Cronaca
Melendugno, i familiari di Sara Rollo chiedono verità e giustizia
“Giusto fare piena luce su dinamica e responsabilità dell’incidente: se la pista ciclabile non era a norma chi ha sbagliato ne risponderà”. I congiunti di Sara Rollo hanno accolto con favore l’inchiesta della Procura a carico del Comune di Melendugno per chiarire le cause del tragico incidente fatale alla loro cara

“Si faccia piena luce su quel tragico incidente e si perseguano tutte le responsabilità”.
I congiunti di Sara Rollo hanno accolto con estremo favore la decisione della Procura di Lecce di sviluppare un’inchiesta per chiarire la dinamica e le cause del terribile sinistro accaduto la sera del 17 luglio a San Foca di Melendugno e nel quale la loro cara ha perso la vita, a soli 43 anni, assieme al compagno Antonio Carlà, di 46.
Com’è tristemente noto, la coppia stava procedendo su una Ducati Panigale ed era appena entrata nella marina quando Carlà, che ne era alla guida, avrebbe urtato il cordolo della pista ciclabile di recentissima realizzazione ricavata ai margini del lungo mare perdendo il controllo della moto, con conseguenze fatali: i due occupanti la due ruote hanno sbattuto violentemente contro una recinzione, hanno centrato in pieno e abbattuto il palo di sostegno di un cartello stradale e sono rovinati esanimi sull’asfalto. L’incolpevole Sara Rollo, che abitava a San Donato di Lecce, indossava regolarmente il casco, ma non le è bastato: è deceduta praticamente sul colpo, così come Carlà, per i gravissimi politraumi riportati.
L’incidente non ha coinvolto altri veicoli ma fin da subito sono emerse pesanti perplessità sull’insidia rappresentata da quell’ampia pista ciclopedonale, non solo per le modalità realizzative ma anche per la totale assenza di segnaletica, tanto più pericolosa nelle ore notturne: oltre ai cartelli, mancava qualsiasi dispositivo di segnalazione luminoso come dei “banali” catadiottri. Carenze e lacune tali da profilare una responsabilità della Pubblica Amministrazione.
Il Pubblico Ministero della Procura salentina, dott. Alessandro Prontera, ha ritenuto di dover andare a fondo della vicenda e, dopo aver aperto un fascicolo contro ignoti ed aver atteso il rapporto e il supplemento di indagini dei carabinieri della stazione di Melendugno, nei giorni scorsi ha trasformato il procedimento penale in un’azione contro “noti” iscrivendo nel registro degli indagati per l’ipotesi di reato di omicidio stradale cinque persone tra cui due figure apicali del Comune di Melendugno, il comandante della polizia locale Antonio Nahi, 64 anni, e il responsabile degli uffici Tecnici arch. Salvatore Petrachi, 66, entrambi anche residenti a Melendugno, più altri due dipendenti dell’ufficio Lavori Pubblici, il geom. Federico Stella, 37 anni, sempre di Melendugno, e l’ing. Antonio Rizzo, 54 anni, di Lizzanello, oltre a Maria Grazia Saracino, 56 anni, di Caprarica, legale rappresentante dell’impresa edile a cui l’Amministrazione comunale ha affidato l’intervento “incriminato”.
Si tratta peraltro di un atto dovuto per dare modo ai cinque soggetti sottoposti all’indagine di nominare eventuali consulenti tecnici di parte per gli accertamenti tecnici non ripetibili. Il Sostituto Procuratore infatti ha anche e soprattutto disposto una perizia cinematica per ricostruire dinamica, cause e tutte le responsabilità dell’incidente e conferirà l’incarico giovedì 15 settembre 2022, alle ore 13, presso il Palazzo di Giustizia di Lecce, a un proprio consulente tecnico di fiducia.
I genitori, il fratello e la sorella nonché gli anziani nonni di Sara, per essere assistiti, attraverso l’Area manager e responsabile della sede di Taranto, Luigi Cisonna, si sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, con la collaborazione dell’avv. Maria Grazia Barretta, del Foro di Lecce.
Studio3A aveva già effettuato fin dal primo momento un sopralluogo sul luogo della tragedia con un proprio esperto, l’ingegnere cinematico Maurizio Scudella, che sarà messo a disposizione e nominato anche quale consulente tecnico di parte per l’accertamento ordinato dalla Procura e che quindi parteciperà a tutte le operazioni peritali, dalle quali la famiglia di Sara Rollo si aspetta chiarezza, verità e giustizia
Cronaca
Guardia costiera in pescheria, sequestri e sanzioni
Sottoposti a sequestro 25 chili di pescato tra cui 5 kg di Abalone dei molluschi conosciuti come “orecchie marine”

Controlli serrati della Guardia Costiera di Otranto, coordinati dalla Capitaneria di porto di Gallipoli presso punti vendita di prodotti ittici nel Salento nell’ambito delle direttive del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto quale Centro Controllo Nazionale Pesca.
L’attenzione dei militari su pescherie e noti locali etnici dove sono merse irregolarità in materia di tracciabilità, igiene e conservazione di prodotti ittici.
In particolare, sono stati sottoposti a sequestro 25 chili di pescato non conforme alle normative di settore.
Tra questi 5 chilogrammi di Abalone una particolare specie ittica, particolarmente diffusa nelle culture asiatiche per le sue proprietà afrodisiache (che la contraddistinguono dalle più note capesante) e riconoscibile per i 4, 5 fori presenti sulla conchiglia e per la forma molto simile al padiglione auricolare, da cui la denominazione di “orecchia marina”.
È un prodotto prelibato al pari del caviale e delle ostriche, con un valore economico–commerciale variabile dai 30 agli 80 euro al chilogrammo.
Oltre a sottoporre a sequestro amministrativo il prodotto, al proprietario del punto vendita è stata comminata una sanzione amministrativa 1.500 euro.
Attualità
Solidarietà… femminile alla sindaca di Specchia
Freschi di celebrazioni sulla Giornata Internazionale dei Diritti delle Donne riceviamo e pubblichiamo un intervento di Francesca Sodero, già consigliera comunale a Tricase, a sostegno della prima cittadina Anna Laura Remigi «il cui operato diventa bersaglio del becero maschilismo che ancora striscia nel sottobosco delle nostre comunità».

Dopo la sentenza del TAR di Lecce che ha chiuso l’annosa vicenda di un’agenzia funebre, secondo i giudici non abilitata ad esercitare nel locale in cui si era insediata, Specchia è teatro dell’ennesima polemica tra post della prima cittadina e taluni commenti non propriamente urbani.
Anzi a detta di chi ci scrive «schizzi di fango che la società è in grado di lavare via velocemente».
Di seguito lo scritto di Francesca Sodero.
«Ci risiamo, non appena una donna dimostra valore, tenacia e coraggio, puntualmente il suo operato diventa bersaglio del becero maschilismo che ancora striscia nel sottobosco delle nostre comunità.
Sono solo i colpi di coda di una mentalità in declino e non devono destare molta preoccupazione; tuttavia, è nostro dovere alzare la voce per farli apparire per quello che sono: schizzi di fango che la società è in grado di lavare via velocemente.
Alla sindaca di Specchia Anna Laura Remigi, la cui vivace azione politica nel segno del cambiamento e della legalità ha scatenato sin dall’insediamento i commenti più volgari sulla sua persona e sulla sua vita privata, esprimo per prima cosa la mia piena solidarietà come donna.
Soprattutto, però, vorrei manifestarle la mia incontenibile gioia nel ritrovarla sempre più combattiva e determinata, ogniqualvolta le aggressioni sessiste tentano di sminuirne i risultati amministrativi e politici, come accaduto negli ultimi giorni.
Sono certa che dover fare i conti con queste manifestazioni di un’umanità che ancora stenta ad elevarsi le procurino intima sofferenza, non fosse altro perché oscurano i risultati e i sacrifici, mettendo il carico sulla fatica, che una donna già sostiene in misura doppia rispetto ai colleghi uomini.
Coloro che ci sono passate lo sanno bene che trasformare questa intima sofferenza in testimonianza, reazione e istanza politica, è uno sforzo non banale che può facilmente intaccare la propria solidità interiore.
Allora è compito di tutti noi sostenere questa solidità e questo coraggio alzando ancora una volta la nostra voce di ferma condanna contro chi ancora oggi insulta le donne per nascondere la propria incapacità di fronteggiarle alla pari sul piano politico, amministrativo e lavorativo.
Grazie Anna Laura, avanti sempre a testa alta!»
Francesca Sodero
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Alessano
Scontro nel Capo di Leuca: coinvolti in sette

Violento incidente stradale in serata sulla provinciale tra Montesardo (Alessano) e Ruggiano (Salve).

Coinvolte una Renault Captur ed una Fiat Multipla. Lo scontro, avvenuto attorno alle 21, ha provocato il ferimento di 3 persone su ben 7 viaggianti a bordo dei mezzi incidentati.

Di queste, due sono state condotte in ospedale in codice giallo a Tricase dal personale sanitario del 118. Nessuno per fortuna è in gravi condizioni.

Per permettere le operazioni di soccorso, sono intervenuti anche i vigili del fuoco del Distaccamento di Tricase e i carabinieri della locale Compagnia.

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