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Cronaca

Parcheggio “Card. Panico”, il PD: “Opposizioni inopportune”

“Atto di avvelenamento del clima politico che ha come unico risultato concreto quello di screditare le istituzioni di cui loro stessi fanno parte”

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Non si spegne l’eco della vicenda relativa ai sigilli apposti dalla Guardia di Finanza all’area adibita a parcheggio per i dipendenti dell’ospedale tricasino. Ricordiamo che dopo la visita delle Fiamme Gialle sul tavolo del pm che segue le indagini è giunta un’informativa nella quale compaiono i nomi di Antonio Coppola in qualità direttore dei lavori, responsabile della sicurezza e progettista per conto dell’ospedale di Tricase, della direttrice e rappresentante legale della Pia Fondazione di Culto e Religione “Card. Panico” Suor Margherita Bramato e quello del titolare dell’impresa Ideal Scavi, Francesco Saverio Cazzato. Coppola aveva spiegato le sue ragioni proprio su queste colonne, accusando l’opposizione di aver messo su un polverone ad arte. Puntuale la controreplica dei consiglieri di opposizione che per primi avevano attaccato, sempre dal nostro sito il primo cittadino ritenendo “inammissibile il triplice ruolo di Coppola contemporaneamente sindaco, capo settore dell’ufficio tecnico in aspettativa e ingegnere che esercita la libera professione”. I consiglieri di minoranza Vito Zocco, Nunzio Dell’Abate, Gianluigi Forte, Pasquale Scarascia, Guerino Alfarano, preso “atto delle dichiarazioni del sindaco-ingegnere-dipendente comunale in merito al sequestro del parcheggio dell’Ospedale Panico”, puntualizzavano come, “L’indice lo puntiamo, come sempre, sulla sua incompatibilità accompagnata da quella arroganza e dispregio nei confronti del prossimo considerato essere inferiore e patologico quando non si piega al volere della “trinità”. Il nostro auspicio”, concludono, “è che tutta la città si ribelli e urli per davvero: “Coppola dimettiti e libera il paese dalla tua sudditanza”.


CancelloOra, sulla vicenda arriva una nota del locale Partito democratico, a firma del segretario Stefano Valli e del capogruppo in consiglio comunale Carmine Zocco: “Intanto”, premettono, “occorre sottolineare l’importanza del progetto presentato, finalizzato ad armonizzare e decongestionare il traffico legato alla struttura dell’Ospedale Cardinale G. Panico che rappresenta un’eccellenza nel panorama della sanità pugliese ed un orgoglio della città. Certamente”, precisano, “sarà necessario che l’opera venga eseguita in maniera ineccepibile dal punto di vista formale e delle autorizzazioni e auspichiamo che anche le incresciose vicende di questi giorni possano essere risolte rapidamente affinché ogni eventuale di irregolarità possa essere risolta ed i lavori possano riprendere presto”.


Secondo gli esponenti del Pd “il confronto politico dovrebbe sempre svolgersi entro i confini del rispetto delle persone ed il più possibile all’interno degli organismi istituzionali, quindi non condividiamo le azioni politiche mosse da tentazioni populiste e giustizialiste che si esprimono con aggressioni personali e non appaiono legate invece ai bisogni reali dei cittadini. Pertanto riteniamo inopportuno il comportamento dei consiglieri di minoranza che, paventando situazioni di abuso di potere del sindaco Coppola e di sudditanza, per non dire di peggio, dei responsabili degli uffici, compiono un atto di avvelenamento del clima politico che ha come unico risultato concreto quello di screditare le istituzioni di cui loro stessi fanno parte”.

Registriamo ancora una volta con rammarico”, concludono, “un irrimediabile disinteresse per un confronto politico sereno da parte dell’opposizione che, piuttosto, preferisce occuparsi di questioni giudiziarie e personali del Sindaco. Da parte sua il Partito Democratico di Tricase continuerà ad impegnarsi all’interno delle Istituzioni, come da sempre è solito fare, per un proficuo e sereno svolgimento di questo ultimo anno di mandato”.


Cronaca

Supersano arrestato spacciatore

In casa aveva eroina, cocaina e marijuana oltre a tutto il necessario per la vendita dello stupefacente

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I carabinieri della Stazione di Ruffano hanno arrestato in flagranza di reato un uomo di 45 anni nel centro di Supersano.

L’attività info-investigativa era iniziata a causa di un’intensa attività di spaccio presso la sua abitazione.

Dopo aver individuato con precisione il luogo, i Carabinieri hanno proceduto al controllo e alla perquisizione dell’appartamento, dove sono state rinvenute numerose dosi di sostanze stupefacenti pronte per la vendita, occultate in vari punti della casa.

In particolare, sono stati sequestrati 7 grammi di eroina, 2 grammi di cocaina e 30 grammi di marijuana.

Insieme alla sostanza stupefacente, i militari hanno trovato bilancini, sostanze da taglio, materiale per il confezionamento e diverse centinaia di euro in contanti, a testimonianza dell’attività di spaccio.

Durante il controllo, sono stati sequestrati anche due coltelli ed è stata scoperta un’ingente quantità di munizioni, circa un centinaio di cartucce di vario calibro, detenute illegalmente.

Al termine delle formalità di rito, l’uomo è stato sottoposto a regime degli arresti domiciliari, così come disposto dal Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce.

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Casarano

Rinvenuto deposito di auto rubate

Denunciato il proprietario dell’area dove è stata rinvenuta anche un’Alfa Romeo Stelvio rubata pochi giorni fa nel parcheggio di un ipermercato casaranese. Tra le tante auto smembrate, riconosciuta anche una Fiat 500 con la carrozzeria tagliata in più pezzi che era stata rubata a Tricase il 9 gennaio

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La Polizia di Stato ha scoperto a Casarano un’ampia area recintata, nella quale erano nascosti e riciclati veicoli di provenienza illecita.

Da una prima ispezione attraverso l’alto muro di recinzione del sito individuato, gli agenti del Commissariato di Taurisano hanno notato la presenza di una Alfa Romeo Stelvio, risultata rubata alcuni giorni prima nel parcheggio di un ipermercato sempre di Casarano.

I primi accertamenti hanno permesso di individuare il proprietario dell’area, un cinquantacinquenne del posto, immediatamente rintracciato nella sua residenza e condotto presso il deposito di sua proprietà.

Oltre all’Alfa Romeo Stelvio rubata, nella area, vasta almeno 50 are, erano stati parcheggiati molti automezzi e pezzi meccanici e, all’interno, vi era un edificio di costruzione abusiva, nel cui garage seminterrato era stata ricavata una officina abusiva, adibita allo smontaggio di autovetture rubate.

In particolare, i poliziotti hanno scoperto la presenza di una Fiat 500 smembrata la cui carrozzeria era stata tagliata in più pezzi. L’auto, non era più dotata dei codici identificativi (targa e numero di telaio) ma, identificato il rivenditore da un portatarga, è stata comunque identificata e rintracciata la proprietaria.

L’auto era le era stata rubata a Tricase il 9 gennaio scorso. La donna ha riconosciuto la propria autovettura attraverso le foto realizzate dalla polizia scientifica.

Nel garage seminterrato, in alcuni container e in tutta l’area recintata erano parcheggiati numerosi veicoli e stoccati e pezzi meccanici, per molti dei quali l’indagato ha fornito generiche e poco credibili notizie sulla provenienza.

Inoltre, i veicoli ed i pezzi meccanici apparivano parcheggiati male e stoccati, in evidente violazione le norme previste per la tutela dell’ambiente.

L’intera area è stata sottoposta a sequestro con l’apposizione dei sigilli mentre il proprietario è stato denunciato in stato di libertà per il reato di ricettazione, riciclaggio e violazione delle norme sulla tutela ambientale.

L’Alfa Romeo Stelvio, dopo i rilievi di polizia scientifica, è stata restituita al legittimo proprietario.

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Quel che resta della Fiat 500 rubata a Tricase il 9 gennaio scorso

 

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Cronaca

Trepuzzi: «Perchè il sindaco ha fatto riaprire le scuole?»

Gli attivisti del MoVimento 5 Stelle: «Non conoscendo ancora l’effettivo rischio per la salute pubblica, vista l’entità dell’incendio e la pericolosità del materiale andato a fuoco, sarebbe stato forse più prudente ritardare cautelativamente l’apertura»

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Il girono dopo l’incendio ai depositi dell’ex Omfesa a Trepuzzi si accende la polemica.

Gli attivisti del MoVimento 5 Stelle,  «nell’esprimere massima solidarietà alle aziende e ai lavoratori coinvolti nell’incendio divampato nel pomeriggio di ieri , sulle cui cause auspichiamo sia fatta presto piena luce», puntano il dito sulla  decisione del sindaco Giuseppe Taurino di consentire l’apertura delle scuole all’indomani di quanto accaduto.

I 5 Stelle la ritengono «quanto meno contraddittoria la considerato, altresì, il richiamo a limitare le uscite e a fare uso delle mascherine. Non conoscendo ancora l’effettivo rischio per la salute pubblica, vista l’entità dell’incendio e la pericolosità del materiale andato a fuoco, sarebbe stato forse più prudente ritardare cautelativamente l’apertura delle scuole. Per il bene della salute pubblica, invochiamo il rispetto del principio di precauzione citato nell’art. 191 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea, molto spesso disatteso».

Gli attivisti, infine, rivolgono «un ringraziamento particolare ai Vigili del Fuoco, che hanno consentito in tempi rapidi di domare l’incendio e di mettere in sicurezza l’area».

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