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Cronaca

Muore durante un furto

Macabra scoperta per il titolare di una ditta idraulica che trova, in una Clio, un uomo senza vita

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Nella serata di ieri, poco prima delle 22, il titolare di una ditta idraulica, sita nella zona artigianale di Squinzano, ha sentito voci e rumori provenire da un’area attigua, cinta da una muraglia alta 2 metri e adibita a deposito di attrezzature edili.


Recatosi sul posto con il supporto di personale dell’Istituto “Privacy”, attraverso il cancello carraio aperto ha trovato una vecchia Renault “Clio” semi-impantanata e con cavo di traino attaccato. All’interno, vicino a un gruppo elettrogeno da traino, il cadavere di M.R., pluripregiudicato sessantenne trepuzzino.


Dopo la macabra scoperta immediata la chiamata ai carabinieri. Da una prima ricostruzione, confortata successivamente da una più minuziosa ispezione dei luoghi dell’evento e della stessa vittima, si è potuta escludere la violenza come causa della morte. Verosimile causa del decesso, un infarto (aveva problemi cardiaci). Probabilmente non aveva agito da solo, poiché nelle vicinanze della prima auto sono state identificate chiare tracce della presenza di un’altra vettura che aveva provato a trainare la Clio. Motivo, quasi certo, della presenza di M.R. presso quell’azienda, un furto di attrezzature: sulla “Clio”, in uso alla vittima, sebbene con documenti ancora intestati ad altri, era stato collocato un compressore della ditta in cui si sono verificati gli eventi. Continuano gli approfondimenti per identificare i complici.

Nonostante la vicenda sia da subito parsa abbastanza chiara, la scoperta di un cadavere a Squinzano ha fatto presagire immediatamente scenari più foschi; non è mancato quindi l’intervento della Sezione Rilievi del Reparto Operativo e degli uomini del Nucleo Investigativo di Lecce per non lasciare nulla al caso e per dare la giusta collaborazione ai militari della Compagnia di Campi Salentina.


Cronaca

Arrestati due topi d’appartamento

Avevano appena svaligiato un’abitazione estiva di Casalabate. In casa avevano orologi, utensili da lavoro ed elettrodomestici da cucina per un valore di qualche migliaio di euro, rubati qualche giorno prima da un’altra abitazione di Squinzano

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In risposta alla recente escalation di furti che ha interessato le località di Squinzano, Casalabate e Trepuzzi, i carabinieri del Comando Provinciale di Lecce hanno avviato un’importante operazione di “alta visibilità“, potenziando il pattugliamento del territorio al fine di scoraggiare i malintenzionati e proteggere i cittadini dai furti in abitazione che si verificano durante le ore di assenza da casa per motivi di lavoro o per le spese quotidiane.

Nel corso delle operazioni, sono stati effettuati numerosi posti di controllo e perquisizioni, che hanno portato anche all’arresto di due topi d’appartamento e al recupero della refurtiva.

In particolare, un 40enne e un 25enne, entrambi noti alle Forze dell’Ordine, sono stati arrestati in flagranza di reato dopo aver visitato un’abitazione sul litorale leccese.

I due, sono stati fermati da un equipaggio della Radiomobile della compagnia Carabinieri di Campi Salentina mentre si stavano allontanando da un’abitazione estiva di Casalabate, dove avevano rubato gli infissi, probabilmente con l’intenzione di rivenderli al mercato nero.

Durante la perquisizione, i militari dell’Arma hanno trovato sull’auto della coppia ladri anche gli attrezzi da scasso, utilizzati per smontare le finestre in alluminio dell’abitazione estiva.

A quel punto le indagini si sono spostate presso le abitazioni dei due fermati, dove sono stati trovati orologi, utensili da lavoro e vari elettrodomestici da cucina per un valore di qualche migliaio di euro, rubati qualche giorno prima da un’altra abitazione di Squinzano.

Al termine delle attività, i due sono stati arrestati per furto in abitazione in concorso e denunciati per ricettazione.

Dopo l’udienza di convalida, i due sono stati sottoposti dal giudice ai domiciliari.

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Cronaca

Rigurgito fatale, muore neonata

La piccola aveva solo 11 giorni. Vani i tentativi di soccorso dei sanitari del 118 allertati dai genitori

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Una tristezza infinita, una tragica fatalità.

Nella notte, a Merine (frazione di Lizzanello), una neonata di appena 11 giorni è rimasta soffocata da un rigurgito mentre dormiva.

Era nel letto matrimoniale, insieme ai genitori.

Appena resisi conto di quanto stava accadendo, proprio i genitori hanno allertato i soccorsi.

Per la piccola però non c’è stato nulla da fare.

 

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Cronaca

Spaccio di cocaina, nei guai 20enne

Alla vista dei carabinieri cerca di disfarsi della droga ma senza successo. Fermato, sempre per droga, anche un operaio di 46 anni. Un 15enne, invece, è stato denunciato per il furto di una bicicletta

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I carabinieri della Compagnia di Campi Salentina hanno nuovamente concentrato più pattuglie nella zona di Trepuzzi, dove i militari dell’Arma hanno attuato un’intensa attività di controllo del territorio.

Anche questa volta, nel bilancio della lotta all’illegalità e al degrado, non sono mancati gli arresti e le denunce.

In tutta la zona nell’arco della serata sono state controllate un centinaio di persone, mentre è stato intimato l’alt a una quarantina di mezzi.

Durante i controlli a tappeto delle zone frequentate dai più giovani, l’attenzione dei carabinieri si è concentrata su un gruppo di ragazzi notato in posizione defilata alle spalle di un bar che si trova nel centro del paese, fra cui c’era un 20enne del posto, noto alle Forze dell’Ordine, che appena ha visto la pattuglia avvicinarsi, con estrema disinvoltura, ha lasciato cadere per terra un involucro, sperando che nessuno notasse quella mossa.

L’esperienza dei due carabinieri però ha giocato a suo sfavore.

Infatti, i militari dell’Arma hanno recuperato l’involucro che conteneva una quarantina di dosi di cocaina.

Il giovane, inoltre, aveva in tasca circa seicento euro in contanti, ritenuti il provento della vendita di droga.

Il 20enne è stato quindi portato in caserma, dove al termine delle verifiche qualitative sulla “polvere bianca” trovata in suo possesso è stato dichiarato in arresto per “detenzione illecita di stupefacenti”.

Per un operaio di 46 anni, invece, fermato alla guida della propria auto, è scattata la denuncia sempre per possesso di droga.

Durante la perquisizione, è stato trovato in possesso di alcuni grammi di hashish e di un bilancino di precisione, strumento del mestiere, spesso usato dai pusher per pesare con esattezza le dosi da vendere.

Oltre allo spaccio, nel resoconto dei controlli a tappeto anche la segnalazione al Prefetto di due giovani, trovati in possesso di marijuana e hashish per uso personale.

Infine, è finito nei guai anche un 15enne, denunciato per aver rubato una bicicletta ad un 61enne del posto.

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