Cronaca
Parcheggiatore abusivo nasconde generalità alla polizia: denunciato

Nel pomeriggio di ieri gli agenti in servizio presso la Sezione Volanti della Questura di Lecce, hanno denunciato a piede libero T. M. 43enne di San Cesario di Lecce, per il reato di “Rifiuto d’indicazione sulla propria identità” nonchè sanzionato amministrativamente per all’attività di parcheggiatore abusivo.
Intorno alle ore 15.00, presso la C.O. della Questura giungevano telefonate da parte di automobilisti che segnalavano in questa in via Marconi un parcheggiatore abusivo alquanto petulante e con atteggiamento minaccioso. Lo stesso veniva descritto con un cappellino in testa e con una tuta di colore blu. Gli agenti giunti sul posto novavano la persona segnalata, la quale, approfittando dell’intervallo orario in cui il parcheggio è gratuito, in modo inequivocabile, gesticolava con le braccia indicando i posti liberi e agevolando la manovra di parcheggio agli automobilisti negli stalli di sosta, richiedendo poi loro un compenso.
Gli agenti procedevano al controllo dell’uomo ma lo stesso, fin dal primo momento, si mostrava alquanto insofferente al controllo di Polizia rifiutando, nonostante i numerosi inviti e gli avvertimenti delle possibili conseguenze penali derivanti dal suo rifiuto, di fornire le generalità o di esibire un documento valido ai fini dell’identificazione. Inoltre continuava a mostrarsi nervoso e assumeva un atteggiamento elusivo a ogni tentativo di controllo e di dialogo, cercando di spostarsi tra le auto in sosta e continuando a mettere la mano destra in tasca come a voler occultare qualcosa.
L’uomo, tenuto conto del suo rifiuto di fornire indicazioni utili sulla propria identità personale, veniva accompagnato presso gli uffici della Questura per essere sottoposto ai rilievi fotosegnaletici e comparazione delle impronte per addivenire alla sua più esatta e completa identificazione.
L’uomo identificato in T. M., già conosciuto alle Forze dell’Ordine, è stato pertanto denunciato per il reato di “rifiuto di fornire le proprie generalità”.
In merito all’attività di parcheggiatore abusivo si procedeva a sanzionarlo ai sensi dell’art. 7 comma 15bis del CDS e a sottoporre a sequestro amministrativo la somma di denaro corrispondente a euro 5,27 che l’uomo stringeva nella mano.
Cronaca
49enne e 23enne nei guai per traffico di sostanze stupefacenti
Durante un controllo stradale, l’uomo è stato sorpreso alla guida di un’autovettura in violazione degli obblighi imposti dalla misura di prevenzione personale a cui era soggetto…

CONTROLLI NOTTURNI DEI CARABINIERI: DUE ARRESTI PER TRAFFICO DI SOSTANZE STUPEFACENTI
Nella notte scorsa, i Carabinieri di Lecce e di Galatina hanno portato a termine due operazioni significative nel contrasto al traffico di sostanze stupefacentià.
Il primo arresto ha visto protagonista un uomo di 49 anni, disoccupato e conosciuto alle forze dell’ordine, sottoposto a sorveglianza speciale.
Durante un controllo stradale, l’uomo è stato sorpreso alla guida di un’autovettura in violazione degli obblighi imposti dalla misura di prevenzione personale a cui era soggetto.
I Carabinieri, insospettiti hanno effettuato un’ispezione approfondita del veicolo, rinvenendo tre involucri contenenti complessivamente tre grammi di sostanze stupefacenti verosimilmente del tipo cocaina, eroina e hashish.
Le sostanze stupefacenti sono state sequestrate e il 49enne è stato arrestato e posto agli arresti domiciliari.
Nel secondo intervento, i Carabinieri di Galatina hanno arrestato un giovane 23enne di Cutrofiano, durante un posto di controllo in pieno centro.
Sottoposto a perquisizione, il giovane è stato trovato in possesso di circa 155 grammi di sostanza stupefacente verosimilmente del di marijuana, una somma di denaro contante di 1.280 euro, ritenuta verosimilmente provento di attività illecita, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento delle sostanze stupefacenti.
Anche in questo caso, la sostanza stupefacente è stata immediatamente sequestrata e custodita, mentre la somma di denaro sarà depositata su un libretto postale infruttifero.
Il giovane è stato sottoposto a regime degli arresti domiciliari presso la propria abitazione, così come disposto dal PM di turno che conduce le indagini.
Appuntamenti
Nardò: Renata, 41 anni dopo
La città la ricorda con una camminata a Porto Selvaggio. Appuntamento domenica 30 marzo. La partecipazione è libera, ritrovo alle ore 9 a Torre Nova

Ricorre il 41esimo anniversario della scomparsa di Renata Fonte, assassinata il 31 marzo del 1984 con alcuni colpi di pistola mentre stava tornando a casa al termine di una seduta del Consiglio comunale.
La commemorazione dell’assessora repubblicana avverrà quest’anno in un modo speciale: una camminata sportiva in programma domenica 30 marzo nel parco di Porto Selvaggio.
È una iniziativa dell’associazione di promozione sociale Sud-Est in collaborazione con la Consulta dello Sport, Sport Running Porto Selvaggio, Salento in Corsa Veglie e A.S.C.
L’evento ha il patrocinio del Comune di Nardò, della Provincia di Lecce e della Regione Puglia.
La partecipazione è libera (non occorre l’iscrizione), il ritrovo è alle ore 9 a Masseria Torre Nova.
«Noi sappiamo chi era Renata Fonte e perché occorre difenderne la memoria», dice il sindaco Pippi Mellone, «al di là degli anniversari, della retorica, degli atteggiamenti ambigui di chi interpreta la storia in modo sbagliato. La ricordiamo e la onoriamo ogni giorno, nel nostro piccolo, battendoci con tutte le nostre forze per Nardò, per il territorio e per gli interessi dei neretini».
«Non c’è un posto migliore per ricordare Renata Fonte», aggiunge il presidente del Consiglio comunale con delega allo Sport Antonio Tondo, «perché Porto Selvaggio è il nostro cuore ed è il simbolo del sacrificio di una donna a cui dobbiamo tanto. Chi onora la memoria di Renata, lotta contro soprusi, speculazioni e illegalità».
Renata Fonte è diventata negli anni un simbolo della lotta per la legalità e dell’impegno e della passione civile e politica.
Dal 31 marzo 1984 a oggi, istituzioni, università, enti, associazioni le hanno intitolato monumenti, aule, strade e altri luoghi.
Il suo nome compare in tutte le commemorazioni per le vittime di mafia e nei dibattiti, gli incontri e le rassegne sulla memoria e i sacrifici delle personalità italiane in favore della legalità.
Sulla sua vicenda sono stati realizzati libri, film, fiction televisive, opere teatrali e la sua figura è costantemente oggetto di studio e riflessioni a scuola e nelle università.
La città di Nardò, tra le altre cose, nel 2017 le ha intitolato l’aula consiliare a Palazzo di Città.
📍 Segui il Gallo
Live News su WhatsApp 👉 clicca qui
Cronaca
«Mi fa entrare a controllare il segnale Tv?». Occhio al raggiro
La segnalazione da Tricase di «una donna, sui 40 anni, capelli neri e frangetta, con grandi occhiali da vista». Il metodo è sempre lo stesso si intrufolano in casa, pongono domande e tentano di farsi un’idea di un potenziale bottino

Non solo truffe online (l’ultima frontiera è quella della richiesta di curriculum su Whatsapp, non rispondete mai!) ma anche quelle più tradizionali, porta a porta, oseremmo dire… “analogiche”!
La segnalazione è di un nostro lettore di Tricase (Zona Draghi) che, nel primo pomeriggio («pochi minuti prima delle 14,30») ha sentito suonare al campanello e si è ritrovatO davanti al cancelletto «una donna, sui 40 anni, capelli neri e frangetta, con grandi occhiali da vista».
Dopo aver detto di venire «da Potenza, incaricata non si sa bene da chi, per compilare una non meglio specificata statistica, ha chiesto di entrare dentro casa per controllare il segnale del digitale terrestre della Tv. Ovviamente non l’ho fatta entrare e con una scusa l’ho congedata. Se era sola? Io ho visto solo lei».
Subito dopo aver mandato via la donna, però, il nostro lettore ha pensato che qualcun altro, soprattutto se soggetto fragile, come gli anziani, avrebbe potuto essere più gentile e far accomodare la zelante signora che sicuramente avrà altri fini.
Così ha pensato di avvertire noi «per far circolare la voce».
In effetti si tratta di un raggiro che ha già fatto il giro del Belpaese, con segnalazioni praticamente in ogni zona d’Italia.
Di solito dicono di svolgere un’indagine statistica per IPSOS sulla qualità del segnale del digitale terrestre e di aver lavorato per conto di altre agenzie più o meno note.
Poi con una scusa, una volta entrati, chiedono informazioni sui beni posseduti in casa, nel chiaro tentativo di farsi un’idea del potenziale bottino.
Attenzione, dunque, non fate entrare sconosciuti in casa. Mai!
Ricordate che hanno il diritto di entrare solo pubblici ufficiali e con tanto di mandato del giudice.
Altrimenti avete tutto il diritto di negare loro il permesso.
E se le cosa vi puzza, avvertite le forze carabinieri o polizia.
📍 Segui il Gallo
Live News su WhatsApp 👉 clicca qui
-
Cronaca2 settimane fa
Arresto sindaci di Ruffano, Maglie e Sanarica: ecco come è andata
-
Corsano2 settimane fa
Corsano: bomba inesplosa, auto e camion incendiati
-
Appuntamenti4 settimane fa
Don Coluccia salpa con la Nave della Legalità di Montesano
-
Cronaca2 settimane fa
Don Antonio Coluccia: «Droga welfare criminale. Anche nel Salento»
-
Alessano2 settimane fa
Scontro nel Capo di Leuca: coinvolti in sette
-
Attualità4 settimane fa
Specchia, la sindaca: «Per attaccare me bloccano tutto»
-
Andrano2 settimane fa
Truffa dello specchietto: arresto ad Andrano
-
Cronaca2 settimane fa
Furti a Tricase, due arresti