vi transita”; “collocare sistemi di rilevamento (foto-video trappole) nei punti strategici della strada in modo da poter sanzionare i responsabili dell’abbandono dei rifiuti (“il cartello segnalatore di una videocamera sembra solo formale”)”; “attivare un programma di informazione e di sensibilizzazione dei cittadini, unitamente ai Comuni di Parabita, Collepasso e Casarano, per favorire comportamenti civili e responsabili”; “attuare in tempi brevi gli Ecocentri per favorire forme di smaltimento dei rifiuti speciali in maniera appropriata in modo che non ci siano alibi per lo smaltimento di tali rifiuti in maniera indecorosa e irresponsabile”.


Seclì a nome di Italia Nostra ha, infine, ribadito “la disponibilità ad eventuali incontri con l’amministrazione in modo che si possa avviare un percorso virtuoso per un generale risanamento ambientale dell’intero territorio comunale”.


 


 


Cronaca

49enne e 23enne nei guai per traffico di sostanze stupefacenti

Durante un controllo stradale, l’uomo è stato sorpreso alla guida di un’autovettura in violazione degli obblighi imposti dalla misura di prevenzione personale a cui era soggetto…

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CONTROLLI NOTTURNI DEI CARABINIERI: DUE ARRESTI PER TRAFFICO DI SOSTANZE STUPEFACENTI

Nella notte scorsa, i Carabinieri di Lecce e di Galatina hanno portato a termine due operazioni significative nel contrasto al traffico di sostanze stupefacentià.

Il primo arresto ha visto protagonista un uomo di 49 anni, disoccupato e conosciuto alle forze dell’ordine, sottoposto a sorveglianza speciale. 

Durante un controllo stradale, l’uomo è stato sorpreso alla guida di un’autovettura in violazione degli obblighi imposti dalla misura di prevenzione personale a cui era soggetto.

I Carabinieri, insospettiti hanno effettuato un’ispezione approfondita del veicolo, rinvenendo tre involucri contenenti complessivamente tre grammi di sostanze stupefacenti verosimilmente del tipo cocaina, eroina e hashish.

Le sostanze stupefacenti sono state sequestrate e il 49enne è stato arrestato e posto agli arresti domiciliari.

Nel secondo intervento, i Carabinieri di Galatina hanno arrestato un giovane 23enne di Cutrofiano, durante un posto di controllo in pieno centro. 

Sottoposto a perquisizione, il giovane è stato trovato in possesso di circa 155 grammi di sostanza stupefacente verosimilmente del di marijuana, una somma di denaro contante di 1.280 euro, ritenuta verosimilmente provento di attività illecita, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento delle sostanze stupefacenti.

Anche in questo caso, la sostanza stupefacente è stata immediatamente sequestrata e custodita, mentre la somma di denaro sarà depositata su un libretto postale infruttifero.

Il giovane è stato sottoposto a regime degli arresti domiciliari presso la propria abitazione, così come disposto dal PM di turno che conduce le indagini.

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Appuntamenti

Nardò: Renata, 41 anni dopo

La città la ricorda con una camminata a Porto Selvaggio. Appuntamento domenica 30 marzo. La partecipazione è libera, ritrovo alle ore 9 a Torre Nova

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Ricorre il 41esimo anniversario della scomparsa di Renata Fonte, assassinata il 31 marzo del 1984 con alcuni colpi di pistola mentre stava tornando a casa al termine di una seduta del Consiglio comunale.

La commemorazione dell’assessora repubblicana avverrà quest’anno in un modo speciale: una camminata sportiva in programma domenica 30 marzo nel parco di Porto Selvaggio.

È una iniziativa dell’associazione di promozione sociale Sud-Est in collaborazione con la Consulta dello Sport, Sport Running Porto Selvaggio, Salento in Corsa Veglie e A.S.C.

L’evento ha il patrocinio del Comune di Nardò, della Provincia di Lecce e della Regione Puglia.

La partecipazione è libera (non occorre l’iscrizione), il ritrovo è alle ore 9 a Masseria Torre Nova.

«Noi sappiamo chi era Renata Fonte e perché occorre difenderne la memoria», dice il sindaco Pippi Mellone, «al di là degli anniversari, della retorica, degli atteggiamenti ambigui di chi interpreta la storia in modo sbagliato. La ricordiamo e la onoriamo ogni giorno, nel nostro piccolo, battendoci con tutte le nostre forze per Nardò, per il territorio e per gli interessi dei neretini».

«Non c’è un posto migliore per ricordare Renata Fonte», aggiunge il presidente del Consiglio comunale con delega allo Sport Antonio Tondo, «perché Porto Selvaggio è il nostro cuore ed è il simbolo del sacrificio di una donna a cui dobbiamo tanto. Chi onora la memoria di Renata, lotta contro soprusi, speculazioni e illegalità».

Renata Fonte è diventata negli anni un simbolo della lotta per la legalità e dell’impegno e della passione civile e politica.

Dal 31 marzo 1984 a oggi, istituzioni, università, enti, associazioni le hanno intitolato monumenti, aule, strade e altri luoghi.

Il suo nome compare in tutte le commemorazioni per le vittime di mafia e nei dibattiti, gli incontri e le rassegne sulla memoria e i sacrifici delle personalità italiane in favore della legalità.

Sulla sua vicenda sono stati realizzati libri, film, fiction televisive, opere teatrali e la sua figura è costantemente oggetto di studio e riflessioni a scuola e nelle università.

La città di Nardò, tra le altre cose, nel 2017 le ha intitolato l’aula consiliare a Palazzo di Città.

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Cronaca

«Mi fa entrare a controllare il segnale Tv?». Occhio al raggiro

La segnalazione da Tricase di «una donna, sui 40 anni, capelli neri e frangetta, con grandi occhiali da vista». Il metodo è sempre lo stesso si intrufolano in casa, pongono domande e tentano di farsi un’idea di un potenziale bottino

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Non solo truffe online (l’ultima frontiera è quella della richiesta di curriculum su Whatsapp, non rispondete mai!) ma anche quelle più tradizionali, porta a porta, oseremmo dire… “analogiche”!

La segnalazione è di un nostro lettore di Tricase (Zona Draghi) che, nel primo pomeriggio («pochi minuti prima delle 14,30») ha sentito suonare al campanello e si è ritrovatO davanti al cancelletto «una donna, sui 40 anni, capelli neri e frangetta, con grandi occhiali da vista».

Dopo aver detto di venire «da Potenza, incaricata non si sa bene da chi, per compilare una non meglio specificata statistica, ha chiesto di entrare dentro casa per controllare il segnale del digitale terrestre della Tv. Ovviamente non l’ho fatta entrare e con una scusa l’ho congedata. Se era sola? Io ho visto solo lei».

Subito dopo aver mandato via la donna, però, il nostro lettore ha pensato che qualcun altro, soprattutto se soggetto fragile, come gli anziani, avrebbe potuto essere più gentile e far accomodare la zelante signora che sicuramente avrà altri fini.

Così ha pensato di avvertire noi «per far circolare la voce».

In effetti si tratta di un raggiro che ha già fatto il giro del Belpaese, con segnalazioni praticamente in ogni zona d’Italia.

Di solito dicono di svolgere un’indagine statistica per IPSOS sulla qualità del segnale del digitale terrestre e di aver lavorato per conto di altre agenzie più o meno note.

Poi con una scusa, una volta entrati, chiedono informazioni sui beni posseduti in casa, nel chiaro tentativo di farsi un’idea del potenziale bottino.

Attenzione, dunque, non fate entrare sconosciuti in casa. Mai!

Ricordate che hanno il diritto di entrare solo pubblici ufficiali e con tanto di mandato del giudice.

Altrimenti avete tutto il diritto di negare loro il permesso.

E se le cosa vi puzza, avvertite le forze carabinieri o polizia.

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