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Cronaca

Niente mascherine e distanziamento in due locali ad Otranto: “Dovevamo far cassa”

La polizia si apposta e si nasconde tra la gente, poi entra in azione: chiusure inevitabili

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Nell’ambito delle attività di controllo degli esercizi pubblici, anche in ordine al rispetto della normativa anti-covid, nella serata di ieri sono stati effettuati numerosi controlli straordinari delle principali attività in quel di Otranto.





Considerata l’estrema difficoltà di raggiungere inosservati presso l’area dei Bastioni di Otranto, ove insistono molti dei più gettonati locali della città, il personale della Polizia Amministrativa della Questura, coadiuvato dal personale dei commissariati di Otranto e Taurisano (e delle rispettive Scientifiche), si è infiltrato fra i giovani, avvalendosi anche della collaborazione dei colleghi della Polizia Scientifica di Otranto e Taurisano.





L’azione di squadra è risultata eccezionalmente utile alla comprensione delle dinamiche in quell’area e dell’atteggiamento dei pubblici esercenti. Stando a quanto riscontrato dalla polizia, infatti, questi, convinti di non essere osservati dalle Forze dell’Ordine, violavano ripetutamente molte delle norme finalizzate al contrasto della diffusione del coronavirus.





Da postazioni strategiche dalle quali era possibile operare del tutto inosservati, già a partire dalle 22, il personale della Scientifica ha potuto riprendere, fotografare e documentare tutta una serie di comportamenti degli esercenti pubblici operanti sui bastioni, “atti a ledere o a mettere in pericolo la salute pubblica, in palese violazione delle norme attualmente finalizzate alla sua salvaguardia”, come riportato dalla Questura.





Dopo oltre tre ore di ininterrotte riprese da parte della Scientifica, il quadro dei comportamenti e delle gravi violazioni riscontrate è apparso chiaro e nitido, tanto da necessitare il più duro degli interventi che, nell’ottica di interrompere le condotte pericolose per la salute pubblica, ha portato ad intervenire su due locali presenti nella zona, non solo e non tanto per la contestazione delle violazioni amministrative riscontrate quanto – soprattutto – per porre fine alla situazione di pericolo. È stata infatti imposta la chiusura immediata delle rispettive attività commerciali.




Alla vista della polizia, alcuni degli esercenti han provato a porre vano rimedio, indossando le mascherine ed invitando i clienti a distanziarsi fra di loro.





Una volta appreso di essere stati osservati ed immortalati, gli esercenti dei locali hanno ammesso le violazioni, giustificandosi con la necessità di “fare cassa” in un periodo così difficile per l’economia locale.





La polizia riporta che nessuno dei dipendenti dei locali sottoposti a chiusura aveva mai indossato mascherine durante i rapporti con i clienti, durante la mescita, nelle operazioni di banco o di cassa così come le vigilanze private che, pur presenti, non avevano fatto mantenere il doveroso distanziamento fra clienti all’interno degli spazi in concessione, sottraendosi per primi – pur lavorando in mezzo ai giovani – all’obbligo della mascherina protettiva.
Per questi motivi, gli esercizi sono stati sanzionati ed immediatamente chiusi, così come sono stati sanzionati gestori e dipendenti dei medesimi.





Gli atti saranno sottoposti all’attenzione della Prefettura di Lecce che potrebbe valutare un eventuale inasprimento della sanzione, aggiungendo ai 5 giorni di chiusura imposti dalla Polizia un ulteriore periodo di chiusura che potrebbe protrarsi sino a 30 giorni.


Cronaca

GdF, sequestrate 8 tonnellate di fuochi d’artificio

Il titolare dell’attività commerciale è stato segnalato alla Procura della Repubblica per le ipotesi delittuose di illegale detenzione, importazione e fabbricazione di materiale esplodente in quantità superiori a quelle consentite…

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GDF LECCE: SEQUESTRATE OLTRE 8 TONNELLATE DI FUOCHI D’ARTIFICIO.

La Guardia di Finanza di Lecce, nell’ambito dei servizi di controllo economico del territorio, hanno portato a termine interventi finalizzati al contrasto all’illecita detenzione e vendita di articoli pirotecnici.

In particolare, al termine di una mirata attività info-investigativa, le unità specializzate “Baschi Verdi” del Gruppo di Lecce, all’interno di un magazzino di un’attività economica, sita nella periferia di Lecce, esercente la vendita al dettaglio e all’ingrosso di articoli per la casa, abbigliamento e giocattoli, hanno rinvenuto e sottoposto a vincolo penale oltre un milione e quattrocento mila pezzi di artifizi pirotecnici, per un totale di tonnellate 8,4, già pronti per la vendita in occasione delle imminenti festività.

La merce era custodita illegalmente ed in condizioni di pericolosità per l’incolumità pubblica, tenuto conto del precario confezionamento e della promiscuità con altri prodotti altamente infiammabili quali alcool e bombolette di gas.

Per aggirare le norme che vietano la detenzione di materiale esplodente oltre le quantità consentite e per eludere i controlli da parte delle forze di polizia, l’imprenditore avrebbe provveduto a frazionare le forniture acquistando piccoli quantitativi al di sotto delle soglie massime anche nell’arco della stessa giornata.

Il titolare dell’attività commerciale è stato segnalato alla Procura della Repubblica per le ipotesi delittuose di illegale detenzione, importazione e fabbricazione di materiale esplodente in quantità superiori a quelle consentite.

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Castrignano del Capo

Castrignano del Capo, scoperto ordigno esplosivo di 1Kg

Arrestato un 30enne del luogo poiché ritenuto responsabile di detenzione di materiale esplosivo e sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

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CASTRIGNANO DEL CAPO (LE) LA SCOPERTA NEL CORSO DEL CONTROLLO. UN ORDIGNO ESPLOSIVO E STUPEFACENTI. ARRESTATO UN TRENTENNE.

I Carabinieri di Castrignano del Capo hanno arrestato un 30enne del luogo poiché ritenuto responsabile di detenzione di materiale esplosivo e sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

Nel corso di un controllo i Carabinieri hanno notato una non comune agitazione.

La perquisizione domiciliare che ne è scaturita ha portato al rinvenimento di sostanza stupefacente del tipo hashish e marijuana pronta per lo spaccio, per un peso complessivo di 10 gr. circa.

Ma la sorpresa investigativa è arrivata durante il controllo nel corso dell’attenta perquisizione poiché i militari hanno rinvenuto un ordigno artigianale e clandestino, dal peso di 1kg circa, con miccia da tre oltre 3 metri ed altri 2 ordigni più piccoli da 250 gr.

L’effetto sarebbe stato dirompente e micidiale.

Il prosieguo dell’attività di controllo da parte dei militari dell’Arma, ha portato ad individuare e segnalare alla competente Autorità Giudiziaria anche un soggetto 49enne, residente in un comune del basso Salento, poichè trovato in possesso di materiale pirico illegalmente detenuto presso la propria abitazione.

I militari dell’Arma ricordano che tutti i fuochi d’artificio consentiti devono avere sulla confezione un’etichetta completa che deve contenere gli estremi del provvedimento del Ministero dell’Interno che ne autorizza il commercio, ne riporti le principali caratteristiche costruttive, indichi una descrizione chiara e completa delle modalità d’uso che devono essere seguite attentamente dall’utilizzatore.

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Cronaca

Daspo per un 22enne per lancio di fuochi durante Lecce Juventus

In tale occasione, infatti, furono diversi gli episodi di accensione e lancio in campo di artifizi pirotecnici da parte dei tifosi locali…

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LA POLIZIA DI STATO HA NOTIFICATO UN DASPO PER I FATTI OCCORSI DURANTE LA PARTITA LECCE-JUVENTUS

La Polizia di Stato ha notificato un DASPO per i fatti occorsi durante la partita Lecce-Juventus, del 01 dicembre scorso.

In tale occasione, infatti, furono diversi gli episodi di accensione e lancio in campo di artifizi pirotecnici da parte dei tifosi locali.

Il personale DIGOS, a seguito dell’attenta visione delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza dello stadio, ha individuato uno dei responsabili del lancio di un artifizio pirotecnico.

Il soggetto, ventiduenne di Surbo, già conosciuto agli uffici informativi come facente parte della tifoseria organizzata, è stato deferito all’autorità giudiziaria per lancio di artifizio pirotecnico e non potrà accedere alle manifestazioni sportive per 3 anni.

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