Cronaca
Maxi incendio, paura a Gallipoli
“Sacro Cuore” invaso dal fumo. Sollievo nell’aria dopo la preoccupazione per le minacciose fiamme
Ore di panico, queste ultime, a Gallipoli, dove un incendio è divampato nei pressi di una pineta non lontana da dove sorge l’ospedale Sacro Cuore. La stessa struttura sanitaria è stata minacciata e si è temuto il peggio data la difficoltà dei vigili del fuoco nel domare le fiamme, alimentate da un forte vento.
Alcuni reparti erano già invasi di fumo e l’attività sanitaria si era bloccata, in attesa di sviluppi. Già ci si organizzava per una eventuale evacuazione dell’edificio, del personale medico e dei pazienti in primis: l’Asl assicura che il piano per liberare la Torre A, più vicina al focolaio e interessata dal fumo, fosse già predisposto.
I pazienti dei reparti di Cardiologia Utic, Pneumologia, Oncologia e Rianimazione sarebbero stati trasferiti negli altri ospedali grazie all’ausilio delle ambulanze del 118. Alcune famiglie residenti in zona, invece, avevano ormai abbandonato le proprie abitazioni in preda alla paura.
Fondamentale per la svolta positiva avutasi è stato l’intervento di più squadre di volontari, del distaccamento locale e soprattutto da altre sezioni, per riuscire a contenere i danni. I pompieri hanno cercato a lungo di circoscrivere il rogo, riuscendoci, infine, solo con l’utilizzo massiccio e tempestivo di aerei antincendio Canadair.
Il comandante dei vigili del fuoco ha già rassicurato il direttore medico del Sacro Cuore, Egidio dell’Angelo Custode, assicurandogli che la struttura non corre alcun pericolo.
Sul posto, presenti anche il viceprefetto Guido Aprea e il direttore sanitario della Asl Lecce Antonio Sanguedolce, intervenuti per accertarsi che tutto fosse sotto controllo e che i residenti e coloro che si trovavano all’interno dell’ospedale fossero al sicuro. Nessuna temibile conseguenza, per fortuna, si è avuta da tutto ciò.
Rimane tanta apprensione e un pizzico di sollievo per la tragedia sfumata grazie all’opera dei volontari, ben coordinati con il personale sanitario e la centrale operativa della Protezione Civile della Regione Puglia.
Casarano
Si accapigliano per una donna e spunta un coltello
La lite è culminata nell’accoltellamento di un 36enne del posto, per motivi di cuore, ma non si esclude che possano essere state anche altre le motivazioni…
Tutto accade per amore. L’interesse per la stessa donna li ha fatti incontrare e scontrare: due i protagonisti della vicenda che, sembra, si fossero dati appuntamento in centro a Supersano per un chiarimento.
Dalle mani di uno dei due è spuntato un coltello a serramanico pronto a sferrare un fendente; l’altro, con l’intento di parare il colpo, è rimasto ferito alla mano sinistra.
La lite è culminata nell’accoltellamento di un 36enne del posto, per motivi di cuore, ma non si esclude che possano essere state anche altre le motivazioni.
La scena è stata seguita da diversi testimoni che hanno raccontato il fatto una volta arrivati i carabinieri sul posto.
L’aggressore è scappato via facendo perdere le proprie tracce, l’uomo ferito è stato trasportato all’ospedale di Casarano.
Indagano i carabinieri che stanno visionando anche le telecamere di videosorveglianza.
Cronaca
Confermato l’annullamento dell’accertamento di120mila euro della GdF e Agenzia Entrate
In particolare, a seguito di un controllo effettuato dalla Direzione Centrale Accertamento – Ufficio Antifrode dell’Agenzia delle Entrate nei confronti di un’altra società che veniva ritenuta un soggetto “missing trader” (ovvero soggetto fittizio creato ad hoc per realizzare scambi commerciali esclusivamente cartolari), alla società ricorrente, che aveva intrattenuto rapporti commerciali in qualità di cliente della suddetta società, venivano contestate l’utilizzo di fatture per operazioni soggettivamente inesistenti…
Corte di Giustizia Tributaria di Secondo Grado della Puglia, Sezione Staccata di Lecce: confermata la sentenza di primo grado perché Gdf è Agenzia Entrare prima di contestare operazioni inesistenti devono controllare con particolare attenzione tutta la documentazione del contribuente
Con l’interessante sentenza n. 4273/2024, comunicata il 23 dicembre ’24, della Corte di Giustizia Tributaria di Secondo Grado di Lecce – Sezione 22 – in accoglimento delle eccezioni di diritto e di merito formulate dall’avvocato Maurizio Villani, è stato confermato l’annullamento dell’avviso di accertamento di oltre 120.000 euro dell’Agenzia delle Entrate di Lecce, che già era stato annullato in primo grado.
In particolare, a seguito di un controllo effettuato dalla Direzione Centrale Accertamento – Ufficio Antifrode dell’Agenzia delle Entrate nei confronti di un’altra società che veniva ritenuta un soggetto “missing trader” (ovvero soggetto fittizio creato ad hoc per realizzare scambi commerciali esclusivamente cartolari), alla società ricorrente, che aveva intrattenuto rapporti commerciali in qualità di cliente della suddetta società, venivano contestate l’utilizzo di fatture per operazioni soggettivamente inesistenti.
Nell’impugnare l’avviso di accertamento la società, dopo aver sollevato anche una serie di eccezioni di diritto, nel merito contestava quanto accertato dall’Agenzia delle Entrate di Lecce, in particolar modo in relazione alla presunta mancanza di buona fede da parte di essa società nonché in relazione alla presunta mancata adozione di misure idonee ad assicurarsi che l’operazione che stava per essere effettuata non la conducesse a partecipare ad un’evasione tributaria.
Con il ricorso la società ha posto in evidenza di aver agito in buona fede e di essere stata del tutto ignara che l’altra società con la quale aveva intrattenuto rapporti commerciali fosse una società fittizia.
Nello specifico, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” tale prova è stata fornita dalla contribuente in giudizio mediante non solo la dimostrazione degli avvenuti pagamenti delle forniture regolarmente contabilizzate a mezzo bonifici rimasti incontestati dall’Ufficio, ma altresì mediante la prova che la società “missing trader” era solo uno dei tanti fornitori da cui la società ricorrente si serviva per l’acquisto dei prodotti che ad essa servivano e che il prezzo di tali prodotti era pari o di poco inferiore o addirittura superiore ai prodotti acquistati da altri fornitori (n. 151), con la conseguenza che in alcun modo la stessa poteva godere di un vero e proprio beneficio per aver effettuato acquisti ad un prezzo inferiore (o di molto inferiore) al prezzo di mercato.
I giudici tributari, sia in primo che in secondo grado, anche in base ad una costante giurisprudenza della Corte di Cassazione, hanno confermato l’annullamento dell’avviso di accertamento con condanna alle spese dell’Agenzia delle Entrate di Lecce.
La Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Entrate, prima di contestare l’inesistenza delle operazioni commerciali, devono sempre controllare con particolare attenzione tutta la documentazione offerta dal contribuente.
Cronaca
Due auto in fiamme a Matino: si indaga
Nella notte appena trascorsa, poco dopo l’una, una squadra dei vigili del fuoco del Comando Provinciale è intervenuta a Matino per un incendio.
A bruciare, in via Trieste, due autovetture parcheggiate sulla pubblica via, nei pressi del civico 39.
Le auto coinvolte sono una Fiat Punto e una Fiat Idea.
Le operazioni hanno consentito l’estinzione delle fiamme e la messa in sicurezza dell’area, evitando ulteriori danni a cose o persone.
Le cause dell’incendio sono attualmente in corso di accertamento.
immagine in evidenza di repertorio
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