Cronaca
Patù: “Per amore del mio popolo, non tacerò!”
Il parroco don Biagio Errico parla di “abuso di potere” : “Cinque ragazzi hanno subìto una multa di una cifra sconcertante solo per essersi seduti su di una panchina senza indossare la mascherina”
È destinata ad alzare un polverone la riflessione-denuncia appena postata su facebook da don Biagio Errico, titolare della Parrocchia di San Michele Arcangelo di Patù.
“Mi riscrivo su facebook”, ha scritto il sacerdote, “solo per denunciare l’abuso di potere avvenuto, giorni fa, nel paese dove svolgo il mio servizio sacerdotale. Un gruppo di cinque ragazzi ha subìto una multa, di una cifra sconcertante solo per essersi seduto su di una panchina senza indossare la mascherina”.
“È vero”, ha sottolineato Don Biagio, rincarando la dose “è una legge e dobbiamo rispettarla per la salute e l’incolumità di tutti, ma quanto fa male pensare che dei giovani, senza alcuna possibilità di difendersi, siano stati sottoposti all’umiliazione di un carabiniere che sotto la divisa non ha nulla di sensato, di umano e (lo spero per lui) di cristiano. Come fai ad attribuire una multa imbarazzante a dei ragazzi che non hanno mai spacciato, rubato o commesso reati molto più grandi del semplice indossare la mascherina? Come fai a sottrarre centinaia e migliaia di euro a delle famiglie che già fanno fatica ad andare avanti in questo periodo?”.
Secondo il parroco “era solo un gruppo di amici, che si frequenta spesso e non ha alcun sintomo di nessun genere se non quello di star bene insieme”. (…)
“Cari amici, io sono consapevole dello sbaglio che quei ragazzi hanno commesso”, ribadisce il religioso, “e credo sia giusto far notare loro il “reato”, ma ritengo altrettanto ingiusto il furto vero e proprio che questi carabinieri hanno perpetrato. Provo delusione per autorità così poco animate da morale e così poco autorevoli che mi domando: in che mani stiamo? Ora io faccio un appello a questi maestri del nulla: andate a controllare le parti più oscure del paese, dove c’è lo spaccio della droga, l’abuso di alcool e di gioco d’azzardo! Anziché rubare alla povera gente che si sforza ogni giorno di rispettare una legge che neppure voi capite! È il vostro dovere. Certo dovete far rispettare la Legge, ne siamo convinti! Ma il primo dovere, è l’amore verso il prossimo, è provare a usare la ragione prima delle norme; esercitare l’amore prima del ruolo! Tanto a voi lo stipendio”, conclude, “di certo non diminuisce, quello della povera gente, si! Vergogna! E che questo peccato ricada sulla coscienza di tutti”.
Fin qui la denuncia di don Biagio Errico, evidentemente toccato per l’episodio che ha coinvolto alcuni suoi parrocchiani che conosce bene.
Pleonastico ma utile ribadirlo: restiamo a disposizione nel caso in cui le parti coinvolte vogliano aggiungere altro o darci il loro punto di vista.
Cronaca
GdF, sequestrate 8 tonnellate di fuochi d’artificio
Il titolare dell’attività commerciale è stato segnalato alla Procura della Repubblica per le ipotesi delittuose di illegale detenzione, importazione e fabbricazione di materiale esplodente in quantità superiori a quelle consentite…
GDF LECCE: SEQUESTRATE OLTRE 8 TONNELLATE DI FUOCHI D’ARTIFICIO.
La Guardia di Finanza di Lecce, nell’ambito dei servizi di controllo economico del territorio, hanno portato a termine interventi finalizzati al contrasto all’illecita detenzione e vendita di articoli pirotecnici.
In particolare, al termine di una mirata attività info-investigativa, le unità specializzate “Baschi Verdi” del Gruppo di Lecce, all’interno di un magazzino di un’attività economica, sita nella periferia di Lecce, esercente la vendita al dettaglio e all’ingrosso di articoli per la casa, abbigliamento e giocattoli, hanno rinvenuto e sottoposto a vincolo penale oltre un milione e quattrocento mila pezzi di artifizi pirotecnici, per un totale di tonnellate 8,4, già pronti per la vendita in occasione delle imminenti festività.
La merce era custodita illegalmente ed in condizioni di pericolosità per l’incolumità pubblica, tenuto conto del precario confezionamento e della promiscuità con altri prodotti altamente infiammabili quali alcool e bombolette di gas.
Per aggirare le norme che vietano la detenzione di materiale esplodente oltre le quantità consentite e per eludere i controlli da parte delle forze di polizia, l’imprenditore avrebbe provveduto a frazionare le forniture acquistando piccoli quantitativi al di sotto delle soglie massime anche nell’arco della stessa giornata.
Il titolare dell’attività commerciale è stato segnalato alla Procura della Repubblica per le ipotesi delittuose di illegale detenzione, importazione e fabbricazione di materiale esplodente in quantità superiori a quelle consentite.
Castrignano del Capo
Castrignano del Capo, scoperto ordigno esplosivo di 1Kg
Arrestato un 30enne del luogo poiché ritenuto responsabile di detenzione di materiale esplosivo e sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
CASTRIGNANO DEL CAPO (LE) – LA SCOPERTA NEL CORSO DEL CONTROLLO. UN ORDIGNO ESPLOSIVO E STUPEFACENTI. ARRESTATO UN TRENTENNE.
I Carabinieri di Castrignano del Capo hanno arrestato un 30enne del luogo poiché ritenuto responsabile di detenzione di materiale esplosivo e sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
Nel corso di un controllo i Carabinieri hanno notato una non comune agitazione.
La perquisizione domiciliare che ne è scaturita ha portato al rinvenimento di sostanza stupefacente del tipo hashish e marijuana pronta per lo spaccio, per un peso complessivo di 10 gr. circa.
Ma la sorpresa investigativa è arrivata durante il controllo nel corso dell’attenta perquisizione poiché i militari hanno rinvenuto un ordigno artigianale e clandestino, dal peso di 1kg circa, con miccia da tre oltre 3 metri ed altri 2 ordigni più piccoli da 250 gr.
L’effetto sarebbe stato dirompente e micidiale.
Il prosieguo dell’attività di controllo da parte dei militari dell’Arma, ha portato ad individuare e segnalare alla competente Autorità Giudiziaria anche un soggetto 49enne, residente in un comune del basso Salento, poichè trovato in possesso di materiale pirico illegalmente detenuto presso la propria abitazione.
I militari dell’Arma ricordano che tutti i fuochi d’artificio consentiti devono avere sulla confezione un’etichetta completa che deve contenere gli estremi del provvedimento del Ministero dell’Interno che ne autorizza il commercio, ne riporti le principali caratteristiche costruttive, indichi una descrizione chiara e completa delle modalità d’uso che devono essere seguite attentamente dall’utilizzatore.
Cronaca
Daspo per un 22enne per lancio di fuochi durante Lecce Juventus
In tale occasione, infatti, furono diversi gli episodi di accensione e lancio in campo di artifizi pirotecnici da parte dei tifosi locali…
LA POLIZIA DI STATO HA NOTIFICATO UN DASPO PER I FATTI OCCORSI DURANTE LA PARTITA LECCE-JUVENTUS
La Polizia di Stato ha notificato un DASPO per i fatti occorsi durante la partita Lecce-Juventus, del 01 dicembre scorso.
In tale occasione, infatti, furono diversi gli episodi di accensione e lancio in campo di artifizi pirotecnici da parte dei tifosi locali.
Il personale DIGOS, a seguito dell’attenta visione delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza dello stadio, ha individuato uno dei responsabili del lancio di un artifizio pirotecnico.
Il soggetto, ventiduenne di Surbo, già conosciuto agli uffici informativi come facente parte della tifoseria organizzata, è stato deferito all’autorità giudiziaria per lancio di artifizio pirotecnico e non potrà accedere alle manifestazioni sportive per 3 anni.
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