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Cronaca

Poliziotti aiutano anziano, il gesto di solidarietà degli agenti

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Ecco un’altra storia che ha fatto scattare la macchina della solidarietà all’interno del Commissariato di P.S. di Gallipoli e che ha reso più gratificante l’operato che quotidianamente i poliziotti sono chiamati a svolgere e meno triste questa fine d’anno per un anziano signore gallipolino.


Tutto nasce da un intervento che gli agenti della squadra volante hanno effettuato qualche giorno fa in casa dell’anziano signore per un tentativo di furto commesso da un giovane.


Entrando gli agenti hanno subito percepito il profondo senso di solitudine dell’anziano signore.


Dopo averlo quindi tranquillizzato per il tentativo di furto nella sua umile casa, gli agenti hanno fatto un po’ di compagnia all’anziano signore, scambiando con lui qualche chiacchiera.


E proprio chiacchierando i poliziotti sono venuti a conoscenza del fatto che l’anziano signore già da qualche mese è oggetto di stupidi scherzi ed è deriso da un gruppetto di giovani del vicinato.


Durante il racconto, interrotto più volte dal nodo in gola per la disperazione di essere solo, l’anziano ha indicato agli agenti un vetro di una finestra, danneggiato dolosamente proprio da quel gruppetto di adolescenti. Vetro che lui, da solo, aveva cercato di riparare con del nastro adesivo.

Terminata l’attività di sopralluogo per tentato furto… è iniziata quella della solidarietà!


Il giorno dopo gli agenti, tolta la divisa ed indossati abiti sportivi, grazie anche alla collaborazione di Roberto, un giovane artigiano di Matino, con chiodi e martello hanno finalmente sistemato la finestra danneggiata.


All’anziano signore, commosso ed incredulo per l’iniziativa degli “agenti sotto copertura”, sono arrivati i migliori auguri per un sereno 2021 con la consegna anche di un panettone e di un cesto di viveri di prima necessità.


Chiaramente sono in corso le indagini per risalire agli autori dei soprusi nei confronti dell’anziano signore.


 


Cronaca

Omicidio di Galatone, in stato di fermo proprietario del terreno vicino a quello della vittima

Si tratta di un uomo di 45 anni, anche lui di Galatone. Avrebbe ammazzato il 66enne pensionato colpendolo con un’ascia, al culmine di una violenta lite

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Per tutta la notte è stato trattenuto e interrogato un uomo di 45 anni, proprietario del terreno vicino a quello di Sebastiano Danieli, il 66enne pensionato ammazzato ieri nei pressi del Convento della Madonna della Grazia a Galatone.

Cosimo Lojola, anche lui di Galatone, è fortemente sospettato di essere l’assassino di Danieli ed ora è in carcere, in stato di fermo. La furia omicida sarebbe esplosa al termine di una violenta lite scoppiata tra i due.

Altro punto importante: l’ex dipendente di un mobilificio del posto, in pensione da pochi mesi, sarebbe stato ammazzato non con una pietra come si pensava in un primo momento ma con un colpo d’ascia sferrato dietro la nuca.

L’arma del delitto è stata ritrovata nell’abitazione dove è stato rintracciato l’indiziato.

Secondo le testimonianze raccolte Lojola avrebbe in più occasioni minacciato Danieli.

I carabinieri che indagano per ricostruire nel dettaglio quanto avvenuto hanno  acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza delle abitazioni private vicine alla zona dove si è consumato il delitto.

Al momento Lojola non avrebbe rilasciato nessuna versione sull’accaduto.

Nella foto in alto la campagna dove si è consumato l’omicidio di Sebastiano Danieli

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Attualità

Incendi d’estate, sindaci avvisati

Il Prefetto Nicolino Manno raccomanda ad ogni amministrazione, organismo ed ente coinvolto nell’Attività di pianificazione, prevenzione e lotta agli incendi boschivi e di interfaccia di mettere in atto le misure previste

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Dopo l’incontro in Prefettura, il Prefetto Nicolino Manno “avvisa” gli amministratori e si raccomanda affinché vengano prese tutte le misure necessarie previste nell’Attività di pianificazione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi e di interfaccia.

«In attesa dell’individuazione del periodo di grave pericolosità da parte della Regione», premette il Prefetto, «si richiamano i compiti, le responsabilità e le iniziative che ogni amministrazione, organismo ed ente, coinvolti a vario titolo nelle attività di pianificazione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi e di interfaccia, devono assumere al fine di una più efficace attività di mitigazione del rischio incendi.

Al riguardo, si rinnovano le raccomandazioni di seguito riportate, oggetto dell’incontro operativo che ha visto il coinvolgimento delle amministrazioni comunali, di enti e organismi scientifici, tra i quali il Dipartimento di Ingegneria delI’Università del Salento e la Fondazione CMCC di Lecce, dei Rappresentanti della Protezione Civile Regionale e dei vertici delle Forze di Polizia e Forze Armate presenti sul territorio».

In particolare, è emersa la «necessità di una maggiore attenzione da parte delle amministrazioni comunali per tutte le attività preventive e di pianificazione che devono essere attuate entro il prossimo mese di maggio e comunque prima dell’inizio della stagione estiva e delle alte temperature».

Si fa riferimento a «tutte le attività di pulizia dei fondi rurali, dei terreni incolti e/o abbandonati e, conseguentemente, alle attività di controllo ed eventuale sanzionamento con ordinanza “in danno”, rivalendosi sui proprietari privati inadempienti».

Inoltre, come raccomandato da FS Security, «si sollecitano le amministrazioni comunali ad emettere le ordinanze sindacali contingibili e urgenti, con obbligo a carico dei privati cittadini proprietari di terreni confinanti con la sede ferroviaria, affinché provvedano a tutte le attività di pulizia e sfalcio dei relativi terreni evitando, in tal modo, criticità al sistema dei trasporti su rotaia e pericolo per la pubblica e privata incolumità».

È, altresì, «necessaria ogni altra attività post-incendio riguardante l’aggiornamento del catasto incendi e dei Piani Urbanistici Generali, anche al fine di evitare l’elusione della prescrizione normativa di divieto assoluto di edificabilità sui terreni percorsi dal fuoco per i successivi dieci anni».

È anche fondamentale che ogni amministrazione provveda con cadenza periodica all’aggiornamento dei “Piani comunali o intercomunali di Protezione civile”, «con l’elaborazione di specifici “Piani di emergenza” per gli insediamenti, le infrastrutture e gli impianti turistici, anche temporanei, prossimi ad aree boschive o di vegetazione suscettibile di innesco e propagazione dell’incendio».

Anche «le iniziative di informazione e formazione rivolte alla cittadinanza, al fine di garantire la conoscenza dei comportamenti da seguire e delle aree di raccolta della popolazione in caso di evacuazione, risultano avere un ruolo chiave nella gestione delle emergenze da incendi».

Il Prefetto richiama, inoltre, l’attenzione sulla «necessità della preventiva comunicazione, da parte delle amministrazioni comunali al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, riguardante l’esatta collocazione dei punti di rifornimento idrico, da garantire sempre in efficienza mediante una continua attività manutentiva».

Le fonti idriche possono individuarsi in vasche, piscine, riserve idriche a cielo aperto oppure in tratti di acquedotto allestiti con attacchi di prelievo di adeguate caratteristiche e prestazioni idrauliche, così come raccomandato dal Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Lecce.

Non meno importante risulta essere la continua azione di prevenzione e contrasto con le squadre di Volontari di Protezione Civile, che nei territori comunali devono essere «immediatamente operative e debitamente formate al rischio per una efficace azione di controllo e pronto intervento».

Allo stesso modo, una particolare attenzione è da riservare alle aree boscate adibite a parcheggio pungo i litorali e le località turistico-balneari le quali «devono essere presidiate da operatori di protezione civile formati e dotati di strumenti e mezzi utili a garantire un immediato intervento».

Il Prefetto Manno rinnova l’invito a sindaci e commissari, nella loro qualità di autorità territoriali di protezione civile, ad «eseguire ogni opportuna attività volta alla mitigazione del rischio incendi nonché a vigilare, nell’ambito dei rispettivi territori, su ogni potenziale situazione di rischio» ed a «disporre, per il tramite della Polizia Locale e dei competenti Uffici comunali, ogni adempimento necessario a far sì che anche i privati proprietari di terreni insistenti sul territorio comunale di rispettiva competenza effettuino le opere di bonifica necessarie a mitigare il rischio».

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Cronaca

Omicidio a Galatone

Il corpo senza vita di un uomo di 64 anni ritrovato in una campagna vicino al santuario della Madonna della Grazia. Un grossa pietra l’arma del delitto

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Grave fatto di sangue nel cuore del Salento.

Nelle campagne di Galatone, nei pressi del santuario della Madonna della Grazia è stato ritrovato il corpo senza vita di un uomo.

Era riverso per terra, a pochi metri dal Santuario.

La vittima il 64enne galatonese Sebastiano Danieli.

L’uomo, un pensionato ex dipendente di un mobilificio del posto, era noto in paese anche perché componente della banda locale.

Il terreno in cui è stato ucciso era di sua proprietà

Secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti era impegnato nella fase di concimazione quando qualcuno lo avrebbe raggiunto e colpito con una grossa pietra al capo.

Pietra che non è stata ancora rinvenuta dai carabinieri che indagano sull’accaduto.

I militari dell’Arma, però, avrebbero già interrogato un uomo, un 50enne, anch’egli del posto, sospettato dell’omicidio.

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