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Cronaca

Ospedale di Tricase, arretrati non pagati: stato di agitazione

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Proclamato lo stato di agitazione del personale dell’ospedale “Cardinal Panico” di Tricase.


La spesa presunta degli arretrati sarebbe intorno ai 3milioni di euro per circa 750 dipendenti tra infermieri, personale OSS, autisti, tecnici di radiologia di laboratorio e tutto il personale di comparto esclusi i medici.


Riportiamo la nota indirizzata dal Coordinatore Sanità della CISL Fp di Lecce, Antonio Piccinno, al Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera “Cardinale Panico” di Tricase e al Prefetto della Provincia di Lecce.


«La scrivente O.S., prende atto, da ultimo, della nota prot.n. 72 del 16.2.2023, a firma  del Direttore Generale della Azienda Ospedaliera Pia Fondazione di Culto e Religione Card. Panico di Tricase, con la quale, di fatto, si comunica alle OO.SS. le intenzioni dell’ Ente di procedere alla corresponsione al personale dipendente dell’area di Comparto, così come già pronunciato nel verbale sottoscritto con le OO.SS. In data 17.1.2023, insieme alla mensilità di febbraio, del solo adeguamento contrattuale CCNL Comparto Sanità Pubblica 2019-2021 e, per il mese di marzo, di una sola tranche semestrale della prevista corposa somma dovuta ai dipendenti a titolo di arretrati 2019-2022.


La CISL Fp Sanità è consapevole di come l’Azienda Ospedaliera “Card. Panico” di Tricase sia inserita nel sistema sanitario regionale pubblico ed eroghi servizi di eccellenza su tutto il territorio salentino e non solo. È consapevole altresì, però, che come avviene per tutto il personale della Sanità Pubblica, anche per il personale ivi operante ci sia la più ampia tutela contrattuale.


In particolare, oggetto della presente vertenza è il mancato riconoscimento degli arretrati nella sua interezza che, secondo il calcolo benevolmente semestrale utilizzato dall’ Ente ammonterebbe a ben 8 semestri a fronte del solo semestre erogabile relativo al 2022 che, stante gli aumenti contrattuali sarebbe del tutto poca cosa.


A nulla è valso il tentativo delle OO.SS. a non proclamare lo stato di agitazione del personale del “Cardinale Panico”, nella sola speranza che vi sia una apertura nei confronti delle richieste sindacali che vertono sul sacrosanto diritto degli operatori dell’Ente ad essere trattati equamente così come tutti gli operatori della Sanità Pubblica.

Tale condizione di incongruità corrisponde ad un disagio percepito negli anni come se tale personale fosse inquadrato in una sorta di Serie B Sanitaria, quando poi il ruolo nevralgico di tale struttura sul territorio provinciale e regionale per l’attività assistenziale e per quanto concerne l’attività specialistica è di indubbia rilevanza.


Si è consapevoli che tutte le criticità in ordine a mancati o incongrui finanziamenti Regionali riportate nel verbale di cui all’incontro di delegazione trattante del 29.12.2022, rivengono dalle difficoltà da parte dell’Ente di far fronte ai maggiori oneri contrattuali e sono da ricondurre alla limitazione del Tetto di Spesa che per il triennio 2022>2024 è addirittura riportato al “Tetto” del 2019. Si è consapevoli del difficile momento congiunturale purtroppo trasversale a tutti i Settori. Ma i lavoratori meritano rispetto. Nella successiva delegazione trattante del 17.1.2023, l’Ente aveva fatto intendere alcune possibilità rivenienti dal tavolo tecnico Regionale vertente, appunto, un possibile sblocco del tetto di spesa.


Di ciò nulla è menzionato nella nota del 16.2.2023, ovvero le risultanze del tavolo tecnico in materia.


Stante la legittima aspettativa del Personale Area Comparto del Cardinale Panico di vedere applicati gli istituti economici contrattuali, alla luce di quanto esposto, si chiede, alla pari di altre spese sostenute o da sostenere in previsione di eventuale spesa imputata per far fronte all’edilizia sanitaria, di voler dare seguito alla totale erogazione delle spettanze contrattuali a titolo di arretrati 2019-2022 con il mese di marzo 2023»


In attesa della totale erogazione, la Cisl Fp Lecce proclama lo stato di agitazione del personale Area Comparto della Azienda Ospedaliera Cardinale Panico di Tricase e, nel contempo, comunica la intenzione, «qualora con il mese di marzo non venissero completamente erogate le spettanze richieste, di indire a norma di legge lo sciopero del personale Area di Comparto».


 


Cronaca

Contro il muro sulla via del mare: grave 76enne

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Un brutto incidente stradale si è verificato nella mattinata di oggi sulla Strada Provinciale 96, che collega Squinzano a Casalabate. Un uomo di 76 anni, residente a Squinzano, è rimasto ferito dopo aver perso il controllo della sua Suzuki, finendo contro un muretto a secco a bordo strada.

L’impatto è avvenuto intorno alle 11:30. Alcuni automobilisti di passaggio hanno prontamente allertato i soccorsi.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, che hanno estratto l’uomo dall’abitacolo, e gli operatori del 118, che lo hanno trasportato d’urgenza all’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, dove è stato ricoverato in codice rosso.

La dinamica dell’incidente è attualmente al vaglio della polizia locale di Lecce, che ha effettuato i rilievi del caso. Le cause dell’uscita di strada non sono ancora state chiarite.

La strada, chiusa al traffico per via del sinistro, è stata riaperta attorno alle 14.

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Cronaca

Mancata precedenza e incidente: un’auto ko a Tricase

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Incidente in serata a Tricase all’incrocio tra via Pirandello e via Vittorio Emanuele II, snodo cittadino già noto per altri sinistri verificatisi in passato.

Questa sera, intorno alle 22, un Fiat Doblò e una Fiat 500X si sono scontrati a causa di una mancata precedenza.

Nonostante la violenza dell’impatto, fortunatamente nessuno dei coinvolti ha riportato ferite gravi tali da richiedere il trasporto d’urgenza in ospedale.

L’urto è stato tuttavia violento, al punto che il Doblò ha subito danni tali da risultare inutilizzabile ed è stato necessario l’intervento di un carro attrezzi per la sua rimozione. Meno compromessa, invece, la Fiat 500X, allontanatasi autonomamente a margine delle operazioni di rito.

Alle forze dell’ordine l’onere di ricostruire la responsabilità dell’accaduto.

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Cronaca

Finanzieri pizzicano tre attività sconosciute al fisco nel Basso Salento

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Operazione della Guardia di Finanza in Salento, dove a Gallipoli, Tricase e Gagliano del Capo sono state individuate tre attività completamente sconosciute al fisco.

L’intervento, come precisato in una nota delle Fiamme Gialle, ha portato a importanti sequestri e segnalazioni all’autorità giudiziaria.

A Gallipoli

A Gallipoli, nell’ambito di un’operazione mirata al contrasto delle violazioni in materia di accise, i militari hanno scoperto un deposito abusivo utilizzato per lo stoccaggio di bombole di G.P.L., privo delle necessarie autorizzazioni e dei certificati antincendio obbligatori.

All’interno della struttura sono state rinvenute oltre 600 bombole, per un totale di circa 9.000 chilogrammi di prodotto petrolifero. Il materiale, insieme alle attrezzature presenti, per un valore complessivo superiore ai 200.000 euro, è stato sottoposto a sequestro penale. Il presunto responsabile è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce per detenzione illecita di materiale esplodente e violazioni delle norme sulla sicurezza pubblica.

Nel Capo di Leuca

Nel frattempo, nei comuni di Gagliano del Capo e Tricase, le Fiamme Gialle hanno individuato rispettivamente un centro estetico e un’autofficina, entrambi operanti senza alcuna autorizzazione sanitaria, commerciale e fiscale. Le due attività, accuratamente allestite e perfettamente operative, sono state sottoposte a sequestro amministrativo, con la contestuale irrogazione delle sanzioni previste. I titolari sono stati segnalati alle autorità giudiziarie competenti.

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