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Cronaca

Mercatone Uno, 123 famiglie salentine di nuovo col fiato sospeso

La proprietà ha inviato una comunicazione che ha raggelato il sangue a 256 lavoratori pugliesi, 123 dei quali impiegati nei centri commerciali di di Matino (46), San Cesario (42) e Surano (35). Filcams: “Pagano sempre i lavoratori”

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Sono arrivate alla spicciolata le lettere che annunciano un altro periodo buio per i lavoratori di Mercatone Uno.


L’amministratore delegato della Shernon Holding, proprietaria della catena di grande distribuzione, ha inviato una comunicazione che ha raggelato il sangue a 256 lavoratori pugliesi, 123 dei quali impiegati nei centri commerciali di Matino (46), San Cesario (42) e Surano (35): “Nelle prossime ore, Shernon Holding presenterà presso il Tribunale di Milano la domanda di ammissione alla procedura di concordato preventivo”, si legge nelle missive.


La Filcams Cgil annuncia una mobilitazione nazionale per dare visibilità e risposte ai lavoratori del Gruppo: “Quella della Shernon Holding, una decisione che lascia basiti ad appena 8 mesi dal passaggio dall’amministrazione straordinaria alla nuova proprietà“.


La Filcams Cgil Puglia sottolinea come i lavoratori ancora attendano la liquidazione del Trattamento di fine rapporto (Tfr) dalla vecchia gestione.


Barbara Neglia (Filcams Cgil Puglia)


Agli stessi lavoratori si preannunciano ulteriori sacrifici, dopo quelli sopportati per mesi al fine di mantenere un posto di lavoro attraverso la riduzione dei contratti.

Ora tutti si domandano quale futuro li attende, anche alla luce di quanto si apprende dalla lettera: “Comprendo bene come tutto ciò possa determinare nuova ansia e preoccupazioni per te, per i tuoi colleghi e per le vostre famiglie: ma ancora una volta credendoci insieme, possiamo farcela”.


Un appello vago che getta nello scoramento i dipendenti.


È davvero paradossale ritrovarsi dopo così poco tempo ancora una volta senza una prospettiva”, dice Barbara Neglia, Segretaria Generale della Filcams Cgil Puglia.


È inaccettabile che gli organi di vigilanza del Ministero dello Sviluppo Economico, che appena la scorsa estate avevano permesso l’acquisto da parte della nuova società di quel che rimaneva di Mercatone Uno”, continua, “non abbiano verificato la sostenibilità aziendale degli acquirenti. Oggi, con una lettera contraddittoria che bypassa le organizzazioni sindacali, si annuncia da un lato il concordato preventivo e dall’altro una curva del fatturato in lento ma costante rialzo“.


Qualcuno“, conclude la Neglia, “dovrà dare delle risposte a questi lavoratori e alle loro preoccupazioni”.


Cronaca

Lecce, spaccata in gioielleria piazza Mazzini, preso uno dei rapinatori

I poliziotti lo hanno arrestato dopo un inseguimento, prima in auto e poi a piedi. Recuperato e riconsegnato al proprietario il bottino dal valore di circa 600mila euro

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Questa mattina, poco prima delle 5, a Lecce, la Polizia di Stato è intervenuta per la segnalazione di una spaccata ai danni di una gioielleria sita in piazza Mazzini.

Alla vista delle pattuglie i malviventi, sorpresi mentre erano ancora all’interno della gioielleria, si sono dati alla fuga a bordo di una Alfa Romeo Stelvio con il bottino già caricato in macchina.

Durante l’inseguimento dalla macchina son caduti parte della refurtiva e alcuni attrezzi da scasso dal cofano rimasto aperto.

Per garantirsi la fuga ed impedire l’intervento delle pattuglie i malviventi hanno lasciato cadere dall’auto dei chiodi sulla strada.

In seguito, i poliziotti avrebbero accertato che i fuggiaschi avevano posizionato delle barre con dei chiodi in prossimità della gioielleria allo scopo proprio di bloccare l’eventuale intervento delle forze dell’ordine.

Dopo alcune centinaia di metri la Stelvio, tallonata dalla Volante della polizia, ha perso il controllo ed è impattata sulla vetrina di un negozio di ottica sita in via 95esimo Reggimento Fanteria.

I ladri si sono dati alla fuga, scendendo in fretta dalla macchina e correndo in diverse direzioni.

Gli agenti della Sezione Volanti li hanno inseguiti a piedi e sono riusciti a bloccarne uno, fermato dopo una breve colluttazione.

L’uomo, un 33enne di Brindisi, già noto alle forze dell’ordine, è stato tratto in arresto per rapina.

La Alfa Romeo Stelvio è risultata rubata nell’agosto del 2022 a Galatone; sulla stessa erano state apposte delle targhe risultate rubate a Fasano lo scorso 7 aprile da un’altra autovettura.

All’interno dell’Alfa Romeo sono stati rinvenuti vari attrezzi atti allo scasso, flex e passamontagna.

Inoltre, i malviventi indossavano delle tute bianche e dei guanti per non lasciare tracce.

La refurtiva del valore pari a circa 600 mila euro è stata recuperata e consegnata al proprietario.

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Cronaca

Gestore di centro scommesse arrestato per spaccio

Pochi grammi ci cocaina indosso, il resto nel rispostiglio della cucina di casa. Nei guai 46enne di Salice Salentino

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I carabinieri del NORM della Compagnia di Campi Salentina hanno portato a termine un’importante operazione nella lotta contro le piazze di spaccio di sostanze stupefacenti, culminata nell’arresto di un uomo di 46 anni, gestore di un centro scommesse situato a Salice Salentino.

L’operazione è iniziata con un controllo di routine presso il centro scommesse, durante il quale i militari dell’Arma hanno trovato addosso all’operatore un quantitativo di tre grammi di cocaina.

Ciò ha spinto i Carabinieri ad effettuare una perquisizione domiciliare presso l’abitazione del sospettato.

All’interno di un ripostiglio della cucina, i militari hanno rinvenuto ulteriori 150 grammi cocaina, materiale per il confezionamento e una somma di denaro contante di 1.500 euro, ritenuta probabile provento dell’attività di spaccio.

Dopo le formalità di rito e in conformità con le disposizioni del PM di turno della Procura della Repubblica di Lecce, che conduce le indagini, l’uomo è stato arrestato e condotto presso il proprio domicilio in regime di arresti domiciliari.

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Cronaca

Abusivismo lungo il fiume Asso, sigilli e denuncia 

In località Iesuculla, agro di Galatina, i carabinieri forestali individuano tre costruzioni abusive in zona vincolata. Denunciato il proprietario. Ulteriori controlli in corso in tutta l’area litoranea jonica e nell’entroterra, da Leuca fino a Torre Lapillo, con l’ausilio dell’elicottero

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Nel corso della campagna di controlli nazionale, denominata “Fiume Sicuro”, finalizzata al contrasto degli abusi edilizi nelle aree fluviali, e comunque a tutela del reticolo idrografico e della sua funzionalità, i Carabinieri Forestali del Nucleo di Gallipoli, all’esito di accertamenti lungo il Canale dell’Asso (il più lungo corso d’ acqua della provincia di Lecce, che nasce dalle alture di Collepasso e sfocia inghiottito in una vora in agro di Nardò) e relative pertinenze, hanno individuato alcune costruzioni, risultate abusive a seguito di accertamenti con il competente Ufficio Tecnico del Comune di Galatina, in località Iesuculla, in area vincolata ai sensi del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale.

Si tratta di due fabbricati con copertura, di ampliamento e adiacente a uno preesistente, e di un terzo locale autonomo, per una superficie complessiva di circa 250 metri quadri e una volumetria di 550 metri cubi, con destinazione a uso abitativo.

Nelle pertinenze del complesso residenziale, su una superficie di 95 metri quadri complessivi, era inoltre stato realizzato un complesso di gabbie per volatili (voliere).

Per tutte le suddette opere non era stato rilasciato alcun permesso di costruire, né tantomeno l’autorizzazione paesaggistica; pertanto, i Carabinieri Forestali hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Lecce il 41enne proprietario del complesso.

Ulteriori accertamenti sono tuttora in corso in tutta l’area litoranea jonica con relativo entroterra, da Leuca fino a Torre Lapillo, con l’ausilio dell’elicottero AW169 del 6° Nucleo Carabinieri, di stanza a Bari-Palese, rivelatosi fondamentale nel contrasto ai reati ambientali sul territorio.

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